Mentre i due coniugi continuavano a litigare, i due gemelli preparavano i loro borsoni con un Alexy alquanto indeciso su cosa portare e cosa non.

<< Questa situazione è totalmente assurda … >> borbotta Armin << … e tu! Si può sapere che ti è preso? Non sarai veramente d’accordo con nostra madre! >> esclama rivolgendosi al fratello.

<< Perché non dovrei? >> chiede Alexy sbucando dall’armadio << Non dirmi che non te ne eri accorto! E poi non le farebbe bene rimanere qua; vivere così sarebbe stato impossibile, la tensione non sarebbe svanita con un battito di mani … >> dice gesticolando << e poi la situazione sarebbe rimasta invariata per un bel po’! … Che dici, questa giacca la porto? >> chiede mostrandogli una giacca color arancio molto acceso.

<< Lo so che non si sarebbe risolta al più presto! >> dice strappandogli la giacca dalle mani << Ma dove andremo? Che faremo? E soprattutto, senza soldi, dove vuoi che arriveremo? >> chiede Armin senza aspettare una risposta << Te lo dico io; andremo a finire in mezzo a una strada e, così, saremo costretti a tornare indietro! È meglio così? >> gli chiede guardandolo negli occhi.

Il silenzio investe la loro camera; non arrivano più neanche le voci dei loro genitori. Forse hanno smesso o, forse, sono loro che non vogliono sentirle.

Alexy, preso alla sprovvista dalla domanda del fratello, si accinge a rispondere quando qualcun altro lo precede.

<< Non è vero, noi non finiremo in mezzo a una strada. E se in tal caso dovesse succedere non torneremo certamente indietro con la coda fra le gambe. >> risponde Chanel, avvicinandosi a passo lento ai suoi figli << Noi abbiamo dei soldi conservati in una cassaforte in banca; prenderemo quelli! E quando finiranno allora cercherò un lavoro, ma non rimarremo in mezzo alla strada. >> continua Chanel, accarezzando con fare materno la testa di Armin << Devi credermi. >>

Armin non sapeva che rispondere a tali affermazioni da parte della madre; certo che le credeva! Ha sempre creduto in lei e non avrebbe smesso di certo ora! Ma lui era realista e sapeva che avevano poche possibilità di cavarsela da soli.

<< Comunque deve essere una tua scelta; non voglio obbligare nessuno dei due. >> dice, rompendo quel silenzio che più di una volta si era presentato in quella stanza << Se tu, Armin, vuoi rimanere con tuo padre non posso certamente oppormi. So bene quanto tu sia affezionato a lui! E tu, Alexy, sei molto legato a tuo fratello; dividervi per una mia scelta non sarebbe giusto.>> continua, accarezzando la testa anche ad Alexy << Pensateci bene.>>

Detto questo li lasciò di nuovo soli, nel loro silenzio. Ancora una volta.

Chanel scende velocemente le scale, con il suo borsone, che portano a piano terra dove l’attendeva Nancy.

<< Signora! Non potete andarvene! >> pregava la cameriera, abbastanza preoccupata.

<< Nancy cara, certo che il vizio non te lo leverai mai … >> dice sorridendo nostalgicamente Chanel << Mi mancherete entrambi; tu e il tuo vizio. >> riprende dopo un lungo sospiro.

<< Signora, non è giusto che voi lasciate questa casa! E poi dove andrete? Cosa farete? >> chiede, ripetendo le stesse parole di suo figlio.

<< Non ne ho la più pallida idea Nancy! >> dice ridendo Chanel << Ma sono sicura che non torneremo per nessuna ragione, mi dispiace. >> dice tornando seria.

<< Va bene, ormai avete scelto e non cambierete idea tanto facilmente. Dopotutto siete sempre stata così; testarda e dure come un mulo. Mi mancherete anche voi, Signora. >> dice con un sorriso tirato Nancy.

<< AH! Ma non ce la faccio a lasciarti senza che prima ti abbia abbracciata!! >> esclama come quando era bambina Chanel, per poi abbracciarla.

Ed è questo lo scenario che hanno trovato i gemelli una volta scesi, anche loro, con il borsone in mano.

<< Posso unirmi anch’io? >> chiede allegramente Alexy.

<< Certamente caro! E vieni anche tu Armin! >> dice incitando il moro ad unirsi al gruppo, cosa che non si è fatto ripetere due volte.

Una volta sciolto l’abbraccio, Chanel tira in disparte Armin per potergli parlare in privato lasciando, così, soli Nancy e Alexy.

<< Dimmi un po’, hai scelto tu di seguirmi oppure ti sei lasciato convincere da tuo fratello? >> chiede Chanel, una volta appurato che nessuno li sentisse.

<< Entrambe le cose! >> le risponde sorridendo, per poi ritrovarsi stritolato tra le sue braccia.

<< Sono così contenta di sentirtelo dire! >> esclama, con voce ovattata dal maglioncino del ragazzo. Dopotutto era più bassa di lui! Non sembrava neanche sua madre! << E tuo padre? L’hai salutato? >> chiede staccandosi da lui.

<< Si, ed era anche piuttosto afflitto. >> dice mestamente il ragazzo.

<< Certo! Vi vuole molto bene! >> risponde con ovvietà Chanel.

<< Lo era anche per te! Non vuole che tu te ne vada, come non vuole che ce ne andiamo noi! >> ribatte Armin << Mamma, lui ti vuole bene e anche se l’amore è svanito lui si preoccupa lo stesso per te! >>

<< Allora perché lo ha fatto!? >> chiede, alzando la voce, Chanel.

<< Io … >> Non sapeva che rispondere; era vero! Perché l’ha fatto se poi affermava di volerle bene? Sapeva che l’avrebbe fatta soffrire, eppure non se ne è curato!

Comunque la decisione è stata presa e non si torna certamente indietro.

Angolo dell'autrice: Lo so, non ho scuse per questo enorme ritardo ... ma non sono riuscita a ritagliarmi un piccolo spazio per scrivere ... =_=" Ma adesso ci sono riuscita ed ecco qui il nuovo capitolo!
Vi avverto in anticipo che gli aggiornamenti saranno mooooolto lenti! Colpa della scuola che fa scappare via l'ispirazione!
Comunque ... ho cambiato nick!!! ^ ^ E vedi che cosa ....
Bien! Ancora mille scuse per il ritardo e spero che vi piaccia!
Baci! ;)