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Autore: insane mind    01/12/2013    1 recensioni
Si è vero, magari leggendo l'introduzione può sembrare una semplice e banale storia d'amore,ma io avevo bisogno di scriverla e magari qualcuno ha bisogno di leggerla.
Tutti, prima o poi, trovano l'amore...chi più facile e chi meno, questo è il caso di Giò e "Alex", un amore più difficile di questo non poteva esistere, ma se davvero è importante, bhè si lotta...si lotta insieme, nel bene e nel male...soprattutto nel male.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fissavo il soffitto senza distogliere lo sguardo da quelle figure sinuose che venivano e andavno una dopo l'altra, il rumore delle macchine che sfrecciavano sull'asfalto fresco della notte, il lampione arancio che timidamente filtrava la sua luce attraverso le mie persiane.

Ritornano così quei giochi sinuosi ed eleganti, silenziosi e perfetti nella loro imperfezione.

Non riuscivo a chiudere occhio, c'era qualcosa che me lo impediva, non qualcosa di fisico ma di morale.

Sentivo una strana sensazione di felicità mista a delusione e consapevolezza; la sentivo amara in bocca e nello stomaco.

Continuavo a fissare quel soffitto anonimo, sbadigliai più volte fino a farmi scendere le lacrime.

Ne sentii una in particolare, calda e lenta scorrere lateralmente al mio occhio, per poi sentirla scivolare via sulla tempia fino a perderla tra i capelli.

L'avevo persa, ma poco dopo ne tornarono delle altre, sta volta non a causa dei sbadigli.

Lacrime amare e consapevoli...forse consapevolmente amare.

Mi resi conto di essere come il mio soffitto...anonima.

Me ne stavo li, da sola, in un letto matrimoniale, con una canottiera bianca anonima e slargata, gli innumerevoli cuscini sparsi per il letto, il lenzuolo fresco accartocciato alla fine del letto; l'aria fresca che entrava dalla fnestra aperta.

Un buio chiaro mi avvolgeva soffonadomi, mi resi conto di essere da sola.

Pochi amici e forse neanche così buoni, la famiglia sempre in viaggio, e mai il primo amore; si è vero, sembra un discorso così infantile ma ognuno di noi dovrebbe avere accanto una persona che non sia un vecchio amico o un famigliare, è palese, avere qualcuno che ti ama fa bene all'anima e alla mente, ma qualcuno che ti ami egoisticamente.

Guardai la sveglia sul comodino, le 3 e 25, avevo ancora tutta la notte per provare a dormire, ma sapevo perfettamente che non avrei chiuso occhio.

Il comodinò vibrò facendomi sobbalzare, allungai la mano e presi il cellulare.

Un messaggio da Mattew : " Non so se leggerai questo messaggio, forse no, forse domani mattina,forse non mi risponderai o lo ignorerai completamente ma intanto te lo mando.

Sono contento di averti conosciuta, e devo ammettere che dal giorno del mare ti penso un pò, non so se di mattina, di pomeriggio, forse sempre, forse la notte, però ogni tanto ti penso; cioè non è che ti penso ma mi vieni in mente, così, senza motivo.

Non sò che cosa significa, so solo che mi piacerebbe chiacchierare ancora un pò con te, cioè, mi fai sentire ascoltato.

Scusami forse tu stai dormendo ma io non riesco a prendere sonno, te l'ho detto che mi capita di pensarti di notte, e spesso non dormo perchè ho paura che la mia mente possa smettere di pensarti, allora rimango sveglio.Vabbè scusami, buona notte".

Lo lessi un paio di volte. Sorrisi debolmente davanti il piccolo schermo artificiale.

Ci pensai un pò, e poi mi decisi a rispondere; scrivevo e cancellavo, correggevo, modificavo e ricancellavo di nuovo, poi capii che lui non avrebbe voluto un messaggio chilometrico, ma, al contrario, semplice e conciso.

"Neanche io riesco a dormire, ci vediamo domani alle 10 davanti al bar della stazione; a domani...Buona Notte".... invia, i tre pallini si caricarono un paio di volte prima di affermare che il messaggio era stato inviato.

La risposta mi arrivò quasi subito...me lo immaginai lì, sdraiato nel letto come me, con il cellulare in mano ad aspettare questa semplice risposta, ma con l'ansia che gli potesse arrivare anche una risposta negativa...sembra un discorso così egoista, eppure è così, lo sò perchè io sono come lui.

" a domani è la promessa più bella che una persona possa fare... a domani"

Sta volta il mio sorriso fu meno debole e più vivace...mi aveva letta nel pensiero e finalmente riuscii a prendere sonno.

...............................................................

Non avevo mai dormito così bene, mi svegliai riposata e rilassata...stavo bene.

Mi stiracchiai allungando le braccia sulla testa, e automaticamente girai la testa verso il comodino, guardai l'ora con gli occhi ancora gonfi...le 9:45

-Sntissima divinitàà-

Mi buttai letteralmente giù dal letto cadendo più volte a causa del lenzuolo attorcigliato alle caviglie.

Corsi in bagno a lavarmi, raccolsi i capelli inguardabili in un cipollotto improvvisato, misi un pò di mascara per essere più presentabile...forse...

Misi la prima canottiera nera che trovai, un poantalone etnico, vans nere e uscii di casa.

Cominciai a correre; il sole già caldo mi imperlò la fronte. Guardai l'ora sul telefono, le 9:55.

"Che culo" dissi tra me e me, e ringrazia l'incontro con il proff al parco, ero decisamente meno stanca essendo un minimo allenata.

(L'incontro con il proff...l'incontro con il proff...l'incontro cn il proff.)

-Posso sedermi intanto per favore? stò aspettando una persona- Chiesi ad un ragazzo, probabilmente il barista, con il suo grembiulino nero legato alla vita e una sigaretta appena iniziata.

Abbassò lo sguardo, buttò fuori il fumo, mi sorrise -prego accomodati-

Sorrisi per ringraziarlo e mi sedetti ad un tavolino all'ombra.

Stavo giocando con il cellulare quando non vidi più niente. Due mani mi coprirono gli occhi, sorrisi, misi le mie mani sulle sue -Sei con 5 minuti di ritardo lo sai?

-Mmm non lo faccio più scusami-

Rimasi immobile...non era la voce di Mattew. Abbassai le sue mani, ma non ebbi il coraggio di girarmi, poco dopo fece il giro del tavolino e si sedette di fronte a me.

-S-s-salve Proff- Balbettai imbarazzata.

-Sembra tu abbia visto un fantasma, stavo passando di quì e ti ho vista correre, hai un appuntamento?- sul suo viso si aprì un sorriso...bello, davvero un gran bel sorriso, un signor sorriso, con tutti quei denti bianchi, che sorriso mozzafiato...ma che cavolo di pensieri stavo facendo? sui suoi denti? dovevo riprendermi, stavo degenerando.

-emm- s-s-si, stavo aspettando un amico, ma penso che stia facendo tardi, bhè fa tardi perchè ancora non è quì, c-c-ioè magari gli ha fatto tardi il treno, ma lui non prende il treno..magari l'auto, oppure non gli ha suonato la sveglia e...- ero terribilmente imbarazzata ed era visibile, mi sentii le guance in fiamme, quando ero nervosa parlavo senza dare un senso a ciò che dicevo, e anche per parecchio tempo.

Il proff abbassò la testa scuotendola, notai che stava sorridendo, ancora più imbarazzante, stava sorridendo di me.

Mi zittii e bevvi il mio bicchiere d'acqua che avevo ordinato qualche minuto prima, mentre bevevo mi strozzai...di male in peggio...era iniziata molto bene la giornata...decisamente bene...

  
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