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Autore: Shadows_alien    30/11/2013    1 recensioni
"Papà tu dove farai le vacanze?" chiesi timidamente abbassando la voce "dove le stai facendo te Laura mi farò una settimana quando te ne vai via dal campeggio" disse orgoglioso "cosa ma papà sei pazzo? Qui mi conoscono quasi tutti non voglio che mi fai fare figuracce" dissi ad alta voce "Laura Kaulitz vedi di darti una calmata." disse con tono alto e deciso.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'siamo una famiglia questo è importante'
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Capitolo 33.

 

Tutto si può riparare

 

Mi svegliai prima di Alessandro giusto per preparare la colazione e portargliela a letto -cavolo che fame- pensai prendendo il vassoio tra le mani portandolo in camera mia “buongiorno amore mio” dissi poggiando il vassoio sul suo comodino “ehi buongiorno” disse girandosi verso di me “come hai dormito?” chiesi “bene molto bene” disse sedendosi “sono felice” dissi rimanendo in ginocchio davanti a lui “perché?” mi chiese Alessandro guardandomi “beh mancano ancora 4 mesi e poi oggi ho la visita e vorrei che venissi anche tu” dissi con un sorriso semplice “Laura devo coprire il tuo turno non posso mi dispiace piccola” disse prendendomi le mani “non ti preoccupare mi faccio accompagnare da mio padre” dissi alzandomi e andando a lavarmi.

 

Finii di lavarmi e vestirmi mandai un messaggino a mio padre per dirgli di venirmi a prendermi e portarmi dalla ginecologa.

 

Rimasi in camera per un'oretta per stare tranquilla, ma appena sentii la voce di Alessandro mi avvicinai alla porta e gli sentii dire cose strane come: amore mio tranquilla io ci sono per te ti amo “Alessandro” dissi andando in salone guardandolo scioccata “oh no Laura non è come sembra io non amo nessuno” disse balbettando appena vide le mie lacrime “sei una merda” urlai uscendo dirigendomi verso il bungalow di mio padre, che lo incontrai a metà strada “piccola che succede” mi chiese vedendomi

 

in lacrime “mi stava tradendo con un'altra papà” dissi abbracciandolo e nascondendo il mio viso sul suo petto “amore io ti accompagno alla visita poi gli parlo io al ragazzo e vediamo di risolvere” disse staccandosi e guardandomi negli occhi “no papà io non voglio risolvere voglio solo che se ne vada dalla mia vita” dissi facendolo girare per andare verso la sua macchina.

 

3 ore dopo.

 

La ginecologa mi guardò con aria negativa e si avvicinò a me “signorina Kaulitz in questo periodo sta subendo stress?” mi chiese “un po' perché?” dissi guardandola insospettita “perché si vede dalla sua faccia il piccolo sta bene per fortuna ma se deve subire stress torni a casa” disse secca “sono sollevata di sapere il piccolo o la piccola sta bene” dissi sorridendo “mancano solo 4 mesi quasi 3 devi essere rilassata comunque si è già messo in posizione” disse sorridendo “dottoressa potrei sapere il sesso?” chiesi con un pizzico di curiosità “certo! È un bellissimo maschietto”disse sorridendo “benone Alessandro voleva una femmina e io un maschietto credo proprio che il papà di questo monello si deve accontentare” dissi togliendo il gel dalla pancia e abbassandomi la maglietta “bene ci vediamo il mese prossimo e non faremo più due settimane alla volta” disse andando dietro alla scrivania “arrivederci e alla prossima” disse dandomi la mano.

 

Appena tornammo in campeggio io andai subito in spiaggia e andai dai ragazzi “ciao ragazzi e Alessandro” dissi secca alla fine “ehi com'è andata la visita?” mi chiese Lorena “molto bene ha detto che sono troppo stressata ma il bambino sta bene e mi ha detto anche il sesso” dissi sorridendo “bene è un maschietto o una femminuccia?” mi chiese Mattia “maschio proprio come volevo io” dissi felice “beh potevi dirmi che andavi dalla ginecologa” sbottò Alessandro “a dir la verità tu lo sapevi benissimo e hai rifiutato di venire e poi scommetto che dovevi vederti con la tua fidanzata” dissi tirandogli i rasta “che dici Laura, ascoltati quando parli e poi volevo saperlo anche io dalla ginecologa” disse alzandosi di scatto e venendo verso me “che dico? Dico la verità Alessandro, sei troppo impegnato da andare dalla tua troietta piuttosto che venire con me dalla dottoressa per vedere il piccolo” urlai per poi voltargli le spalle e allontanarmi da lui “eh no Laura tu non mi volti le spalle e non te ne vai” disse venendomi dietro “Alessandro hai capito male te, io me ne vado da mio padre” dissi andando verso le docce per bagnarmi un po' i capelli.

 

Andai all'ombrellone di mio padre per stare un po' tranquilla “ehi piccola come va?” mi chiese appena mi vide “papà sono stanca morta non ne posso più” dissi sbuffando "mi ricordi tua madre piccola mia sei proprio come lei all'inizio del sesto mese si stancava" disse facendomi mettere vicino a lui per abbracciarmi "papà la mamma quanti anni aveva quando mi aspettavate?" Chiesi appoggiando la mia testa sulla sua spalla "16 anni piccola i suoi genitori a momenti mi uccidevano ma appena sei nata mi sono preso cura di te" disse sorridendo.

 

Io mi rialzai e andai al bar "eccola" urlarono i ragazzi "vieni Laura su vieni qui con noi" urlò Alessandro "ma piantatela" urlai andando a un tavolo "che hai?" Disse Mattia venendo verso me "non ho nulla sono stanca" dissi chiudendo gli occhi "è successo qualcosa fra te e Ale?" Mi chiese sedendosi davanti a me "no no tranquillo" dissi balbettando "ehi so che stai mentendo! Ora dimmi che è successo perché vedo che tu e Alessandro oggi siete molto distaccati” disse guardandomi in faccia “non è successo nulla stai tranquillo anzi è successo qualcosa e lo sa lui” dissi guardandomi la pancia per non incrociare il suo sguardo “non vuoi parlarne?” mi chiese abbassandosi per incrociare il mio sguardo “no non voglio scusami ma non riesco se lo vuoi sapere vai a chiedere ad Alessandro” dissi alzandomi di scatto per poi allontanarmi “Laura” urlò mio padre “ehi dimmi” dissi girandomi “è arrivato Lucas con Flavia per fare le vacanze qui ti tengo lontana da Flavia non voglio che ti aggredisca” disse venendomi davanti “ok tranquillo io vado solo all'entrata per accogliere” dissi iniziando a camminare.

Andai verso l'entrata del campeggio per fare l'accoglienza e appena vidi Flavia mi girai subito per non farmi riconoscere “Laura” urlò Lucas correndo verso me “Lucas perché hai urlato?” dissi coprendomi gli occhi con le mani “ma Laura io credevo che volevi vederci” disse Lucas incrociando le braccia “volevo vedere te ma non tua madre ma va beh dai io ora vado in spiaggia vieni con me che ti porto da papà” dissi posando il mio braccio destro dietro il suo collo.

Andammo insieme in spiaggia “è bello essere animatori?” mi chiese “bellissimo” risposi sedendomi al bar “vorrei farlo anche io” disse guardandomi “amore mio fallo in Germania non qui perché non capiresti nulla dell'italiano” dissi ridendo “ovvio. Laura papà ti ha detto qualcosa?” mi chiese “no perché? È successo qualcosa?” chiesi strabuzzando gli occhi “si ho fumato una sigaretta l'altra sera e quando mi ha video chiamato l'avevo in bocca” disse guardando in basso “Lucas papà ti potrebbe ammazzare di botte per quello che hai fatto” dissi alzandomi allarmata “lo so voglio andare da lui per parlargli” disse guardandomi “vieni con me” dissi avvicinandomi a lui “Laura” urlò Mattia “ohi dimmi” dissi fermandomi “Alessandro ha detto che se non lo perdoni si suicida vieni con me fai in fretta” disse con il fiatone “merda no! Ok dai vengo” dissi chiudendo gli occhi “muoviamoci” disse prendendomi per mano iniziando a camminare velocemente “ehi calmati Mattia” urlai “sono preoccupato per lui ecco tutto” disse girando una volta entrati in campeggio.

Appena arrivammo all'appartamento entrai da sola e lo cercai “Ale dove sei?” urlai camminando all'indietro “Alessandro dove sei?” urlai tra i singhiozzi “sono qui” urlò dalla nostra camera.

Corsi per andare da lui e appena lo vidi a terra con del sangue vicino mi avvicinai “perché lo hai fatto Ale?” chiesi abbassandomi vicino a lui “perché ti amo Laura io ti amo non posso vivere senza di te sei la mia piccola” disse tra i singhiozzi “pure io ti amo ma mi hai tradita e mi ha fatto parecchio male” dissi abbassando lo sguardo “lo so piccola mi sento un verme vorrei farmi perdonare mi manchi topolina mia” disse abbracciandomi “mi manchi anche tu Ale” dissi chiudendo gli occhi “torniamo insieme ti prego se no io rischio di morire dentro” disse guardandomi “ok torniamo insieme” dissi sorridendo e annuendo “grazie piccola” disse stringendomi “dai ora dammi delle bende e il disinfettante che ti curo le ferite” dissi staccandomi “te le porto subito” disse alzandosi e andando in bagno.

Appena tornò con le cose che gli avevo chiesto si mise a terra vicino a me e allungò il polso che si era tagliato “amore la prossima volta parlamene subito io non voglio che ti tagli io e te stiamo per diventare genitori” dissi iniziando a disinfettargli i tagli “lo so” disse tirando verso se il braccio appena sentì che glielo toccai “scusa” dissi continuando a disinfettarglielo. Appena finii di disinfettarlo lo fasciai con le bende che mi aveva portato, quando finii ci alzammo e portammo le cose in bagno per non lasciarle in giro “grazie piccola” disse baciandomi “di nulla amore. Però adesso andiamo in spiaggia mio fratello sta per essere sbranato da mio padre” dissi tirandolo dietro di me “che ha combinato?” mi chiese “ha fumato una sigaretta l'altra sera e mio padre lo ha scoperto in una video chiamata” dissi in fretta.

Appena andammo in spiaggia presi da parte Lucas “ti porto io da papà ma stammi dietro prima che inizia” dissi “ok” disse annuendo.

Andammo da mio padre, ma conoscendo Lucas si è messo davanti e così si è preso un ceffone “Lucas io te lo avevo detto ora sono fatti tuoi” dissi andandomene.

   
 
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