Ogni dolce è fatto di un canto.
«Ogni dolce ha
la sua pasta e ogni pasta ha la sua musica»
spiegò la nonna.
«Per ogni dolce occorre cantare la canzone
giusta, questo è
il segreto della pasta giusta.
Ogni dolce è
fatto di un canto.»
Cose
che nessuno sa. Alessandro
D’Avenia
Lo sguardo di Peeta
riluce di concentrazione.
Le mani del bambino
affondano nell’impasto per i biscotti, imitando i movimenti fermi del signor
Mellark.
Il padre gli sorride,
osservandolo di sottecchi.
La mente di Peeta,
tuttavia, è concentrata su altro: la
canzone della valle continua a ronzargli in testa da quel mattino.
Ne canticchia timidamente
un pezzo.
Non ne ricorda le
parole, ma la melodia sembra scandire alla perfezione i movimenti delle sue
mani.
Peeta non ne è sorpreso: suo padre glielo ripete spesso, che ogni
dolce è fatto di un canto.
Un sorriso allegro gli
incurva le labbra.
I suoi biscotti risuoneranno
della voce di una bambina con le trecce.
Nota dell’autore.
Ogni tanto devo
uscirmene con stramberie simili che rasentano il nonsense, altrimenti non sarei
io XD È che quando ho letto il passaggio del libro citato all’inizio non ho
potuto fare a meno di pensare a un Peeta bambino con le mani impiastricciate di farina, che pensa alla voce della
ragazzina con le trecce.
Un abbraccio!
Laura