E poi è arrivato lui.
Non dico che la sua altezza mi infastidisca, non è certo quella a disturbarmi.
Mi disturbano le sue premure, come se una ragazza bassa debba per foza necessitare di protezione.
E nonostante il suo carattere umile e remissivo, talvolta è tremendamente testardo.
Portrei dirgli in eterno di lasciar perdere, di non averne bisogno, ma so già che fingerebbe di non sentirmi e farebbe di tutto per annullare la distanza.
Lo fa nelle cose di ogni giorno:
la sua mano che, passando sopra la mia testa, prende con facilità un oggetto posto in alto e che io a malapena riesco a sfiorare.
Il suo prendermi di peso per sollevarmi da terra ogni volta che vuol farmi vedere qualcosa che io, dalla mia prospettiva, non vedo.
Il suo piegarsi su di me, poggiandomi le mani sulle spalle per trattenermi al suolo e non farmi sforzare sulle punte dei piedi, per baciarmi.
Ed ogni volta che lo guardo penso....
Com'è il mondo visto la lassù?!
Ho sempre pensato che essere tanto alto condizionasse terribilmente il giudizio degli altri nei miei confronti.Non è bello cogliere un senso di timore negli occhi di chi ti fissa; come se alto implicasse automaticamente che io possa, in qualche modo, essere pericoloso.
So che è solo la prima impressione e che passa rapidamente quando mi si rivolge la parola, ma ogni volta mi lascia addosso una sensazione di disagio, che poi fatico un pò a scacciar via.....
E poi è arrivata lei.
Lei, che non mi ha mai fissato con timore nè con fastidio, nonostante tutta la distanza che ci separa. Già... distanza.
Perchè non sono semplicemente pochi centimetri a separarci e mi rattrista non poterle cingere le spalle normalmente, o costringerla ad alzare la testa per guardarmi.
Però, nonostante tutto, cerca sempre di coinvolgermi nelle cose che caratterizzano la sua statura, cercando con tutte le sue forze di catapultarmi nel suo "mondo in miniatura".
Lo fa nelle cose di ogni giorno:
Il suo cercare di farmi vedere qualcosa che dal mio punto di vista è praticamente invisibile.
Il suo esplorare per prima spazi po' stretti per valutare se lo sforzo ne valga la pena.
il suo cercare punti più alti per potermi fissare negli occhi alla pari, per abbracciarmi e per baciarmi, senza costringermi a piegarmi.
Ed ogni volta che la guardo mi chiedo....
Com'è il mondo visto da laggiù?
So che è solo la prima impressione e che passa rapidamente quando mi si rivolge la parola, ma ogni volta mi lascia addosso una sensazione di disagio, che poi fatico un pò a scacciar via.....
E poi è arrivata lei.
Lei, che non mi ha mai fissato con timore nè con fastidio, nonostante tutta la distanza che ci separa. Già... distanza.
Perchè non sono semplicemente pochi centimetri a separarci e mi rattrista non poterle cingere le spalle normalmente, o costringerla ad alzare la testa per guardarmi.
Però, nonostante tutto, cerca sempre di coinvolgermi nelle cose che caratterizzano la sua statura, cercando con tutte le sue forze di catapultarmi nel suo "mondo in miniatura".
Lo fa nelle cose di ogni giorno:
Il suo cercare di farmi vedere qualcosa che dal mio punto di vista è praticamente invisibile.
Il suo esplorare per prima spazi po' stretti per valutare se lo sforzo ne valga la pena.
il suo cercare punti più alti per potermi fissare negli occhi alla pari, per abbracciarmi e per baciarmi, senza costringermi a piegarmi.
Ed ogni volta che la guardo mi chiedo....
Com'è il mondo visto da laggiù?
Nota dell'autrice:
Non scrivo Fanfiction da un botto di tempo e ifatti credo di aver perso l'abitudine, ma per Berthold ed Annie mi sono sforzata di scrivere qualcosa. Non è granchè, ma spero vi sia piaciuta =W= Si ringrazia Taka13 per il lavoro di Beta ♥
Non scrivo Fanfiction da un botto di tempo e ifatti credo di aver perso l'abitudine, ma per Berthold ed Annie mi sono sforzata di scrivere qualcosa. Non è granchè, ma spero vi sia piaciuta =W= Si ringrazia Taka13 per il lavoro di Beta ♥