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Autore: Tomori_16    01/12/2013    2 recensioni
Salve, sono entrata da poco in EFP e mi è venuta voglia di provare a scrivere la mia prima storia con i personaggi di Naruto e una che ho inventato io, tutta nuova che spero vi possa piacere, il tutto ambientato nel mondo dei Vampiri...
Sono molto agitata quindi non mi buttate giù da una finestra se la storia non vi piace XD le coppie saranno ovviamente Naruhina e Sasuke con la "nuova". Poi per ora accennerò ad altre coppie (non è detto). Spero con tutto il mio cuore che vi possa piacere!
Probabile che essendo la mia prima storia che scrivo, possa cambiare il carattere dei personaggi originali.
AVVERTIMENTO!: per ora la metto incompiuta finchè non mi ritorneranno idee... Diciamo anche perchè la vedo poco seguita e non posso sapere se sta piacendo.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Naruto
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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I GEMELLI


Sasuke si svegliò aprendo lentamente gli occhi. Provò a muovere il suo braccio ma era bloccato da un qualche peso. Girò lo sguardo e una ragazza con una chioma rossa dormiva fra le sue braccia. Cominciò ad osservare quel suo faccino innocuo da bambina mentre dormiva. Le sue ciglia erano lunghe e stranamente nere e la bocca semi aperta. Le accarezzò dolcemente la nuca cercando di scegliarla. La prima risposta della ragazza fu un mugugno ancora assonnato. Si stiracchiò mettendo la sua mano in bocca al corvino e sentendo la sensazione di bagnato sulle dita si girò di scatto. Un sorriso puro e dolce si disegnò sulla sua faccia.
-buongiorno- aveva la voce roca e bassa, motivo quel cavolo di veleno, però era maledettamente sensuale.
-buongiorno...- un piccolo bacio a fior di labbra e si alzò.
-vedo che stai già molto meglio-
-credo anch'io-  sorrisero fra loro e la porta dell'infermeria si spalancò ed un biondino si fece strada.
-NAMIKO! Ti avevo cercata per tutto il tempo si può sap...?!- si voltò verso un ragazzo coi capelli neri e riguardò sua sorella con lo sguardo da assassino. La faccia era oscurata, i capelli rossi svolazzanti e degli occhi bianchi (tale e quale sua madre u.u).
-Naruto...corri- brividi di paura percorsero tutto il corpo del biondo e cominciò a correre in giro per i corridoi con un demone rosso alle calcagna.
Dopo un po' Namiko ritornò all'infermeria con Naruto sbiancato alle sue spalle [chissà che gli avrà fatto...]. Sasuke era seduto sul letto intento a rimettersi le scarpe.
-Sasuke davvero te la senti d'andare in giro?- si avviò verso la rossa e le scompigliò amorevolmente i capelli.
-certo che domande- Naruto si riprese dallo shock e cominciò ad osservare la sua sorellina con quel tipo. Cuoricini svolazzavano intorno a loro e gli occhi erano illuminati di una luce nuova [eh no non va bene!]. Namiko riuscì a sentire il suo pensiero e si voltò per fermare suo fratello ma era già troppo tardi. Aveva dato uno spintone al ragazzo e si era messo in mezzo a loro due.
-tu non sfiori mia sorella chiaro?!- Sasuke si massaggiò la testa per la caduta e guardò il pazzoide davanti a Namiko che aveva una mano in faccia e negava col capo.
-così tu sei il famoso fratello iperprotettivo?- Naruto sbuffò e con il pollice si indicò il petto.
-in persona- la rossa si risvegliò dagli insulti che stava pensando in quell'istante e prese per il colletto Naruto.
[stammi a sentire riccio dorato! Per una volta non fare la scenetta del fratellone preoccupato e lascialo stare] un discorso fra pensieri cominciò.
[no tu stammi a sentire accendino! Non voglio che ti ricapiti la stessa cosa di anni fa!] un ricordo sorvolò la mente di Namiko e fece una faccia triste.

Anni fa aveva incontrato un ragazzo veramente bello e gentile. Se ne innamorò subito e ogni volta che poteva gli andava dietro come un cane. Purtroppo la nostra giovane rossina non sapeva ancora come andasse il mondo e la maggior parte dei ragazzi si interessavano a lei o per soldi o per la bellezza misteriosa dei nobili. Infatti quel ragazzo le aveva messo le mani addosso solo per la sua bellezza e i soldi che si portava alle spalle. Dopo questo avvenimento, vedendo Namiko piangere ogni giorno riuscendo persino a farlo rattristare vedendo i suoi ricordi, Naruto avrebbe fatto da scudo per sua sorella. Lei non vuole darlo nell'occhio ma nella realtà è una ragazza dal cuore fragile e molto emotiva. Con gli anni e le esperienze è riuscita a crearsi una barriera infrangibile per chiunque costruendosi una seconda personalità. In pochi vedevano la sua vera personalità e quei pochi erano Naruto, Hinata e Miku, la sua maestra morta anni fa per malattia.

Naruto riuscì a percepire i suoi ricordi e in risposta l'abbracciò stringendola.
-ci sono io per te, ci sarò sempre- sorrise fra le sue braccia e si staccò. Guardò verso Sasuke che da tempo li stava guardando con una faccia dalle mille domande. Perchè era diventata triste? Perchè l'aveva abbracciata? Lei si avvicinò a lui e gli prese una mano.
-Naruto, fidati di me. Lui è diverso- le iridi azzurrine squadrarono per bene la figura del ragazzo. Alto, un bel fisico, capelli neri ed occhi pure neri. Perchè gli sembrava così familiare?
[te lo spiego dopo da soli]. Naruto annuì ed allungò la mano.
-piacere io sono Naruto!- il ragazzo porse la sua mano titubante e la strinse.
-Sasuke, piacere mio- Naruto si avvicinò al suo orecchio con un aura malefica e sussurrò parole mortali al ragazzo. Così mortali che si pietrificò sul posto e sbiancò [ok, che diamine gli ha detto?!]. Sene fece una ragione e portò con se Sasuke correndo per i corridoi. Si guardò intorno notando quanto fosse enorme quel castello, un labirinto. Si chiese se la gente lì in giro si perdesse ogni tanto. Passarono per un momento davanti un corridoio pieno di finestre e il paesaggio lo incantò: tutto buio, alberi e piante rigorose eppure nere ed una luna enorme rossa. La fissò per interminabili minuti rimasto incantato di fronte quello spettacolo.
-sai da noi rimane perennemente buio con questa specie di luna-
-come mai?- cominciò a guardare fuori con uno sguardo melanconico.
-dicono che è per far ricordare il potere degli anziani. Quando ero piccola ci fu una specie di rivolta che mise sottosopra l'ordine. In tanti mi dicono che in quella guerra i miei genitori morirono- cominciò a fissare il pavimento di mattonelle rosse.
-eppure non ricordo nulla, solo piccoli puzzle che mi sono riaffiorati mentre ti mordevo o dopo che tu mi avevi morso- si svegliò da una specie di trance e guardò verso il ragazzo. Si era ripromessa di non dirglielo subito e invece per colpa della sua bocca si era lasciata prendere dal momento.
-io...noi...voglio dire...- sospirò più per calmare se stessa -ho visto una parte della mia infanzia quando mi avevi chiamato N-Nami...chan- ancorò lo sguardo in quei pozzi neri traboccanti di emozioni fin'ora tenute nascoste. Allora lui non aveva sognato, per davvero si conoscevano fin da piccoli e fra l'altro nel suo mondo. Non sapeva che pensare. Perchè gliel'aveva tenuto nascosto fino ad adesso? Non si fidava ancora di lui? Per ora l'unica cosa che voleva era restare da solo a chiarirsi le idee, era troppo confuso per tutta sta storia. Andò incontro Namiko e la sorpassò senza voltarsi. La rossa non insistette, aveva capito che aveva bisogno di pensare eppure perchè una fottuta lacrima le solcava la guancia? Si sentiva sola ed impaurita, anche anni fa le successe la stessa cosa. Infatti poco dopo le altre amichette raggiunsero quella goccia solitaria. Aveva le guance bollenti e cominciò a correre a caso in giro per i corridoi buttando a terra per sbaglio vasi e tavolini finchè non andò a sbattere contro qualcuno di "morbido" ?! Era Hinata. Nascose subito la sua faccia per non far vedere che stava piangendo.
-ouch...N-Namiko! Che hai?- 
-io...niente...davvero...tu?- ma la sua voce veniva spezzata da singhiozzi. La corvina vedendola in quello stato l'abbracciò come una madre dicendole parole dolci per consolarla. Guardò in giro e se la portò in camera sua. Chiuse a chiave e si sedette sul letto con una Namiko singhiozzante, impaurita e triste, maledettamente triste. Era la prima volta che la vedeva piangere in quello stato così disperato. Rimase per almeno 10 min con la rossa nascosta fra le sue braccia finchè non si calmò. Tirò su col naso e si asciugò le lacrime col dorso della mano.
-ti va di raccontarmi cos'è successo?- fece un bel respiro e cominciò a raccontarle tutto per filo e per segno. Di lei si fidava e sapeva ascoltare al contrario di qualcuno che si addormentava continuando ad annuire persino nel sogno. Quando finì tutto il suo discorso si sdraiò completamente sul letto sospirando come si fosse tolta un peso.
-almeno a te è andata bene- Namiko la guardò leggermente male [quindi mi dovrei ritenere fortunata?!]. Prima che potesse rispondere Hinata le disse tutto d'un fiato.
-Naruto è costretto a sposarsi con mia sorella ma il giorno dopo mi hanno chiesto di fare compere con loro io ovviamente accettai e li accompagnai per tutto il giorno poi mi ritrovo la sera un pazzoide coi capelli biondi che mi dice che mi ama e ci baciamo in modo passionale ed io a momenti mi scioglievo però il problema del matrimonio rimane ed io mi ritrovo a fare l'amante!- prese fiato e si sdraiò come Namiko. La rossa era rimasta per tutto il tempo ad ascoltare. Si alzò di colpo con strani istinti omicidi.
-io lo ammazzo quel riccio...perchè diamine dovrebbe sposare tua sorella?!- a ogni passo tutta la camera tremava. Per fortuna Hinata la prese per il polso e la calmò spiegando i particolari. Ora le era un po' più chiaro. Si sedette di colpo a terra mettendosi le mani fra i capelli.
-aaaah ma perchè tutto è così complicato dattesokaaaaa- Hinata si mise una mano davanti la bocca strozzando un sorrisino.
-non lo so, Namiko...non lo so- alla ragazza in fiamme le si accese una lampadina facendola alzare di colpo.
-so io cosa ci vuole- aprì la porta scassando la serratura.
-CIOCCOLATA AMORE MIOOOOO HO BISOGNO DEI TUOI CONSIGLI!- e scattò correndo verso la cucina. Hinata la raggiunse poco dopo e ci trovò un animale con una tavola intera di cioccolata in bocca. Cominciò a ridere con una risata cristallina e carina prendendo al volo la tavola lanciata da Namiko. Chiunque riusciva non si sa come a trovare del conforto con quella massa marrone tra il dolce e l'amaro.




Sakura stava assieme al maestro Kakashi intenta a seguire il discorso fra il suo maestro e un tipo coi capelli lunghi e bianchi. Quando finalmente finirono uscì di corsa da quella stanza macabra per i suoi gusti girando a caso per quel labirinto. Finì col trovarsi in un balcone lungo come una specie di corridoio ed un ragazzo appoggiato al muretto a fissare quella luna magnetica per chiunque mettesse per la prima volta piede in questo mondo. Era Sasuke.
-ei tes...Sasuke-kun- si ricordò che lei non era più la sua ragazza. Il corvino la osservò per qualche secondo e senza salutare si rigirò a guardare nel vuoto. Notò subito il suo sguardo preoccupato e si avvicinò a lui sedendosi sul muretto dando le spalle alla luna.
-che hai che non va?- il ragazzo sbuffò e stava per andarsene ma la rosa lo trattenne per il polso.
-ti puoi fidare di me- almeno voleva rimanere amica con lui.
-tsk non ho un bel niente forse ti si è offuscata la vista- Sakura continuò a fissarlo con quello sguardo preoccupato e capì che con lei non funzionava la barriera fredda.
-si tratta di Namiko- sentì improvvisamente la stretta al polso farsi stretta. La ritirò per poter far continuare la circolazione del suo sangue.
-che ha fatto quella sta volta?- 
-intanto "quella" ha un nome e se devo essere sincero non ha fatto nulla lei. Sono io il problema- si sedette anche lui sul muretto accanto a Sakura.
-ti va di parlarmene?- la squadrò per qualche secondo e le disse tutto quel che aveva sognato e dell'affermazione di Namiko. Rimase per tutto il tempo ad ascoltare in silenzio finchè non finì.
-quindi ora avevo solo bisogno di pensare- dato che su queste cose lei aveva una certa esperienza gli diede dei consigli.
-di sicuro ora lei avrà frainteso tutto pensando che tu l'abbia abbandonata. Quindi per prima cosa dille che hai bisogno di tempo per pensare e comincia a chiederti: tu sarai in grado di restarle a fianco riscoprendo il vostro passato? La mai così tanto e niente potrà mai separarvi?- detto questo scese dal muretto e si avviò verso l'entrata -io per ora cercherò qualcuno che possa darmi come minimo una mappa o un tomtom sennò finisce che mi perdo- lasciò il corvino a pensare sulle sue stesse frasi con un che di soddisfazione. Almeno così non avrebbe fatto soffrire persino la sua più acerrima nemica.




Era sera e tutto il gruppo assieme a Naruto, Jiraiya ed Hinata si ritrovarono attorno al tavolo. Poco dopo entrarono camerieri con caraffe rosse e calici tutti in cristallo.
-ok e dov'è il cibo vero?- Kiba annusava col suo naso di un cane sperando di sentire anche odore di carne oltre quello di ferro che emanava il sangue. Namiko sghignazzò.
-è quello il cibo- si fece un bicchiere di sangue e lo bevve in un sorso. Tutto il gruppo avevano gli occhi fissi su di lei intenti a rimandare conati di vomito.
-non se ne parla, io non divento come voi- Namiko fece sbattere il bicchiere e lo guardò coi suoi occhi rossi usciti fuori mentre beveva.
-allora muori di fame. Se vuoi cominciare l'allenamento primo bisogna far risvegliare i vostri miseri istinti- Kiba le fece uno sguardo di sfida.
-i nostri istinti sono già più che svegli- Namiko rise di colpo e in un istante scomparì. Intanto sia Naruto che Jiraiya stavano lì a riderla sotto i calici godendosi lo spettacolino.
-ma fammi il piacere- se la ritrovò alle sue spalle a due centimetri dal collo. Lo girò di scatto e sbattè la sau schiena sul tavolo. Già metà dei suoi amici si erano alzati ma Kakashi con un gesto li fece risedere.
-QUESTI sono istinti. Quelli che hai tu sono rammolliti e deboli. In più con il tuo istinto risvegliato avrai anche...- con una mano parò la lama che aveva lanciato poco prima in aria sperando che non l'avesse vista -maggiori riflessi- lo lasciò a ritornò a sorseggiare la sua bevanda. Il primo ad avere il coraggio a fare il primo passo fu Suigetsu
-in pratica ci stai dicendo che diventeremo più forti se ritorniamo al nostro nutrimento primitivo?- gli fece cenno di sì e il ragazzo si versò un po' di sangue. Guardò per un po' quella massa liquida e densa e d'un colpo cominciò a berla.
-mmh...non è mica male- Namiko sorrise e chiamò un servo.
-porta altre caraffe, ne avranno da bere quei poveri-

Finalmente avevano finito tutti e gli occhi degli Hunters si trasformarono piano piano da viola a rossi. Si sentivano come rinati. Ognuno si avviò verso la sua stanza e Namiko fece da guida per le camere.
Ne rimase solo uno da portare alla sua stanza, Sasuke. Purtroppo la sua camera era quella accanto alla sua e per tutto il percorso non si parlarono una volta. Arrivò fino alla sua porta.
-la porta accanto è la tua. Buonanotte- e detto questo gli sbattè la porta in faccia [ok forse domani...]. Se ne andò in camera sua con lo sguardo rivolto verso il basso, non voleva che lei fraintendesse. L'amava più di ogni altra cosa ma doveva ancora farsene una ragione, capirla e capire se stesso. Rimase per qualche minuto steso sul letto a fissare il soffitto. Era tutt'un affresco dove raffiguravano la natura. Alberi, piante, animali, un sole ed una vampira che danzava con attorno farfalle di ogni tipo di colore. Evidentemente prima della sua nascita anche qua avevano la luce. Chiuse gli occhi continuando ad osservare quelle iridi rosse e pure della ragazza disegnata che lo fissavano costantemente.

La mattina arrivò qualcuno a svegliare il corvino. Continuava a bussare costantemente senza risposta. Namiko ormai stufa di farsi male alle nocche aprì di botto la porta trovando il ragazzo ancora addormentato sul letto tutto storto con la testa fuori. Non aveva un pigiama ma era rimasto solamente in boxer. La rossa arrossì lì seduta stante facendole battere il cuore a mille. Scosse il capo dandosi delle piccole pacche sulle sue guance, doveva continuare a fare il teatrino dell'offesa e mantenere uno sguardo freddo ma a Sasuke non passò inosservato quel rossore che aveva sulle guance. La stava ammirando con gli occhi socchiusi: aveva la tuta aderente nera di ieri che lasciava la pancia scoperta e i capelli tenuti sta volta in una treccia di lato. 
-ehi dormiglione svegliatiiiiii!!- e lanciò un cuscino sulla sua faccia prendendolo alla sprovvista. Si tolse il cuscino e se la ritrovò a due passi facendolo sobbalzare. Indietreggiò all'istante andando con la scheina contro il muro dall'altra parte del letto. La guardò ancora un momento e fece la sua solita smorfietta rilanciando indietro il suo cuscino.
-ma che bel buongiorno, hai portato anche la colazione?- Namiko lanciò da una parte il cuscino e si girò di spalle.
-muoviti a rivestirti e corri a fare colazione, non voglio ritardi nel primo giorno d'allenamento. Per avvisarti tutti i tuoi amichetti sono già giù a gustarsi pane e marmellata-
-ma come voi non bevete soltanto sangue?- voltò di 90 gradi la testa guardandolo con la coda dell'occhio.
-infatti la marmellata è diciamo particolare...- e detto questo si riavviò verso la porta ancheggiando appositamente facendo mandare in tilt il cervello del corvino. Lo stava spudoratamente provocando.
Pochi minuti dopo scese le scale avviandosi alla sala da pranzo. Aveva trovato una tuta identica a quelle degli altri piegata perfettamente (è passato Kid XD). 
-il bell'addormentato si è svegliato eh?- era Suigetsu con il suo solito tono ironico.
-chetati pesce- era tipico loro prendersi sempre in giro. Intanto che si sedeva dall'altra parte di Namiko due occhi cerulei lo seguirono per tutto il tempo notando che non aveva minimamente rivolto una parola alla sua sorellona.
[tutto bene?] la rossa alzò lo sguardo dal suo piatto ancorandosi più avanti agli occhi del biondo.
[sì perchè] lo sguardo azzurrino si spostò da lei a Sasuke e ritornò indietro. La ragazza sospirò esasperata appoggiando la schiena sulla sedia. A nessuno passò inosservato questo suo modo di fare e cominciarono a guardarli divertendosi. Sembravano un film muto.
[ma tu farti gli affari tuoi mai eh?] una faccia arrabbiata come quella del bambino comparì sul suo volto.
[mi dispiace se il fiammifero ha un fratello che vuol bene alla sorella] Namiko cercò di trattenere una risata.
[non mi serve l'aiuto di un riccio con gli aculei dorati]
[fiammella]
[testa quadra]
[ragazza in fiamme] si stavano piano piano alzando dal tavolo avvicinandosi lentamente.
[testa ottagonale!]
[accendino] quelli era il nomignolo che più odiava e senza ripensarci tirò fuori il suo famoso martello cominciando a giocare ad acchiappa la talpa col fratello.
-dattesokaaaaaaaa- 
-dattebayoooooooo- lo dissero insieme e sempre insieme si scontrarono pugno contro pugno. All'inizio rimasero in silenzio ma dopo un po' scesero due lacrimoni a Naruto.
-che maleeeeeee!- la rossa in risposta rise sadicamente facendo uscire due corna e le ali. Sembravano un duo comico infatti tutti quanti si misero a ridere vedendo quel siparietto. Tutta l'allegria venne interrotta quando il maestro Kakashi entrò dalla porta dicendogli di seguirli.
Scesero delle scale finendo nei sotterranei del castello, come se non  bastassero i due pini di sopra. Scoprirono che tutti i sotterranei erano appositamente stati fatti per farci entrare una palestra con ogni sorta di arma e aggeggi per allenarsi. Al centro dell'enorme stanza c'era Jiraiya che sistemava dei manichini di legno. Quando si accorse di loro gli diede un caloroso buongiorno.
-allora sicuramente Namiko vi avrà già detto che qua sono l'unico sopravvissuto che sa come uccidere dei Mutanti. I loro punti deboli sono due molto semplici, primo: i loro occhi non funzionano come i nostri, sono messi peggio perciò si basano principalmente sull'udito e l'olfatto. Secondo: non sono bravi con il corpo a corpo a parte alcuni casi. Diciamola meglio, esistono due tipi di Mutanti- si fermò un secondo osservando tutti i loro sguardi rapiti dalle sue parole, come un vero e proprio maestro -ci sono quelli bravi negli attacchi a distanza e quelli ad attacchi ravvicinati. Sono molto veloci e forti, difficile riuscire a prenderli di sorpresa- si girò verso un manichino e gli staccò di netto la testa.
-questo è un modo per ucciderli, con questo siete sicuri che muoia nonchè il più difficile- andò verso un'altro manichino, tirò fuori un coltello e colpì il petto verso destra -essendo dei Mutanti la zona del cuore cambia, il loro sta completamente a destra anzichè nel centro. Con questo avete buone probabilità di ucciderlo ma per esserne sicuri staccate sempre la testa. Fin'ora ci sono domande?- nessuno alzò la mano.
-molto bene, ora sistemerò questi manichini mettendoli al livello uno- andò dietro uno di quei manichini e girò una rotella mettendo "1". Improvvisamente prese vita e si mise in posizione di difesa.
-per ora si difenderà lentamente senza attaccare, man mano aumenteremo il livello. Per ora ognuno dovrà cercare di staccare la testa al proprio manichino e poi vi dividerò in  due gruppi: uno si allena con la propria arma e l'altro si allenerà sulla velocità nello scansare i colpi- tutti quanti annuirono e si misero in fila. Il primo livello lo passarono tutti quanti senza trovarsi in difficoltà. Ogni volta che si staccava la testa quella dopo un po' ritornava al suo posto.
-e va bene, volete avere a che fare con un Mutante vero e proprio?- tutti quanti lo guardarono in modo interrogativo e si avviò di nuovo dietro il manichino e lo impostò a "10". Subito ebbe come una specie di cambiamento e su tutto il corpo si aprirono dei buchi dove lanciavano lame, come un Mutante solo che quelle erano di gomma e se ti colpivano ti lasciavano una macchia d'inchiostro.
-questo dovrebbe essere quasi come un Mutante. State attenti- il primo fu Neji che venne quasi subito beccato. Hinata era subito dopo e si dimostrò veramente abile: riusciva ad evitare tranquillamente i colpi finchè non si ritrovò a cavalcioni sulle spalle del manichino, strinse con le gambe e con le mani staccò di netto la testa. 
-niente male, sei migliorata- arrossì leggermente sussurrando un grazie e si mise da parte.
C'era chi ce la faceva e chi no, Sasuke, anche se aveva la gamba ancora indolenzita, e Sakura ce l'avevano fatta ma i quattro degli elementi trovarono troppa difficoltà e vennero colpiti. Namiko e Naruto se ne stavano lì a guardare, loro si erano già allenati fino al livello 15 e aspettavano finchè non avrebbero smesso per mettersi poi loro.
-ok, vedo che dobbiamo mettere un po' di pratica. Allora quelli che son riusciti a staccar la testa, andate da Naruto mentre gli altri, venite con me...ah, Naruto, Namiko, per voi ho una cosetta speciale- andò verso il manichino e lo impostò a "20" mettendo anche in una seconda rotellina "Mutante". Improvvisamente quello si mutò diventando proprio come un vero mutante. Al posto delle lame di gomma c'erano delle vere e proprie lame senza il veleno.
-cos'è devono farci vedere che sono più bravi?- i due gemelli tirarono fuori delle spade identiche sogghignando.
-no, molto semplicemente noi è da anni che stiamo su questo manichino di legno e per farci rispolverare un po' le idee, ci dobbiamo allenare per i fatti nostri- Kiba sbuffò. Namiko cercò di consolarli.
-non preoccupatevi, fra qualche giorno ci sarete arrivati, in confronto a noi che abbiamo impiegato anni e anni di allenamento- e detto questo scattò in contemporanea con Naruto scagliandosi uno da un lato e l'altro dall'altro. Naruto fece un fendente da destra verso sinistra invece Namiko il contrario. Il mezzo Mutante balzò in aria scagliando una sorta di pioggia di lame che evitarono facilmente saltellando in giro. Il biondo porse la mano a Namiko, la strinse forte e la fece roteare dandogli uno slancio fulmineo scagliandosi contro  il Mutante. Lo colpì nel ventre, non aveva preso bene la mira per via del giramento della testa. Dovette indietreggiare balzando lasciando lì la sua spada.
-fratellone, credo che dobbiamo leggermente migliorare questo colpo-
-già- si guardarono per qualche secondo e in un secondo crearono una rotella con il limite affilatissimo e al centro aveva una corda sottile eppure resistente. Entrambi si erano creati un arma con il vento (entrambi possono utilizzare questo potere). Namiko si girò verso il gruppo rimasto incantato per tutto il tempo.
-vi consiglio di allontanarvi- e così fecero. I gemelli chiusero gli occhi e cominciarono la loro danza mortale. Perfettamente coordinati: se Naruto lanciava la sua rotella verso Namiko lei senza guardare riusciva ad evitarla. Sembravano come se fossero collegati e nulla esisteva se non loro e la danza. Un qualcosa di magico e artistico a vederla, senza finirci in mezzo chiaro. Il tutto finì quando il manichino era in mezzo e loro ai lati opposti. Entrambi lanciarono fulmineamente la loro arma e non lasciarono il tempo di farla evitare al manichino. Una tagliò di netto le gambe mentre l'altra la testa. Come aprirono gli occhi, le rotelle scomparirono.
-semplicemente...wow...- era Sakura accanto a Jiraiya.
-già...- anche Sasuke era rimasto per tutto il tempo ad osservare quella creatura così agile e veloce. In un certo senso gli ricordava quella dell'affresco: bella, movimenti lenti e delicati, uno sguardo magnetico che potrebbe portarti nella luce del paradiso o nelle fiamme eterne dell'inferno. Bella e letale. 
Rimasero per tutto il giorno lì in palestra ad allenarsi e allenarsi. Alla fine della giornata tutti quanti avevano i muscoli indolenziti e doloranti.
-uff, mi ero dimenticato di quanto fosse stancante il suo allenamento- Namiko aveva le braccia a penzoloni, facevano troppo male da poterle soltanto tirarle su. Semplicemente annuì.
-io corro in camera a dormire!- e si avviò a passo di lumaca, come gli altri, nella sua stanza. Appena entrata prese un asciugamano e si fece una bella doccia calda per lavarsi via tutto quel sudore appiccicaticcio. Rimase sotto l'acqua per mezz'ora godendosi al massimo l'acqua bollente che scendeva lungo tutto il suo corpo. A suo malincuore dovette uscire buttandosi sul letto. Era talmente stanca che si addormentò lì così, sdraiata sul letto con solo un'asciugamano.
Dormiva talmente profondamente che neanche si accorse che qualcuno stava bussando alla sua porta. Era Sasuke, in un certo senso si voleva vendicare di sta mattina e aprì la porta senza aspettare una risposta. Se la ritrovò stesa sul letto che dormiva profondamente con addosso solo...un...telo. Cercò di mantenere il cervello lucido e prese il primo cuscino che vide lanciandolo addosso la rossa. Si voltò di spalle per evitare di far vedere il suo arrossamento sulle guance.
-svegliati dormigliona che c'è la cena-
-mmmh...portamela tu- si voltò vedendola ancora assonnata. Decise di approfittarne. Si avvicinò a lei provocandola coi suoi movimenti con uno sguardo divertito con il suo solito ghigno. Si abbassò al suo livello per poterla vedere negli occhi.
-io ti porto la cena se mi lasci mangiare con te-
-scordatelo-
-allora niente cameriere, alzi io tuo culo regale e scendi giù per i fatti tuoi- sogghignò ancora di più e fece per andarsene ma la mano ancora calda di lei lo fermò. Si girò vedendola mezza arrossata che si mordicchiava il labbro inferiore e lo sguardo che fissava costantemente il suo comodino.
-uff...va bene, però nient'altro- rise piano pensando a quanto fosse pigrona. Le diede un bacio sulla fronte e scese giù prendendo una caraffa con due bicchieri e uscendo senza dare nell'occhio. L'aveva lasciata stupita. Credeva che l'avrebbe per sempre abbandonata invece...no forse era solo la sua immaginazione. Ne approfittò per mettersi il primo vestito che le capitò a portata di mano. Un vestito stretto con la scollatura a "v" con le maniche lunghe fino ai gomiti, la gonna lunga fino alle ginocchia e una cintura sul ventre. Il tutto, come al solito, nero e la cintura di un rosso scuro. Quando entrò la trovò che saltellava in giro cercandosi di mettere uno stivale e l'altro lo teneva in bocca. Appena si accorse che il ragazzo era rientrato buttò in aria le scarpe e si risedette sul letto. Il corvino fece finta di niente e appoggiò il tutto sul tavolo lì ai piedi del letto. Prese la caraffa, versò il "vino" nei calici e ne porse uno a Namiko. Lo prese e Sasuke si sedette lì accanto sorseggiandosi la bevanda. Per qualche minuto rimasero in silenzio senza dirsi niente.
-allora, continui ad essere arrabbiata con me?- Namiko voltò lo sguardo dall'altra parte ed annuì col capo.
-mi lasci spiegare o ora verrò cacciato?- la rossa si girò pensandoci su.
-mi era anche passata l'idea ma se sarai convincente ti butterò sempre fuori più dolcemente- improvvisamente Sasuke sentì le sue mani tremendamente sudate e gli faceva un caldo terribile. Si stava agitando [no! Sangue freddo, dai su calmo...] fece un bel respiro e la guardò in quegli occhi tanto magnetici. Avevano ancora delle striature rosse per il sangue di prima. Improvvisamente sentì il suo cuore fermarsi e calmandosi allo stesso tempo.
-allora...ehm...mi dispiace per la figura di ieri ma...ero ancora confuso riguardo la scoperta del mio passato e...in quel momento volevo starmene semplicemente da solo- la ragazza stava guardando davanti a sè ripensando a puzzle della sua memoria. Sasuke le prese la mano come per consolarla e farla ritornare a perdersi nei suoi pozzi infiniti.
-ma ora ho capito una cosa che nemmeno io all'inizio volevo accettare...tu...tu sei troppo importante per me e lasciarti andare mi farebbe cadere in depressione...sono veramente dispiaciuto io...- abbassò lo sguardo non potendo più resistere a quel blu scuro che ricordava i mari più profondi -io non volevo farti soffrire...anzi, io non ti farò più soffrire, io...- le sue dita affusolate lo fecero bloccare e cominciò a parlare lei.
-ho semplicemente avuto paura, anni fa mi successe la stessa cosa e mi fece così tanto soffrire che per mesi non riuscivo più a parlare, solo con Naruto mio fratello- Sasuke diede un bacio umido a quelle dita facendo sgranare le iridi blu e la fece sdraiare con lui sopra. Era in totale balia di lui.
-prometto che non ti farò mai più soffrire...- diede un bacio a fior di labbra e si avvicinò al suo orecchio -ti amo- quelle parole la fecero rabbrividire e chiuse gli occhi per godersi i suoi baci bollenti lungo tutto il collo. La sua mano prese i suoi capelli e lo tirò su per poterlo baciare sulle labbra. Poco dopo le loro lingue cominciarono a girare su stesse giocando a rincorrersi. Appena si staccarono Sasuke si ributtò nel suo collo baciandola, leccandola e ogni tanto mordicchiava lasciando dei piccoli segni rossi. Sta volta non ci furono delle mani a bloccarlo anzi, volevano di più. Abbassò lentamente la zip del suo vestito lasciando un bacio umido mentre scendeva. Namiko rise per il solletico. Quella risata lo mandò in estasi facendogli quasi perdere il controllo. Dovette ritornare su per riprendere lucidità baciandola e accarezzando quei capelli setosi, sottili e così lisci. Prima che ritornasse alla zip, Namiko prese la sua faccia tra le mani.
-posso sembrare ridicola ma non me la sento ancora di...di...di fare...quel passo...insomma- Sasuke sorrise. Quei pochi sorrisi sinceri e dolcissimi.
-aspetterò finchè tu sia pronta, non voglio costringerti...però almeno posso continuare senza arrivare a quello?- la rossa avvicinò la sua faccia dando un bacio sul suo naso.
-non avevo detto di smettere- [hai capito la furbona...]. Si diedero un'altro bacio lasciandosi senza fiato e Sasuke ritornò da dove aveva lasciato in sospeso. Namiko si era messa seduta e lui rimasto appoggiato alle ginocchia sue e le gambe di lei. Lo aiutò a togliere il vestito, era di troppo. Rimase in intimo e il corvino la ammirò in tutto e per tutto. Le mani affusolate della rossa scesero fino al bordo della maglietta e cominciando a toglierla. Sasuke tirò su le braccia per aiutarla. Lo spettacolo che aveva ai suoi occhi la fecero arrossire come poche: il petto largo e gli addominali scolpiti facendo vedere i segni ma senza essere troppo pompati, il collo muscoloso, vita stretta e una pancia perfettamente piatta. Namiko dovette mettersi una mano davanti al naso per non far vedere la goccia di sangue che era scesa (sarebbe successo anche a me vedendo un ragazzo figo u.u).
Si fiondò sul collo di lui invertendo le parti. Ora toccava a lei. Intanto che lo baciava con foga, una sua mano scendeva tracciando il percorso dei muscoli. Ritornò a baciare il collo e scendendo fino all'ombelico. Cominciò a giocarci. Le piaceva sentire che respirava più profondamente grazie la sua lingua. Il corvino si rimise sopra di lei e leccò il collo. Senza che volesse, diede un morso succhiando un po' di sangue. Si staccò subito e leccò via le gocciole che erano scese sul suo seno. Ritornò su da lei e la baciò con la lingua.
Rimasero a fare questi giochetti per un po' senza andare oltre e finchè non decisero di dormire che domani sarebbe stata un'altra giornata pesante. Si addormentarono così come si erano lasciati e Sasuke teneva stretto la rossa facendo combaciare perfettamente i loro corpi. Il corvino chiuse gli occhi mentre Namiko era rimasta sveglia sentendo costantemente qualcosa di duro sul suo ventre. Presa dalla curiosità scese con la mano e lo sfiorò. Dalla bocca del ragazzo uscì uno strano gemito strozzato. Namiko tolse subito da lì la sua mano arrossendo come un peperone facendo mente locale su cosa poteva essere. Si girò dall'altra parte e serrò gli occhi sperando che non si fosse accorto del suo gesto.








Oleeeeeee sono qua :D allora ça va? Oui, oui, bien.
No dai XD allora parlando della scena dell'allenamento, lo so che in molti penseranno che li volessi far vedere superiori, i più forti, bla bla bla...
Volevo solo far vedere che era da anni che si allenavano e quindi dovevano rispolverare le idee, tuuuutto qui u.u
Invece può sembrare realistica la reazione dei due col matrimonio di Naruto e il futuro cognato? :3 spero di sì :3
Bene.........sinceramente non ho altro da dirvi XD


Baci&Abbracci,

Tomori_16
  
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