Ero appoggiata, delicatamente, vicino ad un albero.
Stavo leggendo un libro babbano che adoro, s'intitolava "Hunger Hames".
 Adoro libri babbani, come questo, molte volte mi fermo ore e ore a leggerli, senza mai accorgermi che si fa buio.
O almeno, non sempre me ne accorgo, infatti molte volte, quando sono sul più bello, arriva quello sbruffone di Potter a scocciarmi e distrarmi dalla mia piacevole lettura.
-Lils?-
Chiese una voce dolce e sottile, che io avevo subito riconosciuto.
-Dimmi, Alice?-
Le accennai un sorriso, Alice era la mia migliore amica, una ragazza fantastica!
-Che leggi?-
Mi chiese guardandomi incuriosita con i suoi stupendi occhi marroni.
-Un libro babbano, si chiama Hunger Games-
Esclamai io
-Un libro babbano? è per babbanologia?-
Mi chiese lei
-No, è un Romanzo per ragazzi.-
Lei mi guardava con gli occhi di una che non aveva capito un "H"
-E' un genere letterario scritto per ragazzi-
Spiegai io
-Ah!-
Esclamò lei
-è Bello?-
Mi domandò
-Molto-
Gli risposi
-Mi leggi un pezzo?-
Mi chiese
Gli sorrisi, è davvero fantastica, sapevo che non le importa nulla del libro ma apprezzo, davvero tanto, il gesto.
-Certo!-
-Grazie-
Mi sorrise lei, così da mostrarmi i suoi perfetti denti bianchi
 -"Non c’è problema, ti suggerisco io cosa fare. Vincere e tornare a casa. A quel punto, non potrà respingerti, ti pare?" " Non credo che funzionerà. Vincere… non servirebbe, nel mio caso" "E perché mai?" "Perché… perché… lei è venuta qui insieme a me."-
Le lessi recitando con le parole
-Non ho capito molto questa frase...-
Mi disse lei
Le sorrisi
-Ti spiego, Hunger Games è ambientato in un'epoca futura non identificata, dopo la distruzione del Nord America, in una nazione nota con il nome di Panem.
Panem è formata da una ricca capitale, Capitol City, e dodici poveri distretti periferici. In questo, il Distretto 12 è collocato in una regione ricca di carbone, Appalachia, in riferimento alle Appalachian Mountains nel versante orientale degli Stati Uniti e del Canada.
Come punizione per un precedente tentativo di ribellione in contrasto al potere di Capitol City, ogni anno un ragazzo e una ragazza di età compresa fra i 12 e i 18 anni vengono prelevati in maniera casuale da ogni distretto e costretti a partecipare agli Hunger Games, un evento televisivo nel corso del quale i partecipanti, o "tributi", devono combattere sino alla morte in un luogo prestabilito, l'Arena, sino a quando solo uno sopravvive.
La storia segue le vicende dell'orfana di padre sedicenne Katniss Everdeen, una ragazza proveniente dal Distretto 12, che si offre volontaria quale partecipante alla 74° edizione dei giochi per salvare la propria sorella minore, Primrose.
L'altro partecipante ai giochi proveniente dal Distretto 12 è Peeta Mellark, un giovane che Katniss conosce sin dalla scuola e che una volta le ha salvato la vita offrendole il proprio pane quando la famiglia di lei stava per morire di stenti.
Katniss e Peeta sono quindi condotti a Capitol City, dove incontrano gli altri "tributi" e vengono introdotti al pubblico di Panem.
Durante l'intervista di presentazione, obbligatoria per ogni tributo, condotta da Caesar Flickerman, Peeta rivela in diretta i propri sentimenti nei confronti di Katniss.
La ragazza, tuttavia, in un primo momento non crede alle parole di Peeta, pensando infatti che sia un modo subdolo per attirare le attenzioni degli sponsor e, una volta dietro le quinte, lo attacca, facendolo cadere su dei vasi che gli feriscono le mani. Il supporto del pubblico, nonché degli sponsor, può essere fondamentale per la sopravvivenza, dal momento che a questi è concesso di inviare regali ai propri tributi preferiti durante lo svolgimento dei giochi.
I giochi cominciano con 11 dei 24 tributi uccisi nel primo giorno, durante il quale Katniss dimostra la propria abilità nella caccia e nelle tecniche di sopravvivenza per superare tale prova.
Nel corso dei giochi, la morte dei tributi prosegue, ma sia Katniss che Peeta riescono ogni volta a cavarsela. Presumibilmente in conseguenza all'immagine offerta da Katniss e Peeta quali amanti, una nuova regola viene annunciata nel corso dei giochi, definendo che due tributi dello stesso Distretto possono vincere in pareggio.
In conseguenza a tale proclama, Katniss si pone alla ricerca di Peeta, lo trova ferito e lo soccorre. Agendo come una giovane innamorata, conquista ancora più favore nel pubblico e, conseguentemente, doni da parte dei suoi sponsor.
Quando la coppia rimane finalmente sola in gioco, i gestori del gioco decidono però di revocare la nuova regola e cercano di forzarli a un drammatico finale nel corso del quale uno dovrà uccidere l'altro per vincere. Ciò nonostante, i due giovani decidono di tentare il suicidio nella speranza che gli organizzatori possano accettare di avere due vincitori invece di nessuno.
E infatti li fermano e sia Katniss sia Peeta rimangono in vita.-
Alice stette ad ascoltare ogni mia parola e alla fine cercò di metabolizzare il tutto.
-Che cosa romantica e allo stesso tempo paurosa.. non vorrei mai partecipare a quei giochi!-
Disse lei
Io le sorrisi con lo sguardo triste.. noi stiamo già giocando a quei giochi..
Ma il nostro avversario è Voldemort.. con tutti i mangiamorte.
Lei mi guardò e capì subito che aveva detto qualcosa che non doveva…
-Scus…-
Alice non riuscì a finire di parlare che una voce maschile la interruppe
-Evans, Cos’è quel visino triste? Ah, forse lo so! Ti stai pentendo per tutti i 7 anni in cui mi hai rifiutato vero? Bhè, ti do la possibilità di rimediare! Vuoi uscire con me ad Hogsmeade?-
Disse James Arrogante Potter
-Certo Potter, quando i cani voleranno, senza magia, uscirò con te.-
Dissi io
Potter mi stava rovinando anche il mio secondo migliore della giornata, cioè la lettura (Il primo è quando vado a lezione).
-Oh, Allora non ci vorrà molto!.-
Guardò ghignando Sirius Black, Alto, Capelli scuri, Occhi grigi e ragazzo più amato della scuola insieme a Potter.
Anche Black lo guardò ghignando.
-Dai Ramoso, lasciala stare, non vedi che stava leggendo?-
Disse Remus Lupin, un ragazzo dai capelli castani chiari ed occhi del medesimo colore, Remus era l’unico dei “Malandrini”, come si voglio far chiamare loro, Che mi andava a genio.. Infatti era il mio migliore amico.
-Remus!-
Esclamai sorridendo io
-Lils!-
Mi sorride lui
-Hunger Games? Bellissimo libro!-
Esclamò lui
-Si, La storia d’amore di Katniss e Peeta mi ha coinvolta molto!-
Sorrisi facendo finta di non vedere delle occhiate che Potter mandava a Remus
-Già, Lui innamorato di lei da quanto l’ha vista… E lei che s’innamora di lui pian piano.. Chissà perché ma questa storia mi ricorda qualcosa..-
Disse lui guardando prima me e poi Potter
-Beh, precisamente s’innamora VERAMENTE di lei quando la sente cantare… Davvero? A me non ricorda niente.-
Dissi io schietta e ignorando l’occhiata di Lupin
Lui sorrise
-A me invece sembra la nostra storia, mia amata Lils-
Esclamò Potter in modo arrogante
-Non chiamarmi Lils! Per te solo Evans!-
Esclamai infastidita
-Va bene… Lils.-
Ghignò lui
Mi alzai in piedi con il mio libro
-Prova a chiamarmi ancora così e ti lancio un incantesimo!-
Dissi infuriata
-Oh oh, La Evans ha tirato fuori gli artigli!-
Esclamò Black, anche lui, ghignando.
-Black, Non ho paura di usare un’ incantesimo due volte sai?-
Dissi con lo stesso tono di prima
-Cha paura! Codaliscia, La fidanzata di James mi vuoi punire!-
Disse Black recitando male (di proposito), per poi tornate a ghignare
-Tu razza di…-
Esclamai, ma non riuscii a finire che qualcuno m’interruppe
-Quanta volgarità Evans-
Disse Potter
-Ma fottiti va!-
Gli esclamai ormai vicina a scoppiare
-Andiamo Alice?-
Chiesi gentilmente alla mia migliore amica
-Certo…-
Disse lei
L’aiutai ad alzarsi e ce ne andammo nella sala grande per la cena, anche questa volta si era fatto tardi.
Dopo qualche minuto vennero anche i malandrini e Potter fece spostare un ragazzo di terza, che era seduto vicino a me, e si sedette al suo posto.
-Evans, Mi sei mancata questi lunghi minuti senza la tua presenza!-
Esclamò lui
-Oh, guarda un po’ invece per me sono stati i minuti più belli della mia vita!-
Gli risposi acida
-Lo prenderò come: Oh, mio amato James mi sei mancato anche tu, quando ci vogliamo sposare?-
Mi sorride lui
Mi alzai senza guardarlo in faccia e chiesi a Marlene, che era a 5 posti lontano da me, se voleva far cambio di posto con me o probabilmente avrei spaccato qualcosa sopra a Potter
Lei accettò e mi misi nel suo posto.
Appena la cena finì andai nella mia stanza condivisa con Alice e Marlene
In stanza ero sola, Alice era in sala comune insieme a Franck Paciock, suo grande amore, e Marlene.. Sicuramente a pomiciare con qualche tassorosso da qualche parte.. non  capirò mai la sua ossessione per i tassorosso!, quindi decisi di leggere un nuovo libro.. Shadowhunter.
 
Dopo un po’ di tempo…
 
-Lils?-
Mi chiamavano ma non rispondevo
-Lils?-
…
-Oi?-
Niente..
Marlene venne da me e mi urlò a squarcia gola
-LILY EVANS NON IGNORARCI!-
Io sobbalzai dal letto
-Marlene, Calmati!-
Gli disse Alice
-Marlene! Mi hai insordito!-
-Beh almeno ora abbiamo la tua attenzione! È da un’ora che ti chiamiamo!-
-Scusate.. ero immersa nella lettura di questo libro.. è fantastico!-
Sorrisi
-Immaginavamo!-
Sorrise Alice
-Perché mi chiamavate?-
-Lily.. sai che ore sono?-
-Umh.. No..-
-Le 3 e 30!-
Sgranai gli occhi
-èèèèèè?-
Urlai
-è stato strano vederti sveglia a quest’ora, specialmente da sola!-
Disse Marlene
Ma io non la sentii nemmeno perché ero già caduta tra le braccia di morfeo.
 

Angolo autrice:
Salve a tutte!
Cosa ne dite di questa fanfiction?
Per ora può sembrare semplice.. ma io complico sempre tutto.. quindi aspettatevi qualsiasi cosa!
Molte cose le ho inventate io ma altre sono vere.
E la spiegazione di Hunger Games l’ho presa da Wikipedia!
Beh.. Adesso vado! Al prossimo capitolo!
 
Desy-chan