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Autore: MillyMalfoy    05/05/2008    3 recensioni
A volte i sogni sono migliori della realtà. A volte la realtà è quello che abbiamo sempre sognato. Scritto per il concorso Naru/Hina di Ayumi e Ferula91
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ti giri pallida fra le lenzuola, i tuoi seni ballano ritmicamente e i tuoi fianchi sinuosi mi invitano a baciarli; scosto liev

Ti giri pallida fra le lenzuola, i tuoi seni ballano ritmicamente e i tuoi fianchi sinuosi mi invitano a baciarli; scosto lievemente, di poco, il lenzuolo che ti avvolge fra i suoi intrecci e avvicino le mie labbra alla tua nuda carne. Tu, nel sonno, sorridi. La mia mano senza ragione ti accarezza la guancia, ti accarezza i capelli e li scosta dietro l'orecchio. Il tuo viso è l'immagine vivente dell'amore.

La innaffidabile luna rischiara il buio della notte, ma fra poche ore il sole verrà a reclamare il regno di questa terra. Mi ritorno a sdraiare al tuo fianco e come un bambino che sta per nascere mi fermo a guardarti, osservo ogni tua curva, ogni tua piccola imperfezione e ringrazio Madre Natura con le lacrime a gli occhi, perché nulla di così imperfetto è mai stato così bello.

Le tue gambe si muovono e sfiorano le mie, sento la mia eccitazione muoversi insieme al tuo corpo e i ricordi fluiscono alla mia mente, riportandomi alla sera prima, quando il tuo corpo fra le mie mani gridava l'amore.

Ritorno al giorno più importante della mia vita: il nostro giorno. Quando con i colori della primavera tu ti sei avvicinata a me, mi hai stretto una mano fra le tue e insieme abbiamo affrontato l'arroganza di uno sconosciuto che professava di poterci rendere una cosa sola davanti a Dio e al popolo.

Come se qualcuno potesse decidere a chi noi apparteniamo.

Io non ho scelto di essere tuo, è stato il destino che ha deciso al mio posto, e mai decisione fu più giusta e piena di fortuna.

Un altro brivido corre lungo la mia schiena: i tuoi piedi hanno sfiorato le mie cosce, un altro vortice mi assale e torno in un corridoio senza finestre né uscite a camminare vorticosamente avanti e indietro, ad aspettare interminabili ore, solo. Per poi vedere una vecchietta reggere la vita, portare fra le sue braccia il mio cuore, il mio amore, il mio futuro.

Quante lacrime di gioia ho versato con te al mio fianco?

Quante lacrime di dolore hai versato per me? Quando io non vedevo, quando io non capivo, quando io non sapevo.

Ricordo quel giorno nel bosco quando tutto felice ti corsi incontro e tu te ne stavi in lacrime vicino a quell'albero.

Ti presi le spalle e tu ti allontanasti da me urlandomi contro non ricordo nemmeno quale insulsa accusa, e allora io tentai di avvicinarmi ancora una volta, ma tu eri furiosa. Mai ti avevo visto così determinata, così assolutamente decisa. Mai in tutta la mia vita potrò mai dimenticare le tue parole: “Naruto-kun credi che ti aspetterò ancora per molto? Non sono più una ragazzina insicura che si nasconde alla visione del suo miraggio. Ti amo, ma tu sei così cieco o così stupido da non poterlo vedere!” e mi desti uno schiaffo.

Come il primo vagito di un bambino risvegliato dalla botta della nutrice, io venni partorito a vita nuova. Il primo respiro fu il più doloroso.

Mi avvicinai e senza dolcezza o delicatezza ti afferrai il capo e ti baciai, spaventato che tu potessi scappare ti strinsi forte. Solo dopo, quando vidi che non ti saresti allontanata da me, ti dimostrai la mia dolcezza, ti porsi il mio cuore.

La mia bocca è di nuovo a contatto con la tua pelle, sono assetato e nessun liquido materiale potrà mai appagarmi, solo il tuo sapore, solo le tue membra possono calmare la mia irrequietezza.

Domani sarà una lunga giornata, incominceranno i festeggiamenti per l'iniziare della primavera, e dovremmo ricevere diverse delegazione giunte dai vari villaggi. Se avessi saputo che fare l'Hokage può essere talvolta così tedioso avrei decisamente cambiato sogno. Ma tu sarai al mio fianco, so che la tua mano troverà la mia in ogni momento di stanchezza e di tensione.

Come il giorno della mia investitura a capo villaggio. La coronazione di ogni mio sogno, di ogni mio giorno di duro lavoro. Oggi sono qui a proteggere il mio villaggio, i miei amici, la mia famiglia e te: il mio cuore.

Ogni giorno accanto a te è il più dolce dei doni, ogni volta che mi guardi con orgoglio, ogni volta che sento la tua approvazione per quello che sono diventato, per quello che sono riuscito a offrirti:

una casa degna di una Hyuuga, una famiglia, il mio amore.

Sfioro il tuo ventre rotondo e sorrido, sento una vibrazione sotto le mie dita mentre lo accarezzo, sento nostro figlio; scusa, nostra figlia muoversi e trepidare di nascere in un mondo meraviglioso....

“Naruto” chiama lei.

“Dimmi Hinata” rispondo io.

Kenji è già addormentato. Ogni sera è sempre più faticoso. conclude lei prima di scendere fra le mie braccia.

Mi guardo attorno e vedo solo il buio. Generoso regalo di un amico d'infanzia, del più caro, del più prezioso.

Lei mi bacia il mento, per poi risalire lungo la guancia, e giungere alle mie labbra, dove le dimostro quanto l'ami e quanto lei sia l'unica persona a questo mondo che mai mi ha abbandonato.

Ci ritroviamo sotto le coperte abbracciati.

Kenji piange, lei si sveglia e si dirige verso di lui; io non posso nemmeno prendermi cura di mio figlio, del mio amore.

Lei ha le dita gonfie e rotte dal lavoro, gli occhi stanchi dal poco sonno.

Lei è una Hyuuga e vive con me in una casa che fatico a definire tale.

Suo padre non ha mai accettato un cieco nella sua famiglia. La casata con la vista più acuta e un cieco: quale scherzo devo essere sembrato alla sorte.

Nessuno dei miei vecchi amici è disposto a darmi un lavoro, nessuno in quel maledetto villaggio è disposto a darmi uno stramaledetto lavoro.

La gente per le vie mi compiange e mi tiene a distanza: non sono più l'involucro della volpe a nove code, sono solo un guscio vuoto.

Ma so quanto lei ami questo villaggio e quanto non voglia lasciarlo. Se solo potessimo andarcene, raggiungere Suna, sarebbe tutto così diverso…ma forse ha ragione lei: Gaara non potrebbe mai ridarmi la vista, e un lavoro non mi rende un uomo migliore.

Rientra in camera e sente le mie lacrime di frustrazione scendere copiose. Senza dire nulla si avvicina a me e mi bacia.

L'amo.

Come mai nessuno è stato amato, come mai nessuno è stato posseduto, come mai nessuno abbia amato.

Stesi sotto una pallida luna che filtra attraverso le aperture del tetto, l'accarezzo, le bacio la pelle così liscia e profumata, infine le sfioro il ventre rotondeggiante.

Un altro piccolo frutto maturerà e cadrà sulla terra a breve, e nessun altro bambino potrà mai dirsi più fortunato, potrà mai essere più felice.

Nessun giocatolo, nessun vestito pregiato, nessun viaggio in paesi lontani troverà ad aspettarlo, ma un padre cieco, una madre stanca della vita, e un fratellino di poco più grande.

Ma nessun altro bambino del creato sarà così amato, così voluto, così felice.

Perché una vita insieme a te, con te e per te è stato l'unico vero sogno delle mia vita.

  
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