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Autore: Jelsa    29/11/2013    4 recensioni
"Pensi che Sara abbia un debole per me?" sorriso dolce, occhi dubbiosi, celesti che facevano invidia al cielo.
"E chi non ne avrebbe?" ammisi con un filo di malinconia.
Giovanni e Gioele, amici da una vita, insieme per sempre, eppure divisi.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
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Oggi è Sabato, alla fine con Gioele alle analisi non ci sono più andato. Questa mattina Filippo mi ha chiamato e mi ha detto che questa sera ci fermiamo a dormire tutti da lui. Sto preparando lo zaino e lancio uno sguardo frettoloso all’orologio: 16.40. Sono in ritardassimo, finisco velocemente di mettere le ultime cose e scendo di corsa le scale.
“Ma’! Mi porti da Filo?” mi fermo sulla porta e miappoggio con la spallina dello zaino sulla mano destra.
“Un attimo e arrivo” mamma sta finendo di pulire la cucina, sembra così indaffarata. 
“Dai, ti do una mano” le dico dolcemente, ma lei rifiuta la mia proposta e si affretta a prendere le chiavi dell’auto. Prende la giacca e mi incita di venire fuori.
“Ti fermi a dormire da lui?” mi chiede interessata mentre esce dal cancello e svolta l’angolo.
“Sì, siamo i soliti” ammetto con un sorriso non troppo sincero.
“Oh interessante… Domani mi chiami poi quando ti devo riportare a casa, ok?” manca ancora un po’ di strada e la passiamo ascoltando uno stralcio di una canzone.
“Ciao ma!” le dico prima di scendere. 
Il portone si apre subito e sento la voce meccanica di Filippo che mi invita ad entrare. Appoggio la roba e vado da il resto del gruppo. Stanno giocando a Halo 4, stanno aspettando me, le coppie sono sempre le stese: io e Gioele, Francesco e Filippo. Mi siedo accanto a Gioele e lui sorride mentre fissa lo schermo. Sa che gli ho rivolto uno sguardo e probabilmente ora ride perchè sa che io lo so. 

---

Il pomeriggio è andato avanti tra XBox, giochi con le carte e scherzi vari. Abbiamo cenato e ora siamo su in mansarda: stiamo preparando i materassini e tutto il resto per dormire. Ovviamente anche qui io e Gioele dormiamo sempre insieme nel materassino matrimoniale. A dir la verità oggi sono un po' in ansia per questa notte, dopo quello che è successo Giovedì... Dopo l'accaduto non abbiamo più parlato ed ora mi imbarazza un po' dormire con lui.
"Tu e Giò tanto state insieme, no?" chiede Filippo rivolgendosi ad entrambi.
"Sì sì" risponde velocemente Gioele per poi girarsi verso di me e continuare "Come sempre..." e chiude con un occhiolino.
"Bhè magari ogni tanto potremmo cambiare..." azzardo io, ma mi accorgo che Gioele mi ha appena fulminato con gli occhi. "Ma magari no..." aggiungo subito dopo.
Ti piace troppo per rinunciarci.
Allontanai quella voce lontana, avrei resistito, non sarei ceduto, come tutte le altre volte, ai suoi inutili inganni e giochetti stupidi.
La serata va avanti tra discussioni riguardanti calcio, ragazze e compiti in classe. Frà parla della sua ragazza, Filo fa lo stesso e Gioele si aggrega disinvolto parlando di Sara. Alla fine facciamo una scaletta delle ragazze che conosciamo per poter vedere le potenziali future ragazze per me. Non dico che siano brutte o antipatiche, anzi sono tutte carine e anche simpatiche, ma purtroppo non ne sono attratto. Vedo Gioele che è un po’ a disagio, cerca di far finta di niente, ma anche lui sa che questo podio è inutile. Mi passa un brivido lungo la schiena, Gioele lo nota e porta il suo braccio dietro la mia schiena, io gli rispondo con un veloce sguardo.
Parlando parlando si sono fatte le tre meno dieci e così decidiamo di chiudere la serata, stanchissimi

E' passata un'ora e ancora non riesco a dormire. Sento Gioele respirare calmo, probabimente si è addormentato già da un po'. La poca luce che c'è mette in mostra i suoi lineamenti dolci. I capelli gli cadono sul viso, morbidi. Istintivamente allungo una mano verso la sua fronte e glielo sposto. Si muove leggermente e ho paura che si svegli e si accorga che lo sto fissando. La cosa bella dell'inverno e che è freddo e per scaldarsi bisogna stare vicini, il suo viso è a una decina di centrimetri dal mio e mi sta quasi abbracciando. Vedo che sente freddo, si avvicina a me e mi si accoccola così inizio ad accarezzargli i capelli, le spalle. Apre gli occhi e mi guarda con i suoi senza dire nulla. Arriva a toccarmi il naso e sento il suo respiro caldo, sfiora le mie labbra con le sue, chiudo gli occhi. Mi abbraccia e inizia a baciarmi.
Dio quanto ti amo.
La notte fa questo effetto, ti fa fare tutto quello che normalmente avresti troppa paura di fare. Di notte hai il coraggio di dire le tue paure, di ammettere i tuoi sbagli e di dimostrare quanto tieni a qualcuno. Di notte non ti ferma nessuno, non ti vede nessuno, la notte copre tutte. Ci sono storie che nascono e si consumano nell'arco di una notte, altre vanno avanti solo di notte, di nascosto. La Luna è un po' la protettrice degli sbagli, degli insicuri e delle lacrime. Ci sono certe cose che puoi fare o dire solo di notte perchè di giorno perderebbero il loro significato, il loro valore. Dire "Ti amo" sussurrato di notte non equivale al banale "Ti amo" urlato di giorno.
Gioele fa per spostarsi su di me, accenna qualche movimento di bacino. Lo fermo e lo avvicino a me per parlargli.
"Non ora, non qui..." e getto lo suardo a Filippo e Francesco profondamente addormentati.
"Perchè?" si lamenta Gioele e infila una mano su per la mia maglia. Inizia a toccarmi, prendo a torturarmi le labbra mentre lui con l'altra mano prende la mia e contemporaneamente io accarezzo il suo collo. Mi toglie la maglia e io lo porto verso di me.
"E se ci scoprono?" gli chiedo mentre gli sfilo la maglia e ammiro il suo corpo scolpito. E' bellissimo, un Dio greco, qualcosa di irraggiungibile, ma non è del tutto mio o meglio, non ufficialmente.
"Gli diremo che stavano sognando..."  si porta verso il mio petto e lascia un succhiotto all'altezza del cuore. Sento l'elastico della tuta stringere, la mia erezione si fa evidente e probabilmente Gioele l'ha già notato. Lascia una scia di piccoli baci sulla pancia, lecca le mie fossette di Venere e inizia a giocare con l'elastico dei pantaloni. Chiudo gli occhi e inarco la schiena mentre intreccio le mie dita nei suoi capelli. Respiro forte e Gio' inizia toccarmi, toglie i pantaloni e passa a togliere anche i boxer verdi. Accenna uno sguardo verso di me e fa: "Posso?" con l'aria più innocente e maliziosa che gli abbia mai sentito. Non gli rispondo neanche e lo spingo leggermente il capo verso la parte superiore. Inizia a leccarmi la cappella e sento che scende per tutta la lunghezza. Ansimo e il mio corpo va al ritmo di Gioele che ha iniziato a prendermelo tutto in bocca. L'adrenalina è nel corpo e le vene pulsano. Gioele si stacca, si toglie pantatoli e boxer; ho la fortuna di ammirarlo davvero in tutta la sua bellezza. Con un movimento veloce di testa si sposta i capelli dal viso. Viene verso di me e inizia a muoversi con il bacino, sento la erezione spingere contro la mia, ansima e mi bacia. Non fa niente se non mi bacia. Io mi giro a pancia sotto. Sinceramente, non sono mai stato con nessuno prima ad ora e tutto questo lo sempre solo visto nei video e nei film, non so come si fa. Ho paura di sbagliare e che faccia male.
"Sei sicuro?" si ferma e accarezza la mia schiena "Perchè se non vuoi, se non te la senti, possiamo fermarci...". Sento che è preoccupato, vuole davvero il mio consenso, non lo farebbe mai se io non fossi pronto. Comincia a fare come dei massaggi sulla schiena e mi faccio sfuggire un leggero gemito.
"Vai tranquillo... Infondo... Speravo fosse con te..." immagino che stia sorridendo e mi lascia piccoli baci sui fianchi.
"Allora... Vado..." conclude con voce decisa e allo stesso tempo dolce come un muffin. Mi penetra all'inizio con un dito, lentamente prende a muoverlo. Ne aggiunge un seconde e riprende. Sento la mia erezione pulsare, vorrei soddisfarla ma Gioele me lo impedisce. Si prepara, comincia ad infilarlo dentro, ansimo forte, lo stesso fa lui. Stringo le lenzuale nelle mani, all'inizio il dolore è forte. Gioele mi prende le mani e continua con i colpi di bacino che iniziano a farsi più veloci e più violenti. Sento il suo respiro forte e veloce mentre io mi ogni tanto non riesco a trattenere un grido. 
Gioele viene mentre è ancora dentro di me e conclude con un gemito di piacere. Esce lentamente e con onore, aspetta che io mi giri, la mia erezione è ancora lì disperata che aspetta di essere soddisfatta. Gioele prende a farmi un pompino, se lo mette tutto dentro, affonda velocemente. 
"Giò... s-to per v-venire..." lo avvero poco dopo e lui resta continua. Vengo nella sua bocca e mi sento anche un po' in colpa ma tremendamente bene. Ingoia tutto e poi ritorna vicino a me, al mio fianco, siamo entrambi stanchi. Mi bacia lentamente, le sua labbra sanno ancora del mio seme.
Finiamo così per addormentarci.
"Giovanni... Ti amo" sento prima di cadere nel mondo dei sogni.




Spazio autrice
Eilà!! E' un capitolo infinito, sì lo so ed è un inifinità di tempo che non aggiorno, perdonate il ritardo ma sono impegnatissima!!!
Che dire, è da un po' che ho in mente questa scena hot tra i due spasimanti. Si può notare Giovanni che praticamente si lascia al piacere e Gioele... Bhè è un patatinciuffolino amorosamente innamorato di Giovanni ma... ha paura..
E se qualcuno lo scopre? Vi chiederete, infatti, cosa accadrà quando si sveglieranno? Lo scoprirete nel prosismo capitolo! 
Scusate per eventuali errori, corro a correggerli appena posso!!!
Recensite, consigliate, condividete!
Un abbraccio,
Mery.

 
  
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