Fanfic su artisti musicali > SHINee
Segui la storia  |       
Autore: Crystal_Snow    29/11/2013    2 recensioni
[FANFICTION CONGELATA = in coma profondo, o meglio, momentaneamente sospesa. Troppo vecchia per esserne ancora coinvolta.]
Kim Jonghyun, 21 anni, studente universitario, decide di passare un anno in Italia presso una famiglia ospitante. La "sfortunata" Giulia vedrà un perfetto sconosciuto piombarle in casa. Riuscirà la nostra protagonista a superare la convivenza? L'incontro tra due personalità completamente differenti porterà ad un lieto fine?
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jonghyun, Nuovo Personaggio, Quasi tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Angoletto:
SCUSATEMI DUEMILIONIEVENTORDICIMILAVOLTE. Sono stata assente per troppo tempo, davvero perdonatemi *crea fiumi di lacrime*.
Mi dispiace tantissimo  e per la mia assenza ho anche 4857392894574634653463853 ragioni :'( l'ispirazione era a Fanculonia Roma yodalalaiuh˜ comunque la smetto di annoiarvi, buona lettura, ci vediamo giù <3
Crystalpiùmortacheviva.

 
«Dove si va adesso?» chiede Jonghyun massaggiandosi il petto dove la mia mano aveva picchiato poco prima.
«Possiamo proseguire per questa via e girare a destra, poi a sinistra così poi andando dritto…»
«Giulia, andiamo da questa parte» mi zittisce mentre punta una stradina a dir poco inculata tra due villette.
«Come vuoi» rispondo sbuffando e  incamminandomi nella direzione indicata.
«Vedi? Non c’è nulla» continuo scrutando i bianchi edifici della strada.
«Mi piacciono le viette imboscate» sorride tutto contento Dino.
Fermo, ragazzo mio. Oltre a conoscere il vezzeggiativo di via sai anche il significato della parola imboscato? Im-bos-ca-to! Normalità abbi pietà.
«Ma che c.. » cerco di dire ma vengo messa a tacere ancora da una voce e istintivamente mi giro.
«Giulia! Cosa ci fai qui?»
Davanti a me un ragazzo biondo con un cane al guinzaglio.
«Ciao anche a te » rispondo con tono sarcastico quando mi rendo conto di chi è la persona di fronte a me.
Gianluca, compagno d’infanzia e compaesano insieme al mitico Tal, un terranova bavoso e super dolce.
«Come mai non sei a scuola piccolo mostro?» mi rimprovera Gian.
Sentilo, piccolo mostro, ma tappati la bocca con il dentifricio.
«Potrei chiederti lo stesso cimice» gli rispondo con altrettanta acidità.
Ci guardiamo in cagnesco per vari secondi poi Gian si decide a riaprire quel brutto becco che si ritrova. 
«Ti conviene volare basso, piccolina.»
Ricevuto Mr. Simpatia.
«L’avere un anno in più di me non ti permette di minacciarmi in questa maniera» ribatto pungente.
«Ma io ti voglio bene, sono altri che potrebbero minacciarti, ti sto solo avvertendo. Dopo quello che è successo l’anno scorso… Quella persona ha detto che ti aspetta fuori da scuola.»
Sbianco.
«Come lo sai?»
«Voci, stai attenta…» conclude Gianluca accarezzandomi il capo.
Da Mr. Simpatia a Mr. Tenerezza in 2 minuti, viva i lunatici.
«Grazie per l’informazione» rispondo di cuore ma lui ha già raggiunto Jonghyun che, dietro di me, era intento a giocare con Tal.
Si presenta amichevolmente e i due cominciano a discutere confidenzialmente lasciandomi osservare le loro figure da lontano. Mi stupisce la bassezza di Dino, il quale, fino ad un momento fa mi era sembrato un gigante paragonato a me. Vicino al metro e ottanta di Gian pare un adolescente in crescita quando la realtà è ben diversa.
Sorrido inconsciamente dimenticando l’avvertimento di Gianluca e godendomi quel momento di solitudine. Sospiro appoggiandomi al muro della casa dietro di me. Tal mi si avvicina annusandomi e gli accarezzo il collo morbido.
Penso ai vecchi tempi. In passato incontravo Gian, ci salutavamo e stop. Lui andava da Beba e io rimanevo lì, sola con Tal e i suoi sbadigli. La sorellona era la sua preferita e io quasi non esistevo. Adesso invece è come se fossi la sua sostituta. Non mi aveva mai accarezzato la testa, ne mi aveva mai detto che mi voleva bene. Strano.
«Giulia, ti sei incantata?» mi risveglia Jonghyun.
«Ehm, si, in realtà stavo pensando» rispondo sbattendo le palpebre.
«Su, andiamo, dobbiamo finire il giro.»
Annuisco e mi stacco dalla parete.
«Ciao Gian, alla prossima» fingo un sorriso dando l’ultima carezza a Tal.
«Ci si vede» risponde con un cenno.
Io e Dino giriamo l’angolo e siamo di nuovo soli.
Cammino con lo sguardo basso senza fiatare ma sento gli occhi di Jonghyun che mi guardano indagatori.
«Giulia, c’è qualcosa che non va?»
«No, lascia stare.»
«Allora cosa c’è? È  perché ti abbiamo lasciata sola?»
«No, davvero, non ho nulla.»
«Eddai dimmelo sorellina» mi sollecita Dino prendendomi le mani e mettendo il broncio.
Strabuzzo gli occhi. Sorellina, ha detto proprio sorellina.
Sorrido. Come faccio a digli di no?
«Va bene, parlo» sbuffo fingendomi irritata.
Gli racconto le mie preoccupazioni e lui ascolta attento.
«Giulia, vuoi sapere la mia opinione? Le persone cambiano, magari maturando ha capito di non essere stato giusto con te e sta cercando di rimediare.»
Rimango a bocca aperta.
«Jonghyun, sei strano, stai bene? Non sei mai stato così serio.»
«Ehi, ci conosciamo da poco, hai visto solo piccole parti di me» ammicca Dino.
Ridiamo. È vero, ci conosciamo da pochissimo ma è come se fosse stato sempre qui.
«Grazie mille mammina per avermi tirato su il morale, per sdebitarmi ti porto in un posto!»
Ci incamminiamo verso quel luogo sconosciuto a molti e amato da pochi: il fiume.
Una vasta radura  erbosa piena di animaletti.
«Eccoci qua, ti piace?» dico allargando le braccia dalla gioia.
«È stupendo Giulia» risponde Jonghyun per nulla sorpreso. Ci rimango un po’ male ma soffoco l’istinto di mettere il muso, dopotutto, non ha ancora visto la parte migliore.
Il vero e proprio fiume.
Corro attraverso l’erba lunga fregandomene della terra che potrebbe sporcarmi i vestiti.
«Dino, non hai ancora visto nulla, vieni qui» lo chiamo entusiasta.
Finalmente i suoi occhi brillano per lo stupore.
«Giulia……è davvero……senza parole» balbetta quasi il fratellone.
Ha davvero ragione, oggi l’acqua del fiume è stranamente più limpida del solito e gli uccellini sembrano contenti. Che sia per l’arrivo di Jonghyun?
In un certo senso anche il mio cuore è più leggero, come questo luogo, spensierato.
Dovrei ringraziare Dino per questo?
Avvampo e lascio perdere, sarebbe troppo anormale da parte mia.
Sospiro lasciandomi cadere sopra un grande sasso sulla riva.
«Sorellina, qualcosa non va? Prima quando eri con Gian ti ho sentita parlare di una certa persona che ce l’ha con te, ti va di parlarne?» domanda Jonghyun osservando il cielo.
Lo ha rifatto. Di nuovo, sorellina. Lo ha detto perché sa che non posso dirgli di no? Oh quanto lo odio.
«Nulla di importante, una vecchia lite»
«Se vuoi posso parlare io con questo qui»
Riavvampo per l’eccessiva gentilezza. Lo vedo già davanti a me che arrabbiato discute con un gruppo di brutti ceffi, ma non siamo in un manga e non succederà.
«Davvero, no, è solo un branco di gente che ce l’ha con me per cose passate, spero di cavarmela»
«Ma si può sapere cosa è successo?»
No, non lo puoi sapere, mi crederesti una sgualdrina.
Taccio con lo sguardo basso e lui sembra capire.
Mi accarezza i capelli e riririarrossisco per la centesima volta oggi.
«Stamattina ricordi la nostra promessa? Ti devo un favore, quindi perché non accompagnarti a scuola tutti i giorni? Così se incontrerai quelle persone sarai con qualcuno, ti va? Ovviamente torneremo insieme anche al ritorno.» propone Dino pensieroso.
Rifletto, non sarebbe una cattiva idea così saremo sempre insieme. NO, IO NON PENSO QUESTE COSE.
«Perché no? Accetto Jonghyun, ma, sei sicuro? Voglio dire, perderesti un sacco di tempo…»
«Non preoccuparti tanto non ho nulla da fare!» risponde splendente il mio nuovo accompagnatore.
Lo imito perché ha il sorriso più contagioso del mondo.
«Grazie, davvero… ehm, come dire, mi hai aiutato molto oggi»
Non so come ho fatto a vivere fino adesso senza di te.
Ride.
«Non ho fatto nulla, sorellina»
No, sei solo nato, cresciuto, fattocosechenonso e poi hai conosciuto me, per caso e mi hai migliorato una giornata che sarebbe stata vuota.
Proprio nulla.
«Fratellone, torniamo a casa»
Abbandoniamo il paradiso per riappropriarci della giornata appena iniziata.
È incredibile quanto un sorriso può cambiarti in un istante, soprattutto se è di una persona a cui vuoi bene.
Ormai la luna si è appropriata del cielo e mi guarda dalla finestra di camera mia. Oh, com’è bella.
Sono le 02, tutto tace e io dovrei addormentarmi perché domani si torna a scuola con il cuore più leggero e un nuovo accompagnatore.
Sorrido mordendomi il labbro inferiore.
Oggi è stata proprio una bella giornata, piena di emozioni.
Il pomeriggio passato in cucina si è rivelato un vero fiasco. Ho trovato il difetto di Jonghyun, non sa cucinare proprio per nulla.
Per fare la pizza ci abbiamo messo 2 ore! C’era farina ovunque e Dino ha sbagliato le dosi più volte.
Un tenero disastro.
Mi raggomitolo sotto le coperte e prendo il cellulare dal comodino, devo assolutamente chiamare Beba.
“Ciao sorellona, come te la passi?”
“Giuly-chan, non è da te chiamare alle 8 del mattino, tutto bene?”
“Benissimo Beba, ti devo raccontare!”
“A proposito… devo dirti una cosa”
“Parla prima tu”
“Ti ricordi il ragazzo di cui ti ho parlato l’altra volta?”
“Ehm, si, Taemin vero?”
“Si, brava, lui. Ecco… usciamo, voglio dire, stiamo insieme.”
“Davvero? E com’è? Voglio dire, come mai? Come è stato?”
“Giuly-chan hahahahah una cosa alla volta, per adesso non dirlo a mamma e papà”
“Uffi, non mi dici nulla”
“Tutto a tempo debito Giuly, ma parliamo di te”
“Mi trovo benissimo con Jonghyun, mi diverto tantissimo, non sai, oggi siamo andati in paese e abbiamo incontrato Gian poi siamo andati al fiume e….”
“Ehy Giù, non è che hai una cotterella per questo Jonghyun?”
“Ah ah ah”
“Non mi hai detto di no però”
“Ok confesso, no”
“Sei la solita, non mi dici nulla”
“Non mi rubare le battute Beba”
“Giuly, devo andare, Tae mi chiama. Ah, ti saluta.”
“Cosa? È li con te alle 8?”
“Ciao Giuliettina, alla prossima!”
“Ma Beba, tu…”
Ma non riesco a finire la frase perché lei ha già messo giù.
Che rabbia, la scampa sempre però sono contentissima per lei.
È in compagnia per la prima volta dopo molto tempo e anche se non conosco questo Taemin mi fido di lui, proteggerà a tutti i costi la mia sorellona!
Rifletto  sulle sue parole. Sinceramente non voglio pensare a cosa provo almeno per adesso, finirei per farmi troppi problemi e poi conosco Jonghyun solo da 2 giorni.
Che tipo, ma basta pensare a lui.
Domani sarà una dura giornata ma so che mi divertirò in compagnia del fratellone.
Almeno, spero.
 
 
 
 
 
Riangoletto:
Spero che questo nuovo capitolo vi sia piaciuto anche se non ne sono molto soddisfatta. In questo periodo faccio molta fatica a scrivere :( perdonatemi.
Per eventuali informazioni o anche solo se volete parlare con qualcuno, contattatemi per messaggio privato :)
Grazie a tutti <3
Crystalsemprepiùmortacheviva
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > SHINee / Vai alla pagina dell'autore: Crystal_Snow