Storie originali > Introspettivo
Segui la storia  |       
Autore: hun harbour    29/11/2013    2 recensioni
No, non ti ho rimpiazzato Saul, tu sei sempre l'unica persona con cui mi nasconderei nell'armadio per fare gli scherzi alla nonna. Tu sei l'unica persona che si vestirà nei modi più assurdi per non farmi sentire diversa. Sei ancora l'unica persona con cui annoderei i fili di spago.
Perché tu ci sei ancora, devo solo capire dove ti sei cacciato e poi potremo tornare bambini insieme.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

                                  First letter 
 

Cavolo Saul, non ce la faccio più.
La mia routine giornaliera mi sta distruggendo; sveglia alle sei per colpa di una stupida gatta che si affila gli artigli con la mia coperta, i capelli malamente raccolti in due trecce spettinate e un viso pallido che farebbe invidia alle lenzuola di nonna, la fanatica del pulito, ricordi?
Adesso mamma ha iniziato a chiamarmi "Mercoledì", sostiene che le assomiglio, ma non credo che un pigiama rosa con le pecore colorate rientri nei suoi outfit.
Dopo aver trasformato le trecce in una coda scomposta indosso i primi jeans che mi capitano per le mani, che solitamente sono abbelliti da una bellissima macchia di qualcosa, esco e "Cazzo gli occhiali!", corro per gli scalini inciampando due o tre volte per prendere quei fottuti occhiali.

A scuola non è tanto meglio la situazione; di solito ci metto due o tre ore per svegliarmi del tutto e questa potrebbe essere una potenziale causa del mio scarso rendimento. Entro in classe con i miei soliti cinque minuti di ritardo e spesso ho la fortuna di non trovare la prof in classe, perciò mi siedo vicino a Niccolò, il mio migliore amico, che inizia a ripetermi le cinque materie che avevamo da studiare per quel giorno e "Momento, oggi non c'era storia Nicco!" "Hun, sei scema? Oggi la prof interroga." Ed ecco un'altra causa del mio scarso rendimento, però quest'anno sono riuscita a mantenere una media di un'insufficienza soltanto, a differenza dell'anno scorso.

Il pomeriggio vado due volte a settimana a canto; a Marzo faccio il mio primo concorso e la mia insegnante vuole più impegno da me "Hai un grande potenziale, devi solo avere più presenza scenica." Se te lo stai chiedendo, con l'espressione -avere più presenza scenica- intende - non far cadere l'asta del microfono o lo spartito-

Spesso ripenso a quando avevo sei anni e passavo i pomeriggi ad annodare lo spago e a raccontarti delle bambine dell'asilo e di quanto fossero acide, oppure ripenso all' Halloween di sette anni fa in cui mamma mi fece travestire da Mercoledì e tu indossasti un costume di Cugino Hit per non farmi sentire sola. Peccato che solo io ti potevo vedere e quindi collezionai qualche occhiataccia dalle bambine in versione strega brillantinosa.
Anche mamma si era abituata alla tua presenza; non mi brontolava più quando tenevo un posto vuoto a tavola per te, oppure non mi chiedeva con chi stessi parlando quando ero in camera da sola, ma poi “Hun, dov'è andato Saul? Oggi non ci hai parlato.” “Non lo so mamma, credo di essere cresciuta perché stamattina non c'era più”

Mi manchi, Saul. Adesso non so più a chi raccontare le mie giornate, la gente non ascolta e men che meno da buoni consigli. Non avendo più un bambino con i capelli ricci e neri tendo a tenermi la maggior parte delle cose dentro e questo causa la mia apatia. Crescendo ho capito che più si è soli e più si cerca di allontanarsi dalla gente.
Ieri sera ho visto “La fabbrica di cioccolato” e ho scoperto di non biasimare Willy Wonka, anche io vorrei vivere in una villa lontano dal mondo, magari mi porterei dietro Lorenzo e Niccolò, solo perché riescono a farsi i cazzi loro quando ce n'è bisogno.
No, non ti ho rimpiazzato Saul, tu sei sempre l'unica persona con cui mi nasconderei nell'armadio per fare gli scherzi alla nonna. Tu sei l'unica persona che si vestirà nei modi più assurdi per non farmi sentire diversa. Sei ancora l'unica persona con cui annoderei i fili di spago.

Perché tu ci sei ancora, devo solo capire dove ti sei cacciato e poi potremo tornare bambini insieme.

Hun. 





Salve.
Sono tornata con un'idea un po strana, i know.
Ho pensato di pubblicare una raccolta di lettere indirizzare a Saul, adesso vi starete chiedendo chi è. Bene è il mio amico immaginario dell'infanzia e, come avete ben capito leggendo la storia, non lo vedo più perciò mi manca e ho voluto trovare un modo per essere in contatto con lui e non tenermi tutto dentro.
Questa è una storia molto personale ma ho deciso di condividerla su consiglio di Elvass. Spero che l'idea venga apprezzata.
Vorrei sapere cosa ne pensate prima di continuare, perciò se siete arrivati fin qui che vi costa recensire?

ps. so che è molto corto come capitolo ma sappiate che ogni lettera sarà più o meno di questa lunghezza, un capitolo molto lungo capiterà in poche occasioni.
Hun x

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: hun harbour