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Autore: K_POPforlife    01/12/2013    2 recensioni
Questa coppia di adolescenti poco cresciuti ha visto sbocciare il loro amore a 12 anni e, nonostante la loro giovane età, sono ancora insieme, ma cosa succederà adesso che Jonghyun deve andare in America a studiare?
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jonghyun, Nuovo Personaggio, Taemin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                        Capitolo 1.


 

“Sei sicuro che tra quattro anni mi amerai ancora?” la piccola Sophia non crede alle sue parole, come può chiedere una cosa del genere a soli 14 anni?
“Certo che ti amerò ancora, noi siamo per sempre, ricordi?” ovviamente Jonghyun non poteva contraddirla, sa benissimo che a lei non piace, così, anche se non completamente convinto, le ha detto proprio quello che voleva sentirsi dire.
Questa coppia di adolescenti poco cresciuti ha visto sbocciare il loro amore a 12 anni e, nonostante la loro giovane età, sono ancora insieme, ma cosa succederà adesso che Jonghyun deve andare in America a studiare?
“Oppa non voglio che te ne vai” dice Sophia abbracciandolo per non farlo muovere.
“Sophia,Sophia, quattro anni passano in fretta” certamente non è vero, ma non può far vedere che sta male e che non sa se questa storia andrà avanti, quattro anni sono tanti, troppi per degli adolescenti in fase di cambiamento.
“Signorino Kim, dobbiamo partire.” Il maggiordomo di Jong lo richiama e lui si stacca dalla sua fidanzata.
“Vado piccola.” Gli dà un piccolo bacio e corre dal domestico.
“Oppa, mi mancherai” sussurra Sophia mentre le lacrime iniziano ad uscirle.
Il suo cuore non può sopportare tanto dolore, ha sempre amato Jong e vederlo andare via così le fa male, ma sa che deve resistere, lo deve fare per il loro amore, non ci sono alternative.
Aveva promesso al suo Oppa di essere forte e di non piangere, ma non c’è riuscita, per una ragazzina di 14 anni è praticamente impossibile sopportare tutto questo; così, quando lui è abbastanza lontano, piange, piange così tanto che le fanno male gli occhi.

*

Una settimana dopo …

“Sophia! Esci da quella stanza, devi tornare a scuola!”
“Mamma, non ci voglio andare!”
Una settimana passata a piangere, una settimana fatta di dolore e solitudine. Sophia ha abbandonato tutto: gli amici, la scuola, la famiglia; è troppo distrutta per fare qualsiasi tipo di attività che non includa stare a letto.
Parte la suoneria del cellulare di Sophia e lei risponde, di mala voglia, ma lo fa.
“Piccola, come va? Mi sei mancata!”
“Oppa!”
La ragazza si drizza in piedi all’udire quella voce e un sorriso compare sulle sue labbra.
“Sophia, stavi piangendo?”
Si asciuga velocemente le lacrime.
“No, ho promesso di essere forte!”
Dall’altra parte Jonghyun sospira.
“Menomale, mi preoccuperei molto se stessi male”
‘Oppa prometto che sarò più forte e riprenderò la mia vita normale’ è questo ciò che passa per la testa della giovane in questo momento.
“Non ti devi preoccupare, io sono forte”
“Lo so, piccola, è per questo che sono tranquillo”
“Mh” riesce solo a rispondere Sophia.
“Ora scappo, qua è ora di dormire, un bacio amore
Amore. Jonghyun non aveva mai usato quel soprannome per chiamarla e questo le fa molto piacere, infatti, di buon’umore, prende la cartella, si infila la divisa e corre dritta a scuola dopo aver salutato e essersi scusata con sua madre.
L’amore fa proprio miracoli.

“Buongiorno a tutti” dice ad alta voce la ragazza dopo aver varcato la soglia dell’aula.
Si sistema comodamente al suo banco e tira fuori i libri della prima ora.
“Ehi, Sophia, che fine avevi fatto?”
Hana, la sua migliore amica, si avvicina sorridendo.
“Ho preso una vacanzina” scherza lei.
Hana si accomoda di fianco a lei e la lezione inizia.

Mentre tutti ascoltano attentamente la professoressa di scienze che spiega, Sophia è intenta a osservare un piccolo scoiattolo che sgranocchia una noce sopra un albero; almeno così sembra. In realtà sta pensando al suo amore, a tutti i momenti belli passati insieme, a quelli che potevano passare nei quattro anni a venire e così la tristezza si impossessa di nuovo della sua anima e penetra sempre di più nel suo cuore.
Si sente un nodo alla gola e non riesce a parlare, a ridere, a fare le solite cose nel solito modo. Non ci riesce, è qualcosa che non può controllare, è come se tutti i dispiaceri accumulati negli anni stessero uscendo solo ora.
“Sophy, dobbiamo uscire” Hana la strattona leggermente per farla muovere.
“Vai pure, sto ancora un po’ qua”
Ormai sola Sophia appoggia la testa sul banco e piange, ancora e ancora, finché le lacrime non le escono più e allora smette, ma il suo cuore no, continua a soffrire per quell’amore lontano, per quell’amore che deve, per quattro anni, dimenticare.

*

“Mamma, sono a casa”
“Finalmente! Dove sei stata fino ad adesso?” chiede preoccupata.
“La lezione si è dilungata troppo” mente. Lo fa perché non vuole che sua madre si preoccupi, l’ha già fatto abbastanza.
Torna nella sua stanza trascinando i piedi e, appena dentro, si butta sul letto lasciando cadere la cartella in un punto qualsiasi della camera.
“Jonghyun torna” e detto ciò cade in un sonno profondo.

“Piccola, sono tornato”
Finalmente il suo Oppa è lì con lei, felice gli va incontro per abbracciarlo, ma non ci riesce. Jonghyun si allontana troppo, scappa da lei. Non vuole tornare. E poi improvvisamente vede una donna più grande tra le sue braccia. Lo abbraccia, lo bacia e gli sussurra dolci parole e lui ricambia sorridendo.
Che sta succedendo? Dove è finito il suo principe azzurro? Tra le braccia di un’altra.

Sophia si sveglia tutta sudata e ansima. Si siede sul letto e prende la bottiglietta dal comodino bevendone un po'.
“Non può essere, Jonghyun non lo farebbe mai” si auto convince.
Guarda l’ora:  1:30. Ha dormito per così tanto tempo?
Si alza ormai stanca di starsene sdraiata in quel letto e vaga per la casa al buio.
Va nel salotto, si accomoda sul divano e guarda il vuoto.
Tutta sola Sophia continua a cadere sempre di più nella depressione e il suo mondo da colorato diventa grigio.






Buonasera ragazze, ho voluto iniziare un’altra storia perché … Bella domanda!
Non lo so neanche io perché,  mi ero messa a scrivere per una one shot o comunque per qualcosa di corto, ma niente, la mia volontà mi ha spinto a scrivere il primo capitolo di quella che sarà la mia prima storia sugli SHINee, più precisamente su il nostro amato dinosauro.
Come potete notare questa storia è in terza persona, è stato difficile scriverla in terza persona, non l’ho mai fatto e non so se riuscirò per tutta la storia a mantenerlo così, ma ci proverò, state tranquille.
Che dire? Come primo capito è molto triste, è vero, ma in questi giorni escono solo così, non so il motivo.
Il commento sta diventando sempre più lungo e non va bene, quindi concludo qui.
Alla prossima e FATEMI SAPERE CHE NE PENSATE, VI SUPPLICO.
Auri

  
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