“Non abbassare gli occhi”

Povera, piccola belva in gabbia.

Cosa ti hanno fatto, Elle?

Deve chiederle scusa, prima che lei lo uccida. Prima che lei provi ad ucciderlo. Se solo avesse più tempo. Il tempo parlare. Di dirle che ha capito. Per quelli come loro c’è una possibilità. Devono solo afferrarla.

Tenera, impaurita, cattiva, elettrica.

Furiosa nel buio, con la voglia di ucciderlo. Hanno troppe cose in sospeso. Prima angelo, poi traditrice. E adesso sono pari.

Ha ucciso suo padre. Una sciocchezza in confronto a ciò che Elle ha fatto a lui. Elle ha fatto nascere Sylar. Adesso si guardano in faccia e vedono il destino. Mi ucciderai? Cosa aspetti? Fa male.

Il suo potere lo colpisce in pieno. Ciò che resta di Gabriel lo accoglie spalancando le braccia.

Quello che merito…

Lei grida, grida e grida ancora.

Alle fine sussurra. “Uccidimi. Ti prego.”

E qualcosa dentro di lui la accarezza prima che lo facciano le sue mani, e risponde “No.”