Fanfic su artisti musicali > SHINee
Segui la storia  |       
Autore: feilin    30/11/2013    1 recensioni
Comincio col dire che questa storia è... mh, diciamo un altro punto di vista della storia che sta scrivendo un altra autrice, che ha caricato la storia nella categoria dei SS501. Quindi, voi potete anche non leggere il suo, ma se volete capire la storia a 360 gradi, allora fatelo ( è consigliabile la seconda opzione XD) oltre a questo ovviamente questa storia si concentra sugli SHINee, ma troverete parecchi altri personaggi come i SS501, Hongki, Suju ecc ecc XD è una storia molto carina, che consiglio a tutti. Buttateci un occhio :D
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Salve :D vi spiego più o meno questo capitolo. Come vedete si parte con " tre anni prima" quindi sono prevalentemente dei Flashback, che ho suddiviso lasciando uno spazio fra di loro, quindi ad ogni stacco c'è una nuova memoria che potrebbe essere anche a distanza di mesi dall'altra ( non so se me state a capì XD ). Dopo i **** si torna al presente u.u Fatemi sapere se sono chiari i flash :3 ENJOY!


Capitolo X
 

 
Tre anni prima.
 
Eccolo.
Ero seduta fra le sedie dell’aula di teatro, pronta a guardare le prove degli SHINee che finalmente potevano tornare a provare in allegria da quando Jonghyun aveva smesso di pensare e deprimersi per Krystal. Era finalmente tornato a sorridere e questo mi rincuorava. Amavo il suo sorriso.
- Oh è tornato!! - esclamò Kibum in un urlo vittorioso vedendo Jonghyun salire sul palco. Quest’ultimo sorrise, alzando le braccia in segno di vittoria.
- Me la sono vista brutta, ma sono di nuovo qui - disse divertito. Sorrisi guardando la felicità nei volti di tutti. Jonghyun era stato per più di tre mesi come un fantasma, un automa che non voleva più fare niente nella sua vita se non deprimersi e piangere di nascosto. Lo avevo rigettato fra le braccia dei suoi amici e sembrava stare meglio ormai.
- Bene, allora iniziamo no? - Sorrise Minho avvicinandosi allo stereo che cominciò ad emettere le note di A-yo, una canzone che avevano fatto da poco gli SHINee tutti insieme.
Mi misi più comoda, ascoltando la canzone e guardando i loro visi sorridenti. La loro bravura con il tempo era cresciuta, ed ero sicura che sarebbe aumentata ancora di più con il tempo. A-yo non aveva un ballo vero e proprio, veniva cantata ed eseguita come veniva lì per lì. E in quel momento sembrava davvero dedicata a loro stessi e soprattutto a Jonghyun.
- “ anche se non c’è nessuno che capisce il dolore nel tuo cuore, non mollare mai, la tua vita, la tua strada!”- cantò Onew puntando un dito contro Jong seguito da tutti gli altri. Sorrisi nel vederli così contenti. Più andava avanti la canzone e più mi veniva voglia di andare lì e divertirmi con loro, ma preferii rimanere seduta a guardarli.
Quando ebbero finito esultarono contenti.
 
- Feffe – oddio, è lui. Feffe!? Da quando in qua mi chiama come Taemin!? – volevo ringraziarti per quello che hai fatto per me - disse Jonghyun.
- Oh… non devi ringraziarmi, l’ho fatto volentieri. Anzi, volevo scusarmi con la tua famiglia. Non devo aver fatto una bella impressione… - commentai ricordando il giorno in cui andai a prendere Jonghyun per farlo uscire dalla sua camera. I genitori non mi avevano detto nulla in quel momento e mi avevano lasciato fare. Ma, sinceramente, non era una cosa molto carina da fare. Non ci conoscevamo nemmeno.
- No, invece anche loro vorrebbero ringraziarti. Hanno detto che in quel momento ti avrebbero applaudito, ma hanno preferito non fare nulla, forse per non metterti in imbarazzo – disse ridendo appena – anche se potevi essere un tantino più delicata - commentò lui guardandomi di sottecchi.
- Ti avevo avvertito che sarei venuta a prenderti. Non sottovalutarmi solo perché non mi vedi molto attiva in classe - risposi facendo un sorrisetto compiaciuto.
- Non lo farò – sorrise – la prossima settimana facciamo una cena, tu verrai? -
- Una cena? Taemin non mi ha detto nulla - commentai pensierosa. Eppure di solito me lo diceva subito se c’erano feste fra di loro.
- Questo è perché sei la prima a cui lo dico – disse ridendo – voglio organizzare una cena con gli SHINee e con voi donne che fate parte della nostra compagnia. Verrai vero? -
- Certo - risposi sorridendo. Io e Jonghyun non parlavamo mai molto, perché non ci conoscevamo bene, e forse era stato un bene che quel giorno mi fossi fatta coraggio per tirarlo fuori dalla fossa che si era scavato da solo.
 
- Ti piace Jonghyun, sorellina? - disse Taemin facendomi perdere un battito. Lo guardai sgranando gli occhi sorpresa mentre lui allargava un sorriso di chi aveva avuto un illuminazione.
- Ma ti sembrano cose da dire così!?- chiesi imbarazzata cercando di sviare il discorso.
- Ti piace o non ti piace? – chiese continuando a sorridere – dal colore che ha assunto la tua faccia penso di aver fatto centro, vero? -
- Non parlerò se non in presenza del mio avvocato - commentai facendolo ridere.
- Non vorrei davvero dirtelo ma Kibum lo ha capito. Ne stavamo appunto parlando oggi, ecco perché te l’ho chiesto - a quelle parole sbiancai.
Tutta la mia copertura saltata!
- Oddio Kibum è un chiacchierone! La mia vita è finita -
- Tranquilla, gli ho detto di tenere la bocca chiusa nel caso in cui fosse stato vero. E poi è il tuo migliore amico, non lo farebbe mai -
- Lo spero davvero. Ma non è possibile, come avete fatto ad accorgervene!? -
- Ti conosciamo, e sei davvero troppo allegra in compagnia di Jonghyun, inconsapevolmente chiedi spesso di lui e poi dai sorellina, è la tua prima cotta, pensi davvero che non me ne sarei accorto? - domandò lui.
Errore Taemin, è la mia seconda cotta, ma nessuno lo saprà mai.
- E adesso che succede? – chiesi guardandolo – non comincerete con battutine irritanti vero? -
- No, al massimo ti aiutiamo - commentò sorridendo lui, che sembrò più un sorriso con un inclinazione sinistra che una confortevole.
- Oh no, per favore no, non so cosa tu e Kibum abbiate in mente ma no, non ne voglio sapere assolutamente nulla! -
 
- Wow ragazzi, siamo già in terzo - commentò Onew varcando il cancello della scuola con tutti noi altri. L’estate era finita troppo in fretta e troppo in fretta erano finiti i giorni che avevo passato spesso da sola con Jonghyun grazie a quei due matti che s’improvvisavano cupido ogni volta. Jonghyun era diventato davvero un buon amico per me, ci sentivamo spesso in chat ed anche fuori scuola, dove spesso e volentieri m’invitava a prendere frullati o gelati, chiacchierando sempre del più e del meno, chiedendomi spesso di ascoltare le nuove idee per delle canzoni che voleva mettere su carta. Ogni giorno sembrava che il mio cuore accelerasse sempre di più il battito, ricordandomi che un sentimento a me completamente nuovo era nato e non voleva cessare in alcun modo. Ero maledettamente felice con lui, mi divertiva, mi faceva ridere per qualsiasi cosa e mi faceva innamorare ogni giorno di più.
- Io già non vedo l’ora che arrivi natale - borbottò Jonghyun con una faccia stanca.
- Siamo al primo giorno di scuola e già non ce la fai ad alzarti la mattina. Eppure te l’avevo detto di andare a dormire presto ieri sera - Commentò Minho. Guardai Jonghyun che mi lanciò un breve sguardo d’intesa, e cercai di trattenere un sorriso.
- Avevo altro da fare -. notai Kibum e Taemin scambiarsi uno sguardo.
- Feffe, anche tu stamattina non hai una bella cera. Le tue occhiaie arrivano al pavimento più del solito - commentò Kibum con un sorriso di chi la sapeva lunga.
La sera precedente, Jonghyun ed io non eravamo riusciti a staccarci dal pc per parlare di quello che sarebbe successo quell’anno a scuola. In genere parlavamo spesso la sera, perché avevamo il brutto vizio di andare a dormire molto tardi per poi morire di sonno il giorno dopo, ma continuavamo a farlo lo stesso tutte le sere.
- E’ perché non ho avuto il tempo di mettere il trucco per coprirle. SHINee, vi presento le mie occhiaie - commentai divertita, sentendo gli altri ridere.
- Ma se sei stata per più di un ora chiusa in bagno, credevo che fossi svenuta - mormorò Taemin, e lo fulminai con lo sguardo.
- Cercavo di essere presentabile almeno il primo giorno di scuola. Fai poco lo spiritoso solo perché riesci ad alzarti come un grillo appena suona la sveglia -.
- Oh! Come ti capisco! La mia famiglia mi tortura tutti i giorni con questa storia! Specialmente mia sorella che strilla dalla mattina alla sera per qualsiasi cosa - esclamò Jonghyun annuendo convinto delle sue stesse parole.
- Grazie Jong, è sempre bello sapere che parli bene di me - commentò Ilaria proprio dietro di lui, seguita da una ragazza che aveva i capelli corti che non avevo mai visto.
- Buongiorno Yaya! - salutarono gli SHINee, me compresa.
Dopo un primo incontro un po’ strano risalente all’anno precedente, ebbi il modo di conoscerla normalmente. Conoscendo più da vicino Jonghyun avevo scoperto cose che  non sapevo sulla sua famiglia, del tipo che era orfano di madre, ma che il padre aveva fortunatamente colmato il vuoto co un'altra donna, che poi diventò madre anche di Ilaria e di Angelica, la seconda sorellina di Jonghyun. Ilaria ed Angelica avevano tratti occidentali, dovuti alla mamma Italiana, di fatti Jonghyun aveva abitato a Roma per qualche anno insieme ad Ilaria quando erano più piccoli, per poi tornare in Corea per motivi di lavoro del padre, dove nacque Angelica, immersa nei suoi boccoli color oro, strani e insoliti in Corea.
Era molto simpatica, e le liti che spesso avevano i due mi divertivano perché era una cosa diversa rispetto al rapporto che avevo con Taemin. Con lei, conobbi anche i due genitori, che si rivelarono davvero molto gentili con me fin dall’inizio.
- Cosa vuoi, dico la verità, sei un urlatrice nata.- disse Jonghyun facendogli la linguaccia.
- Yaya chi è la tua amica? - Chiese Minho evitando che i due cominciassero a punzecchiarsi.
- Ah, sì. Ragazzi, lei è Tiffany. Tiffany- disse rivolgendosi a lei che sorrise inchinandosi appena per salutare tutti noi – loro sono il mio stupido fratello Jonghyun -
- Yah!-
- Kibum, Onew, Minho, Taemin e Federica, la sorella di Taemin. Ma Sara? -chiese guardandosi intorno.
- Arriverà fra poco - sorrise Taemin guardando il telefono.
- Aspetta, hai detto che sono fratelli? -disse Tiffany guardando me e Taemin.
- Prima che il tuo cervello esploda ti illumino io. Sono stata adottata - commentai sorridendo, vedendo poi la sua faccia sbiancare.
Solita reazione di tutti.
- E per fortuna direi. Sai che vita triste avrebbe avuto Taemin senza una sorella - commentò Jonghyun sorridendo.
- E con questo cosa vorresti dire? - commentarono in coro Onew, Kibum e Minho guardandolo male. Scoppiammo a ridere ed entrammo a scuola con il suono della campanella.
 
- Feffe! Ma che diavolo mi combini!? - mi urlò contro Kibum non appena appoggiai il telefono sull’orecchio.
- Ciao anche a te - commentai sarcastica.
- Jong ha appena finito di raccontarmi cos’è successo! - continuò lui imperterrito. Sospirai, andando a chiudere la porta.
- E quindi? -
- E quindi!? Lui cerca di baciarti e tu ti tiri indietro!? - chiese sconvolto. Arrossii violentemente ricordando quel momento.
- Certo! Tra i regali di compleanno non sono concessi baci non autorizzati -
- Ma stai scherzando vero? Dammi una valida motivazione signorina! -
- Ma Kibum, tu pensi che io baci persone a caso tutti i giorni? Non è nemmeno il mio fidanzato! -
- Inventane un'altra - continuò lui con voce annoiata.
- Mi sono spaventata ok? Ho avuto paura, sono stata una vigliacca e me la sono squagliata  - ammisi mordendomi un labbro ricordando quel momento imbarazzante in cui sono fuggita a gambe levate.
- Ma roba da non credere, il ragazzo che TI PIACE tenta di baciarti e tu ti spaventi? Ma non sei normale! - commentò lui.
- Lo so, ma non sono pronta, non ero pronta. Kibum io non ho mai baciato nessuno, non so nemmeno come si fa, non sono sicura di potercela fare - dissi sedendomi disperatamente sul letto.
- Feffe se non cominci a prendere in mano la tua vita non andrai da nessuna parte. Capisco che sia difficile all’inizio, ma non andrai da nessuna parte con questo atteggiamento. Abbi un minimo di coraggio, anche Jonghyun è spaventato, dopo la batosta di Krystal non è davvero sicuro di voler ricominciare, e se tu gli rispondi in questo modo vi tagliate i piedi da soli. -
- Lo so, ma se lui pensasse ancora a Krystal? Io non voglio essere un rimpiazzo, e non voglio essere paragonata a lei. Forse è meglio aspettare… nessuno dei due è pronto, io in primis che non so più che cosa devo fare. Penso di aver perso una vita in quel momento - mormorai sentendo di nuovo il cuore tornarmi in gola ricordando quel momento.
- Tu adesso devi seguire il tuo cuore donna. Spegni quel tuo benedetto cervello che ti fa pensare troppo a cose inutili e buttati, al massimo ti acchiappo al volo io - disse in modo rassicurante Kibum, facendomi sorridere.
- Grazie Kibum - dissi sorridente e felice di avere un migliore amico come lui.
- No, grazie Kibum lo dirai solo quando ti sarai messa con quell’altro, che adesso è sconvolto e non sa cosa deve fare. Avresti potuto passare un felice compleanno, con tanto di bacio, e invece no! -
- Dici che devo parlarci? Io mi sento un po’ a disagio con lui in questo momento… -
- Oh please, fate finta che non sia successo nulla. Stavate andando così bene. Feffe, non so se lo hai capito, ma Jong ha una cotta per te -
- … s-si si l’ho capito  - mormorai.
 
- Auguri Jonghyun!!! - urlammo tutti quanti, battendo le mani mentre lui soffiava delle candele sulla torta che la mamma e Ilaria avevano preparato. Erano passati esattamente due mesi da quel giorno che aveva cambiato alcuni atteggiamenti in me e Jonghyun. Non c’era più una complice amicizia fra noi due, ma qualcosa di più grande ci teneva uniti. Da quello che diceva Kibum, c’era una tensione sessuale che si poteva tagliare con il coltello, ma per quanto ne sapevo io, c’era solo imbarazzo e voglia di ritornare a quel rapporto tranquillo che c’era prima. Non ne avevamo parlato direttamente, dopo l’accaduto avevamo fatto finta di niente, ma era scattato qualcosa di nuovo che mi allettava parecchio. Eravamo passati dall’essere amici per la pelle, all’essere amici che si prendevano in giro e si stuzzicavano a vicenda.
- Sono davvero felice di passare anche questo compleanno con tutti voi. Vi voglio bene ragazzi -
- Oooooh ma come sei dolce Jong - commentò Yaya guardando tutta contenta il fratello.
- Yah, non chiamarmi dolce - borbottò lui guardando male la sorella che scoppiò a ridere.
Non gli piace se lo si chiama dolce? Perché?
- Tieni Jong apri il tuo regalo così possiamo finalmente mangiarci la torta - disse Onew passandogli la scatola contenente tutta la fatica dei nostri risparmi.
- Un pc nuovo!? Oddio che bello! Finalmente butto quel catorcio che ho! - sorrise contento saltellando felice.
Dopo aver mangiato la torta cominciarono a divertirsi come matti, cantando a squarcia gola al karaoke e giocando a diversi giochi per gruppi. Per quanto mi riguardava, dovetti uscire per prendere una boccata d’aria. Aveva finalmente iniziato a far più caldo, e la primavera era ormai arrivata, pronta a far rinascere tutto quello che la neve aveva distrutto. Mi appoggiai con le braccia alla ringhiera che si affacciava al giardino di casa Kim.
- Pensavo te ne fossi andata senza dire niente - disse Jonghyun appoggiandosi come me alla ringhiera.
- Volevo ritrovare la pace nelle mie orecchie. Urlate troppo - commentai sorridendo, voltandomi verso di lui.
- Grazie per il regalo. Lo so che è stata una tua idea -
- E come fai ad esserne così sicuro? -
- Ti conosco, e poi te lo avevo detto che volevo un pc nuovo -
Restammo in silenzio per un po’, osservando le poche stelle che riuscivamo a vedere. C’era tensione nell’aria, e non potei fare altro che pensare che io e Jonghyun eravamo soli. Dal mio compleanno non c’erano stati molti momenti d’intimità come li avevamo prima, se non in chat, e questo perché il rapporto era cambiato in un modo o nell’altro. Non c’era più ingenua amicizia, ma una scintilla si era accesa. Rabbrividii, sentendo uno scoppio d’adrenalina dentro di me, che Jonghyun interpretò come freddo, mettendomi la sua giacca sulle spalle, che afferrai volentieri, inondandomi del suo profumo.
- Come sei dolce - commentai ripensando alla reazione che ebbe con Ilaria, osservandolo.
- Io non sono dolce - disse storcendo il naso.
- Si invece, lo sei - dissi ghignando e voltandomi verso di lui che ancora si trovava alle mie spalle.
- Mi da fastidio, non mi piace che la gente dica che sono dolce. Mi fa sentire stupido -
- Che cosa carina - continuai, provocandolo e guardando la sua reazione, che fu solo quella di avvicinarsi a me con fare minaccioso.
- Che fai, provochi? Devi meritarti il diritto di chiamarmi dolce -
- No, dolce è troppo semplice, serve qualcosa di più idiota - dissi pensandoci attentamente su.
- Ah sì? Tipo? -
- Tipo… Paperotto -  mormorai scoppiando a ridere – ti piace paperotto? È più carino non trovi? -
- Ma per favore, dovrai passare sul mio cadavere. – commentò lui schifato e allo stesso tempo divertito – ma potrei anche chiudere un occhio o due se…  -
- Se? - lo incitai, guardano come le distanze si fossero dimezzate, annullandosi quasi completamente. Non potei fare a meno che puntare gli occhi sulle labbra di Jonghyun, sentendomi riportare indietro al mio compleanno. Sentivo il cuore aumentare il battito ad ogni secondo che passava, osservando come Jonghyun mi avesse bloccato il passaggio con le braccia appoggiate al muretto dietro di me, ma sapevo che se avessi voluto scappare nuovamente, se non fossi stata ancora pronta, mi avrebbe fatto andare via senza opporre resistenza.  Ma non volevo scappare.
Devo darmi coraggio e non scappare anche dalle cose belle che potrebbero capitarmi.
- Ho una voglia pazzesca di baciarti, e tu non sai la fatica che sto facendo per trattenermi, ma ho paura che tu possa scappare via come l’ultima volta - mormorò chiudendo gli occhi per un momento, per poi tornare a guardarmi, perforandomi con quegli occhi color cioccolato che mi facevano venire le gambe molli ogni volta che puntavano verso di me.
- Puoi sempre provarci… - risposi avvampando a quella vicinanza che cominciava a bruciarmi.
Ha ragione Kibum, la tensione posso perfino mangiarla.
- Jonghyun! Ehi Jong, dove sei finito! - le urla di Taemin ci risvegliarono, e ci fecero sospirare.
- Ah… vi… vi ho interrotto? SCUSATE! Fate finta che non sia mai arrivato!! - esclamò lui guardandoci terrorizzato, consapevole di essere arrivato nel momento meno opportuno.
- Dio mio, non sarete fratelli di sangue, ma siete proprio bravi tutti e due a rovinare un momento! - sentimmo poco dopo Kibum uscire da dietro un colonna a braccia incrociate mentre fulminava Taemin. Arrossii, sentendomi privata della mia privacy personale.
- D-Da quanto tempo sei li dietro!? - esclamai spostando Jonghyun da davanti e andando dall’altro.
- Dall’inizio più o meno, anche se non ho sentito tutto, non ho ancora l’udito di Superman. Certo che però siete davvero lenti! Che cosa aspettavate? Che spuntassero due uccellini a dirvi “ baciatevi”?  -
- No, probabilmente aspettavamo solo Taemin - borbottò Jonghyun facendo finta di niente, nascondendo l’imbarazzo di essere stato beccato, sotto due braccia incrociate e uno sguardo neutro diretto a Taemin.
- Chiedo umilmente perdono! -
- Ok ma quindi? Dovete dirci qualcosa o no? - continuò Kibum puntando gli occhi su di me e Jong.
- Ah, si è fatto tardi, Taemin portami a casa che sto morendo di sonno - dissi frettolosamente scappando letteralmente fra le braccia di mio fratello, che trascinai via.
Oddio che vergogna, mio fratello ci ha visti e Kibum ci stava spiando!!
 
- Cosa sarebbe esattamente? - chiesi accanto al pianoforte a coda che si trovava nell’aula di teatro della scuola.
- La mia nuova canzone. Non so ancora le parole, o meglio ho qualche idea, ma vorrei prima sentire se ti piace la melodia. - disse Jonghyun posizionandosi meglio sullo sgabello davanti al pianoforte, pronto a farmi sentire la sua nuova creazione. Annuii, restando in silenzio. Le sue dita cominciarono a muoversi sul pianoforte, producendo una melodia dolce ma non del tutto lenta. Mi piaceva da morire, forse più di tutte quelle che avevano fatto, benché non ci fosse ancora la parte canora.
È così bravo… come fa a trasformare tutto in musica così bella?
Potrei restare qui a sentirlo suonare per ore.
La musica era allegra e si velocizzava andando avanti, finché arrivando alla fine tornò a fare le stesse note dell’inizio, facendo risuonare nella stanza le ultime melodie, lasciando poi quei primi secondi di silenzio.
- Allora? - chiese lui sorridendo.
- Mi piace. Tanto. È veramente molto bella Jong - commentai sorridendogli e andandomi a sedere accanto a lui.
- Davvero? Grazie - esclamò soddisfatto – Penso che il titolo sarà Kiss Kiss Kiss - disse con un mezzo sorriso.
- Come mai questo nome? -
- Perché forse la terza è quella buona - mormorò guardandomi. Incontrai i suoi occhi, capendo il significato i quella frase, e sorrisi.
- Voglio sentire le parole di questa canzone quindi, per favore, evita tristezze come Quasimodo, Jojo e Obsession -  
- Prometto che la farò felice – disse scrocchiandosi le dita per poi riappoggiarle sul piano – ha una richiesta Milady? Oggi mi sento proprio in vena di cantare e suonare -
- Mmh… One - mormorai.
- Come siamo sentimentali - disse ridendo – Bene, comincio allora -
Mi crogiolo nella sensazione che tu un giorno possa dirmi le stesse parole.
Sorrisi mentre lo sentivo cantare, capendo che non c’era sensazione più bella di quello che mi dava la sua voce quando raggiungevano le mie orecchie.
Vorrei sentire questa voce per sempre.
 
*****
Erano passati tre giorni da quando la famiglia Kim era partita, e da quando Hongki era tornato a casa sua. Ci eravamo visti raramente sul pc poiché i genitori gli davano un bel da fare con le preparazioni natalizie. Per quanto mi riguardava, ero perennemente rinchiusa in camera a rimuginare sui miei ricordi, guardando le foto che avevo con gli SHINee e con Jonghyun, da quando ci conoscevamo, fino a qualche mese fa.
Sentii il campanello suonare, e vedendo che Taemin fosse ancora in bagno ad asciugarsi i capelli, capii che sarei dovuta andare ad aprire io.
- Ciao Feffe…-
- Ciao Kibum… - mormorai guardando quel ragazzo con cui avrei voluto sfogare le mie frustrazioni.
- Come stai? - chiese lui guardandomi con una nota di comprensione che per un attimo mi fece tornare a quando si preoccupava davvero per me.
- Bene - risposi spostandomi per farlo entrare in casa.
- Taemin c’è? - chiese poi dopo qualche minuto di imbarazzante silenzio. La risposta arrivò dal diretto interessato che scendeva le scale.
- Vi lascio soli - mormorai tornandomene in camera, sentendo un vago sospiro da parte di Taemin.
Una volta rientrata, mi afflosciai sul letto, guardando quell’unica rosa che mi era rimasta dalla cena che Jonghyun aveva miseramente rovinato. Ormai non era più rossa e bella come la ricordavo, ma raggrinzita, floscia e chiusa.
Come il mio cuore in questo momento.
Sara era partita per le vacanze natalizie con i suoi, mentre Minho probabilmente si era rinchiuso nella sua infelicità proprio come me. Taemin mi aveva aggiornato del fatto che Tiffany avesse detto a Minho del tradimento e lo avesse lasciato, lasciandolo solo e affranto. Mi dispiaceva tanto per lui, ma sapevo che sarebbe andato avanti.
Sei un ragazzo forte e sveglio Minho, non hai bisogno di una come lei.
Onew aveva scoperto, invece, che i SS501 erano partiti insieme per  un lavoretto invernale, inerente all’intrattenimento serale in un albergo. Sembrava una cosa carina da fare, e forse così si sarebbero abituati meglio ad una folla che li osservava.
Nella mia famiglia non avevamo in programma di partire, ma avremmo passato il natale a casa .
Il mio primo natale senza Jonghyun. Il mio primo natale senza Kibum. Il mio primo natale con il cuore spezzato a metà e la consapevolezza che potrebbe non tornare tutto come prima.
Jonghyun… cosa stai facendo adesso? Ti sei già dimenticato di me? Mi stai odiando? Oppure stai soffrendo proprio come me?


Angolo di Feilin
Buonaseeeeera :D ( è tipo l'una di notte ma vabbè XD) allora, come vedete questo capitolo non è un granchè XD abbiate pietà, è difficile ricostruire un passato decente u.u nel prossimo i flasback continuano  e poi non li rivedremo più possibilmente. Cosa ne pensate? La nostra povera protagonista è indepressita da morire e si aggrappa agli unici ricordi felici che ha. E voi direte " ma sei tu la stupida che lo ha quasi lasciato!" eh si XD ma che volete farci u.u sono donne. 
Se volete sapere cosa sta combinando Jonghyun, andate a leggere il capitlo 10 di Alue ( che ha già caricato a tradimento martedì -.-) Grazie a tutti come sempre per aver letto, e lasciate delle recensioni perchè io voglio sapere se ve gusta o non ve gusta >.< siete tutti malvagi, come potete lasciarmi nel dubbio!?
Bene, al prossimo capitolo allora :D Un BACIO!
qui il cap. di Alue: 
Leggimi!
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > SHINee / Vai alla pagina dell'autore: feilin