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Autore: HeavenMayBurn    03/05/2008    5 recensioni
Sorrise. E fu quello a fare cominciare tutto.
Mikey era sicuro che se lui non avesse sorriso in quel modo tutto sarebbe rimasto così come era prima. Nulla sarebbe cambiato. E dopo qualche tempo, quell’incontro sarebbe rimasto seppellito infondo alla memoria, andando a fare compagni a mille altri.
Ecco perché non gli piaceva il sorriso di Pete. L’aveva ipnotizzato.
Mia ennesima fic.
Pairing: Pete (FOB)/Mikey (MCR)
Ditemi come vi sembra =)
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Fall Out Boy, My Chemical Romance
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sixth thing I don’t like about you: Your friends

(Mikey)

 

Mikey bussò alla porta della camera d’albergo di Pete.

Avevano un giorno libero e così, dopo essere arrivati a San Francisco ed avere lasciato le sue cose in hotel, aveva deciso di andare a trovarlo; anche perché Bob e Ray avevano ingaggiato una sfida all’ultimo sangue a Gran Turismo e Ray non si era ancora rassegnato alla sconfitta perché continuava a chiedere la rivincita al batterista.

E ne Frank ne Gerard rispondevano ai propri cellulari. Tipico.  

Solo che la persona che gli aprì non era proprio chi sperava di vedere.

-Ehi, Lilttle Way.- sorrise Joe spalancando la porta e lasciando intravedere il casino che regnava nella camera, tra cuscini sulla moquette, sacchetti vuoti di patatine e lattine di birra che Andy stava cercando di rimettere in ordine senza però un gran successo. –What’s up, dude?-

Mikey alzò le spalle e cercò con lo sguardo il bassista, che venne fuori dopo qualche secondo dalla porta del bagno, bagnato fradicio e con Patrick che lo inseguiva ridendo.

-Joe, Joe, fratello aiutami! Quello schifoso di Trick vuole obbligarmi a farmi un bagno!- alzò lo sguardo incontrando gli occhi castani di Mikey e si ricompose. –Oh. Ciao, Mickey, come mai qui?-

Mike si sistemò gli occhiali sul viso, sentendosi improvvisamente in imbarazzo dallo sguardo degli amici di Pete. –Nulla, è che… gli altri stanno giocando con la playstation e Frank e Gee non ci sono quindi ho pensato che potevamo fare qualcosa…-

Pete si grattò la testa. –Sarebbe divertente.. è solo che oggi è la giornata della band…-

-Eh?- chiese Mike.

-La giornata della band è un evento che si svolge circa una volta ogni due settimane.- spiegò Joe. –Vedi… tutte le grandi band, gli Smashing Pumpkins, i Pantera, i Clash, si sono sciolti. E’ successo e sai perché? Perchè non passavano del tempo di qualità insieme! Noi non vogliamo che questo accada ai FOB, e quindi ogni quindici giorni ci ritroviamo e passiamo dell’ottimo tempo insieme!-

-E’ solo una scusa per cazzeggiare- disse Andy incrociando le braccia al petto. –Se vuoi portare fuori Pete, fallo. Anzi, forse sarebbe la cosa migliore, almeno non distruggiamo l’hotel-

-No, no.- esclamò Mikey scuotendo la testa. –Non voglio interferire. Tanto ci vediamo domani…-

Si girò leggermente deluso e deciso a tornare in camera, quando Pete gli afferrò il braccio. –Perché non ti fermi qui con noi? Abbiamo la pizza, tre scatole di pop-tarts e di m&m’s . E se poi ci rompiamo i coglioni possiamo scendere e andare a sperperare i soldi che abbiamo guadagnato con il merchandising alla sala giochi all’angolo…-

Mike esitò. –Non lo so… infondo è una cosa vostra, non mi va di mettermi in mezzo…-  

Guardò Patrick.

Gli sembrò che in quel momento stesse sorridendo, era come se sapeva già quello che stava succedendo, come se prevedesse le sue reazioni e quelle di Pete.

Non gli stava antipatico, ma quando c’era lui in giro Mikey non si sentiva mai a proprio agio.

-No, nessun disturbo- disse il cantante. Probabilmente aveva anticipato Pete di pochi istanti. –Se ti va puoi rimanere, a noi fa piacere-  

Andy annuì e Joe mugugnò qualcosa sul fatto che se non era per Yoko Ono che si era intromessa nel tempo di qualità della band, i Beatles forse sarebbero rimasti insieme.

-Ok- annuì Mike ancora un po’ titubante, togliendosi la felpa. –Che cosa fate durante i giorni della band?-

-Vediamo…- cominciò Andy pensieroso. –Si gioca alla play, si guardano film idioti, si mangia tutta la merda che si trova in giro, si fanno gli scherzi a Dirty, Joe si ubriaca… Oh, ma guarda..- esclamò mettendosi una mano sulla fronte. –Ma questo è ciò che si fa in una normale giornata in tuor! E quindi a che cosa serve la giornata della band?! A nulla, ecco a cosa!- gridò girandosi verso il proprio chitarrista, che strinse gli occhi.

-Senti, signor ‘AmmazzaDivertimento’, mi dici perché devi sempre buttare merda sulle mie idee?-

-Vaffanculo, Joe!- esclamò il batterista. –Potevo andare a cena con la mia ragazza!-

Joe allargò gli occhi. –E così per te conta di più una scopata che il nostro tempo di qualità?!-  

-Vuoi la verità? Sì.-

-Ma questo è il colmo! Vuoi che i Fall Out Boy facciano la fine dei Guns? Axl sta producendo il suo nuovo album da… quindici anni! Se solo loro avessero passato del tempo di qualità con Slash…-

-Vediamo un film?- chiese Pete ignorando la litigata dei due amici.

Mikey sorrise. –Frank… o meglio mio fratello ha scaricato per Frank ‘La fabbrica di Cioccolato’. Posso andare in camera e prenderlo in prestito-

Patrick annuì. –Sì, dicono che sia un bel film-

Mikey attarversò di corsa il corridoio e aprì  la porta della camera che divideva con Frank.

Si portò di scatto una mano sugli occhi appena riconobbe suo fratello a petto nudo, piegato sopra Frank che però, al contrario di Gee, si era già tolto i boxer.

-Scusate-Scusate-Scusate!- balbettò rosso in viso dirigendosi verso il borsone del chitarrista. –Frankie, dove hai messo il dvd che ti ha masterizzato Gerard?-

Frank arrossì violentemente mentre il cantante copriva entrambi con il lenzuolo. –E’… è nella tasca davanti della borsa-

Mikey frugò fra le cianfrusaglie di Frank finché non trovò la custodia di un dischetto di metallo. –Bingo, l’ho trovato!- si alzò e corse fuori dalla camera. –Scusate, continuate pure!-

Mikey e si fermò davanti alla porta color crema della camera del bassista, sentendo le voci di Pete e Patrick discutere.

-Pattycake, perché non ti rilassi?-

-Perché io ti conosco, Pete. So già come andrà a finire. E’ sempre la stesse canzone che suona alla radio, sempre le stesse parole messe in fila. Tu credi che durerà per sempre, ma non sarà così. Non né mai stato così. E, davvero io non ho nulla contro Mikey, ma sarà solamente l’ennesima goccia, un’altra delle solite scenette. Non mi va che tu ci stia ancora male. Hai già sofferto abbastanza, e ho sofferto abbastanza anch’io a vederti in quello stato-

La risposta di Pete si fece attendere qualche minuto. Mike si appoggiò contro la porta, chiudendo gli occhi e trattenendo il respiro.

 –E’ carino che tu ti preoccupi per me, Pattycake, ma non c’è ne è bisogno. Sono un bambino grande, so allacciarmi le scarpe da solo e tutto il resto. Andrà bene con lui…-    

Patrick sospirò. –Perfetto. Fai quello che credi e non ascoltarmi, come al solito. Comunque sarà meglio per lui che non ti faccia soffrire o finirà davvero male-

Pete rise. –Trick, tu non faresti male ad una mosca…-

-E allora? Sono diventato molto ricco negli ultimi anni, sai? Posso sempre pagare la mafia russa!-

Mikey prese un profondo respiro e aprì la porta. –Ho trovato il film-

Patrick rimase in silenzio e Pete gli si avvicinò dandogli un bacio sulle labbra e prendendolo per mano.

Non gli piacevano gli amici di Pete.

Non gli piaceva Patrick. Anzi non gli piaceva quello che aveva detto.

Perché infondo, nonostante quello che diceva e faceva, anche lui aveva l’impressione che quando sarebbe finita (perché nulla dura per sempre) avrebbe fatto male ad entrambi.       

Sixth thing I like about you:  Your anxiety

(Pete)

-Cazzo, Frank!- disse Mikey buttando un cuscino addosso al chitarrista. –Io non ho più intenzione di raccattare i tuoi boxer! E questi?!- domandò prendendo con due dita un paio di mutande nere. –O, mio Dio, queste sono di mio fratello!- esclamò lanciandogliele in faccia. –Dio, che schifo!-

-Rilassati- gli rispose Frank buttando tranquillamente i boxer per terra e  continuando a leggere la rivista che aveva in mano. –Se ti stressi poi ti vengono le rughe-

-Fanculo!- mormorò il bassita sbattendo la porta della camera e buttandosi letteralmente sul divano.

Si sporse dai cuscini per accendere la playstation, dando una rapida occhiata al mobile dei giochi. Optò per Soulcalibour, un gioco molto simile a Tekken. Anzi, in pratica era Tekken ambientato nel Medioevo.

Scelse il primo personaggio che vide e cominciò a battere forte sul controller per sfogare la sua ansia. Tuttavia ben presto sullo schermo cominciò a lampeggiare la scritta “GAME OVER”.

-Fanculo, stupido gioco!- esclamò mettendosi a sedere.

-Posso entrare?- domandò Pete aprendo la porta.

Mikey scrollò le spalle. –Tanto ormai sei già dentro-

-Sei incazzato?- domandò Pete sedendosi accanto a lui.

-No- scosse la testa Mikes. –E’ solo che oggi abbiamo registrato e sembrava che… non lo so, non riuscivo a farne una giusta… Il che fa schifo perché senza le parti di basso non possiamo andare avanti, e siamo anche in ritardo..- (*)

-E’ che sei troppo stressato- disse Pete tranquillamente. –Devi rilassarti-

-Ah, lei dice, Signor Freud?-

Pete annuì. –Sì. Quando sei in ansia sbagli, e quando sbagli vai in ansia. E’ un circolo vizioso-  

Mikey si ristese sul divano, lasciando un po’ di spazio a Pete, che si mise accanto a lui, facendo passare un braccio dietro la sua schiena così da poterlo abbracciare. –Non mi piace… odio provare ansia. Sono in ansia per Gee.. per Frank.. per Bob e Ray… per te che, cazzo, sul palco non stai mai fermo.. Ho sempre paura che possa succedere qualcosa di brutto, e tutto questo lo odio!-

Pete gli diede un bacio sul naso. –Sai una cosa? A me invece piace.. perché vuol dire che almeno un pochino a me ci tieni-

Mikey rise dandogli un pugno leggero sulla spalla. –Coglione! E’ logico che ci tengo-  

E Pete rise e pensò che era vero. Gli piacevano le sue ansie e le sue paure, quasi quanto gli piaceva lui perché così poteva tranquillizzarlo, poteva abbracciarlo e scoprire che anche per Mikey lui era importante.  

To Be Continued.

(*) Allora, mentre la prima scenetta risaliva ancora al periodo del Warped 2005, la seconda è ambientata nella primavera 2006, quando i Fall Out Boy e i My Chemical Romance registravano “Infinity on High” e “The Black Parade” a Los Angels. E’ il periodo in cui Mikes è entrato in depressione e mi pare di avere letto che ha anche tentato il suicidio…

Mi pare che abbiano registrato negli stessi studi perché vivevano davvero a stretto contatto (Patrick e Bob vivevano addirittura nella stessa casa)

 

[NdA: Eccomi qui ^^ A quasi un mese dall’ultimo capitolo ç__ç Sono un verme verminoso!

Oggi non mi dilungo con le note… Don’t worry =)

Thanks to:

-Blaise_Sl_Tr07: Bisognerà aspettare ancora un po’ per vedere perché hanno rotto ^^ Eh sono sadica xDD Bacio =*

-Isult:Grazie per i compliementi *__* Non credo che alla fine Pete mollerà la donnaccia -.-“ (anche nella realtà quello schifoso di pete si sta per sposare la donnaccia -.-“”) perché sono molto in dubbio di finire questa storia con un happy ending.. Bacio =*

E grazie a chi leggerà/commenterò questo capitolo]

Lov ya

Fede.

 

   
 
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