Storie originali > Soprannaturale
Segui la storia  |      
Autore: _Valkyrie_    01/12/2013    0 recensioni
Aìbell e Edoardo, un demone e un umano, due caratteri difficili che per uno scherzo del destino di troveranno a convivere a "stretto contatto", una minaccia incombe su di loro.
Riusciranno i due a mettere da parte l'orgoglio e a trovare l' equilibrio che gli permetterà di vincere?
Ciao a tutti! Siamo due squilibrate che hanno avuto la malsana idea di scrivere una 4 man.... speriamo che il risultato vi piaccia (:
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

                                                         Two Become One


 

-Vedi che sei una cosa inutile!!!!!!!!!- disse Aìbell.
-Cosa inutile io?!?!?! Tranquillizzati cara!!- rispose Edoardo.
-Tranquillizzati un fico secco!!! Questo è il mio libro smettiala di brontolare!!-
-Sì ma non per questo devi disegnare diavoli neri sui paragrafi!!! Io come faccio a seguire???-
-Beh questo non è un problema mio. Non ho colpa se ti ritrovi il cervello di un moscerino!-
-Ripetilo ancora e ti distruggo razza di invasata!!-
Succedeva sempre così quando Edoardo dimenticava un libro a casa, dovevano seguire sullo stesso libro e dopo trenta secondi di sopportazione reciproca si rompeva quell’equilibrio di odio silenzioso fatto di sguardi truci che riuscivano a instaurare normalmente.
-Vuoi scommettere che torni a casa piangendo bambolina?- lo stuzzicò lei.
-Mi hai appena chiamato bambolina?!?!- Si guardò attorno, aveva alzato un po’ la voce.
-Sì! L’ho fatto problemi??
-Guardati le spalle…-
-Che paura bambolina.- Aìbell, calcò sulla parola.
Non c’era modo di andare d’accordo. Finivano sempre per trovare un pretesto per litigare. Beh non è che si impegnassero molto per smettere. Forse in fondo si divertivano.
A questo punto però la prof si era accorta del litigio:
-Edoardo Aìbell la volete piantare là in fondo?-
Sapevano entrambi che mettersi a discutere con un adulto sarebbe stato inutile. Si rendevano conto che litigare per un libro non aveva senso così rinunciarono.Quindi lei tornò al suo libro e lui rinunciò definitivamente a seguire la lezione.
Perché mai quella ragazza lo urtava così tanto? Non riusciva a girarsi dalla sua parte che gli saliva il nervoso. Sembrava quasi un essere demoniaco uscito da chissà quale romanzo horror. Era una ragazza che di certo non passava inosservata; atteggiamento sbarazzino, ribelle, una testa calda sempre pronta alla rissa. Nessuno nella classe sapeva da dove venisse o cosa facesse fuori da scuola. Era una che se ne frega per la maggior parte del tempo di ciò che succede attorno a lei.
I rapporti tra di loro non erano mai stati dei migliori, il giorno che li avevano messi in banco insieme erano arrivati contemporaneamente al banco uno da destra e uno da sinistra, si erano trovati uno di fronte all’altra a fronteggiarsi, gli occhi fissi negli occhi come se un fulmine di energia li collegasse. Poi lui aveva distolto lo sguardo sbuffando…non gli andava di litigare con quella li. Aveva abbandonato lo zaino per terra e si era lasciato cadere sulla sedia con un altro sospiro…proprio con quella strana doveva capitare in banco?
Lei lo aveva squadrato dalla testa ai piedi poi dopo una piccola una smorfia si sedette: tanto lei odiava tutti, l’importante era che quel ragazzino non le desse fastidio.
A prima vista sembrava normale, uno come ce ne sono tanti in giro, ma una cosa lo rendeva particolare. Aveva il sangue caldo e un carattere impulsivo ma chi lo guardava attentamente per un po' si accorgeva che ogni tanto si fermava, come isolato in una bolla, gli occhi persi nel nulla.
Chissà cosa pensava in quei momenti? E poi era lei quella strana in classe!

 

Edoardo stava tornado di corsa a casa, erano le 18.30 ma dato che oramai erano già a novembre inoltrato il cielo era già buio. In più aveva iniziato a piovere e le strade si erano poco a poco svuotate.
Stava appunto percorrendo una strada secondaria oramai deserta quando a circa 20 metri di distanza da lui vide una figura scura accasciata sul ciglio della strada; era sicuramente un essere umano e dalla fisionomia si intuiva che fosse una ragazza. Aumentò il passo per raggiungerla più in fretta.
Quando Edoardole fu vicino i suoi occhi si sgranarono per la sorpresa e per il terrore, era Aíbell. E cosa peggiore era in una pozza di sangue, il suo.
Si guardò intorno per cercare aiuto, non cera nessuno e intorno a lui si era fatto ancora più buio, si inginocchiò vicino alla sua compagna di banco che era distesa di schiena; il petto le si alzava e abbassava a ritmo frenetico palesemente alla ricerca di aria.
Estrasse il cellulare per chiamare il 118 ma una mano afferrò il suo polso, una mano debole eppure capace di farlo fermare. Abbassò lo sguardo e incontrò quello di Aìbell che aveva aperto gli occhi, per quanto le fosse possibile a causa di una ferita alla fronte.
-Non farlo.- mormorò con voce rauca, era un ordine.
-Sei matta?! Hai bisogno di aiuto!- le rispose agitato.
Lei scosse la testa impercettibilmente per poi rispondergli.
-No, non potranno fare nulla per me.-
-Non dire sciocchezze.-
-Edoardo non osare chiamare...aiuto...in......nessun...modo.- lo supplicò quasi.
Edo si inginocchiò vicino a Aìbell alzandole la testa con una mano in modo che potesse respirare con un po' più di facilità.
-Dimmi che cosa posso fare allora.- chiese affermò a un passo dalle lacrime, lei gli stava morendo fra le braccia di sua spontanea volontà.
-Sono stata...esiliata...- la voce si faceva sempre più lieve, ma gli occhi rimanevano fissi sul suo interlocutore -...ho bisogno....di....-
-Di cosa? Aìbell non te ne andare adesso! Farò tutto quello che vorrai, ma ti prego!!!- la implorò scoppiando in lacrime.
Una mano di lei si alzò per poggiarsi sulle labbra di lui, non senza fatica. Con il sangue che le impregnava il dito indice gli disegnò sopra una piccola runa dentro un cerchio, poi spostando la stessa mano dietro la nuca di Edoardo lo portò a contatto con le sue.
Una luce a quel piccolo contatto li avvolse entrambi, una luce scura, opaca e certamente poco rassicurante.

 




 

L'angolo delle autrici

Salve a tutti! Eccoci finalmente alla fine di questo prologo, grazie per averlo letto!!
Come è nata questa 4 mani?
Beh io (Kitsune_02) e Ariel_09 chiacchierando in classe ci siamo dette :"tante autrici lo fanno, perchè non ci proviamo anche noi?" e così abbiamo iniziato a lavorarci.
Speriamo vivamente che questo primo capitolo vi abbia incuriosito e ci auguriamo che qualcuno di voi lasci una recensione per farci sapere che cosa ne pensa ^^
Una piccola nota e poi vi lascio a un piccolo siparietto dove troverete qualche pezzo di conversazioni avvenute nella stesura di questo capitolo, speriamo lo appreziate.
Alla prossima!!

                                                                                         Kitsune_02 & Ariel_09

 

Nota: Aìbell è un nome irlandese la cui pronuncia inglese è Evil, nulla è messo a caso in questa storia ;)
 

                                       - Quando la gente non è sulla stessa lunghezza d'onda.

K: Non ti preoccupare; poi dopo le note delle autrici pubblichiamo anche degli spezzoni di conversazione? Per me è carino...

A: Devo vederlo perchè immaginarlo così è difficile, tu manda tutto e poi vediamo, ma può starci ;)

K:Ti mando anche gli spezzoni da inserire alla fine. Pensa a un titolo intelliggente che io sono a secco.

                                                  - La saggezza di Ariel.

A: Va bene, ma secondo me dobbiamo finire la trama prima di trovare il titolo.

K:Veroooo!!! Io direi che lei è *****SPOILER CANCELLATO**** e poi....dobbiamo trovare uno scopo. Una missione!!!!



                                                     Ci vediamo presto!!

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale / Vai alla pagina dell'autore: _Valkyrie_