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Autore: Debbyh_CRC    02/12/2013    6 recensioni
Partecipa al Contest "Onironauta" indetto dal gruppo facebook "Le ragazze e i ragazzi della porta accanto".
Si tratta di un sogno, uno ricorrente... uno di quelli che credi reali fino a che non apri gli occhi, il respiro corto ed il cuore che non sai se è impazzito o deve battere l'ultimo colpo. Posso solo dirvi che ho DOVUTO scriverlo, per esorcizzarlo...
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sei morto.
Se qualcuno mi chiedesse quando è successo non saprei rispondere. Senza te ho perso il senso del tempo, il senso della realtà... il senso della vita. Eri tutto. Te l'ho sempre detto ed era vero.
Guardo tua madre: lo sguardo impassibile, quasi irritato, fisso fuori dalla finestra. Tuo fratello è accanto a lei, seduto vicino a sua moglie e il loro bambino, che non mi permettono di toccare nonostante mi tenda le sue piccole braccia.
Il resto dei parenti ipocriti gironzola per la casa.
Da quando te ne sei andato, ogni anno i tuoi organizzano una cena per l'anniversario della tua morte. La trovo una cosa grottesca, ma sono sicura che capiresti perché proprio io non posso mancare. Più cercano di escludermi, più io sono presente.
Siamo nella tua stanza. Intorno a me ci sono tanti piccoli pezzi di te che sto cercando d'ignorare. Per non ricordare. Per non crollare.

Ma come sempre è il mio cuore ad avere la meglio, non riesco ad impedirmi di abbassare lo sguardo sulla scrivania. Lì sopra ci sei tu, i tuoi occhi azzurri, le tue labbra morbide schiuse in un sorriso. Il mio sorriso. Te l'ho scattata io quella foto, durante quella settimana in montagna che siamo riusciti a concederci dopo tanto tempo. Ti ho fatto ridere e, prendendoti alla sprovvista, te l'ho scattata. Da quella foto nessuno può sapere che dopo mi hai afferrato, fingendoti arrabbiato, per poi riempirmi di baci. Abbiamo fatto l'amore quel pomeriggio, dolcemente, lentamente.
Eccola. Lacrima traditrice. Subito seguita da un'altra. Un'altra. Un'altra ancora. Sollevo lo sguardo, incrociando quello di tua madre, che trasuda disprezzo. Diventa rossa in viso, mi grida di smetterla. Io sono costretta a sedermi, il corpo scosso dai singhiozzi, respiro a malapena.
Sono sul tuo letto, il tuo profumo mi avvolge come se fossi qui e mi stessi abbracciando. Il pianto peggiora, nel ricordo di te che mi consoli. Mi piaceva quando lo facevi... mi avvolgevi con le tue braccia, mormorando parole incoerenti, perché sapevi che bastava il suono della tua voce, il tuo profumo a calmarmi. Ho perso il conto di quante volte mi hai lasciato qualcosa di tuo per frenare le crisi, l'insonnia, gli incubi che sapevi mi facevano stare male.
Cosa mi è rimasto adesso? Niente. A parte i pochi che sono riuscita a prendere, i tuoi vestiti li ha presi tua madre per tuo fratello. Anche adesso... mi fissa con quei suoi occhi opportunisti, convinto che io non sappia che indossa una tua camicia. La camicia. La tua preferita, quella che ti ho regalato per il nostro secondo anniversario.
Qui non sono la benvenuta. Lo so io, lo sa la tua famiglia. Il punto è che non possono lasciarmi fuori. Io ero una parte di te, la tua metà, nonostante loro abbiano fatto e continuino a fare di tutto per escludermi.
Non si sono nemmeno presi la briga di avvertirmi, quando hai avuto l'incidente... l'ho saputo per caso, per un passaparola.
L'ho saputo quando ormai era troppo tardi.
Mi hanno impedito di dirti addio. Lo sapevi, tu? Cos'hai provato, in quei due giorni, non vedendomi arrivare? Ci sei rimasto male?
Certo che sì. Nessuno lo sa meglio di me. Cerco di non pensare a quanto devi aver sofferto, spero solo che tu adesso sappia perché non c'ero. Che tu sappia quanto sono stata male anch'io, quanto viva ancora nel senso di colpa.
Avrei voluto fargli del male. Fisicamente. Avrei voluto... e avrei potuto. Tu non c'eri più, non avevo più niente da perdere.
Ma sei stato proprio tu a fermarmi. Il ricordo di te, quando mi dicevi di stare calma, di lasciare perdere... così ho lasciato perdere.
Ma a quale prezzo? Hai idea di come sia ridotta la mia vita, adesso? Da lassù, mi vedi? Eri il mio amore, il mio tutto... non mi è rimasto niente. Nemmeno un figlio al quale aggrapparmi per trovare la forza di andare avanti. Niente.
Sono rimasta sola.
Sola, con la voglia di te.
Sola col dolore del non poterti avere.
Sola, col senso di colpa irrazionale che mi fa pensare che avrei potuto impedire la tua morte.
Sola, con un attaccamento alla vita che mai mi è sembrato tanto inopportuno.
Sola, senza te.
Il punto è che senza te io sono niente.

Apro gli occhi, alzandomi di scatto. Respiro a fatica, il cuore che sembra stia per collassare. Poi ti vedo.
La tua mano mi ha cercato istintivamente, come se anche nel sonno percepissi che qualcosa non va. Sorrido, sfiorandoti il viso con le dita... la fronte ampia, le palpebre abbassate dalle lunghe ciglia scure... gli zigomi alti, le guance in parte coperte da un accenno di barba... le labbra schiuse dal respiro profondo.
Quando le sfioro con le dita, mi afferri la mano, socchiudendo gli occhi proprio mentre una lacrima scivola sulla guancia. Non mi chiedi niente, ti limiti a stringermi forte, rimboccando le coperte attorno a noi.
"Un incubo, vero? Non preoccuparti... dormi, adesso. Io sono qui. Non vado da nessuna parte."
Mi accoccolo contro il tuo corpo, respirando il tuo profumo che mi rilassa magicamente. Mi godo la sensazione di averti qui, vivo, accanto a me. E scivolo in un bel sogno.


 
Giudici di questo contest: Zanna Aleksandrovna Metanova https://www.facebook.com/jowild.efp.1 Lori Liesmith https://www.facebook.com/lori.liesmith.7?ref=ts&fref=ts e Malaria https://www.facebook.com/malaria.nera?ref=ts&fref=ts
Il link della pagina del gruppo "Le ragazze e i ragazzi della porta accanto" https://www.facebook.com/groups/203193706521620/permalink/227209280786729/?comment_id=227425854098405&offset=0&total_comments=26¬if_t=group_activity
Ho scelto di pubblicare questo brano perché è il sogno più vero (e confesso, non a luci rosse che ho) e credo (*spero) possa emozionare quanto succede tutt'ora a me nel leggerlo :)
Grazie a chiunque perderà qualche minuto per leggerlo :)

Debbyh
   
 
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