"Ci tengo a te"

Tess sistema la borsa a tracolla sulla spalla e "Lo dici ogni volta, Louis"

Partiamo dal fatto che Louis è un bugiardo, poi passiamo a Tess che è stufa e magari ci aggiungiamo anche dei baci e delle mani intrecciate. Bel casino, eh?

 

"Ed ogni volta succede la stessa cosa: litighiamo, tu mi chiedi scusa con un messaggio perchè non hai le palle per farlo dal vivo e io come una stupida ti perdono e comincia tutto di nuovo." si passa una mano sul volto cercando di trattenere le lacrime dal nervorso. 

In risposta lui sbuffa e le prende una mano "È come un circolo vizioso ed io voglio solo starti accanto senza esserti solo amico" 

Lei si sottrae dalla sua presa e "Già, ma io non voglio farne parte" lo supera scontrando la sua spalla con quella del moro. 

Un'uscita di scena, direbbe Dana. 

 

Tess ricorda quando ha conosciuto Louis: è stata Paige a presentarglielo -tutta colpa sua- e tutto sommato le piaceva prima di sapere che vera persona fosse perchè Louis William Tomlinson non è solo un bel ragazzo gentile e divertente ma è anche un bastardo che con i suoi occhioni azzurri e il suo accento frega tutte.

Tecnicamente con Tess non è successo così: all'inizio era fredda e distaccata ma un paio di battute e diciassette uscite sono bastate a fregarla per bene e metterla nei guai fino al collo. 

Perchè Louis è un guaio per Tess. 

 

"Dio sa solo quanto ti amo, Tess!" 

Tess è acida e antipatica e risponde con un "Bella battuta, Lou. Stavo quasi per crederci" anche quando è serio. 

Infatti lui è serio: la ama davvero ma Tess non guarda in faccia la realtà e crede che la stia solo prendendo in giro e che da un momento o l'altro spunteranno delle persone con in mano telecamere di ultima generazione e grideranno "Sei su Candid Camera, sorridi!". 

Louis perde il sorriso "Dico davvero" e se Tess è stufa allora lui è messo ancora peggio: vorrebbe solo starle accanto e baciarla quando vuole, abbracciarla quando sta male e guardare un film a casa sua, magari anche regalarle delle rose a San Valentino e al suo compleanno ma ogni tentativo di fare questo è del tutto inutile. 

"Non sembrerebbe" fa cenno ad una ragazza del terzo che lo sta guardando come se volesse spogliarlo in quel momento. 

Louis ride e "Gelosa?" lei aggrotta le sopracciglia e sbuffa "Vaffanculo, Louis!"

E da un 'ti amo' si è passati ad un 'vaffanculo' netto. 

 

 

Louis è già arrivato alla quinta sigaretta e alla terza volta che "La vita fa schifo", perchè Tess l'ha scaricato, sta finendo il pacchetto e non ha ripetuto per il compito di biologia. 

"Non ce la faccio a continuare così" aveva detto lei. 

Butta la cicca di sigaretta per terra e la schiaccia con le sue vans consumate, chiude gli occhi per un attimo e passa una mano tra i suoi capelli scuri.

"Che merda di situazione" sussurra e si siede sul marciapiede "Situazione di merda, vita di merda, relazione di merda e sigarette di merda" scaglia il pacchetto di Lucky Strike sull'asfalto e sbuffa. 

"Louis, ma che fai?" una voce si aggiunge alla sua. 

Il moro si gira verso dove sembra provenire la voce "Vai via, Daisy" 

Sua sorella è in piedi di fronte a lui, con il suo orsacchiotto rosso in mano e le maniche del pigiama che sono talmente lunghe da nasconderle le mani. 

"Che ti è successo?" 

Evidentemente non ha una bella cera, ma il suo aspetto non gli importa più di tanto. 

Si stringe nella felpa e nasconde le mani nelle tasche dei jeans, distende le gambe e fa cenno a sua sorella di sedersi su di esse. 

"Succede che la mia ragazza non ne vuole sapere più di me" si guarda intorno, poi continua "Non ritornerà, questa volta" abbassa lo sguardo sul marciapiede.

Esce le mani dalle tasche e si maledice per aver lanciato via il suo pacchetto di sigarette. 

"Perchè non vai da lei? Martin per Lottie lo farebbe" Louis odia quando le sue sorelle fanno dei paragoni tra lui e Martin, il ragazzo di sua sorella Charlotte, tuttavia sbuffa e fa scendere sua sorella dalle sue gambe, si alza e "Hai ragione, ora vado"

 

 

 

 

Lancia un sassolino sulla finestra del secondo piano: la camera di Tess. 

Al quarto la mora si affaccia alla finestra e "Louis, che diavolo ci fai qui?" bisbiglia, per non farsi sentire dai suoi genitori. 

La luce della luna le illumina il volto e la fa sembrare ancora più bella di quanto lei sia.

Louis passa una mano tra i suoi capelli "Scendi, per favore"

Tess indugia, ma poi fa cenno al moro di aspettare. 

È agitato, non sente più freddo e il peso del macigno sul suo petto inizia a scemare. 

La porta si apre e lascia uscire una figura minuta che Louis conosce bene. 

"Che vuoi?" dice, appena arrivata di fronte a lui. 

Il moro respira profondamente prima di iniziare a parlare "Non sono bravo con i discorsi, lo sai. Il punto è che non puoi lasciarmi, sei come una droga per me e non potrei passare più di una settimana senza te. Ti amo davvero, Tess. 

E la dimostrazione è che sono stato ore al freddo che ho lanciato via un pacchetto di sigarette mezzo pieno! Mezzo pieno, diamine! E probabilmente tu mi manderai anche a quel paese dopo questo discorso di merda improvvisato e..."

Il moro sente una forte pressione sulle sue labbra e solo dopo capisce che Tess lo sta baciando. Tess lo sta baciando! 

Appena si separano la mora sospira e "Hai sparato un sacco di cazzate in meno di un minuto" sbuffa e Louis ha quasi perso la speranza "Ah, e anche io ti amo" 

Lei sorride prima di far scontrare di nuovo le loro labbra. 

 

 

Louis potrà anche essere bugiardo e Tess acida, ma si amano e questo basta e avanza.