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Autore: Roylove    28/11/2013    1 recensioni
(titolo provvisorio!) la storia parla di Angy sorella minore di Clark, che ha problemi a scuola, ma grazie a Lex li supera, solo che tra amori, liti ed incidenti l'amicizia di molti sarà messa a dura prova. Buona lettura!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Clark Kent, Lex Luthor, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Pov Angy
 
 
Quando mi svegliai, notai che erano solo le 23 , però i miei ancora non erano tornati e neanche Clark era rientrato. Mi guardai intorno e solo allora notai che Lex era rimasto li vicino a me, era in una sorta di dormi-veglia .
-Lex.-Dissi scuotendolo un po'.
Lui si risvegliò .
-Mi sono addormentato?- Chiese guardandosi intorno e sospirando.
-Scusa se ti ho tenuto bloccato qui!-Dissi alzandomi dal divano.
-Tranquilla! Però adesso credo sia meglio che vada.-Disse lui ancora assonnato.
-Grazie ancora di tutto. Ah , domani ci sarai alla fiera di beneficenza?-Chiesi ricordandomi della fiera.
-Mi pare ovvio! Dopotutto voglio almeno un paio dei tuoi quadri! -Disse lui dandomi un buffetto amichevole sulla spalla.
Se ne andò ed io decisi di andare a letto, ma quando mi ero cambiata ritornarono i miei e mio fratello.
-Angy, ancora sveglia?-Chiese mia madre.
-Si, stavo andando a letto proprio ora.-Dissi con un sorriso enorme.
-Come è andata la serata?-Disse Clark con un sorriso sornione.
-Molto bene!-Gli dissi salendo in camera mia.
Quando mi tuffai sul letto crollai , sempre ripensando alla dolcezza di Lex.
La mattina dopo quando scesi per fare colazione notai che mia madre già aveva caricato le mie tele sul furgone, insieme ad altre cose per la beneficenza.
-Iniziamo oggi alle 16,perciò all'uscita della scuola venite direttamente li vicino alla piazza.-Disse nostra madre mentre io e Clark mangiavamo dei toast e del succo.
-Va bene!-Rispondemmo insieme.
Dopo una bella colazione io. Clark andammo a scuola con lo scuolabus.
-Divertita ieri con Lex?-Mi chiese con un grosso sorriso, mentre aspettavo lo scuolabus.
-Tu come fai a sapere che sono stata con Lex ?-Chiesi guardandolo perplessa.
-Ieri Cloe vi ha visti entrare al cinema, quando lei è Pit stavano andando al ballo.-Disse lui salendo sullo scuolabus.
Li trovammo Cloe che chiacchierava con Pit.
-Allora?-Mi chiese con un sorriso complice di Clark.
-Cosa?-Chiesi fissandola, vedendo così la sua faccia curiosa.
-Che avete fatto ieri sera?-Chiese Cloe.
A quella domanda diventai di un color rosso, peggio di un pomodoro.
-Niente, siamo solo stati al cinema insieme!-Dissi ancora rossa come un pomodoro.
-A giudicare da come stavate ridendo e chiacchierando eravate molto intimi.-Disse Pit.
-Abbiamo solo visto un film e poi mi ha riaccompagnata a casa , basta.-Dissi fissando mio fratello è Cloe con Pit.
-Beh per tua fortuna non dirò niente ai nostri genitori. A papà non va a genio Lex, il tuo alibi per ieri è stato che eri a casa a vedere un film.-Disse Clark dandomi un buffetto sul naso.
Arrivammo a scuola e come prime due ore avevo storia , una noia totale, ma non per quello non seguii molto la lezione, quel giorno pensavo solo a Lex , come era stato dolce con me e tutte smancerie che non avrei mai pensato che un giorno mi avrebbero passato per la mente.
Pensare che quel pomeriggio lo avrei rivisto, mi causava un non so cosa nello stomaco. Che stessi iniziando ad innamorarmi di lui? Se anche fosse , di certo lui non si sarebbe mai interessato a me.
All'ora di pranzo mangiai un panino al volo e tornai in classe per seguire le ultime due ore di letteratura.
Quando uscii da scuola mi accorsi che non erano ancora le 15 e Clark non usciva prima delle 15.30 , decisi quindi di andare da sola alla piazza grande di smallville. Arrivai lì e mia madre mi diede subito del lavoro da svolgere, per fortuna niente di troppo faticoso, dovevo solo appendere delle decorazioni in alto a dei pali della luce.
Ero intenta a montare gli ultimi addobbi quando la voce di Lex mi arrivò alle spalle.
-Belle decorazioni!-Disse lui prendendo un pezzo delle decorazioni in mano.
-Le ha fatte la signora Smith, io sono solo arrivata ora è già mi hanno messo a lavoro.-Dissi scendendo dalla scala dove ero seduta, con l'aiuto di Lex che mi resse la scala. 
-Dove vai?-Chiesi notando che aveva una valigetta e le chiavi di una delle sue tante auto in mano.
-Mio padre mi ha messo una riunione alle 15 ,una noia mortale.-Rispose lui con un sospiro.
-Ah va bene, allora non ti trattengo.-Dissi con un sorriso in faccia.
-Tranquilla , sarò qui per l'asta dei tuoi capolavori.-Disse lui sorridendo,mentre se ne andava.
Io quando finii di montare le decorazioni andai a farmi un giro,pensando sempre a Lex.
D'un tratto arrivò Lana alle mie spalle e mi fece trasalire.
-Scusa, che cos'hai? Oggi ti vedo strana!-Disse lei mettendomi una mano sulla spalla.
-In che senso strana?-Chiesi un po' ingenuamente.
-Come con la testa in un altro posto!-Disse lei con un sorriso.
-In effetti non so neanche io che mi sta succedendo, è strano!-Dissi guardandola perplessa.
-Dimmi tutto!-Disse Lana continuando a camminare con me.
-Beh, penso sempre ad una persona, non so cosa sia , ma quando ci penso mi sento lo stomaco tutto sottosopra, e lo stesso quando sono con questa persona, che mi succede?-Dissi.
Lana iniziò a ridere , aveva veramente capito cosa mi stava succedendo?
-Oh Angy, è semplicissimo, ti sei innamorata!-Disse lei abbracciandomi.
-Innamorata?Non avrei mai pensato ad una cosa simile.-Dissi pensando a Lex.
-E chi è il fortunato?Anzi , forse un'idea già ce l'ho.-Disse lei ridendo sotto i baffi.
-Davvero? Per te chi può essere?-Chiesi con un sorriso.
-Ma è semplice, Lex!-Disse con un sorriso a trentadue denti.
Li divenni ancora più rossa di un pomodoro.
-Cosa te lo fa pensare?-Chiesi leggermente imbarazzata.
-Beh il fatto che siete andati ieri sera al cinema, il fatto che quando lo vedi cambi atteggiamento è poi perché appena l'ho nominato sei diventata rossa come un pomodoro.-Disse lei spiegandomi tutto.
-Colpita e affondata.Ma tanto sarà un amore a senso unico, uno come lui come può interessarsi ad una come me!-Dissi deprimendomi.
-Beh, tu cerca di fargli capire che lui per te è molto importante, poi se ti servono consigli puoi chiedere a me.-Disse lei sorridendomi.
A quel punto arrivarono anche Cloe, Pit e Clark e decidemmo di fare un giro per la fiera.
Era ormai ora di iniziare con l'asta, ma Lex ancora non si faceva vedere, però non potevo star lì senza far niente, e la signora Smith mi chiese di portargli dei barattoli vuoti da casa sua. Non ci avrei messo molto camminando, la casa degli Smith era poco distante dalla piazza, ma comunque abbastanza isolata.
Andai sola soletta a prendere i barattoli , ci misi 20 minuti, forse anche meno, presi i barattoli che mi diede il signor Smith e mi avviai per tornare alla fiera . Mentre tornavo, una forte folata di vento mi fece fermare, mi accovacciai su di me e quando finì mi rialzai.
-Ma cosa succede?-Chiesi tra me e me.
Non so perché ma mi venne quasi istintivo lasciare i barattoli li, ed andare verso le nuvole scure che si stavano avvicinando.
Tagliai per un campo di mais, mi ritrovai una grotta enorme, mi avvicinai al suo interno ma venni respinta da un'altra folata ancora più forte di quella precedente.
Arrivò Clark con chissà quale scusa per Cloe , Pit e Lana.
-Tu che ci fai qui?-Chiese alzando un po' la sua voce visto che il vento che tirava non co faceva capire gli altri suoni.
-Ero di passaggio, ma secondo te che sta succedendo?-Chiesi un po' allarmata.
-Non lo so, vado dentro a controllare. Tu vai più lontano possibile da qui!-Disse lui a mo di ordine.
Un ordine che di certo non avrei eseguito, infatti dopo un po' di minuti che entró lui, decisi di seguirlo , anche se sapevo che poi me ne sarei un po' pentita.
La caverna stranamente era illuminata da un'insolita luce verde, entrai e vidi Clark steso a terra senza forze, con delle pietre di kriptonite vicino di lui.
-Clark!-Urlai correndo verso di lui ed iniziando a spostare delle pietre di kriptonite in modo da fargli tornare le forze.
Prima che potei completare la mia opera, qualcuno arrivò alle mie spalle e mi scaraventó verso una parete di quella grotta lurida.
Sentii Clark pronunciare il mio nome è lo guardai per rassicurarlo e tornai di fretta da lui che stava tentando di allontanare delle pietre di kriptonite da lui.
Quando ero di nuovo da lui finalmente vidi in faccia colui che mi aveva colpita alle spalle, era Lex.
-Lex?-Chiesi a Clark.
-Qualche cosa lo sta controllando, guarda i suoi occhi, sono viola.-Disse Clark alzandosi debolmente dopo che con molta fretta gli avevo tolto tutte le pietre di kriptonite da vicino.
Li si alzò una forte folata di vento, ora era evidente che era Lex a crearle.
-Io sono Zemsan, sono qui per distruggere Kalel !-Disse Lex con voce diversa dalla sua.
-Non mi faccio distruggere da uno come te!-Disse Clark iniziando a combattere, Lex in quel momento sembrava fatto d'acciaio, niente lo scalfiva, neanche i colpi più potenti di Clark.
Avevo paura e Clark mi disse di uscire dalla grotta ed io senza esitare me ne andai da lì dentro.
Decisi di tornare alla piazza , delle nuvole veramente orribili si stavano avvicinando a smallville.
Vidi Clark passarmi davanti come un treno con la sua super velocità, ma Lex gli teneva testa. Andarono verso un vecchio campo di mais, poveraccio il proprietario , visto che Clark ne distrusse mezzo. Io tornai alla caverna , ci doveva essere qualche cosa di strano, quello non era Lex , o meglio, era il suo corpo, ma qualcuno lo controllava.
La caverna dove prima si era svolto il combattimento ora era vuota e buia. Ringrazio il cielo che quel giorno avevo il mio cellulare a portata di mano. Con la poca luce che avevo scoprii che nella caverna si trovava una roccia con un pugnale all'interno, aveva strane incisioni, ed era ben lavorato. Lo presi, e una folata di vento mi trascinó violentemente all'estremità di una parete della caverna.
Quando cessò corsi nel campo dove si trovava Clark , lo trovai seduto a terra con Lex sdraiato al suo fianco.
-Clark stai bene?-Chiesi correndo da lui, con tanto di pugnale in mano.
-Si, ad un certo punto è come se Lex sia tornato se stesso, anche se subito dopo è svenuto.-Disse Clark fissando Lex.
-Speriamo non si ricordi nulla!-Dissi io fissando il pugnale.
-Che cos'è?-Chiese Clark osservando il pugnale.
-Non saprei,era incastrato in una roccia, quando l'ho tolto c'è stata una folata di vento e sono corsa qui.-Dissi guardando mio fratello.
-Che possa essere stato questo pugnale a far comportare Lex così? In ogni caso lo terrò io e lo farò vedere da un mio amico che si occupa di queste cose.-Disse lui prendendo il pugnale è mettendoselo nella tasca interna del suo giacchetto. 
-Cosa facciamo con Lex?-Chiesi vedendo che si stava risvegliando.
-Inventeremo qualche scusa.-Disse Clark a bassa voce.
Quando Lex si risvegliò si trovò me è Clark davanti, e dalla faccia si vedeva che aveva molte domande.
-Come mai sono qui?-Chiese guardandosi attorno e notando gli abiti messi male.
-Stavamo andando a prendere una cosa da un'amica di nostra madre e ti abbiamo visto qui a terra sdraiato. Tutto bene?-Giustificai io.
-Si, anche se mi sento tutto dolorante.-Disse lui alzandosi a fatica.
Clark andò a prendere il furgone lasciando me è Lex sul ciglio di quella strada, sotto un albero bello grande.
-Scusami.-Disse lui mettendosi seduto bene.
-Per cosa?-Chiesi io un po' imbarazzata, dopo quello che mi aveva detto Lana non riuscivo più a guardarlo come solo un amico, ma per ora non volevo dirgli niente.
-Beh, avevo promesso di comprare uno dei tuoi quadri, invece non so neanche come sono finito qui.-Disse lui guardando i dintorni.
-Oh, stai tranquillo! Se proprio ci tieni ad avere uno dei miei quadri , ne faccio uno solo per te!-Dissi sorridendogli.
Ci fu un momento di silenzio imbarazzante,poi decisi di romperle il silenzio.
-Clark lo sta fabbricando questo furgone?-Chiesi un po' irritata, in effetti però si stava facendo tardi.
-Ti dispiace stare qui con me?-Chiese sorridendomi.
-No affatto! È solo che non vedo l'ora di tornare a casa a per farmi un bagno.-Dissi sedendomi vicino Lex.
-Tu non vedi l'ora di andare a lavarti? Io che dovrei dire?-Chiese lui ironico.
Io scoppiai a ridere , non avevo mai visto Lex così trasandato.
-Certo tu stai messo molto peggio di me, e devo dire che non ti dona l'aspetto troppo trasandato.-Dissi sorridendogli.
-Hey, io sto bene con qualsiasi look!-Disse lui prima di scoppiare a ridere.
-Non ridevo così tanto da troppo tempo!-Esclamò lui ancora con qualche residuo di risata.
-Beh, è bello sapere che almeno rendo felici le persone.-Dissi sorridendogli.
-Sai, quando sono con te è come se posso essere me stesso. Niente regole stupide o cravatte troppo strette. Ti invidio, hai una famiglia stupenda.-Disse lui facendosi serio.
-Si, sono molto fortunata ad avere una famiglia che ti sostiene, però tu sei il benvenuto, e sei molto fortunato anche tu caro il mio Luthor.-Dissi sfottendolo un po'.
-Perché sarei fortunato?-Chiese fissandomi.
-Perché hai la sottoscritta come amica! È un onore questo!-Dissi indicandomi fiera.
Ci manco poco che non gli venne un collasso per quanto rise a quella mia affermazione.
-Ferma!Non ti muovere!-Disse lui guardandomi un fianco.
Abbassai lo sguardo dove stava indicando e trovai un ragno abbastanza grande appiccicato alla mia maglietta.
Sbiancai di colpo, avevo una paura folle dei ragni.
Lex prese un pezzo di legno e con forza ce lo fece salire sopra, per poi buttare il legno col ragno dentro una cunetta li vicino.
Solo a quel punto ripresi a respirare, ma solo allora notai che era vicino a me è voleva controllare il mio fianco.
-Ma cosa fai?-Chiesi scappando dalle sue mani.
-Era un ragno velenoso, ti ha punto?-Chiese facendomi scoprire il fianco.
-No.-Dissi assicurandomi che tutto stesse in ordine.
A quel punto lui mi toccò un fianco con la mano e li iniziai a ridere, soffrivo in una maniera esagerata il solletico.
-Ah ecco il tuo punto debole!-Disse lui iniziando a farmi il solletico ovunque.
Io mi accasciai a terra ridendo disperata,e lui si abbassò con me. Solo quando si fermò notai che era con il suo viso vicino al mio. Li tornai seria ed ero tutta rossa, anche un cieco se ne sarebbe accorto.
-È da tanto che volevo fare una cosa, chiudi gli occhi.-Disse lui dolcemente fissandomi negli occhi.
Avevo il cuore a mille e il respiro semi affannato, però chiusi gli occhi,e li rimasi stupita da ciò che fece.
Mi diede un lungo bacio, non potrò mai scordare le sue labbra così morbide e il suo profumo così intenso.
Quando ci staccammo eravamo entrambi un po' di imbarazzo.
Finché non sentimmo il furgone di Clark arrivare....che tempismo! 
Salimmo e riaccompagnammo Lex a casa. Mentre io ero ancora tra le nuvole.
Quando tornai a casa mia madre mi fece sapere che i quadri erano stati venduti tutti e che erano fieri di me. La sera andai a letto con l'intento di parlare con Lana e poi chiarire con Lex.
  
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