Il mio nome è Nico Robin.
 Sono l’unica sopravvissuta dell’isola di Ohara. Sono stata chiamata la Bambina Demoniaca, Miss Domenica  e tanti altri appellativi. Su di me pende una taglia di 80.000.000 Berry. Mia madre si chiamava Nico Olvia e, come lei, sono un’archeologa. Faccio parte della Ciurma Di Cappello di Paglia. I miei compagni mi hanno salvato dal governo mondiale e mi hanno dato la voglia di vivere.
Su questo quaderno riporterò gli esiti del mio esperimento.
La mia amica e compagna Nami, da un po’ di tempo, ha manifestato i sintomi dell’innamoramento: ha perso l’appetito, si distrae continuamente, evita di stare da sola troppo a lungo con una persona e lo nomina nel sonno.
Non posso dire di non essere felice nel vedere la mia compagna a volte così fredda e calcolatrice essere preda dell’imbarazzo  e di un sentimento così instabile e allo stesso tempo forte. Lei cerca di reprimere questo sentimento, la vedo, facendo finta che non ci sia, che tutto vada bene, ma so che in realtà non va bene. Ho deciso di aiutarla. Non solo come amica, ma ne caverò anche un buon materiale di ricerca per capire il più grande mistero che da secoli aleggia temuto e bramato da uomini e donne di tutte le età e nazioni: l’Amore.
Il ragazzo per cui il cuore della mia amica palpita non sembra essersi accorto di questi sentimenti. Mi rammarica dire che , pure se è un uomo molto temuto in tutti i mari, sia proprio  stupido.
 Nei confronti della nostra navigatrice egli ha sempre mostrato il massimo rispetto, anzi, ho sempre pensato che anche lui provasse qualcosa per la nostra amica, anche se probabilmente non se ne è  accorto  neanche  lui stesso.
Io sono  stata la settima ad unirmi ai Mugiwara, ma so da fonti certe che lui, riferendosi a Nami dopo un suo allontanamento, disse che non avrebbe navigato senza di lei; ogni volta che la ragazza è stata male, lui in prima persona ha affrontato intemperie e nemici per la sua salvezza; non ha mai voluto sapere il suo passato, l’ha aiutata a prescindere; anche se il suo comportamento per molti non era degno di fiducia ciò non valeva per lui: le ha sempre affidato il suo tesoro più prezioso.
 Lui l’ha sempre salvata, lei si è impegnata nel diventare forte e preziosa per lui. Litigano in continuazione. Lui la teme come non ha mai temuto nessuno. Il pensiero di falla arrabbiare o, peggio, piangere, lo terrorizza. Lui ha promesso che non le avrebbe mai fatto perdere il sorriso. Lei è la sua parte razionale, quella che lo costringe a sentire ciò che non vuole, il pugno che lo frena quando sta per commettere o dire delle sciocchezze colossali. Lei è in debito con lui, l’ha salvata da una prigionia e le ha dato una nuova famiglia.
Lui le farà realizzare il suo sogno di disegnare la mappa del mondo. Lei lo guiderà in capo al mondo e gli permetterà di rendere autentico e reale il suo di sogno : diventare il Re dei Pirati. Lui è il nome che sussurra ogni notte, che le fa versare lacrime forse amare in sogni dolci. Lui è il nostro capitano. Monkey D. Rufy.
Lo scopo del mio piano è quello di avvicinarli. Li terrò una settimana a stretto contatto. Franky, il carpentiere, mi aiuterà  a portarlo a termine ed a ingannare il resto della ciurma. La sua natura pervertita si è rivelata un’ottima alleata in questa impresa in cui normalmente non mi sarei mai cimentata.
L’unico per cui mi dispiace è Chopper, il nostro medico. So che farà di tutto per trovare una cura alla malattia che mi sono inventata. Ma non posso permettere che gli altri intralcino i miei piani.
Se ho osservato bene Rufy e Nami tutto andrà come immagino, in caso contrario sarà solo una settimana che loro due avranno passato da soli a stretto contatto.