Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: _xheystyles    30/11/2013    81 recensioni
Casa Payne è sempre stata famosa per le feste che i due fratelli Payne vi organizzavano. Le feste, considerate le persone, l'alcol e la musica, erano sempre perfette e duravano tutta la notte, e questo anche perché la casa era paragonabile a una reggia, un castello o a una villa di lusso. Questo perché, effettivamente, la famiglia Payne era una famiglia di lusso.
Genere: Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Bondage
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
#6








Alle nove e quarantasei, Tiffany andò in cucina, chiudendosi la porta dietro le spalle e sedendosi nell'angolo dei divani riservati a lei e ai suoi amici.
Si sedette proprio davanti alla finestra, osservò la piscina e desiderò di poter fare una festa li, proprio come quell'estate, ma sapeva che il tempo non glielo avrebbe permesso, in quei mesi. 
Non si preoccupò di sbirciare nel salotto, per osservare gli invitati e il loro abbigliamento, Tiffany non si interessava mai particolarmente degli altri, o del loro parere. 
Non le interessava guardare le altre ragazze dalla testa ai piedi, come spesso facevano loro con lei, perché sapeva che, per quanto potessero essere belle, non sarebbero mai state come lei. Per quella festa, per esempio, seguì il consiglio di Louis e mise un semplice vestito nero, aderente e corto. Le scarpe con il tacco le mettevano in risalto le lunghe gambe toniche, i fianchi perfetti erano fasciati dalla stoffa morbida del vestito, e i capelli erano raccolti sinuosamente in una crocchia altra. Aveva solo un trucco da vampira, non troppo pesante. Nonostante ciò, era comunque la più bella agli occhi di tutti.
Casa Payne straripava di gente da almeno mezz'ora, all'entrata e al suo interno. La musica sbatteva contro le pareti e i tacchi a spillo calpestavano il suo pavimento. Gli alcolici erano appoggiati sui tavoli, mentre Tiffany raccoglieva un posacenere lasciato dallo scorso sabato sul pavimento, accendendosi una sigaretta. 
Il fratello, gentile ed educato com'era, all'inizio di ogni festa si posizionava davanti all'entrata, dando il benvenuto a tutti gli ospiti, di cui probabilmente non ricordava i nomi della metà. 
Tiffany invece, non l'avrebbe mai fatto. Pensava che tutta quella gente doveva sentirsi già abbastanza onorata di poter far parte della festa, e non aveva bisogno anche di un gentile saluto.
Sentì qualcuno aprire la porta, non preoccupandosi di controllare chi fosse, sapendo che chi non faceva parte della sua cerchia ristretta non si sarebbe permesso di entrare in cucina. 
“Non vieni, Tiff?” le chiese la voce di un biondo dagli occhi azzurri. 
Si girò, vedendo che era vestito tutto di bianco. 
“Cosa dovresti essere, Niall?” chiese, ridendo. 
“L'uomo bianco, non è ovvio?” chiese retorico, ridendo con la ragazza. 
Prese una bottiglia di gin lemon dal frigorifero, che Tiffany si era preoccupata personalmente di non lasciare agli invitati, ma di tenere per se, e ne versò il contenuto in un bicchiere. 
Lo porse alla bionda. 
“Bevi, e vieni a ballare” disse soltanto.
Sapeva che non si scatenava mai, senza sentire almeno una goccia di alcool sulle labbra. 
Dopo neanche cinque minuti, finirono nel soggiorno, che assomigliava più a una pista da discoteca, e raggiunse gli amici.
“Bellissima” le sussurrò Harry all'orecchio, quando lo salutò con due baci. Era truccato da cantante dei kiss.
Sorrise e cominciò a ballare, muovendo i fianchi sontuosamente contro il corpo del riccio. 

La festa era cominciata da più di mezz'ora quando Zayn varcò la porta della casa, incontrando subito Liam che gli diede il cinque. 
“Un vampiro davvero sexy” lo prese in giro, vedendo il suo trucco sul viso, “vieni dentro” lo invitò.
Zayn sorrise, guardando la folla che lo avvolgeva velocemente. 
Era già entrato a casa Payne, ma poteva giurare che quella sera sembrava completamente diversa, così piena di ragazzi che si strusciavano l'un l'altro.
Si guardò intorno, vedendo subito un'alta crocchia bionda ballare al centro. La vide lì, bellissima nel suo aderente vestito nero, con la mano alzata verso l'altro, al tempo della musica. Si era truccata, come lui, da vampiro. Ma era una vampira decisamente più sexy.
La vide da lontano, ballare con Louis e poi con Harry. 
Quest'ultimo le poggiò le mani sui fianchi, facendo combaciare i loro bacini. Non si preoccupò tanto del riccio, era convinto che sarebbe riuscito a conquistare la bionda, con il suo fascino. 
Quando Tiffany lo vide, probabilmente sentendosi osservata, gli fece l'occhiolino, sorridendo, e continuò a ballare, muovendo il sedere contro il ventre di Harry.
Delle idee poco caste presero forma nel cervello del moro, e probabilmente anche in quello di Harry. 
“Zayn!” lo chiamò qualcuno, che scoprì essere Louis. 
Si avvicinò al ragazzo, salutandolo. 
“Tieni, prendi” gli ordinò, dandogli un bicchiere. 
Zayn ne bevve il contenuto, riconoscendolo subito come un Green Jamaica. 
“Hai mai visto una festa del genere?” gli chiese Tiffany, avvicinandosi a lui.
Zayn scosse la testa sorridendo, sentendo la gola bruciare per l'effetto del drink, non troppo forte. 
Harry si avvicinò a lei, abbracciandola da dietro, come per mostrare al moro che era di sua proprietà. 
La bionda invece, per niente d'accordo con lui, tolse quelle braccia dalla sua vita e si allontanò dal gruppo, ballando e ridendo. 
I ragazzi la videro rubare i drink dalle mani degli invitati, bevendoli in un sorso. 
Louis scosse la testa ridendo, “la solita”.
Sogghignò. La vide andare verso un cubo, sul quale stava ballando una ragazza. Le prese la mano e la fece scendere da li, posizionandosi sopra al posto suo. Cominciò a ballare, sotto lo sguardo eccitato di tutti i presenti. 
Zayn sentì una strana sensazione ribollirgli all'interno dello stomaco, ma non le diede corda. 
La osservò, mentre felice muoveva il bacino insieme ai bassi della musica. Salutò il dj con la mano, probabilmente lo conosceva bene per via di tutte quelle feste, continuando a ballare. 
Portò una mano ai suoi capelli, togliendo l'elastico che teneva la crocchia, lasciando che si muovessero anche loro a ritmo, svolazzando.
Zayn si girò, notando che gli amici non si trovavano  più dietro di lui, ma sparsi su tutta la pista, ballando con delle ragazze. 
Vide Harry baciare una rossa che non aveva mai visto. Notò anche che, mentre la baciava, aveva gli occhi rivolti verso la bionda. 
Non se ne curò più di tanto, e decise di avvicinarsi alla sua preda. 
Finì sotto il cubo, a osservarla da vicino. 
“Sei incantato, Malik?” lo stuzzicò, ridendo. 
Prese il bicchiere che teneva in mano e lo bevve al posto suo, buttandolo poi per terra. 
Probabilmente in quel momento non pensò che, il giorno successivo, avrebbe dovuto pulire anche lei. 
“Ti stanno guardando tutti” le disse Zayn.
L'amica sbuffò, “lo so”. 
Continuò a ballare finché il moro non si scocciò degli sguardi insistenti che le dedicavano i presenti, così la prese in braccio e la fece scendere da li. 
“Lasciami” gli disse, dandogli dei pugni sul petto, che sembravano più delle carezze.
Quando furono abbastanza lontani dal cubo, al centro della folla, la rimise in piedi. 
Lo guardò serio, e poi scoppio a ridere. Il ragazzo aggrottò le sopracciglia, sorpreso. Lei si avvicinò, appoggiando la testa tra le sue spalle e il collo, continuando a ridere sulla sua pelle.
“Cos'hai?” chiese, allora. 
“Sei geloso” constatò lei, senza guardarlo. 
Lui le prese il viso fra le mani, osservandola. 
Era bellissima, col suo trucco perfetto, leggermente sbavato e con i capelli sciolti, spettinati. 
“Che guardi?” gli domandò, vedendo che la osservava così intensamente. 
“Sei bellissima, Tiff” disse, semplicemente. 
Tiffany rise, “ed è un problema?”.
Si avvicinò a lui sensualmente, avendo voglia di ballare con qualcuno, e cominciò a strusciarsi contro di lui. Gli appoggio le mani sul collo, facendo scontrare i loro bacini più volte. 
All'inizio Zayn rimase immobile, non sapendo come comportarsi, preoccupato che qualcuno potesse fraintendere, qualcuno come il fratello della ragazza. 
“Lasciati andare, Malik” gli sussurrò all'orecchio. 
La voce sensuale lo sciolse all'istante, facendolo tornare in sé. Avrebbe potuto dire qualsiasi cosa, anche ‘cacca’, che con quel tono e quello sguardo sarebbe riuscita ad eccitarlo ugualmente. 
Prese parte al ballo, muovendosi a ritmo, proprio come la ragazza. 
Si avvicinò al suo orecchio, respirandole sopra la pelle. Sentì dei brividi passarle sulla schiena, e sorrise. 
Le sue mani passavano dal toccarle i fianchi, ad accarezzarle i lunghi capelli biondi. Si accorse di desiderare un contatto più profondo. Desiderò di toccarle la pelle, che in quel momento era coperta dal vestito sino alla coscia. 
Tiffany rise, senza alcun motivo, allontanandosi dal ragazzo. 
“Che c'è?” chiese, stupito per la seconda volta. 
La ragazza continuò a ridere, poi si avvicinò velocemente al suo orecchio. Gli lasciò qualche bacio sul collo, che scoprì essere un punto particolarmente sensibile per lui, e gli sussurrò all'orecchio. 
“Ti ho fatto arrettare”.
Zayn guardò giù, notando che la ragazza aveva ragione. Anche con i jeans, si vedeva una gonfiezza nel suo ventre. 
“Vieni e coprimi, allora” le disse, facendole l'occhiolino e prendendola per i fianchi.
La ragazza non aspettò altro e riprese a strusciarsi contro di lui, facendogli sentire ancora meglio il suo corpo magro a contatto con il suo, la sua intimità così vicina a quella del ragazzo. 
Zayn capì subito che non era una buona idea continuare, data l'eccitazione che non aveva intenzione di abbandonarlo. 
Le baciò il collo, leccandolo delicatamente e soffiandoci sopra, facendole sentire dei brividi di piacere. Appoggiò le mani sulla sua schiena, poco prima del sedere, avvicinandola ancora di più al suo corpo tonico, non lasciandole via di scampo. 
Avvicinò le mani scure al fondoschiena della ragazza, quando quest'ultima gliele prese e le spostò dal suo corpo. 
Era una tentatrice. Una provocatrice. Incitava a fare qualcosa, che poi non dava il permesso di fare. 
Gli mostrò un ghigno convinto, che Zayn ricambiò. Afferrò la sua mano, notando che combaciava perfettamente con la sua, e la riscaldava. Intrecciò le sue dita con quelle del ragazzo. Le stava bene, proprio come le stava bene quel vestito o le sue mutandine in pizzo.
Il ragazzo sorrise, guardando la sua mano che copriva completamente quella della ragazza, piccola e chiara, come lo era lei.
“Vieni” gli sussurrò, tirandolo verso la parte opposta della grande stanza. 
Passarono in mezzo alla gente, senza lasciare il contatto caldo.
Si trovarono poco dopo davanti a una porta, che la ragazza aprì. 
“La festa è qui” urlò la ragazza, lasciando la mano del moro e portando le braccia in alto. 
Come risposta, dei ragazzi urlarono. 
Zayn si girò verso quelle voci, vedendo Louis, Niall ed Harry seduti su un divano in pelle. 
“Già ubriaca, Tiff?” le chiese Louis, ridendo. 
La ragazza rise di gusto, cantando la canzone che il dj aveva appena messo. 
Prese il moro dal colletto della sua maglietta e lo tirò verso il divano, facendolo sedere. 
“Benvenuto nel nostro angolo, Zayn” gli disse il biondo, passandogli un bicchiere in cui aveva appena versato un liquido chiaro.
Tiffany gli prese velocemente il bicchiere dalle mani, facendo cadere parte del contenuto in terra. 
“Ti devo picchiare, Niall?” urlò la ragazza, “il gin lemon è mio” disse, aumento la voce sul ‘mio’.
Niall sbuffò, divertito. 
“Non fare l'egoista e dividilo con Zayn” la rimproverò. 
Lei assunse un espressione arrabbiata e triste, e dopo averne bevuto metà lo passò al moro. 
“Sei più brava tu delle ballerine che avete ingaggiato, Tiff” le disse Louis, facendo ridere la migliore amica.
“Ma loro sono più sexy” obiettò Harry, freddo, che fino a quel momento era rimasto zitto con lo sguardo fisso sul volto di Zayn. 
Tiffany rise ancora di più a quell'affermazione.
“Bugiardo” gli disse, avvicinandosi a lui per mettergli l'indice davanti alle labbra.
Harry sbuffò scocciato, si alzò e uscì dalla stanza, sbattendo la porta. 
“Ma che ha?” chiese la ragazza, sorpresa, senza riuscire però a smettere di ridere. 
“Geloso” dissero Niall e Louis nello stesso momento, guardandosi ed iniziando a ridere.
Zayn sorrise, contento.
Tiffany, invece, si alzò.
“Che palle” disse, uscendo dalla stanza.
Fu travolta all'istante dalla folla, sudata ed eccitata. 
Vide il fratello impegnato a strusciarsi contro una ragazza dai capelli ricci, che riconobbe subito come la gallina che gli sbavava dietro da qualche mese. Sorrise, pensando a quanto dovesse essere felice la ragazza in quel momento.
Non ci mise molto, poi, a riconoscere una massa di capelli ricci in mezzo alla folla, cercò di raggiungerlo, vedendo che stava baciando una ragazza mora. 
Gli prese la spalla e lo staccò da lei.
“Che cazzo vuoi?” le urlò Harry, scocciato. 
La ragazza mandò via la mora con un gesto della mano. 
“Non rompere e dimmi che problemi hai” disse, alzando la voce per farsi sentire sopra la musica alta. 
“Sei tu il mio problema” le rispose, continuando ad urlare, arrabbiato. 
“Tu ti fai altre ragazze, e io ho sempre fatto lo stesso, Harry” cercò di calmarsi. 
Harry sbuffò, “è diverso”.
“Cosa è diverso?”.
“A te piace Zayn” affermò. 
Tiffany sbuffò per le insinuazioni del riccio, cominciando ad arrabbiarsi. 
Non erano mai stati fidanzati, non avevano nessun tipo di rapporto che poteva definirsi d'amore, erano amici, che a volte finivano a letto insieme, ma nulla di più. 
Fece per voltarsi, ma il ragazzo le prese il polso e la fece voltare verso di lui.
“Che c'è?” urlò la ragazza con tutta l'aria che aveva nei polmoni. 
“C'è che mi piaci, cazzo” le urlò in faccia Harry, molto più forte. 
Avrebbe anche potuto sussurrarle, quelle parole, che sarebbero comunque arrivate velocemente al cuore della ragazza, e gliel'avrebbero colpito, fino a provocarle dolore. 
Tiffany rimase in silenzio, non riuscendo ad assimilarne il significato, non riuscendo a capirlo, ad accettarlo. 
Harry non aspettò una sua risposta, le si avvicinò e le posò le labbra sulle sue. 
Morbide, rosee e calde. 
Sapevano di limone ed alcol. Cercò di approfondire il bacio, posando le mani sui suoi fianchi, ma Tiffany rimase immobile. 
Non voleva continuare. Per quanto sembrasse strano, in tutte le volte che avevano fatto sesso non si erano mai baciati, non avevano mai mostrato nessun interesse che andasse al di là del sesso. 
Per quanto quel bacio potesse essere disperato ed urgente, forse anche bello, Tiffany non lo aveva chiesto. 
Lo rifiutò, posandogli le mani sul petto e spingendolo via. 
Si pulisse le labbra, odiando il fatto di non avere solo il suo sapore sulla pelle, ma anche quello delle ragazze che lo avevano baciato quella sera. 
“No” gli disse quasi senza voce, senza pensare e andandosene.
Aveva le lacrime agli occhi, non sapeva per quanto ancora sarebbe riuscita a tenerle imprigionate.
Entrò velocemente in cucina. 
“Cos'è successo?” chiese Louis preoccupato. 
Gli bastò vedere il viso della migliore amica per meno di un secondo che capì che non andava qualcosa. 
Lei non lo calcolò, la domanda le entrò da un orecchio e le uscì dall'altro. Aprì il frigorifero, prese una bottiglia di vodka liscia e lo richiuse con forza, facendo sbattere diverse bottiglie in vetro, e prese un pacchetto di sigarette lasciato sul tavolo.
Passò davanti ai divani, non ascoltando quello che le dicevano gli amici. 
Posò per un secondo lo sguardo negli occhi di Zayn, che la osservavano attentamente, cercando di leggerci all'interno le sue emozioni, i suoi sentimenti. 
Aprì la porta finestra e la richiuse dopo essere uscita in giardino. 
Non si preoccupò neanche di accendere le luci esterne. 
Si tolse le scarpe con il tacco, si sedette sul bordo della piscina e immerse i piedi nell'acqua. 
Era distrutta. Non riuscì più a trattenere le lacrime, dopo aver acceso la sua sigaretta. 
Quando la finì, ne accese un'altra. 
“Vattene” disse fredda, quando sentì dei passi strisciare lentamente sull'erba secca, a causa del freddo di quel periodo. 
La persona non la ascoltò, sedendosi sul bordo della piscina, imitando la ragazza e immergendoci i piedi. 
Tiffany alzò gli occhi per verificare chi fosse, e sospirò sollevata notando che non era Harry, bensì Zayn. 
“Non hai freddo?” le chiese.
“Tu?”.
Nonostante la freddezza della sua voce, Zayn vide le sue labbra assumere un colorito violaceo, per la bassa temperatura di quella notte. Si tolse la maglietta a maniche lunghe che portava, rimanendo a petto nudo, e facendola indossare alla bionda. 
Tiffany sorrise. Nessuno le aveva regalato un gesto così dolce. 
Per ringraziarlo silenziosamente, la bionda gli passò il suo pacchetto di camel blu. Il ragazzo ne prese una e la accese. 
“Cosa non ti piace di Harry?” chiese improvvisamente la ragazza, continuando a guardare l'acqua della piscina. 
Zayn la guardò stupito, senza però ricevere un suo sguardo.
“In che senso?”.
Aspirò qualche tiro dalla sigaretta, prima di rispondere.
“Hai capito” disse. 
Non dovette pensarci troppo, sapeva esattamente la risposta. 
“Il modo in cui ti guarda”. 
Tiffany assunse uno sguardo stupito, aggrottando le sopracciglia, continuando a fissare il vuoto. 
“Come mi guarda?”.
“Bene” disse soltanto.
Tiffany arricciò leggermente le labbra, e il ragazzo fu felice di averla fatta sorridere almeno per un secondo.
“Mi ha baciato” disse seria, dopo qualche minuto di silenzio generale. 
Zayn alzò le sopracciglia, sentendo quella strana sensazione, che provava solo quand'era con lei, crescergli al centro dello stomaco. 
“E cosa c'è di strano?” chiese.
Il migliore amico della ragazza, qualche minuto prima, gli aveva confidato la ‘storia’ che vi era tra i due. 
Tiffany assunse un'espressione stranita, continuando ad osservare l'acqua della piscina. 
“Louis mi ha detto” disse. 
La bionda sbuffò, rassegnata per il suo migliore amico che non riusciva a non essere sincero con gli altri.
“Non l'aveva mai fatto” disse, assumendo un tono arrabbiato, “ha detto che gli piaccio”.
Zayn sospirò. Iniziava a pensare di non avere molte possibilità con la ragazza. Si sentì obbligato ad ammettere a se stesso che lei era troppo per lui. Troppo bella, troppo astuta, troppo desiderata. 
Rimase così, in silenzio, immersi nei loro pensieri. 
“A me non piace” disse poi Tiffany, stupendo il moro. 
Zayn alzò gli occhi dall'acqua, osservando la bionda. La trovò con lo sguardo rivolto verso di lui, gli occhi che gli penetravano le pupille, ipnotizzandolo. 
“Sicura?”.
“Credo” disse sorridendo, e appoggiò la testa sulla sua spalla. 
“Ho paura di perderlo”.
“Se è un vero amico, non se ne andrà” rispose, accarezzandole i capelli.
Tiffany non era abituata a quella dolcezza. Nessun ragazzo gliel'aveva mai mostrata prima, e si stupì, trovandola magnifica. Come se avesse aspettato quei gesti per tutta la vita. 
“Grazie per essere venuto” gli disse infine. 
Il ragazzo la spostò dalla sua spalla, prendendole il viso tra le mani, come aveva fatto qualche ora prima.
Si avvicinò lentamente al suo volto, aspettando che lo respingesse, con uno schiaffo o con una spinta.
Invece, non ricevette nessuna delle due, anzi, rimase immobile, accennando un sorriso. 
Le si avvicinò alla guancia e le diede un bacio, poi un altro ed un altro ancora, fino a quando non si avvicinò all'angolo della sua bocca. 
Il moro non aspettò di più e si avvicinò ulteriormente. Le leccò lentamente le labbra, come per cancellarle il gusto del bacio di Harry, per sostituirlo con il suo. 
Le accarezzò la guancia con le dita, sentendo il dovere di protezione nei suoi confronti. Asciugò le sue lacrime salate, catturandole tutte nelle mani. 
La trovò incredibilmente debole, così diversa da come si mostrava solitamente. La sentì dolce, bisognosa di quel contatto che lui le stava regalando. 
Le appoggiò le labbra sulle sue. Erano fredde, e sapevano di limone e tabacco. Probabilmente era lo stesso gusto delle labbra del ragazzo. La sentì sorridere leggermente sotto il suo contatto.
Non approfondì il bacio, staccandosi dalle sue labbra. Non voleva approfittare di un suo momento di debolezza, avendo paura che si sarebbe potuta pentire, il giorno dopo, se fossero andati oltre. 
Tiffany sorrise, “grazie anche per questo”.
Le ricambiò il sorriso, spostandole una ciocca di capelli che, ostinata come lei, non voleva spostarsi dai suoi occhi. 
“Ne vuoi? A me fa schifo” gli disse poi, passandogli la bottiglia di vodka. 
Zayn scosse la testa, “perché l'hai presa, allora?”.
“Piace a Harry, così non avrebbe potuto berla” disse, sorridendo. 
Zayn non poté far a meno di ridere.
“Che grande vendetta” la prese in giro.
Lei gli diede un colpo sul petto, notando solo allora quanto fosse abbronzata la sua pelle. Notò, finalmente, i tatuaggi su cui tanto aveva fantasticato. Quei disegni, ai suoi occhi, parvero i più belli che avesse mai visto. Gli mettevano in risalto gli addominali scuri.
Sexy, fu l'unica cosa che riuscì a pensare. Dovette trattenersi dal non saltargli addosso, sapendo che non era il momento adatto. 
Sospirò, appoggiando di nuovo la testa sulla sua spalla. 
Rimasero così tutta la notte, finchè Tiffany non si addormentò, avvolta nel corpo caldo e nudo del moro. 









Angolo autrice:
Buongiorno ragazze! 
Spero che questo capitolo sia stato all'altezza delle vostre aspettative! Come avete visto Tiffany non è poi così tanto sicura dei suoi sentimenti! Fatemi sapere che ne pensate, grazie mille!
Oggi vi chiedo una cosa in particolare che ci terrei mi diceste: per chi tiffate? Harry o Zayn?
❤️

  
Leggi le 81 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: _xheystyles