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Autore: MiwakoTenchikoSeiHoshiro    30/11/2013    3 recensioni
Caroline capisce che l'unico ad averla mai amata davvero è Klaus e decide di raggiungerlo a New Orleans ma cosa succederà quando, una volta giunta, scoprirà che l'ibrido ha avuto un figlio da un'altra e che questa non è altri che Hayley?
Genere: Erotico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caroline\Klaus
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Erano trascorse un paio di ore dal ritorno di Caroline a New Orleans, in quel lasso di tempo la bionda si era nutrita con una sacca di sangue del suo gruppo sanguigno preferito, B+, lei e Klaus avevano convenuto di aspettare che la sorella dell’originale tornasse a casa prima di dare i souvenir e nel frattempo avevano deciso di parlare di tutto quello che era successo nelle loro vinte in quel periodo di lontananza, Eliija si premurò di raccontare quello che era successo a New Orleans, di come Henrick avesse cambiato completamente le loro vite e di come sicuramente anche Caroline lo avrebbe adorato; Klaus spiegò loro di come aveva fatto tornare in “vita” il fratello minore con l’aiuto di una potente strega ancestrale, una volta finito di raccontare del ritorno di Kol, il diretto interessato prese la parola con il suo solito tono divertito  

“Peccato che dopo appena una decina di giorni voleva già piantarmi un pugnale nel petto e mandarmi a dormire”

“Se tu non fossi così irritante non mi verrebbe lo stimolo a pugnalarti di continuo”

Eliija scosse il capo, Klaus e Kol lo facevano impazzire, era un continuo punzecchiarsi e ovviamente quello che iniziava le discussioni era sempre il minore che sembrava divertirsi davvero tanto a istigarlo, come al solito a lui toccava placare gli animi o come in quel caso cercare di cambiare discorso

“Kol che mi racconti della Oxford? In cosa hai deciso di laurearti questa volta?”

Il minore degli originali si voltò verso di lui, abbandonando così lo sguardo di Klaus

“Oh non è cambiato molto dall’ultima volta, solo che adesso le divise delle ragazze sono un po’ più corte e i professori ancora più barbosi, sto facendo archeologia è il corso con le ragazze più carine”

Nel sentire il discorso Bonnie rimase sorpresa dalle parole di Eliija, voleva farle credere che Kol, quel Kol, era laureato alla Oxford? Impossibile

“Tu saresti entrato in una delle Università europee più prestigiose? Chi hai compulso per riuscirci?”

Kol si indispettì al tono e alle parole usate dalla Bennet

“Ehi streghetta, per tua informazione non ho compulso nessuno, non ne ho bisogno e sempre affinchè tu lo sappia, nonostante ho passato parecchi anni dentro una bara ho diverse lauree tra cui anche medicina, giurisprudenza e filosofia, tutte ottenute con il massimo dei voti e senza imbrogli”

Visto che l’espressione stupita ed incredula sembrava non abbandonare il volto della ragazza Eliija sorrise divertito, effettivamente guardando Kol non si poteva dire che fosse un grande studioso

“Miss Bennet deve sapere che nella mia famiglia, a parte il defunto Finn, siamo tutti plurilaureati, nel corso degli anni nonostante le continue fughe siamo riusciti comunque a vivere dei periodi di tranquillità, io e Klaus siamo anche stati professori in alcune delle facoltà più prestigiose”

La strega lo guardò ancora leggermente incredula, non aveva dubbi sul fatto che Eliija e Klaus potessero essere molto colti, sapeva anche che l’ibrido parlava una serie infinita di lingue, alcune delle quali ormai morte da molto tempo; venne distolta dai suoi pensieri dalla voce di una Caroline demoralizzata

“E pensare che io devo ancora finire gli esami del primo anno, perché mi sono iscritta a Letteratura straniera?Che mi è passato per la testa!”

La voce di Elena si unì a quella dell’amica

“A proposito di Collage, gli esami di recupero inizieranno il mese prossimo e io non ho ancora iniziato a studiare”

“A me il tempo non mancherà mia madre mi ha già avvertita che sono in punizione, forse riuscirò a preparare l’esame di Letteratura Francese 2, o potrei provare a rifare Letteratura inglese 1. ”

Kol notò che l’unica che non sembrava preoccupata per l’inizio dei corsi era proprio la Bennet

“E tu streghetta non hai nulla da studiare?”

“No, io ho finito tutti gli esami nei tempi stabiliti quindi sono ancora in vacanza”

Il discorso proseguì per qualche altro minuto fin quando la porta non si aprì lasciando entrare Stefan seguito da Rebekha e dal piccolo di casa Mikaelson, il quale non appena vide il padre andargli incontro iniziò a scalciare e a protendere le braccia nella sua direzione .

“Pa-pà”

Tutti si commossero nel vedere quella scena ed udire quella voce pronunciare quelle che erano state le sue prime parole la settimana precedente, quando il bambino giunse nelle braccia del padre si accovacciò contro di lui stringendolo forte e sorridendo

“Vieni Henrick ti faccio conoscere una persona che sono sicuro ti piacerà”

Caroline nel sentire quelle parole si agitò di colpo, lei aveva lavorato saltuariamente come baby-sitter quando era ancora umana ma non sapeva perché in quel momento si sentiva nervosa insomma lei aveva già visto il bambino ma l’ultima volta non c’era Klaus inoltre guardandolo avrebbe notato subito quegli occhi così simili a quelli di Hayley e non era sicura di riuscire a reggere, non si sentiva pronta ancora; nel mentre la sua mente era affollata da mille domande sentì una mano poggiarsi sulla sua spalla in segno di incoraggiamento e Caroline non ebbe il bisogno di voltarsi per vedere che si trattava di Stefan. Klaus si era avvicinato lentamente notando il suo stato di agitazione aveva capito che quella sarebbe stata una dura prova per la vampira perché le avrebbe messo nuovamente di fronte la realtà, il bambino tra le sue braccia intanto aveva lasciato l’incavo del collo del padre e si era voltato nella sua direzione scrutandola così come aveva fatto la prima volta che si erano visti

“Eccoci qui, lei è Caroline e che lei lo voglia o meno sarà la fidanzata di papà”

Il bambino la scrutò ancora per qualche secondo per poi allungare le braccia nella sua direzione; Rebekha sorrise contenta

“Gli piaci! Di solito non permette a tutti di prenderlo in braccio è diffidente come il padre, c’è voluta una settimana prima che  si facesse avvicinare da Damon e ancora adesso lo guarda scettico”

Caroline si voltò verso Stefan che le fece un cenno di incoraggiamento con il capo, si avvicinò a Klaus e prese il bambino dalle sue braccia, quest’ultimo si avvicinò con il nasino al suo collo come a volerne sentire l’odore per poi rialzare il visino e sorriderle felice, portò le mani in mezzo ai capelli biondi per poi afferrarne una ciocca e tirarla leggermente

“Ahi!”

Il bambino in risposta ricominciò a ridere giocoso come se avesse appena fatto un gioco bellissimo, Caroline lo guardò incantata da quel sorriso e dalle fossette che comparivano su quel visino dolcissimo, era la copia del padre, chissà che anche Klaus da piccolo aveva un sorriso così  bello? Il suo sguardo poi si soffermò sugli occhi e a differenza di come aveva pensato non sentì alcun dolore attraversarla, la prima volta che li aveva visti per lei quelli erano gli occhi di una delle donne che forse più aveva disprezzato il tutto solo perché aveva l’innata capacità di rubarle gli uomini importanti per la sua vita, ma ora vedeva solo gli occhi di un bambino dispettoso che si stava preparando per tirarle nuovamente la ciocca di capelli che aveva nella manina paffuta

“Ahi, Henrick non si fa!”

Il bambino a quelle parole la guardò mettendo il broncio, così come aveva fatto quel giorno in macchina con Rebekha, era impossibile aveva meno di un anno e sapeva già come ottenere quello che voleva.

“È inutile con me questi trucchetti non funzionano, li conosco a memoria, quando dico no è no”

Il bambino allora la guardò e ripetè le ultime sillabe che la bionda aveva pronunciato, le sentiva così spesso che erano state la seconda cosa che aveva detto, un po’ come tutti i bambini

“no”

Caroline sorrise e ribadì il concetto nel mentre vedeva il bambino lasciare dubbioso la sua ciocca di capelli solo per poggiare entrambe le manine sulla sua scollatura per poi muoverle a destra e sinistra

“Hey, questo bambino è un maniaco!”

Kol si avvicinò ridendo divertito per poi prendere il nipote tra le braccia e facendogli fare un piccolo saltello in aria per poi riprenderlo al volo

“Tutto suo zio, bravo ragazzo fallo ora fin quando puoi perché poi quando crescerai non te lo permetteranno più e inizieranno a parlare di fidanzamenti o addirittura matrimoni”

Una risata cristallina riempì la stanza mentre il bambino giocava con lo zio sotto lo sguardo di tutti

“Non riesco a credere che tu sia riuscita a farti lasciare i capelli, a me non da ascolto quando lo rimprovero”

Rebekha nel pronunciare quelle parole le aveva rivolto uno sguardo misto tra l’ammirato e il geloso, la voce di Damon risuonò sarcastica nella stanza

“A quanto pare la nostra Caroline ha un talento innato nel far fare i bravi ragazzi agli ibridi di casa Mikaelson”

Klaus nel sentire quelle parole si voltò verso di lui con un ghignò poco raccomandabile sul volto

 “Sai Salvatore per oggi temo che tu abbia esaurito il budget di idiozie, non mettere alla prova la mia pazienza”

Nel sentire quelle parole Caroline si avvicinò all’ibrido capendo che il motivo di tanto astio era quello che gli aveva detto sull’aereo

“Mi avevi promesso che non ti saresti arrabbiato con lui per quella vecchia storia”

Klaus le cinse la vita con le braccia facendola imbarazzare, era strano essere così vicini in pubblico

“E infatti il suo cuore è ancora nel suo petto,apprezza il sacrificio che sto facendo love”

L’unico a capire il significato di quello scambio di battute fu proprio il diretto interessato che guardo sconcertato la bionda

“Non posso crederci!Glielo hai detto? Mi volevi morto per caso?”

“Non l’ho fatto apposta mi è sfuggito mentre eravamo in aereo”

Solo dopo questo scambio di battute Elena, Bonnie e Stefan compresero di cosa parlarono e decisero che era meglio far cadere l’argomento in maniera tale da non divulgare troppi dettagli, sicuramente Klaus non sapeva come erano andate le cose o non sarebbe stato così clemente; fu proprio Caroline a sviare l’argomento ricordandosi improvvisamente dei regali che avevano preso

“Quasi dimenticavo, mentre eravamo all’aeroporto abbiamo preso dei regalini, aspettate vado a prenderli”

La vampira sparì velocemente per andare verso l’ingresso per poi tornare dopo un secondo con la valigia in mano, la posò sul tavolinetto tra i divani e la aprì tirando fuori dei pacchetti, il primo fu quello del bambino che ora stava giocando con lo zio sul tappeto, non appena vide il peluche a forma di leone che il padre gli aveva preso fece un sorriso felice e lo strinse tra le braccia per poi iniziare a mordicchiargli le orecchie. Il secondo pacchetto fu quello per Rebekha la quale non appena vide la busta di Cartier iniziò a gioire emozionata e curiosa, poi fu la volta di Katherine

“Per il regalo ringrazia lui, io non volevo prenderti niente visto che sei stata una doppiogiochista traditrice ma ora non sono più arrabbiata con te quindi posso anche dartelo”

Detto questo le passò il pacchetto contenente le Louboutin  ad una soddisfatta Katherine, prese poi il suo e tolse la valigia di mezzo. Entrambe le ragazze rimasero contente del regalo ricevuto, Rebekha abbracciò il fratello il quale non era ancora abituato a questi sbalzi d’umore e slanci di affetto e rimase dunque basito ma questa sembrò non farci caso; Katherine rimase incantata a guardare le scarpe che aveva ricevuto in dono e ringraziò in maniera molto più formale un Klaus che le fece in risposta un cenno con il capo

“Hey e a me non avete pensato? Potrei ritenermi offeso sai”

Caroline si voltò in direzione di Kol che li guardava con aria da finto offeso

“Parla con tuo fratello io volevo prendere qualcosa anche a te e Eliija ma lui ha detto che per quanto riguardava Eliija sarebbe stato contento che non ero più dispersa chissà dove, mentre invece tu, bhe ha detto che devi ringraziare che non ti mandi a dormire in una bara e sopporti la tua idiozia”

Kol sorrise a quelle parole

“Il mio adorato fratellone è sempre così premuroso nei miei confronti che ha paura che io non dorma abbastanza”

Tutti risero divertiti dalla battuta di Kol per poi riprendere a parlare come se quella fosse una rimpatriata tra amici di vecchia data che non si vedevano da tanto tempo.

  
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