A NEW DAWN
Di Chidori_

Parte Seconda: BEN KENOBI

9.

Le due spade azzurre si scontrano, danzano tra loro.
Lava. Detriti. Fuoco.
Le due figure combattono, il sudore che impregna i loro capelli.
Mio padre.
Un uomo da un grande casco nero.

Urlo.
 

“IO TI ODIO!”
“Eri mio fratello... Ti volevo bene.”
Lapilli di lava coprono ogni cosa.
Il volto contratto di mio padre, la sua spada si scontra con quella dell'altro Jedi.
La sua voce. La sua tristezza. Il suo dolore.

Urlo.

Apro gli occhi, la stanza è buia. D'altra parte, è ancora notte fonda. Mi asciugo il sudore dalla fronte, cerco di recuperare un respiro regolare.
“Papà...”
Mi alzo, metto il mantello sulle spalle. Esco dalla stanza accostando la porta. Corro per i lunghi corridoi del Tempio fino alla terrazza. Il vento freddo della notte mi investe, facendomi rabbrividire. Mi appoggio alla balaustra.
Mi sento calmo, con il vento che scompiglia i miei capelli, già spettinati.
“La prima volte che tu qui vieni questa non è, giovane Kenobi.”
Mi volto, chinando la testa in segno di rispetto. “Mi perdoni, Maestro Yoda.”
“Cosa tu hai?”
Guardo il cielo così scuro, appoggiandomi alla balaustra. “Si può vedere il futuro, Maestro?”
“Uno dei poteri della Forza questo è.”
Yoda mi si avvicina, i suoi occhi che fissano i miei. “Cosa tu vedi?”
“Vedo molte cose. Mia madre, mio padre. E poi c'è un altro uomo.”
Vuole che continui. Mi stropiccio gli occhi e mi siedo a terra. “Non lo ho mai visto in volto, io... lui indossa sempre un casco nero e si fa chiamare Darth Vader.”
“Darth Vader tu dici?”
“Chi è quell'uomo, Maestro?”
Scuote la testa. “Io questo non so, giovane Kenobi.”
“Vedo mio padre che combatte contro quest'uomo, sento il suo dolore. C'è un modo per impedire che ciò accada?”
“Difficile da controllare il futuro è. Mutevole. Non puoi sapere quale esso è.”
“Non voglio che quello che vedo si avveri! Ho paura per mio padre...”
“Paura tu avere non devi. Imparare devi, a distaccarti da ciò che perdere temi.”
“E' mio padre, Maestro. Mi rimane solo lui.”
“Se questo è ciò che tu pensi, allora pronto ancora non sei per diventare uno Jedi.”
Abbasso la testa.
“L'attaccamento porta al dolore della separazione, il dolore porta all'ira.”
La strada per il Lato Oscuro essa è. Mi dico nella mente.
“La strada per il Lato Oscuro essa è.”
Quante volte me lo aveva ripetuto Yoda? Ma perchè non voleva capire? Stringo i pugni. “Non voglio distaccarmi da mio padre.”
“I tuoi sentimenti impara a controllare, giovane Kenobi.”
“NON E' GIUSTO!”
Lo guardò negli occhi, l'ira che cresce dentro di me. “Mia madre mi ha sempre mostrato i Jedi come le persone più altruiste e coraggiose! Sono i guardiani della pace della galassia! Non era questo ciò che mi aspettavo.”
Mi alzo.
“Giovane Kenobi, calmati.”
Lo guardo con rabbia. “Non mi avete mai capito, non mi avete nemmeno mai cercato di aiutare!”
Corro. Percorro velocemente i corridoi, mi precipito nella mia stanza. Apro l'armadio, non m'importa di svegliare i miei compagni di stanza, Kalya e Owen.
“Ben, che succede?” la voce di Kalya rimbomba nella stanza.
“Scusate. Non volevo svegliarvi.”
“Eravamo già svegli.” dice Owen, accendendo la luce. “Ti stavamo aspettando.”
“Scusate.”
“Non è la prima volta che hai quegli incubi. Siamo preoccupati per te.”
Da tempo so che Kalya nutre dei sentimenti per me. Forse è per questo che era così sensibile a ciò che mi accadeva.
“Quali incubi?”
Non voglio parlarne. Kalya lo capisce. Owen mi guarda sbalordito.
“Non siamo più dei bambini, Ben. Ti sentiamo agitarti la notte, urlare. Ti alzi, te ne vai chi sa dove per poi tornare e fingere che vada tutto bene. Siamo tuoi amici, vogliamo sapere.”
“Owen...”
Kalya gli mette una mano sulla spalla.
“Lascia stare Kalya, ha ragione.”
Mi alzo, li guardo negli occhi. “Ho delle visioni. Vedo il futuro, il passato.”
“Ne hai parlato con il Maestro Yoda?”
Annuisco. “Questa notte, e non è stato d'aiuto.”
Prendo la spada laser di mia madre, nascosta in fondo all'armadio e la lego alla cintura. “Io me ne vado da qui.”
“VUOI LASCIARE IL TEMPIO?”
Le loro voci sincronizzate mi fanno sorridere.
“Non voglio perdere mio padre. Non posso distaccarmi dall'amore che provo per lui.”
“E dove andrai?” mi chiede Kalya, guardandomi con aria preoccupata.
“Kalya, non ha bisogno di andare. Ben rimane qui.”
“Owen, non posso...”
“Sei il migliore allievo di tutto il Tempio. Non sei come me o Kalya, i tuoi midichlorian superano quelli del Maestro Windu!”
“Quello che vi aspettate da me è troppo. Non sarò uno Jedi fino a che non riuscirò a controllare le mie emozioni.”
“Non andare...”
Quella di Kalya è un preghiera. Se varco la porta, li ferirò per sempre. Raccolgo il mantello, lo avvolgo intorno alle spalle.
“Addio, amici.”
Faccio per andarmene, quando mi sento afferrare. So cosa sta per accadere, ma non faccio nulla per evitarlo. Il pugno di Owen mi colpisce dritto lo zigomo.
“Stai buttando via la tua vita.”
Lo abbraccio. Mi mancherà. Poi varco la porta.
Percorrendo i corridoi del Tempio incontro il Maestro Yoda. Lo guardo scuotere la testa. “Proprio come la madre, egli è.”
Ne sono fiero, dico stringendo la spada laser, unica eredità di mia madre.







 

ANGOLO DELLA MAESTRA JEDI
*musichetta di Star Wars* Ciao a tutti! Sono tornata con la seconda parte, contenti? Come Ben è cresciuto, così anche io e da Padawan sono stata promossa Maestra Jedi! *ridacchia*
Scusate se ci ho messo tanto nell'aggiornamento, ma speravo in qualche recensione.... Così ho aspettato. Spero che la Fic vi piaccia... Vedo che riscuote meno successo (se così si può dire) dell'altra mia Fic. Va beh, ringrazio tutti coloro che seguono, recensiscono e hanno messo tra preferite. Alla prossima!
Che la Forza sia con voi!
Chidori_