Mi svegliai stropicciando gli occhi, guardai alla mia destra e osservai la ragazza che dormiva accanto a me. Una bella ragazza bionda e con una quarta di seno.
-Ehy, è ora di andarsene. Forza alzati.- La incoraggiai scuotendola. 
La ragazza si sveglio e mi tirò un ceffone per poi andarsene indossando solamente il vestito che aveva la sera prima. Senza mutande.
Andai verso la piccola cucina che possedevo e mi preparai un cappuccino. Poi, essendomi vestito, uscii per andare da Carl. 
-Fanculo fratello.- Disse lui dopo avergli dato una sberla dietro il collo.
-Mi dovevi una canna, ricordi?- Dissi sedendomi sullo sgabello che c'era vicino al bancone del suo bar.
-Certo Harry, lo ricordo.- Uscì una canna da un cassetto e la accese. Poi me la porse. Aspirai. Era l'unica cosa che mi faceva
sentire bene, oltre al sesso.
-Allora, quante ieri?- disse pulendo un bicchiere.
-Ho vinto, Carl. Erano tre.- Dissi già pronto ad incassare le cinquanta sterline che mi toccavano. 
-Alla fin fine non c'era da sorprendersi amico, non trovi?- Dissi ridendo e aspirando di nuovo la canna. 
Mi diede le cinquanta sterline, poi gli feci un cenno per salutarlo e uscii dal bar lasciandogli la canna nel portacenere.

Camminai per Doncaster senza avere una meta. Giravo in tondo e mi chiedevo perché ero ancora in questa città di merda a diciannove anni. Avevo finito la scuola, non con ottimi risultati, e non avevo niente da dare a questo posto. Harry Styles aveva già scopato la metà delle ragazze di Doncaster e dintorni e si era fatto conoscere in tutta la città. 
-Oh, amico. Stai attento.- Disse un ragazzo che mi si era fondato contro.
-Che cazzo vuoi?Sei tu che mi sei venuto addosso se non sbaglio.- Lo squadrai da test a piedi, poi lo riconobbi. Louis Tomlinson. Amico d'infanzia, ci eravamo allontanati perché io ero andato in un liceo diverso seguendo un coglione e lasciando Louis da solo nel liceo che avevamo scelto insieme. 
-Harold.- Disse riconoscendomi. 
-Louis.- Ricambiai il tono serio e infastidito. 
Non lo immaginavo così. Dopo che era andato in quel liceo, mi aspettavo che fosse diventato un secchione con gli occhiali e la camicia abbottonata fino all'ultimo bottone, invece indossava una maglietta bianca con una scollatura che lasciava intravedere i tatuaggi e dei pantaloni neri strappati.
-Che ci fai da queste parti?- Chiesi per rompere il ghiaccio.
-Ci vivo, Harry.- Mi rispose con un tono ironico. 
-Sì, lo sapevo questo.- Non so se notò il mio fare impacciato. Ma comunque si allontanò senza dire una parola e si mise a ridere da solo.
Dove credeva di andare? Lo fermai tenendolo per una spalla e gli tirai un pugno.
-Che cazzo fai amico?- Disse guardandomi incredulo.
Già, che cazzo avevo fatto? E perché? mi ero infastidito perché mi rideva alle spalle? Non ero più un quindicenne. 
-Scusa amico, non so che cosa mi sia successo.- Risposi fissandolo negli occhi.  Dovevo avere un'aria davvero dispiaciuta, perché mi offrì una birra. 
Gli chiesi dove stava, che faceva nella vita e strozzate simili, ma lui restava sempre sul vago e cambiava discorso. Mi sembrava di essere alle medie, la prima volta che ci incontrammo.

Ero seduto sulle scale della scuola quando mi arrivò un pallone in faccia. 
"Oops!" Mi disse recuperando il pallone.
"Ciao!" Risposi. Poi mi porse la mano e andammo a giocare a calcio insieme. 

 

♦ Angolo autrice! ♦
hi guyzz. questa è solo l'intodruzione perciò
è corta. :) ovviamente farò capitoli molto più lunghi.
Recensite,okay?
Vi voglio bene.