30/11/2013
4 recensioni
XXV - Gazing into eachothers’ eyes
“But my dreams they aren't as empty.
As my conscience seems to be. I have hours, only lonely.
My love is vengeance that's never free”.
(The Who – Behind blue eyes)
Jeremy continuava a rimanere in silenzio, mentre Maggie si lasciava cullare da lui e dalla musica che continuava ad aleggiare per tutta la casa. Erano stati risucchiati in un'altra dimensione, dove esistevano solo loro e nessun altro: non c'era la scuola, non c'erano i loro amici, non c'era il disprezzo che avevano costantemente provato l'uno per l'altro...solo Maggie e Jeremy.
La magia si spezzò nell'esatto momento in cui la canzone trovò la sua conclusione e con essa anche i passi leggeri dei due ragazzi, che dovettero tornare alla realtà di poco fa.
Maggie spostò di poco il viso, senza il coraggio di alzare lo sguardo, ma la mano fredda di Jeremy le prese delicatamente il mento, portandola a sollevare lo sguardo verso di lui.
Era sempre strano perdersi negli occhi di lei, così azzurri e luminosi, come due fari nella notte più buia. E la sua vita era dannatamente buia, come un tunnel senza fine nel quale non riusciva a scorgere una via d'uscita. Eppure, ogni volta che i suoi occhi si posavano in quelli di Maggie, una voragine fatta di luce si apriva in quel tunnel inquietante, permettendogli di uscire.
Gli occhi di Jeremy erano come quelli di lei, solo che sembravano più chiari e intensi come un vero e proprio mare in tempesta che non trovava pace, infrangendosi continuamente contro gli scogli.
Era proprio in quel modo che le appariva Jeremy...come un animo in subbuglio, un mare agitato che nessuno riusciva a dominare ma mai come allora le era sembrato così tranquillo.
I loro visi erano così vicini che entrambi riuscirono a cogliere la possibilità di osservare ogni singolo tratto dei propri volti. Non era mai successo da quando si conoscevano.
Il ragazzo arrivò a sfiorare leggermente il naso con il suo, senza neanche rendersi conto di ciò che stava facendo. Solo che non voleva interrompere quel contatto che avevano creato.
“Maggie! Dove sei?”.
La voce di Paige, proveniente dal corridoio, portò Jeremy ad allontanarsi subito, come se la realtà fosse arrivata a lui sotto forma di una secchiata di acqua gelida.
Maggie lo guardò interdetta dopo che Jeremy l'ebbe spinta via, ma non ebbe tempo di ribattere che lui era già corso fuori dallo studio e lei era rimasta lì al centro della stanza con i piedi scalzi e lo sguardo fisso e confuso verso la porta aperta.
Il volto di Paige sbucò dopo qualche minuto.
“Cosa fai senza scarpe?”, le domandò l'amica, mettendo le mani sui fianchi.
“Avevo male ai piedi”, rispose subito lei con una faccia ancora scossa.
La gola era secca e i piedi le bruciavano ancora per colpa dei dannati tacchi. Ancora una volta, lei e Jeremy si erano inesorabilmente avvicinati, e poi una forza esterna li aveva separati violentemente. Lo sguardo di lui era cambiato all'improvviso come se si fosse svegliato, come se avesse avuto una sorta di rivelazione...ovvero che ciò che stava per accadere era sbagliato per entrambi.
Quel ragazzo era un vero enigma, che forse lei non sarebbe mai riuscita a decifrare.
Angolo dell'autrice
Eccomi con la flash di oggi che si riallaccia al prompt “Dancing” e mette fine alle vicende di Maggie e Jeremy. Ho preferito lasciare un finale “aperto” e non so cosa ne sia uscito visto che il mio umore oggi non è dei migliori. Comunque spero vi piaccia e grazie a tutti quelli che hanno messo la storia fra le seguite/preferite/ricordate, non vi ringrazierò mai abbastanza <3
Alla prossima, un abbraccio :)