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Autore: Clary1234    01/12/2013    5 recensioni
Tradimenti, amore, bugie...a chi va la tua fede?
Sei disposto a cambiare tutto quello in cui credi, per amore?
Non avere paura di amare sarà la tua unica salvezza.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Incest, Tematiche delicate, Triangolo
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Salveeeeeee, sono molto garata a tutti quelli che stanno seguendo la storia e che recensiscono, grazie! Okay, ho scritto un nuovo capitolo dopo solo un giorno ma la storia mi ha preso molto e non ho potuto smettere :D Se vado troppo veloce, però, avvisatemi! Ci vediamo in fondo spero vi piaccia!


LA VITA È ANDATA AVANTI
 
JOCELYN
Jocelyn sedeva su un’alta sedia di legno, ricoperta da un tessuto rosso con motivi floreali, davanti a lei su una sedia uguale si trovava Maryse Lightwood, grigia e stanca sembrava molto più vecchia di quanto fosse in realtà.
-Che cosa ti ha detto Isabelle stamattina?- La donna fece la stessa domanda per quella che pareva la ventesima volta, Maryse però le aveva sempre risposto pazientemente.
-Che stavano tutti bene, che da quando ce ne siamo andati non è successo nulla…ah e che Alec la sta esasperando per la rottura con Magnus- La voce della donna si indurì nel pronunciare l’ultimo nome, ma Jocelyn non ci fece caso e continuò a con la sua lista di domande.
-E non ti ha detto niente di Clary?-
-No, non mi ha detto niente di Clary nello specifico, ma credo che lei fosse compresa nel “tutti”.-
Jocelyn si mise a pensare, c’erano diverse possibilità: primo Isabelle stava mentendo, secondo sua figlia aveva perso il cellulare e non gli e lo voleva dire, terzo Clary non le rispondeva per qualche motivo, quarto Clary era…no. Non ci poteva neanche pensare, era impossibile.
-Non potresti chiamarla e chiederglielo?- disse Maryse che stava incominciando a spazientirsi.
-Non voglio sembrare apprensiva! Poi si arrabbierebbe con me dicendo che non mi fido di lei e…-
-Allora però smettila di assillare me, per l’Angelo! Ho problemi più gravi delle tue manie da mamma iperprotettiva!- Queste parole riscossero Jocelyn che sollevò la testa con aria sospettosa.
-Che cosa sta succedendo, Maryse?- La donna prese un profondo respiro prima di rispondere con voce stanca.
-Vogliono destituirci, vogliono toglierci l’Istituto.-
 
ALEC
Il dolore sordo al petto, finalmente si era attenuato. Non era suo il dolore, era di Jace ma essendo parabatai lo condividevano, e in quel periodo in cui Clary era scomparsa e Magnus lo aveva lasciato il dolore era amplificato per due.
Magnus…era proprio lì dove Alec si stava dirigendo, non lo faceva per lui, o almeno non completamente. Stava andando lì per Jace, aveva con se il blocco da disegno di Clary che aveva furtivamente preso dal comodino del suo parabatai. Quello era l’oggetto a cui la ragazza era più legata per quanto ne sapeva Alec, quindi se era rintracciabile l’avrebbero trovata.
Ormai era arrivato, a separarlo dal ragazzo che amava c’era solo qualche gradino…e il suo cuore. Non riusciva a decidersi di andare avanti, non sapeva se sarebbe riuscito a resistere agli occhi di Magnus, al suo tocco…
Prima che il ragazzo avesse il tempo di prendere una decisione la porta si spalancò e uscì lo stregone in un accappatoio giallo canarino con ciabatte abbinate.
-Alexander che cosa ci fai qui?-
 
JACE
Dopo aver finito di curare le ferite di Marcie si erano spostati in camera, a parlare davvero forse per la prima volta.
-Non lo so Jace, l’Istituto, le armi, tutto questo mondo non fa per me.-
-Allora perché sei qui?- La durezza nella voce del ragazzo di solito presente quando si rivolgeva a Marcie era sparita, rimpiazzata da qualcosa che neanche lui riusciva ad interpretare.
-Non l’ho scelto, si può dire che sono stata obbligata a farlo- Rispose lei senza pensare
-Da chi?- La ragazza aprì la bocca per rispondere, ma la richiuse subito di scatto sfoderando invece un sorriso malizioso che mandò in confusione Jace.
-Ha importanza?- Marcie si stava avvicinando, riusciva a sentire il calore emanato dal suo corpo, ma lui non si mosse rimase lì immobile incapace di fare altro.
-Secondo me, importa di più quello che proviamo l’una per l’altro.- C’era qualcosa di sbagliato in quelle parole Jace lo sentì come un sapore amaro in bocca.
-Clary…-
-Andiamo Jace, lei ormai è andata! Devi andare avanti rifarti una vita…con me.- La ragazza lo baciò improvvisamente stringendogli le braccia intorno al collo così, tutto ad un tratto, Jace si ritrovò circondato da dei capelli rossi, così simili ai suoi…non ce la fece, quella vista sgretolo la sua determinazione come se fosse fatta di sabbia. Il sapore delle labbra di Marcie non era quello che voleva sentire, nè il suo corpo sotto le sue braccia, ma non ce la fece ad allontanarla, e così con un gemito si lasciò andare a quel bacio.
 
CLARY
Senza sapere bene come, la ragazza si ritrovò davanti alle porte dell’Istituto. Frederick, dopo essere atterrato con grazia, le aveva indicato la strada dicendole che lui non poteva venire. Del resto Clary non ricordava molto, aveva seguito le istruzioni come un automa senza riuscire a formulare un pensiero coerente. E ora finalmente ce l’aveva fatta, era lì doveva aveva desiderato disperatamente di essere per sei lunghissimi mesi, ma a trattenerla era il pensiero di come avrebbero reagito gli altri vedendola, sarebbero stati contenti o scocciati? Il problema è che la sua vita si era fermata, ma quella degli altri era andata avanti…No. Si fidava di Jace, lui non l’aveva dimenticata, lui l’avrebbe aiutata a superare tutto, erano una squadra.
Clary si fece coraggio ed aprì le porte dell’Isituto, spingendo forte. Prese l’ascensore a lei familiare che la portò al piano di sopra dove trovò Isabelle, la prima reazione della ragazza confermò i sospetti di Clary, ma poi la cacciatrice si aprì in un radioso sorriso e le buttò le braccia al collo urlando di gioia.
-Clary, per l’Angelo sei davvero tu! Non ci posso credere! Ma come sei arrivata qui? Dov’eri? Come hai…-
-Aspetta Isabelle, te lo giuro, ti racconterò tutto…ma priva vorrei vedere Jace- Quelle parole stupirono Clary…stava per rivederlo!
-C-certo è naturale, vieni con me.-
Le due cacciatrici percorsero il corridoio e poi svoltarono a sinistra fermandosi alla terza porta, Clary l’aprì con impazienza non vedendo l’ora di poterlo stringere tra le braccia…ma la scena che le si parò davanti le mozzò il respiro: Jace non era solo, c’era un ragazza con lui…e si stavano baciando.
 
 
 Allora??? Piaciuto??? Ditemi se la storia incomincia a farvi schifo... comunque ora credo che per qualche giorno non riuscirò ad aggiornare, alla prossima! Recensite!!!
 
  
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