Sasuke…

Sono io, Sakura.

Ti ricordi di me?

Certo che stupida… Ti ricorderai sicuramente di me. Mi ricorderai come quella tua compagna rompiballe che sbavava per te, che se ti succedeva qualcosa sarei stata in grado di compromettere la salvaguardia della squadra, per salvarti.

A ripensarlo mi sento davvero una cretina. Eppure sono passati i tempi in cui eravamo dei ninja cretini che facevano semplice e stupide missioni. Infatti Naruto ha smesso di fare il cretino… O almeno si contiene. E Kakashi-sensei ha smesso di fare ritardo. Ma quel libro osceno lo legge sempre.

Sono passati tre anni.

Ho smesso anche di essere la ninja paurosa e sprovveduta di una volta. Quella ragazzina aveva solo qualcosa di prezioso che voleva donare a te, solo a te.

E tu te ne sei andato.



Ci hai traditi per quel viscido serpente.
Per un potere più grande.
Per una vendetta che ti consuma come un fuoco dirompente, che si perde nei cieli della notte.

Non so come descrivere i sentimenti che mi sconvolgono ogni qualvolta ripenso a quel maledetto giorno in cui te ne andasti. Cercai di donarti me stessa, quel segreto che tenevo nascosto dentro al petto… Quel qualcosa di prezioso che adesso ha uno squarcio irreparabile.

Ma non lo raccogliesti. Non lo accettasti.
Ti odio per questo.
Ti odio per la sofferenza che hai procurato a me, a Kakashi-sensei, a Naruto e a tutta Konoha.

Ma ti amo.

Sei come le stelle cadenti che si perdono nella notte.
Sei come le bolle di sapone che svaniscono appena le sfiori.
Sei come questi fiori selvaggi che sto ammirando in questi attimi, illuminati dalla luna.

Non ho l’impulso di piangere, né di sorridere. Ho solo la speranza che infiamma il mio sguardo: la speranza di rivederti. Rivederti litigare con Naruto, come fratelli. E rivedere il tuo mezzo sorriso rivolto a me, solo a me.

Dove saremmo oggi, se non te ne fossi andato, se Orochimaru non ti avrebbe desiderato al tuo fianco?

Lo potrò sapere solo quando ti verrò a riprendere. E giuro che lo farò. Anche a costo di morire.

-Sakura!! Sei pronta? Dobbiamo andare!!

Gridò all’improvviso Naruto da lontano. Reggeva lo zaino sulla spalla destra e accanto a lui c’era Kakashi, immerso nella lettura.

-A…Arrivo!! Rispose incerta la ragazza.

Si alzò in piedi, guardando la lettera appena scritta.

La stracciò in mille pezzi e il vento cominciò a trasportarli lontano. Sakura li guardò. Poi prese lo zaino e raggiunse i suoi compagni di squadra.

***

In un luogo poco lontano, una figura, che apparteneva ad un ragazzo, stava seduta su una finestra, e si godeva la brezza serale, che profumava di fiori di sakura.

Assaporò l’aria fresca fino a quando non si alzò un vento improvviso, che portò con sé foglie secche e… pezzi di carta.

Il ragazzo li guardò scivolare in terra e si piegò per raccoglierli. Si accorse che erano scritti. In un pezzo c’era scritto: Sasuke, sono io Sakura.

Egli trasalì. Prese un altro pezzo in cui la ragazza aveva scritto: Ma ti amo.

Rimase un paio di minuti a guardarli.

Poi, sogghignando, conservò i pezzi nella fascia del suo kimono e andò a dormire.

 

OWARI

 

Ndautrice: grazie, Nakushita Kotoba, song di Naruto che sta in ripetizione nella mia testa da quando ho scritto questo shot… La fic in sé era un modo per far riflettere Sakura, ma anche... Sasuke? oO  Forse è diventato troppo pragmatico per la mia comprensione… Ja ne, by Shun ^^