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Autore: sheissunlight    01/12/2013    0 recensioni
" Seems like these days I watch you from afar
Just trying to make you understand
I’ll keep my eyes wide open"
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Bondage
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                                                                                All of a sudden these lights are blinding me
                                                                                                             I never noticed how bright they would be

                                                                                                             I promise one day I’ll bring you back a star
                                                                                                            I caught one and it burned a hole in my hand
                                                                                                             Seems like these days I watch you from afar
                                                                                                                   Just trying to make you understand. 




E’ la centesima notte che dormo da solo, le ho contate, oggi sono davvero cento. Cento notti in cui l’altra metà del letto è vuota, senza pieghe sul cuscino, senza stropicciature sulla coperta . Cento notti senza l’altra metà del mio cuore .
 
“Non ce la faccio più Harry. È estenuante, non riesco a farcela così, sai che saremmo arrivati a questo punto prima o poi “
 
“Boo, ti prego, non pronunciare quelle parole, ti prego, potremmo trovare una soluzione, c’è sempre una soluzione. Sai che non c’è niente tra me e Nick, io amo te. “
 
“E’ troppo per me guardare quelle foto, voi che vi tenete per mano, dovresti stringere la mia mano. Tutte le feste a cui partecipi, sono giorni che torni a casa ubriaco, no che cazzo dico, sono settimane.”
 
“Ed io che dovrei dire? Non credi che faccia male anche a me vedere le foto di te e Eleonor che vi tenete per mano con tanto di sorriso stampato in volto eh? “
 
“Non provare a dirlo! Lo sai che a me è diverso, sai che sono sotto contratto, sai che devo farlo, per noi, per la band,per tutti. Quindi non osare nemmeno paragonare la situazione, tutto quello che faccio con Eleonor lo faccio solo davanti le telecamere, poi tutto finito. Sono io quello che la sera resta a casa, completamente da solo ad aspettare te, Harry Styles, il più ricercato dai tabloid, tornato da una notte a casa di chissà chi, completamente sbronzo. L’unico momento in cui  possiamo essere soli, senza telecamere che ci spiano, senza fan, solo tu ed io è in questa casa, la sera, e tu sprechi il tuo tempo con Grimshaw. Da quand’è che non parliamo davvero io e te eh? Mi mancano i vecchi tempi, appena arrivati in questa casa, eravamo soliti fare chiacchierate lunghe per ore, addormentarci insieme abbracciati. Ora gli unici momenti di intimità che abbiamo è quando scopiamo, e tra l’altro durante sei sempre ubriaco fracido. Dimmi che senso ha allora? “
 
“Lou, mancano anche a me quei vecchi momenti, possiamo sempre riprovarci, ti prego, perdonami”
 
“Sai dire solo questo Harry davvero? Perdonami? Questo è tutto?”
Non riesco a parlare.
 “E’ finita” esorta poi lui.
 
Quella fu l’ultima sera che parlai con Louis, da allora tutte le volte che ci siamo visti, premiazioni, concerti, apparizioni ci siamo evitati. Non riesco a guardarlo negli occhi, anche se vorrei davvero, mi mancano tanto quei due occhioni azzurri che ogni volta che parlavamo brillavano. Ora cammino a testa bassa, me lo merito. Non merito Louis. Non ho lottato per lui quando dovevo. Avrei dovuto fermarlo, dirgli che lo amo più di ogni altra cosa.
 
Stamattina è la centunesima volta che mi  alzo da solo, devo andare  con tutta la band ad un evento, il good morning america se non ricordo male, ma l’unica cosa a cui riesco a pensare è che dovrò rivedere Louis, dopo una settimana intera senza vederci totalmente in assenza di eventi per la band. Sono nervoso, ed emozionato allo stesso tempo, mi manca vedere il suo volto, anche se ultimamente ho imparato a guardarlo da lontano.
 
Siamo tutti nei camerini, tranne Louis, che arriva con qualche minuto di ritardo.
“Scusate, ero bloccato nel traffico” dice dando una pacca sulla spalla di Zayn .
 
Ci prepariamo tutti, Liam e Louis stanno nel frattempo ridendo appassionatamente. Dovrei esserci io al posto di Liam, sono io quello che fa ridere Lou. Una fitta di gelosia mi travolge le viscere. Deve essere evidente perché Niall mi si avvicina per chiedere se tutto va bene.
 
Una tizia bionda entra nei camerini e ci dice che dobbiamo salire sul palco. E’ previsto che cantiamo story of my life. La folla ci acclama calorosamente come sempre, sono il primo ad iniziare a cantare, ma poco prima che che devo intonare la prima nota, un raggio del sole debole di dicembre colpisce il volto di Louis, il modo in cui illumina il suo viso, i suoi occhi azzurri, il suo sorriso, i suoi capelli mi lasciano senza fiato e poi all’improvviso si volta verso di me con sguardo preoccupato. Continuo a fissarlo imbambolato fin quando non mi rendo conto che mi stanno fissando tutti. Ho dimenticato di cantare, ho perso la cognizione del tempo, mi sono perso nei suoi dannatamente perfetti occhi blu e non ne sono uscito. Riprendo velocemente lucidità ed inizio a cantare dalla seconda strofa imbarazzato e anche leggermente arrabbiato, odio quando sbaglio le esibizioni. Tutta colpa della sua perfezione. Tutta colpa dei miei sentimenti che scorrono veloci e forti come un torrente in piena.
 
Ad esibizione finita torniamo nei camerini, mi si avvicinano tutti rassicurandomi per l’esibizione, tutti tranne lui, l’unico di cui ho bisogno. Ed ecco che quando tutti sono andati via sento dei passi dietro di me, è lui. Credo di non aver mai lanciato un sorriso così ampio e grande. E’ qui per perdonarmi penso.
“Lou” dico in un sussurro
“Stasera passo a casa a prendere gli scatoloni con la mia roba dentro, fatti trovare intorno alle 7” sbotta sicuro. Detto questo si volta e va via.
 
Il mondo mi crolla addosso, ero convinto che era pronto per perdonarmi e invece? Vuole trasferirsi da casa nostra, dopo tre anni che abitiamo li ormai. Dove abbiamo creato un mondo di ricordi bellissimi.  Le lacrime iniziano a scendere giù il viso, non riesco a fermarle, non riuscirò mai più a fermarle.
 
Non sono pronto per tornare a casa, così faccio un giro con l’auto, giro senza meta in silenzio, unico suono, il mio singhiozzare e il rumore delle ruote sull’asfalto.
 
Torno a casa, sono circa le 7 o poco più, Louis sarebbe arrivato a momenti. Mi fiondo sul divano cercando un po’ di conforto ma proprio quel divano mi fa singhiozzare nuovamente, troppi ricordi qui sopra. Sobbalzo quando sento bussare alla porta. E’ lui.
 
“Ciao” afferma non appena apro la porta “Hai pianto?” esorta subito
Cazzo penso. Non ho asciugato queste maledette lacrime.
 
“No” Cerco di dire fermo”E’ allergia credo”.
 
Mi guarda per un po’ stranito, forse deluso.
Che cazzo ho appena detto, ho davvero detto di aver l’allergia. Mi sento uno scemo.
Louis si fionda in camera sua, nostra, E inizia a riempire degli scatoloni. Io lo guardo sulla soglia della porta.
“Vuoi qualcosa da bere?” dico.
“Mmmh, no sto bene così” replica lui.
 
Cazzo, Harry dici qualcosa, parla,  non lasciarlo andare anche stavolta, non farlo.
Il mio subconscio prende il sopravvento e non so come mi faccio coraggio.
 
“Lou, non – non farlo.” Dico tremando
“Non fare cosa, Harry?”
“Questo, non … farlo, per piacere” dico con un groppo in gola, non alza lo sguardo, non mi guarda nemmeno in faccia.
“Guardami Louis”
Alza di scatto lo sguardo, i suoi occhi erano rossi, forse aveva pianto anche lui.
Mi avvicino a lui e gli levo lo scatolone da mano.
“ Rimani, ti prego.”
“Rimanere per chi, per cosa? Non voglio riaffrontare il discorso Harry, non di nuovo, è passato troppo tempo ora.”
“Lasciami parlare” Lo interrompo. “Scusami, Scusami. Se non ho parlato prima, se non ho lottato per te, se ho sprecato il miotempo con Nick Grimshaw o con qualsiasi altra persona, quando avrei dovuto mettere te al primo posto, ma tu sei il mio primo posto, lo sei sempre stato, e ti amo Louis Tomlinson, dio solo sa come sto trovando il coraggio di parlare ora, vederti oggi durante l’esibizioni mi ha fatto ricordare tuttodì noi. Mi manchi ma ti prego di non interrompermi e di lasciarmi finire. Ti amo da sempre credo, da quando ci siamo incontrati per sbaglio nel bagno di x factor, dio benedica quello sbaglio. Benedica il fatto che ci siamo uniti come band,e che da perfetti sconosciuti siamo diventati le persone più importanti della nostra vita. Sai che non sono bravo con le parole, ma adesso che so che sto sul punto di perderti non ho paura di parlare , tu mi rendi forte Louis, mi dai coraggio, mi rendi felice. Sono centotre notti che dormo senza te, le ho contate sai? Ogni mattina mi alzavo con la speranza di vederti aprire i tuoi occhioni blu invece no, ero da solo, e me lo sono meritato per la mia testardaggine e il mio caratteraccio a volte. Adesso ti chiedo di perdonarmi, so che anche tu mi ami ancora, io non smetterò mai di farlo, quindi posa quei dannatissimi scatoloni e stai con me felicemente. Ho bisogno di te. Ti amo Boo bear” . Dico tutto di un fiato senza pause. “E ora dici qualcosa perché penso di stare per sprofondare e di cadere da un momento all’altro”. Dico alla fine.
Louis si avvicina a me di scatto mi guarda negli occhi “ Ti amo Hazza, ma come riusciremo a superare tutto?”
Lo zittisco “ No, ci riusciremo, se siamo io e te, riusciremo a fare tutto, siamo forti insieme, lo siamo sempre stati. Non facciamoci pù del male te ne prego. Il passato è passato, Ora non ti farò soffire mai più,  Ti amo talmente tanto che mi logora… Ora è lui a zittire me, ma stavolta con un bacio. Quanto ho desiderato questo momento. Ci prendiamo per mano senza parlare, ci stendiamo sul letto, sempre senza parlare, sono i gesti a farlo. Rimaniamo così per minuti, forse ore. Vorrei che questo momento non finisse mai più. Ci guardiamo negli occhi ancora, poi mi abbraccia e m bacia il collo “ Ti amo Harry, ti perdono, anche se credo di averlo già fatto da più di cento giorni in realtà e che ero troppo orgoglioso per ammetterlo” . Sorrido e lo stringo più forte “ Vabene, va tutto bene, solo non lasciarmi andare, perché sono stanco di dormire da solo”. 
  
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