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Autore: _Yozora_    30/11/2013    1 recensioni
Intanto un ragazzo moro, in piedi dall'altra parte della stanza, con una cartella di documenti tra le mani, la osservava in silenzio e soprappensiero.
- sei preoccupato per Mai? - chiese una voce proveniente alla sua destra.
Naru si voltò verso il suo interlocutore guardandolo serio – continua a lavorare Rin -
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kazuya Shibuya, Mai Taniyama
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mai sedeva su quel vecchio divano di quella vecchia casa abbandonata da tempo.
Tutto era rimasto immutato là dentro, esattamente come lo ricordava, come lo aveva lasciato.
Così come gli oggetti anche i ricordi di sé erano stati custoditi all'interno di quella casa gelosamente, esattamente come lo erano nella sua mente.
Pensava di essere riuscita ad imparare a conviverci, ma si era sbagliata.
Non sarebbe dovuta tornare lì.
Lo aveva capito appena ci aveva rimesso piede, ma non poteva più tornare indietro. Quella storia la riguardava in prima persona e lei doveva sapere.
Anche a costo di riaprire vecchie ferite.
Doveva farlo.
- Ricapitolando, il motivo per cui sei venuta qui era capire in cosa erano invischiati i tuoi genitori che poi è anche ciò che ci aiuterebbe ad andare avanti con le indagini alla villa – parlò Bou-san
- Quindi cosa speri di trovare? -
La ragazza riportò l'attenzione al presente
- Non lo so, documenti, rapporti o qualsiasi altra cosa scritta che riguardasse il loro lavoro. Forse troveremo qualcosa nello studio di papà -
- Credi davvero che i tuoi genitori abbiano lasciato cose che tu non avresti dovuto sapere in casa? - chiese Naru
- Non se non fossero stati assolutamente sicuri che io non le avrei potute trovare per caso -
La castana si alzò e si diresse verso la stanza che suo padre usava come studio seguita dagli altri.
Si fermò davanti alla porta chiusa e deglutì.
Una mano le si posò sulla spalla.
Si voltò ed incrociò lo sguardo di Lin.
Era strano, ma più imparava a conoscerlo più si sentiva legata a lui come una figlia ad un padre.
Non provava quella sensazione da tanto.
Prese coraggio ed aprì la porta.
Entrò.
Guardandosi attorno notò che neanche lì niente era cambiato.
A quanto pare persino i gatti avevano lasciato inviolata quella casa.
Si avvicinò alla scrivania e la percorse toccandola con un dito incurante della polvere che vi si era posata.
Gli altri erano in religioso silenzio.
Avevano come la sensazione di essere degli infiltrati in un momento privato di Mai.
La nostalgia, tristezza e malinconia della ragazza era così palpabile da essere opprimente.
La castana rimase immersa nei suoi pensieri ancora qualche minuto poi alzò lo sguardo sugli altri.
- Allora direi di cominciare a cercare. Credo di aver visto papà chiudere una cassaforte da bambina mentre passavo davanti alla porta. All'epoca non ci avevo dato peso ed ero piccola perciò non ricordo di preciso dove fosse -
- Beh allora direi che non ci resta che trovarla – disse Jhonn con il suo solito entusiasmo.
Così cominciarono le ricerche.
 
 
- Trovata! - esclamò Ayako dopo un ora buona di ricerche.
Gli altri si avvicinarono.
In basso dietro a un mobiletto di legno facile da spostare appoggiato alla parete in fondo allo studio, si trovava la cassaforte.
- Ovviamente ci vuole il codice e noi non lo abbiamo – aggiunse sconsolata.
Mai si inginocchiò e fece un tentativo pregando che suo padre avesse usato il suo solito giochetto anche per quella cassaforte.
Si aprì.
La ragazza si lasciò sfuggire un sorriso.
- Mio padre aveva inventato un codice. Aveva associato ogni lettera dell'alfabeto ad un numero, così a volte si divertiva a comporre le password usando i numeri al posto dei nomi. Ho pensato che, forse, questa non avrebbe fatto eccezione. - spiegò mentre né tirava fuori il contenuto che aveva accumulato polvere come il resto della casa.
Passò le pile di fogli agli altri.
- Direi che è giunto il momento di controllare le scartoffie – disse Bou-san ironicamente.
Mentre gli altri si sedevano dove trovavano posto e cominciavano a sfogliare i documenti che avevano in mano, Jhonn stava osservando la libreria.
Ad un certo punto il suo sguardo si fermò incuriosito sugli interruttori.
- Mai, questo a cosa serve? - chiese il biondo indicando un pulsante tondo e rosso vicino a quello che avrebbe dovuto essere della luce.
La castana si avvicinò
- Papà diceva che era per il condizionatore, ma non mi ha mai permesso di premerlo – disse
Poi riflettè aggiungendo
- Quelle poche volte che mi ha lasciato entrare qui dentro -
Il giovane esorcista si strinse nelle spalle e lo premette.
La libreria girò a 90° e si bloccò mostrando dietro di sé un'altra stanza.
- Non sapevo ci fosse una stanza del genere in questa casa – affermò la ragazza.
Naru, che aveva esaminato i suoi fogli fino a quel momento, alzò lo sguardo
- Ovviamente – disse come se fosse una cosa scontata trovare una stanza dietro una libreria
- Avrei dovuto immaginarlo -
Mai lo guardò incuriosita.
Fu Lin a prendere parola.
- Generalmente questo tipo di stanze viene usato proprio come nascondiglio sicuro. Difficilmente chi non sa che esiste pensa a cercare – spiegò poi si affiancò a Mai
- Sopratutto una ragazzina di 12 anni che raramente entrava qui e che era convinta che l'interruttore in più avesse altri scopi – aggiunse poggiandole una mano sulla spalla.
La ragazza sospirò
- Capisco – sussurrò per poi aggiungere in un tono di voce normale
- Quindi se i miei genitori stavano lavorando a qualcosa di pericoloso, qualsiasi cosa legata a quel caso potrebbe essere là dentro -
Incrociò lo sguardo dell'uomo accanto a sé per cercare con ferma.
Lin annuì.
Mai fece un respiro profondo
- Allora non perdiamo tempo -

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Angolo autrice:
Salve a tutti!!! Da quanto tempo! Chiedo perdono per la mia assenza prolungata ma mi mancava l'ispirazione e non mi è tornata fino a qualche giorno fa. In più sono stata impegnata. Scusatemi cercherò di farmi perdonare, pregando che il blocco di fantasia tardi a ritornare il più possibile.
rafxsulfusxsempre: Come hai potuto vedere non sono riuscita ad aggiornare prima del tuo ritorno quindi non ti sei persa niente =) Spero che perdonerai questa povera ritardatrice cronica e continuerai a recensire.
Killapikkoletta: Grazie per ciò che hai detto sullo scorso capitolo perchè sinceramente ultimamento temo di star rendendo Naru fin troppo sentimentale, perciò sapere che il fatto che si stia sciogliendo piaccia mi rallegra molto. Spero che, nonostante il ritardo colossale, continuerai a seguirmi.
vibe2115maga: Mi fa piacere che la mia storia ti piaccia e spero tanto che continui a farlo
astro_e_fiocchi: In una mattinata??? WOW! L'hai propio divorata con gli occhi =) Mi fa molto piacere spero che continui ad appassionarti e miraccomando continua a farmi sapere cosa ne pensi
Beh ringrazio tutti quanti per aver letto la mia storia e spero vivamente che continuerete a farlo.
Vi saluto, al prossimo capitolo.
_Yozora_
  
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