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Autore: mitsuyaoi    29/11/2013    0 recensioni
La protagonista, Mikuru, vent'anni prima si dichiara a Caren, la ragazza di cui è innamorata, ma viene respinta.
Vent'anni dopo Caren rimane nei suoi pensieri, e tutto le sembra essere rimasto identico.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Mikuru.....-
Che strano....è tutto bianco, sfocato....
"Eh? Cosa? Che succede...?"
Però, quella voce....Quella voce è...
-Caren? Sei tu?- Mi esce come un sussurro, ho la voce impastata, roca.
"Intravedevo la figura snella di Caren nella nebbia...No, forse non era propriamente nebbia, semplicemente..."
- Mikuru, ti amo-  Mai sentite parole più soavi, più dolci...ma allo stesso tempo più dolorose
Spalancai gli occhi, quelle parole mi trafissero il cuore, mi lasciarono così, immobile, davanti a lei.
La nebbia ormai si stava estinguendo e le sue forme erano sempre più visibili, potevo vedere chiaramente il viso pallido e le labbra carnose, gli occhi azzuri... Grandi, luminosi. Occhi incantatori.
Tutte le volte che incrociavo lo sguardo con lei non riuscivo più a staccarlo, seppur fossi imbarazzata e avrei voluto abbassarlo all'istante.
Perchè erano rari i momenti in cui potevo anche solo incrociare lo sguardo con quella ragazza, con quell'angelo troppo bello per essere un umano. L'avevo sempre guardata da lontano, e ora era qui, davanti a me che mi confessava i suoi sentimenti. I suoi come i miei che avevo sempre tenuto nascosti.
Si abbassò al mio livello e mi baciò. Il bacio più dolce che avessi mai ricevuto.
Le sue labbra morbide erano attaccate alle mie, eravamo vicinissime, Caren approfondì il bacio inserendo la lingua nella mia bocca. Nel frattempo mi spinse sul letto. 
"Quale letto? Perchè c'è un letto? Dove siamo?"
Ma ormai tutto questo non ha più importanza, perchè ora la persona che amo mi sta baciando e mi ha dichiarato i suoi sentimenti e null'altro importa più.

Prima ero lì, in quel paradiso, e ora sono qui, sul mio letto a fissare il soffitto, in silenzio.
- E così, era solo un sogno....- 
Sento il rumore dell'orologio, è così fastidioso.
E ora percepisco le mie lacrime che scorrono imperterrite sul mio viso e finiscono a bagnare il cuscino.
E' un pianto silenzioso il mio, oramai ho imparato a piangere così. Perchè sono passati vent'anni ormai, vent'anni dal suo rifiuto, vent'anni da quel coro di insulti, vent'anni da quell'incubo...


Ma io la amo ancora


-Tesoro, c'è qualcosa che non va?- Sento la sua voce che mi riporta alla realtà, la sua voce.... E' così fastidiosa
Mio marito si rivolta nelle lenzuola, ancora assonnato.
Mi asciugo le lacrime e mi alzo dal letto
-Nulla, caro, cosa vuoi per colazione?-
E tutto prosegue, perchè com'era un incubo vent'anni fa, è un incubo anche ora...
E non gliel'ho mai detto, e non lo dirò mai a nessuno.


Ma io la amo ancora

  
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