Diana decise di alzarsi quando era già tardo pomeriggio. Sentiva il corpo dolorante come se fosse stato compresso in qualche macchina di tortura. Si coprí gli occhi cercando di oscurare il bagliore che filtrava dalle tende. 
Non ricordava cosa diavolo aveva fatto la notte prima, sembrava tutto lontano e sfuocato, come se una nube avvolgesse i suoi ricordi.
Era ridotta a uno schifo. Sentiva i capelli arrufati come un cespuglio. Districando i grovigli si ritrovò alcuni brillantini argento tra le mani. Ora capiva: era stata un'altra notte folle. Anzi, più selvaggia che mai.

La testa pulsava come un tamburo. Si rigirò verso il comodino con la sveglia che segnava il primo di gennaio. 
Iniziò allora a ricordare lo spettacolo di Capodanno di Britney a Las Vegas. Era stata una notte molto lunga e probabilmente aveva bevuto troppo, ma a Vegas è tutto concesso, no?
A giudicare dai brillantini era stata al casinò del Planet Hotel. E Dio sapeva cosa aveva fatto con le ballerine di burlesque! 
I show di Britney era titanici con incredibili coreografie, innumerevoli cambi di costume e musica a tutto volume. L'energia era stellare ogni notte. Era insomma il luogo perfetto per divertirsi lontano dalle paranoie quotidiane.
Era il suo quarto spettacolo con Britney e nonostante la preparazione fisica che richiedeva, ballare non stancava mai Diana. Viveva per l'adrenalina nelle vene e il cuore in gola. Era il suo pane quotidiano e l'ossigene per i suoi polmoni.

Si alzò di scatto quando notò che quella non era la sua stanza. Era molto più spaziosa ed elegnte, una suite probabilmente. L'ampio salotto con vista ospitava un tavolo da biliardo e tre divani in pelle. Guardò attorno spaesata e i suoi occhi si posarono sullo sconosciuto che le dormiva accanto. Teneva il viso schiacciato nel cuscino e Diana vedeva solo la sua chioma bionda. Si affrettò a coprire il suo corpo nudo con le lenzuola e il biondino si voltò mostrando il viso.

-Niall Horan! -Diana non riuscí a trattenersi dallo stupore.

Lui si alzò di colpo e la guardò assonnato.

-Niall James Horan! -disse come un soldato agli ordini.

Vederlo nel letto insieme a lei la fece sentire turbata e spaesata. Non era una novità trovare uno nuovo sconosciuto al suo fiaco ogni mattina da quando era a Vegas, ma diamine! Quello era un membro della più grande boyband al mondo. 

Diana gli sorrise e poi si alzò per raccogliere le sue cose sentendo lo sguardo di Niall addosso. 
Trovò il vestito nero infilato nel divano e le scarpe sotto il letto. 
Aveva bisogno di un'aspirina. Frugò nel comodino senza trovar niente e poi in punta di piedi si diresse verso quello opposto. Niall si grattava nervoso la testa. 

-Brooke, non andare.. insomma.. perchè non ti fermi per un caffè? -farfugliò timido.

Diana si trattenne dal ridere. Era convinto che si chiamasse Brooke. Che ingenuo! pensò.
Si avvicinò sensuale e studiò i suoi lineamenti. Erano a pochi centimetri di distanza. Il suo viso angelico era lo specchio della sua anima. Niall sembrava intimidito. 
Diana poteva giocarselo come meglio credeva. Si morse il labbro inferiore prima di parlare.

-Niall, tesoro.. -sussurrò- ciò che succede a Vegas resta a Vegas.

•••

Ciao ragazze! Ed eccoci qui! Red ha spiccato il volo. Spero di farvi emozionare e appassionare ancora una volta.

xoxo

The Comet Girl