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Autore: _swagcanadian_    29/11/2013    3 recensioni
lei era timida riservata e poi è arrivato lui che le ha colorato la vita..
è arrivato nella sua vita e l'ha illuminata con un sorriso, poi se ne andato portandosi dietro tutto ciò che le aveva donato.
tornerà per farla sorridere ancora?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Michael, Cliffors, Nuovo, personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Se lo ricordava ancora il giorno in cui lo aveva incontrato, il giorno in cui lei era veramente cambiata, da timida e riservata la quale era a felice e innamorata la quale era diventata.
Era un giorno, un giorno come un altro, un giorno d’estate. 
Camminava per i corridoi da sola con i suoi libri nella borsa e la testa persa nei suoi sentieri. Era silenziosa, timida, si emarginava, le piaceva pensare, riflettere anche sulle minime cose.
Presa da suoi pensieri, il mondo in torno a lei spariva, esistevano solo lei e le sue piccole cose.
Ma un quaderno, un normalissimo quaderno scolastico, perso nel corridoi quel giorno le avrebbe cambiato da vita.
Infatti camminava dritta nella sua via quando inciampò in QUEL quaderno.
Si piegò e lo raccolse.
MICHAEL CLIFFORD.
Non sapeva chi fosse, non conosceva nessuno nella scuola, era abituale per lei starsene da sola.
In classe era sempre negli ultimi banchi, silenziosa, si nascondeva dietro le persone e nei corridoi teneva la testa bassa e schivava le persone per evitare il contatto visivo.
Alzò lo sguardo e solo in quel momento si accorse di quante persone ci fossero intorno a lei.
Non poteva tenersi quel quaderno, non le apparteva, doveva trovare il proprietario e restituirglielo.
Girava per i corridoi gridando quel nome sperando che qualcuno le rispondesse, normalmente non lo avrebbe fatto, odiava che le persone si girassero a guardarla. 
Suonò la campanella e fu  solo in quel momento, che lei scorse il ragazzo a cui apparteneva il quaderno.
Poche ancora le persone nel corridoio, erano solo loro e i loro sguardi. Non poteva far a me meno di guardarlo negli occhi, di perdersi nel suo colore, voleva leggere la sua storia, conoscerlo perché nessuno prima di lui le aveva fatto battere così forte il cuore.
Sguardi, sguardi e silenzio, un silenzio che urlava ed esprimeva quanto lui l’aveva catturata, era il primo a non averle fatto provare imbarazzo, quegli sguardi le piacevano, le piaceva provare quelle nuove emozioni.
Ed erano ancora li, in piedi, da soli, avrebbero dovuto essere in classe invece erano ancora li, assorti nei loro sguardi, persi nel decifrare l’uno i pensieri dell’altro.
Lui si avvicinò a lei, che gli porse il quaderno senza smettere di fissarlo.
Non faceva altro che pensare a quanto lui fosse bello, a quanto fosse diverso e a quanto le sarebbe piaciuto poterlo conoscere e scoprire cosa gli passava per la testa.
Un contatto: ora non piu solo visivo, ma anche fisico.
la mano di lui la sfiorò facendola sussultare. Quel tocco seppur così lieve, la fece ritornare alla realtà.
Scosse la testa cercando di allontanare i pensieri e fissarsi sulla realtà, su quello che stava accadendo.  non credeva  nell’amore, eppure non poteva far a meno di provare tutti quei sentimenti che vagamente si avvicinavano all’amore.
**
Inverno, un’ inverno gelido, non piu riscaldato dagli sguardi dolci di lei e dalle parole tenere di lui.
Era tutto cambiato, era cambiato il tempo, il clima, le persone.. era cambiato tutto nella sua vita.
Era come stare sulle montagne russe: si trovava all’apice, pronta a cimentarsi in nuove esperienze, provare nuove emozioni ed ora tutt’un tratto era caduta di colpo, tutto era sparito e intorno a lei le si era presentato il mondo di prima, cupo e solitario.
Sentiva una tremenda mancanza, una tremenda mancanza di amore, di giorni caldi e felici. Ma lui se ne era andato, lasciandola da sola, con cupe emozioni, senza la voglia di andare avanti che lui invece le trasmetteva.
Non faceva altro che ripensare a quel giorno, a quel giorno normalissimo, iniziato come sempre ma conclusosi con un sorriso insolito stampato in viso.
Le persone erano solite arrivare e andarsene nella sua vita, ma lei aveva errorremente pensato che lui fosse diverso.
Non faceva altro che piangere, piangere con la speranza che lui tornasse; a scuola si guardava intorno, in cerca ancora del suo sguardo, ma non lo trovava, lui non c’era piu.
Occhi gonfi, rossi, pieni di sofferenza, gridavano imploro, volevano tornare ad essere vispi, a vedere il mondo colorato e non piu in bianco e nero.
Lui le aveva accesso il mondo come nessun altro.
Quando avrebbe voluto rivederlo, per abbracciarlo ed evitare che lui se ne andasse, ma ora non
poteva far altro che accettare la realtà, quel vuoto al cuore, doveva far finta i essere completa anche se non lo era.
Era come se le mancassero piccole cose, le mancava il colore, che lui le aveva donato,le mancava il sorriso che lui si era preso, gli mancava il cuore che lui aveva infranto, gli mancava lui, che se ne era andato.
Il suono improvviso del campanello di casa sua la distolse da tutti quei sofferenti pensieri.
Si alzo di malavoglia dal divano sul quale era distesa, per aprire la porta.
Non fece in tempo ad alzare lo sguardo che si ritrovò in un abbraccio, stretta al petto di un ragazzo, che lei conosceva bene.
Non le servì guardare che fosse, lo aveva capito e le era mancato.
Un abbraccio, un semplicissimo abbraccio la fece riscoppiare in lacrime. Ma erano lacrime diverse, sta volta erano lacrime di gioia, di felicità, finalmente era tornato; l’aveva fatta soffrire, ma a lei non le importava più: ora tutto ciò che importava era che lui fosse li.. con lei.
Un abbraccio mille emozioni, nessuna delle quali avrebbe mai immaginato di riprovare nella sua vita.
Alzò gli occhi e incontrò di nuovo il suo sguardo, come la prima volta.
Gli occhi di lui imploravano perdono, non servivano parole per esprimere quanto lui si sentisse davvero affranto dall’averla abbandonata, le aveva promesso che l’avrebbe custodita, che avrebbe custodito il suo sorriso, il suo cuore, ed ora eccolo qui: era tornato per restituirgli ciò che le apparteneva.
Avrebbe potuto fargli mille domande, chiedergli perche se ne era andato, perché lo aveva fatto così, all’ improvviso, ma quell’abbraccio in cui erano ancora stretti valeva più di tutte quelle domande.
Era tornato, la sua vita era tornata, questo era quello che le importava, solo questo nient’altro.
 
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ciao :)
premetto che non sono una fan dei 5 sos questa storia è dedicata ad una mia cara amica aurora, è una ragazza fantastica e in quest'ultimo anno abbiamo legato tantissimo!
questa one-shot è didicata a lei e al suo moroso michael.
so di non scrivere bene e mi dispiace perchè mi piacerebbe darle il massimo, ma questo è il massimo che sono capace a fare.
aurora, so che stai leggendo.. spero ti piaccia, ho fatto il massimo, non sarò mai brava come te, ma ci ho provato con tutta me stessa!
e se per caso qualcun'altro sta leggendo.. grazie per essere passato, spero ti sia piaciuta :)
un bacio a tutti :) e uno particolare alla mia coppia preferita aurora-clifford
 
   
 
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