- Chapter one.

Era una mattina come tante altre .
Mi alzai svogliatamente dal letto.
Mi diressi verso lo specchio.
Osservai attentamente le cicatrici sul mio corpo.
Volevo sparire, sprofondare in un abisso.
Non ho nessuno, mi sento dannatamente sola.
"Vorrei qualcuno che mi amasse per quella che sono."
Sentii dei rumori alla porta, mi girai di colpo.
"Tesoro, dobbiamo parlare."
Era mia madre.
"Adesso scendo."
"Ti aspetto in sala."
Preoccupata mi diressi verso il bagno.
Decisi di fare una doccia.
Avevo bisogno di rilassarmi.
Mi sciacquai e uscii.
Cercai un asciugamano e ritornai in camera.
Aprii le ante dell'armadio insicura su cosa mettere.
Ho sempre avuto complessi con il mio corpo.
Optai per un paio di jeans blu skinny, un maglione bianco panna e le mie adorate vans.
Scesi al piano di sotto.
"Siediti sul divano."
Mi sedetti.
Fissai mia madre aspettando che proferisse parola.
"Tesoro, so che stai passando un periodo difficile..."
Sentendo quelle parole pensai al peggio.
"ma, ecco, mi hanno offerto un posto di lavoro a Oxford."
"No, ancora no."
"Tesoro, capiscimi, ho bisogno di questo lavoro."
"Non sono pronta."
"Che ti piaccia o meno CI trasferiamo."
"Non mi puoi obbligare."
"Invece si, al momento andremo a stare a casa della zia."
"E la scuola?"
Non che me ne importasse molto.
"Ne troveremo una."
"Ti rendi conto? Abbiamo cambiato casa sette volte in tre mesi! Non ce la faccio più."
Scappai di sopra.
Mi rinchiusi in bagno e feci ciò che avevo ripromesso che non avrei più fatto.
Presi la lametta.
Alzai la manica scoprendo il braccio.
Feci tre tagli decisi.
Presi un panno, asciugai il sangue.
Buttai la lametta nel lavandino.
Mi accasciai a terra piangendo.
Volevo morire.
Mi sentivo morire.
Rimasi in bagno per più di un ora nonostante mia madre tirasse invano colpi alla porta.
Decisi di uscire.
Aprii la porta.
Mia madre mi abracciò forte.
"Ti prego tesoro."
"Va bene. Quando si parte?"
Volevo andarmene via da questo posto ma allo stesso tempo rimanerci.
"Domani mattina presto, abbiamo il volo alle 6 : 15."
"Va bene."
Confusa e assorta nei miei pensieri mi diressi in camera e cominciai a preparare le valigie.

SPAZIO AUTRICE
So che è corto, i prossimi saranno molto più lunghi.
Questa è solo una piccola parte, spero vi piaccia.
Baci e abbracci,
PiumeDorate.