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Autore: Kaho    04/05/2008    10 recensioni
«Temari no Sabaku, che strana coincidenza…» borbottò avvicinandosi alla riva opposta con lo stesso passo strascicato di sempre.
Temari ricordava ancora quanto la rendeva nervosa il rumore delle suole che si strusciavano contro le strade lastricate di Konoha, un suono a cui non era abituata.
Nel deserto i suoni venivano fagocitati dalla sabbia. Un silenzio scomodo (alle volte).
«Non esistono coincidenze per me.» ringhiò Temari, aprendo lievemente il ventaglio. «Che ci fai qui? Spii le nostre mosse?»
Shikamaru si fermò davanti a lei, le mani in tasca e lo sguardo crucciato.
«Potrebbe darsi. Sei originaria di Suna, in fondo.»
La presa sul ventaglio si fece più stretta.
Temari affondò i canini nel labbro inferiore, osservando nervosa che l’oasi sembrava il campo di battaglia congeniale alla Tecnica del Controllo dell’Ombra di Shikamaru.
Merda.
«…però sarebbe una vera scocciatura.»
[TemaShikaTema] [possibile vago sentore InoShikaTema]
In periodo di guerra tra Suna e Konoha, due ragazzi si incontrano ad un’oasi ripetutamente. Cosa accadrà tra i due?
TERZA CLASSIFICATA a parimerito con Lily_90 al I° Concorso Shikamaru/Temari indetto da bambi88 e arwen5786!
Genere: Romantico, Introspettivo, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Temari, Altri, Shikamaru Nara
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Prologo.

[Alba del 11 aprile]

 

Il vento soffiava forte, quella notte.

Temari si strinse nel mantello di tessuto pesante, serrando la mandibola in modo per evitare di battere i denti, e si accoccolò in un cantuccio protetto dalle dune di sabbia. Lì il vento tirava di meno e la vista sul campo nemico era eccellente.

Accanto a lei un ninja sui quarant’anni tossì, imprecando contro le gelide notti di veglia e buttando all’indietro la testa fino a farla affossare nella sabbia ancora tiepida. Il sole era tramontata da qualche minuto e si poteva ancora godere della deliziosa sensazione di calore che irradiavano i cumuli di piccoli granelli modellati dal tempo.

Temari non vi fece caso, abituata alle bestemmie che da qualche giorno erano sempre più ricorrenti nel campo di Suna. Mormorò solo un tremante «Salute» con il quale si aggiudicò un’occhiata piena di gratitudine dall’uomo.

Un’ombra si avvicinò a lei, appiattendosi contro la sabbia similmente a Temari.

Scoccò uno sguardo perforante.

«Kankuro tu dovresti essere al campo a riposare, non qui al fronte!» ululò, subito zittita da un sibilo di rimprovero da parte del ninja a pochi metri da lei. Si scusò con un cenno di mano distrattamente, concentrata sul fratello che, sogghignante, la fissava con i grandi occhi scuri tenendosi anch’egli nel mantello nero, con l’ormai abituale cappuccio a forma di felino.

«Sono venuto a trovarti; come procedono qui le cose?» domandò tranquillo, spiando al di là della duna la valletta e, dopo una seconda serie di dune, alcuni punti di luce che indicavano il campo nemico.

Temari sbuffò, spingendosi in avanti sino a dare uno spintone a Kankuro, buttandolo lontano dalla cima della duna. «Imbecille! Quei ninja potrebbero decidere di lanciare un kunai in quella tua testaccia vuota, se la esponi come bersaglio del tira a segno! Vuoi diventare il loro giocattolino stasera?!» ringhiò, sperando che la voce risultasse minacciosa nonostante il tremore causato dal freddo.

«Eh, scusa!» Kankuro si massaggiò la spalla, imbronciato. «Che razza di sorella… tsk

Le nocche di Temari scricchiolarono pericolosamente.

«Ripeti, prego?»

«Nulla nulla!» si affrettò a rimangiarsi il commento Kankuro, sventolando le mani avanti a sé freneticamente. «Allora? Come va stasera?»

Temari grugnì, decidendo che avrebbe fatto finta di non notare il brusco cambiamento di argomento, e affondò il mento nel bavero del mantello, coprendosi le labbra secche  a cause dell’aria gelida della notte.

«Tutto tranquillo per ora» assicurò, fregandosi le mani coperte da guanti tagliati. «Sembra che stasera ci sia una piccola tregua e che Konoha abbia deciso di non attaccarci.»

Kankuro fece una smorfia. «Che diavolo aspettano a farlo?! Sono già tre giorni che non ci attaccano! Stanno facendo un picnic per caso?!»

«Shhh!» la mano di Temari scattò a coprire la bocca del fratello. «Se ti scoprisse Takumi chissà cosa farebbe a Gaara!» sibilò tagliente, a pochi centimetri dal viso di Kankuro, spiando alla sua destra e sinistra eventuali reazioni, ma pareva (fortunatamente) che nessuno stesse ascoltando quel cretino di Kankuro.

Tirò un sospiro di sollievo e i suoi occhi acquamarina si strinsero, affrontando quelli scocciati del fratello.

«Ascolta, Kankuro» cominciò, mortalmente seria. «Ne abbiamo già discusso: finché Takumi ha come prigioniero Gaara noi non possiamo fare nulla se non obbedirgli come se fosse il nostro Kazekage; vedi di stare attento a come parli, è pieno di spie e io non voglio un altro fratello da salvare, chiaro?!»

Le mani di Kankuro avanzarono verso la sua, e lo liberarono.

«Dico solo che quelli di Konoha dovrebbero sbrigarsi a vincere questa dannatissima guerra. È un mese che continua, gli uomini sono stanchi e io rivoglio indietro mio fratello e il mio vero Kazekage

«Maledizione pensi che per me sia diverso?!» Sperò ardentemente che suo fratello interpretasse la voce rotta come sintomo del freddo pungente del deserto. «Ma non possiamo fare altro che attendere… tuttavia…»

Temari si chinò sull’orecchio di Kankuro, soffiandovi cospiratrice.

«Credo stiano preparando l’attacco finale».

Kankuro spalancò gli occhi, incredulo.

«Ma come? Un solo attacco? È impossibile vincerci nel deserto, è il nostro campo da battaglia ideale! Konoha non ha speranze!»

Temari si concesse un sorriso, che le spezzò le labbra screpolate e ruvide.

«Hanno un ottimo stratega dalla loro parte…»

«Nara

Temari sorrise se possibile più ampiamente, ignorando il dolore della pelle, non più abituata a certi movimenti.

«Sì».

Kankuro la fissò indecifrabile. «Stai attenta Temari».

«A cosa?» domandò lei innocentemente.

«Vedi di non farti vedere da nessuno».

«Non ti preoccupare, fino ad adesso sono stata impeccabile».

Le dita di Temari si strinsero improvvisamente attorno al mantello di Kankuro.

Si impietrì, indecisa se abbracciarlo o meno. Optò per un no. Non erano mai stati fratelli così affettuosi, nemmeno da bambini. Quindi soppresse l’istinto di stringerselo al petto, nonostante la voglia fosse  davvero tanta: forse per sentire che c’era qualcuno accanto a lei, forse perché aveva il bisogno di colmare la gelida solitudine in cui il deserto l’avvolgeva.

«E… Kankuro, mi dispiace di aver fermato di Tak– »

«Shhh…»

Temari non riuscì a trattenersi dallo spalancare gli occhi, incredula, avvertendo l’avvolgente calore delle braccia di Kankuro attorno alla schiena, in quello che era un abbraccio, in teoria, anche se molto goffo. Ma anche molto confortante.

Uno dei pochi che ricordasse (e li custodiva gelosamente uno ad uno).

«Andrà tutto bene Temari e libereremo Gaara. Manca poco, no?, e poi tornerà tutto alla normalità. Però…  stai attenta. Dico sul serio».

Tremò per l’emozione e strinse le palpebre, celando gli occhi lucidi.

«…»

Grazie, Kankuro.

 

 

 

 

 

 

 

Questa fanfic mi ha fatto penare, poco ma sicuro! XD

Sono arrivata al punto di odiarla, perfino, e non ricordo più al momento il motivo preciso: sono troppo ESALTATA! *_* Cioè, io, Mosca Grigio Perla, TERZA! T E R Z A!

Insomma, ho combattuto insieme ad alcuni autrici che mi fanno pelo e contro pelo! *_*

Sono lusingata di questa posizione, sìsì, decisamente!

Entro un paio di giorni posterò anche la seconda e ultima parte della storia, sìsì! Per ora… vado a mangiare le mie polpettine bruciacchiate! XD Mi sono persa nei meandri oscuri dell’esultanza, e ho lasciato perdere la padella sui fornelli: una pessima idea, credetemi! Per fortuna mi piacciono i cibi bruciacchiati, ihih! XD

 

I miei complimenti alle giudici, bambi88 e arwen5786: correttissime, anche se non mi aspettavo questo risultato, forse troppo buone! *_*

Complimenti a tutte le partecipanti, nessuna esclusa. E, ovviamente, i complimenti alle miE compagne di podio: Lily_90, con cui ‘condivido’ il terzo gradino, _Ayachan_, di cui non dubitavo il risultato XD, e soprattutto alla vincitrice Chimera in blue jeans, Moscaccia grigia come la sottoscritta! Bravissime a tutte! *_*

 

Uhm, non concludo con un ‘viva le Mosche Nere’, però con un: è stato un esperimento strano la mia prima ficcy nera. Cioè, sarebbe la seconda, ma con l’AU è più facile cimentarmi in una ficcy nera, mentre nel mondo di Naruto mi risulta più complicato… infatti, è stata una parto ma… ora sono lieta di averci provato! *_*

 

Un commentino, ragasshuoli? *-* Orsù non fate i timidi! XD

 

Bye,

Kaho

 

 

 

  
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