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Autore: miss dark    04/05/2008    5 recensioni
Una ragazza innamorata del suo migliore amico.
Lui non ricambia, non subito.
Potranno mai avere una storia, o entrerà qualcun altro nella loro vita?
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mai Più Noi-Capitolo 13

CAPITOLO 13


È così bello chiudere gli occhi e sognare...sognare, appunto, non fare gli incubi.
Finalmente anche Giulia riusciva a sognare.
Erano le sei e mezzo del mattino, Giulia era sveglia, ancora sdraiata sotto le coperte calde del letto che la proteggevano in maniera stupenda dal gelo dell’inverno, ormai cominciato.
Aveva le gambe accovacciate, le mani sotto la testa e gli occhi a fissare il soffitto.
Quella bianca distesa d’intonaco, illuminata solo dalla fioca luce del sole, che a stento riusciva a superare le nuvole, le rilassava gli occhi e la faceva continuare a sognare.
Sorrideva. Era un buon segno, voleva dire che quella mattina sarebbe stata una bella mattina perché se s’inizia la giornata con un sorriso, non può che andarti bene...in effetti non l’aveva mai pensato, ma quel mattino era veramente speciale, e voleva pensare positivo.
Pensava. Pensava ancora a quel ragazzo dalla bellezza rara che le aveva servito la colazione e che gliel’avrebbe servita anche quel giorno.
Sbattè un po’ le palpebre, accecata dal quel bianco acceso, ma aprì in fretta gli occhi. Quella giornata si preannunciava troppo importante perché lei stesse nel letto a poltrire.
Si sedette sul bordo dello spazioso materasso e si stropicciò gli occhi.
Osservava la punta dei suoi piedi, ancora nudi, e rideva. Rideva perché era felice. Non c’era un vero e proprio motivo, voleva ridere e rideva.
Poggiò la pianta del soggetto delle sue risate sul pavimento gelato, ma non saltò in aria e non si rituffò sotto le coperte. No, camminò svelta verso l’armadio dei suoi vestiti e scelse accuratamente cosa mettersi.
Tirò fuori un paio di gonne, tre o quattro magliette colorate e due felpe.
Le lanciò tutte sul letto e le osservò accuratamente, come se ognuna di loro le dovesse comunicare un segreto importantissimo.
Aveva scelto. Avrebbe messo la gonna nera con la maglietta azzurra e la felpa blu.
Si vestì lentamente, con la testa tra le nuvole, sbagliando più volte nell’allacciarsi le fedeli All Star.
Saltò su dal letto e s’incamminò verso la porta d’ingresso.
Era fuori, sul marciapiede della strada, con un bel sorriso stampato sulla faccia. Si mise a correre. Aveva una fame tremenda e doveva fare assolutamente colazione, proprio in quel bar, per osservare quel determinato ragazzo e giocare con il suo sguardo, come il giorno prima aveva fatto con quello di Daniele.
Aveva il fiato corto e le gambe le bruciavano, ma era arrivata al bar scoperto il giorno prima.
Si mise a posto i capelli, la gonna, il colletto della maglietta e cercò qualcos’altro da aggiustarsi; ogni scusa sarebbe stata buona per rimandare il suo ingresso. Ora il bruciore era dimenticato, ma le gambe le tremavano e temeva di cadere.
Spinse la porta-vetro, facendo suonare uno di quegli odiosi campanelli che si appendono sulle porte, ed entrò.
- Buongiorno...
- Salve!
Una signora di una certa età le rivolse un luminoso sorriso e, con un gesto della mano, la invitò a sedere.
Giulia camminò svelta verso il tavolo più vicino al bancone e si sedette su una sedia impagliata. Abbassò lo sguardo per guardarsi le mani, che non smettono di tremare per la paura di non rivedere quel bellissimo ragazzo.
- Cosa desideri da mangiare?
Una voce cordiale e affettuosa, come quella di un amico, molto diversa da quella della vecchietta dietro al bancone. E poi calda, come quella di un uomo sicuro di sé.
Giulia alzò gli occhi e incontrò quelli di lui.
Stop.
Il suo cuore non battè più. Avrebbe potuto svenire, ammaliata da quello sguardo che sapeva di mare e di mistero.
Balbettò qualcosa di incomprensibile e di molto confuso.
- Scusa, non ho capito...
E ci credo che non hai capito, non aveva detto niente di senso compiuto!
Giulia cercò di respirare, nel vano tentativo di far riprendere al cuore un battito regolare.
- Un cappuccino e una brioche alla marmellata, per favore...
Ecco, ce l’aveva fatta. Aveva sussurrato, ma era riuscita ad ordinare la colazione.
- Potresti ripetere un po’ più forte, c’è un po’ di rumore e non ti ho sentita.
Aveva sentito benissimo...ma desiderava farla arrossire...era così carina quando le sue guance si coloravano di vita!
E infatti Giulia arrossì. Stava facendo la figura della deficiente proprio davanti al ragazzo che le piaceva...cavolo!
- Un cappuccino e un brioche alla marmellata...
Scandì le parole, una per una, in modo da non dover ripetere una terza volta.
- ...per favore.
Il ragazzo sorrise soddisfatto e la guardò.
- Io sono Lorenzo.
- Giulia.
Lui continuava a guardarla. Com’era bella! Come faceva una sola ragazza ad essere così inimmaginabilmente bella? Corpo perfetto, occhi dolci e profondi, bocca morbida e rossa accesa e capelli lunghi e setosi.
- Lo sai che sei la ragazza più bella che abbia mai visto?
Ecco...questo è un altro cafone! Ma come faccio a trovarli tutti io?”
- Non ti hanno insegnato l’educazione, a casa tua?
- Certo, mi hanno insegnato che se apprezzo qualcosa, devo dirlo.
Giulia arrossì di nuovo, ma non si lasciò intimidire.
- Perché mi pigli per il culo?
Lorenzo guardò il suo viso che continuava a tingersi di tutte le tonalità del rosa, fino a sfiorare il rosso.
- Ecco! Ora che stai arrossendo, sei ancora più bella.
- Piantala!
- Come vuoi...ma se reagisci così ai complimenti, non voglio vederti quando ti offendo...
- Allo stesso modo!
Il ragazzo sorrise con le labbra e col cuore.
Certo che anche lui era proprio bello!
- Se io ti avessi detto che sei la ragazza più stupida che io abbia mai incontrato, tu avresti reagito allo stesso modo?
Giulia scostò un po’ la sedia e si alzò.
Gli era davanti, a pochi centimetri da lui, premuta contro il suo corpo, visibilmente eccitato.
Alzò una mano. Lo guardò negli occhi e...gli tirò uno schiaffo dritto in faccia.
- Ecco come ti avrei risposto.
Lorenzo si sfiorò la guancia rossa e si voltò. Tornò dietro il bancone e iniziò a preparare la colazione.
Quella è la ragazza che stavo aspettando per avere una relazione seria...dolce, tenera, ma aggressiva se ha bisogno di difendersi.”
Quel ragazzo è proprio uno di quei tipi stronzi che poi ti fregano mostrandoti il loro cuore d’oro. Ma io non ci casco. Non mi metterò mai con lui.”
Lorenzo prese un vassoio, ma prima di portare la colazione al tavolo, afferrò un foglio e una penna e scrisse velocemente dieci cifre.
- Ecco la sua colazione, madame...
Giulia sorrise, quel ragazzo era anche simpatico.
- Merci beaucoup, garçon.
Lei gli aveva tirato uno schiaffo e lui continuava a scherzare.
Lorenzo si allontanò dal tavolino per lasciarle consumare in pace la sua colazione. La osservò dal retro del bancone, con uno straccio in mano, fingendo di pulirlo, ma non poteva fare a meno di rivolgere il suo sguardo verso Giulia. Posò il panno in un angolo del lavandino, e si tolse il grembiule.
Preso un grosso respiro, si avvicinò al tavolo dove, la ragazza, aveva terminato di mangiare avida il suo croissant.
- Posso...
Il ragazzo indicò la sedia di fronte a Giulia. Il bar era ormai vuoto, e poteva prendersi una pausa.
- Veramente dovrei entrare a scuola fra cinque minuti...
- Sarà per la prossima volta...
Giulia si alzò, ma notò un bigliettino posato sul vassoio.
- ...facciamo per oggi pomeriggio alle tre...
La ragazza, leggermente emozionata aprì il bigliettino.
- ...dammi poi conferma se per te va bene...possiamo incontrarci qua davanti per quell’ora....
- Ok.
- Ok cosa?
- Ok, ti darò conferma. Ok, in linea di massima ci sarò.
Lorenzo abbassò lo sguardo.
- Bene!
Si lasciò sfuggire una parola oltre il suo tono normale di voce, tradendo la sua sicurezza.
- Bene...ciao, ora vado.
Giulia raccolse la cartella e si diresse verso la scuola.
Lorenzo la guardò, rapito dal movimento ondulato del suo corpo, e non poté che rimanere meravigliato alla vista di quella bellezza.

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Ebbene sì, sembra un miracolo, ma giuro che è vero, ho aggiornato...
mi sento tanto uno schifo ad aggiornare così sporadicamente, ma, credetemi, non ho avuto molto tempo per farlo.
poi mi sono accorta, qualche giorno fa, quando volevo postare, che avevo sbagliato tutti i tempi verbali...mi faceva pienamente schifo come era venuto il capitolo e allora ho dovuto controllare tutto, e non è stato facile...
non so se mi sia venuto bene...
voi mi potete perdonare...? please...prometto che il prossimo capitolo lo aggiorno la prossima settimana...domenica prossima o sabato prossimo, potrete entrare su EFP e vi accorgerete che Miss dark ha postato...ve lo giuro, mano sul cuore!
Allora, che ne dite del capitolo? Giulia, finalmente, ha ripreso possesso della sua vita e sta reagendo...come andrà col suo Lorenzo??? ù_ù io non vi dico assolutamente niente!!!!
ora voglio ringraziare la mia unica recensitrice HarryEly: grazie mille per continuare a leggere questa storia e anche a commentare!!! meno male che ci sei tu, altrimenti sai che depressione ad aggiornare e non veder nessuna recensione! io ci sto male, sul serio...comunque, non mi dire che anche stanotte hai pensato a me e alla storia, altrimenti ti ingaggio come indovina!!! che ne dici del capitolo? non ti intriga Lorenzo? a me sì!!! ho descritto il mio ragazzo ideale...°ç°
Grazie anche a tutte le persone che continuano a leggere la storia e anche a tutti quelli che l'hanno messa tra preferiti...che ne dite di lasciare un commentino...anche piccolo, così mi potete dare una mano per andar avanti, visto che non ho ancora le idee molto chiare su come farla finire...dai...
Bene...
Alla prossima (Sabato o domenica, giuro!)
la vostra affezionata
Miss dark
*_*

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