Democrazia

di Gan_HOPE326

 

-         Dunque, ragazzi, – disse Tenten, osservando con grande attenzione una larga mappa che teneva distesa davanti a sé – per proseguire dobbiamo assolutamente attraversare il fiume, ed esistono soltanto due modi per farlo.

Il maestro Gai, Rock Lee e Neji assentirono e rimasero in ascolto.

-         Il primo modo è un piccolo ponte di legno, a 3 kilometri a sud da qui. E’ solo una piccola deviazione che allungherà di poco il nostro tragitto. Non ci sono pericoli di alcun genere. Il secondo modo è il Guado Infernale, proprio davanti a noi. Richiede di attraversare il fiume in un punto in cui le correnti sono fortissime, con notevoli probabilità di imbattersi in gorghi e vortici. Inoltre, la zona pullula di coccodrilli feroci, che potrebbero spolpare un uomo in pochi secondi, voracissimi piranha, capaci di sbranare un bue in alcuni istanti, e variopinte ninfee.

-         Almeno quelle non sono pericolose. – commentò sarcastico Neji.

-         Non proprio. – precisò Tenten – In realtà sono ninfee mutanti, carnivore. Divorerebbero un elefante in un attimo. Dobbiamo scegliere tra queste due vie, ma mi sembra ovvio che…

-         Votiamo per decidere! – propose entusiasta Rock Lee.

Tenten sospirò profondamente.

-         Giusto! – confermò il maestro Gai – Votiamo! Allora: chi vuole passare per il ponte alzi la mano!

Che inutile perdita di tempo, pensò Tenten. Il risultato era scontato, che bisogno c’era di…

Con preoccupazione, la ragazza si accorse che la sua era l’unica mano alzata.

Rock Lee era già eccitatissimo e smanioso di proseguire:

-         Voglio passare dal guado! I coccodrilli dovranno vedersela con me!

-         Bravissimo, figliolo! Così mi piaci! Questo è il vero spirito della giovinezza! – intervenne Gai a dargli corda, come se non fosse già stato abbastanza esaltato.

Tenten guardò con occhi imploranti Neji:

-         Ti prego… - biascicò – Almeno tu…

-         Mi dispiace. – fece l’altro – Di principio sarei d’accordo con te, ma non posso permettermi di sembrare un codardo al confronto con un plebeo come Lee. Capisci, ne va dell’onore della casata Hyuga.

-         Tre contro uno: è deciso! Forza ragazzi! PASSIAMO DAL GUADO!! – esclamò il maestro Gai, in visibilio.

Si incamminarono verso il fiume, che ruggiva sempre più minaccioso.

-         Maestro, ma è vero che in queste acque ci sono anche centinaia di sanguisughe?

-         Migliaia, Lee! Migliaia!

-         EVVAI!

I tre uomini del gruppo erano corsi avanti; Lee stava già infilando un piede nell’acqua per saggiare la temperatura.

Tenten restò un po’ più indietro, per prudenza.

 

…

 

-         Allora, ragazzi, ci attende un’altra scelta. Per tornare al villaggio dobbiamo oltrepassare questa enorme catena montuosa. Il modo più semplice sarebbe passare dal vicino valico, nel quale oltretutto troveremmo anche una bella locanda nella quale riposarci. Certo, potremmo anche scalare la Montagna della Morte. Ha rocce affilate come rasoi, è popolata da orsi selvatici e in questo periodo dell’anno le temperature alle quote più elevate sono inferiori ai venti gradi sotto lo zero…

Tenten si fermò un attimo e guardò i volti dei compagni, per assicurarsi che la stessero seguendo.

-         Quindi, direi che si impone un’altra votazione. Facciamo così, allora: chi vuole passare dalla Montagna della Morte alzi la mano!

La ragazza levò in alto il braccio destro.

Ai suoi piedi, Neji era incosciente e probabilmente non aveva sentito una sola parola.

Il maestro Gai era ancora sveglio, ma non era più in condizioni di muovere le braccia.

Quanto a Lee, era ridotto così male che le braccia non si capiva più nemmeno se ce le avesse.

-         Tre contro uno: vincete di nuovo voi, ragazzi. – sospirò Tenten – Peccato, ci tenevo davvero a vedere il paesaggio dalla vetta del monte. Ma certo, se la maggioranza ha deciso così…

Con insolita allegria, la ragazza fece i preparativi necessari alla partenza.

Si caricò in spalla i tre corpi malconci dei suoi compagni e si diresse verso il valico, fischiettando una canzone.

 

FINE

 

 

Microscopica one-shot scritta tanto per farmi quattro risate (e per farle fare anche a voi, spero XD). Il mitico Team Gai colpisce ancora!

Un avviso per chi ha letto e commentato l’ultimo capitolo di “Qualcuno pensi ai bambini”: non ho ancora postato le risposte agli ultimi commenti perché aspettavo di vedere se arrivavano altre recensioni. Lo farò a breve. Ciao a tutti!