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Autore: ElfoMikey    05/05/2008    4 recensioni
STORIA SCRITTA A QUATTRO MANI: da chemicalLady & ElfoMikey
...forse dirlo a piccoli passi è la cosa migliore, ma il comportamento di Frank mi uccide, mi innervosisce.
No, non dirò nulla a nessuno!
Anzi, compirò una missione degna di Kim Possible: entro la fine del mese, Frank Anthony Iero si sarà tolto dalla testa questa atrocità di dire tutto.
Io sono disperato per la miseria!! Non so che fare!!
Ma un modo lo troverò e ecco la mia missione: entro la fine del mese tutti sapranno cosa tra me e Gee a costo di fare una conferenza stampa!!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Avvertenze: i My chemical romance non sono di nostra proprietà(magari..) e questa storia non è scritta per scopi di lucro ma per assoluto divertimento.


Frank: Chemical Lady
Gerard:ElfoMikey




Frank p.o.v.


Starnuto.
Accidenti mi sa che l’acqua fredda di stanotte sta facendo effetto…
Un altro starnuto.
“merda” dico prendendo fuori il fazzoletto e soffiandomi forte il naso.
Ahia!
Merda il piercing che male!!
“di nuovo merda…” dico portandomi una mano al naso.
La giornata è iniziata davvero male, e oggi abbiamo una intervista in tv e il concerto alle nove… poi bisogna contare il sound check…
Aiuto se sopravvivo oggi… Spero non mi venga la febbre…
Entro in sala per fare colazione e vedo Mikey, Ray e Bob già la.
Gerard? Strano, lui di solito si alza prima degli altri… probabilmente ha già finito e è tornato in camera per non vedermi… sarà ancora stizzito per il tiro mancino che gli ho tirato stanotte.
Lui non è abituato a perdere, il mio tesoro.
Bob sta dicendo qualcosa, e l’unica faccia che vedo bene è Ray, e sembra preoccupato.
“buon giorno” dico con voce basso tossendo due volte.
Evvai anche la tosse!!
Tutti mi guardano sconsolati.
“anche tu?” mi chiede Mikey.
“perché anche io?” domando riprendendo fuori il fazzoletto.
“Gerard ha la febbre abbastanza alta” dice Bob “non sappiamo se ce la farà a cantare stasera…”
Oh no…
“non sappiamo come sia potuto succedere” aggiunge Ray “così al improvviso…”
Io lo so invece, l’ho lasciato sotto alla pioggia, e penso ci sia rimasto un po’ di più dopo, aspettando che io cambiassi idea.
Morale della favola: è colpa mia.
“che hai Frankie?” mi chiede Mikey per poi portarmi una mano alla fronte “sei calduccio anche tu però..”
“perché sono vivo magari?” domando ovvio. A me non deve venire la febbre per nessun motivo.
Facciamo colazione parlando fra di noi, o almeno loro parlano. Io me ne sto zitto, con il mal di testa che cresce, una tosse che mi impedisce di respirare come una persona normale e litri di muco colante.
“tu non stai per niente bene” mi dice Bob “dai ti accompagno in camera”
“ce la faccio da solo” dico alzandomi “mi faccio una dormitina, mi svegliate un quarto d’ora prima di andare?”
“ci penso io” mi dice Mikey “tanto Gerard mi ha detto le stesse cose…”
Mi alzo barcollando “sei sicuro di non volere una mano?”
“n-no” ci vedo male, come se tutto fosse appannato, ma intanto io non ho la febbre!
Mi avvio verso le scale, sto praticamente andando alla ceca…
La testa adesso mi sembra leggera, e se prima vedevo appannato adesso vedo doppio.
No, io non devo cedere.
Perché non mi muovo?
Sono caduto in ginocchio sulla scala per forza che non mi muovo!
Ammettiamolo, sto da cani.
A parte tossire come un demente non posso nemmeno chiamare qualcuno così mi lascio andare.


“Lo sai che sei un testone? Quante volte ti ho detto di non salire sulla batteria?”
Odio quando Gerard mi tratta da bambino.
Solo che stavolta, oggettivamente, l’ho fatta grossa.
Mentre suonavamo sono salito sulla batteria e l’ho smontata.
Letteralmente.
Non so come Bob abbia fatto a finire la serata.
E ora tutti mi guardano incazzati, e io aspetto il linciaggio.
Invece non succede niente, apparte il fatto che andiamo direttamente in albergo senza festeggiare la serata.
E che tutti si sono coalizzati per non parlarmi.
Ma perché poi?
Noi facciamo rock, e scazzare le canzoni e fare stronzate è molto rock!!
Quando la macchina si ferma sono il primo a scendere, mi hanno fatto incazzare di brutto.
Mikey è il solo però a subirlo fisicamente, perché lo spingo da parte per passare.
Ma guarda te…
Entro in camera sbattendo la porta, e poi mi ci appoggio.
Sospiro.
Ho reagito male, lo so, ma quando mi salgono i dieci minuti io non so che fare…
Mi dispiace soprattutto per Mikes spero di non avergli fatto male.
Ecco lo vedete? Io non so essere cattivo.
Sento bussare, e poi la voce di Gee “Frank, aprimi subito”
“no” rispondo prontamente “non mi puoi costringere”
“ho detto aprimi!”
“No! Vattene a letto…”
“cazzo Frank abbatto la porta se non ti muovi ad aprire!!”
Tanto è inutile, non cederà mai…
Apro e in tre secondi me lo trovo appiccicato sulla faccia, con due metri di lingua che scendono nella mia trachea e le sue mani tentacolose che mi afferrano per le chiappe.
Anche io sono contento di vederti, Gee.
“non sai che voglia ho di te…” mi sussurra roco al orecchio mentre mi spinge verso il letto.
Ok… neuroni miei vi lascio la giornata libera!
Quando poi sento la sua mano entrare prima nei jeans e poi nei boxer so che è la fine…
“ah.. Ger-rard…” non mi da tregua, lui e le sue manine svelte mi stanno facendo morire…
Mi fa stendere sul letto, togliendomi i jeans e la maglietta e buttandoli chissà dove, poi con la bocca inizia a baciarmi il collo, scendendo sul petto fin nel basso ventre…
Una frazione di secondo e anche i boxer se ne vanno mentre sento la sua lingua andare oltre…
Ormai l’aria è segnata dai miei gemiti e dai miei sospiri, mentre Gerard continua la sua opera…
Alla fine quando sto per raggiungere la mia personale vetta si stacca, risalendo per baciarmi di nuovo le labbra.
“ma che cazzo fai?” chiedo un po’ scazzato, non mi piacciono le cose lasciate a metà.
“e no caro, non ti puoi mica divertire solo tu…” dice lavandosi la cravatta e la camicia.

Alla fine si stende vicino a me, ancora ansante.
La domanda mi nasce spontanea, mentre lui si avvinghia al mio corpo “Gee?”
Lui mugugna qualcosa per risposta.
“che ti è preso? Non è un rimprovero anzi… solo che vorrei capitasse più spesso…”
Lui si mette a ridere, alzando la testa per guardarmi meglio “sei dannatamente eccitante quando ti incazzi, Iero..”




Gerard POV


“Ectùùùù!!!” sarà l’ottavo starnuto in meno di un minuto. Io lo ammazzo quel nano.
Lo faccio nero.
Lo tiro per quel piercing che ha al naso e lo trascino per tutta New York.
Come ha potuto lasciarmi in bianco?!
E sotto la pioggia?
E io che sono andato da lui con le migliori intenzioni!
E per di più ora ho la febbre, un raffreddore da panico e due tonsille grosse come testicoli di toro!(non che sia un gran paragone…)
Ma gliel’ho fatta pagare cara a quel nano bastardo.
Nessuno fa un torto a Gerard Arthur Way!
Nessuno!
E il motivo di tutto ciò è esclusivamente la sua voglia di farci scoprire o peggio di dire ogni cosa, ma io me lo sono promesso.
Gli leverò questa assurda idea dalla testa.
Il suo pensiero però, mi fa sempre sorridere.
Mi fa sempre stare bene, anche se mi ha fatto arrabbiare.
Ma chissà lui come sta?
Immagino dopo la secchiata che non stia tanto bene.
Ecco, ora ho i sensi di colpa.
Si lo so, ditelo pure tanto è vero! Su, tutti in coro: “Gerard Way è un cretino bastardo!”
Eccome se lo so.
Sbuffò per la centesima volta, buttando sul pavimento il centesimo fazzoletto pieno di orrido muco.
Tanto non pulisco io.
Mi alzo dal letto e avvolgendomi in una coperta di lana esco dalla stanza, questa volta dalla porta!
Busso alla camera di fianco alla mia, la camera di Frank. Attendo due minuti buoni , prima che dal buio della camera esce una figura incappucciata.
“chi rompe?” lo guardo a modo.
Cazzo, è messo veramente male.
Si è avvolto due coperte intorno al corpo, coprendo anche i suoi morbidi capelli. Mi scruta, poi con un grugnito mi dice di entrare.
La stanza è totalmente al buio. Vedo Frank cercare a tentoni il letto, per poi buttarvi sopra.
“Frankie?” chiedo tributante, sedendomi accanto a lui.
“sei arrabbiato amore?” chiedo accarezzandolo sopra lo strato di coperte.
In risposta ricevo un altro grugnito. Lentamente lo faccio girare verso di me e gli poso le labbra sulla fronte.
Cavolo se scotta!
“amore ma tu sei bollente! Aspetta, ti vado a prendere un asciugamano bagnato…” dico, seriamente preoccupato, mentre dentro la mia testa maledico il mio criceto mongoloide per aver partorito un’idea così assurda, ieri.
Frank mi trattiene per un braccio.
“tu…come stai?” tossisce. Lo so che è ancora arrabbiato, ma amo il suo modo di preoccuparsi per me.
“non ti preoccupare… non ho la febbre alta, tu invece si.” Mi levo la pesante coperta e la poso su Frank che nonostante tutto trema.
Idiota, idiota, idiota, idiota, idiota. Semplicemente IDIOTA.
Ecco cosa sono.
O forse una merda bastarda che striscia?
Si, preferisco l’ultima.
Bagno degli asciugamani con dell’acqua fredda e li poso sulla fronte di Frankie che sollevato mi ringrazia con un sorriso. Dal frigo bar tiro fuori lo scodello del ghiaccio e appena la benda si fa calda, la imbevo nell’acqua gelida.
Passate alcune ore mi sistemo al fianco di Frank, che dorme e lo abbraccio, cercando calore.


“Gee?” no, lasciatemi dormire.
Ammazzate questa mosca fastidiosa che mi sta parlando nell’orecchio…un attimo! Le mosche non parlano!
Bravo Gee, davvero se non ci arrivavi da solo...forse neanche Albus Silente ci sarebbe arrivato e lui sa tutto eh!
Allungo un braccio alla mia destra colpendo qualcosa, o meglio qualcuno.
“ma porca…” Frank? E che caspita ci fa lui qui? Ah, si…che stupido!
“che c’è che c’è?” dico esasperato.
“c’è bello mio, che non t ricordi un cazzo di quello che è successo ieri sera.” Inarco un sopraciglio.
“hai bevuto come un deficiente e mi hai violentato! Per fortuna che ho acconsentito!” risponde, mettendosi a sedere e coprendo il suo corpo nudo, quel corpo così bello.
“hai acconsentito a farti violentare?” Frank annuisce, con quel sorriso da bimbo furbo, che mi fa completamente impazzire.
“certo!”
Allungo un braccio verso di lui e con le dita gli sfioro la guancia fresca.
Frank sgrana gli occhi, sorpreso e a dirla tutta lo sono anche io.
Non è mai capitato che tra me e lui ci fosse certi tipi di effusioni quando siamo soli.
E non so perché, ma il mio istinto mi ha detto di fare questo gesto, forse assurdo.
Frank mi regala un sorriso, un sorriso stupendo, un sorriso che non ricordo di avergli mai visto. Ricambio e ho paura di questo. Ho una tremenda paura delle conseguenza che questo sorriso mi ha procurato.
Dimenticando il mio mal di testa mi sporgo verso di lui, baciandolo con dolcezza mista a malizia.
Mi sorride ancora, poi mi abbraccia facendo aderire i nostri corpi nudi e procurandomi un brivido caldo lungo la colonna vertebrale. So per certo che il mio cuore sta battendo più forte.
Sospiro rilassato, mentre Frank posa la testa sul mio petto e si lascia accarezzare i capelli morbidi.
Dio come sono morbidi i suoi capelli… non l’avevo mai notato.
Ci perdiamo nel silenzi, finchè Frank non parla…
“cosa ci succede Gee?”chiede io, non so che rispondere.
“non parlare..” e così restiamo in questo beato silenzio.



Frank si è addormentato da un po’ e il suo respiro affannoso è stato sostituito dal una respirazione lenta e regolare che mi rilassa.
Forse non ho mai dimostrato quanto amo quest’uomo.
Forse è ora di…
No!
Se provo solo a pensarci, l’immagine di mio fratello che mi fa Harakiri mi invade la testa e mi fa rabbrividire.
Oh dio mio!!
Scuoto la testa.
Sento Frankie muoversi e aprire i suoi grandi occhi.
Quei occhi che fanno concorrenza a Bambi, o Titty o qualsiasi animale con occhi da far sciogliere il cuore.
Tossicchia un po’ prima di sorridermi.
“ciao…” gli sorrido e non so che altro fare, se non sentire il mio cuore che batte e batte per lui e sembra che non vuole finire mai.
“Gee?”
“si?” catturato dal momento formatosi, gli accarezzo la guancia.
“facciamo sesso?”
Datemi un telefono e un numero di uno bravo, specializzato nei casi come i miei.
“ma tu stai male! E poi non dovevo rimanere in bianco fino a data da destinarsi??” sono indignato, ma infondo, compiaciuto.
“appunto perché sto male. Devi accontentare ogni mio capriccio.” Annuisce alle sue stesse parole, toccandomi il petto.
“beh, se proprio devo…” ridacchio, prima di sovrastarlo.
Sinceramente?
Amo Frank ammalato!



Frank pov


Aiuto, sto per morire di mal di testa…
Mi sento bollente, forse sto per morire…
Lentamente però mi ricordo della causa di tanto calore…


“Gee?” lui mi guarda con i suoi bellissimi occhi verdi, leggermente resi lucidi dalla febbre.
“si?” mi chiede dolcemente accarezzandomi la guancia, quando fa così…
“facciamo sesso?” gli chiedo con voce languida.
La sua espressione facciale cambia radicalmente e mi guarda a occhi sgranati “ma tu stai male! E poi non dovevo rimanere in bianco fino a data da destinarsi??”
Al momento nemmeno mi ricordo il motivo di una cosa così cretina.
Mandarlo in bianco? Devo essere pazzo…
“appunto perché sto male. Devi accontentare ogni mio capriccio.” Annuisco vistosamente mentre gli accarezzo piano il petto con una mano tatuata.
Ridacchia alla mia affermazione “beh, se proprio devo…” mi dice sovrastandomi e iniziando a baciarmi sulle labbra. Poi si ferma “Frank, non vorrei abusare di te in questo stato però…”
“anche tu hai la febbre, no?” domando ovvio trattenendo un colpo di tosse.
Non mi sembra molto sexy tossigli il mio catarro in faccia adesso “se lo dici tu, Frankie…”
“adesso smettila di farti delle seghe mentali e fottimi come si deve…” dico annullando la distanza che ci separa, mentre gli accarezzo la schiena sotto il pigiama.
Lui intanto sta slacciando il cordone dei pantaloni della tuta che uso per dormire…



Non ci posso credere! Cazzo!
Dovevo lasciarlo in bianco e invece… ho ceduto alla lussuria della carne!
Ormai non mi prenderà più seriamente…
Mi metto a sedere coprendomi il viso con le mani, poi copro le mie vergogne con un lenzuolo.
“sono un uomo di merda…” sussurrò a me stesso.
“non è mai troppo tardi per accorgersene” la voce di Gerard mi fa voltare verso di lui.
Tiene gli occhi chiusi ma è ovvio che è sveglio, con quel sorrisetto compiaciuto sulla faccia.
Ha vinto, di nuovo.
“sei soddisfatto?” domando freddamente mentre cerco per terra i miei boxer.
Mi fa un male cane la testa.
“in che senso?”
“Nel senso che come al solito hai ottenuto quello che volevi…”
“guarda che sei stato tu a chiedermelo…”
“e immagino che non ti sia dispiaciuto…”
Lo sento tirarmi per un braccio “dai smettila di fare il rompipalle e sdraiati qui con me… ho tanta voglia di coccolarti!”
Fortunatamente, o per sfiga, bussano alla porta e infilandomi la tuta velocemente corro ad aprire.
È Bob “come stai Frankie?”
“meglio…”
“senti, Gerard è qui con te?”
Ecco, questo è il mio momento.
So che è nudo fra le mie coperte e adesso o mai più posso dimostrare a qualcuno che io e Gerard abbiamo una relazione.
“si” dico svelto, ma lentamente la mia coscienza si fa sentire… “lui è…” so che probabilmente non sta nemmeno respirando, totalmente terrorizzato… “Lui è…” perché non me la sento? Perché ho paura di fargli del male? Sospiro rassegnato “si è addormentato poco fa, era molto preoccupato per me… lo sveglio io e ci vediamo giù”
“Ok” mi dice Bon semplicemente “allora a dopo”
Richiudo la porta tagliando l’unica fonte di luce e ritorno al letto, gattonando fino a dove c’è Gerard.
Appena mi avvicino mi avvolge in un abbraccio stile anaconda “Frank, sei fantastico! Non hai detto a Bob la verità!”
“so che l’ho già detto e lo ripeto: sono un uomo di merda!”

“Frank ce la fai?” mi chiede preoccupato Mikey.
Stiamo per salire sul palco e le prospettive non sono delle più rosee.
La febbre mi sta salendo, me lo sento cazzo….
“si… ce la faccio, dont worry Mikes…”
Tutti mi guardano preoccupati, soprattutto Gerard che ha preso a mordersi le unghie “forse devo chiedere a Cortez di sostituirti per stasera…”
“No!! Gee davvero ce la faccio ok?”
Lui mi guarda perplesso poi fa segno agli altri di uscire e lasciarci soli dietro nello spogliatoio.
Appena Mikey si è chiuso la porta alle spalle Gerard si avvicina a me “Amore mio… non sei costretto a suonare, stai male…”
“no davvero, ce la faccio…”
Lui mi appoggia una mano fredda sulla fronte e io sospiro estasiato per questo contatto, sono felice che almeno lui stia bene…
“scotti da morire…” mi dice preoccupato “più di oggi… non posso lasciarti suonare in queste condizioni…”
“ce la faccio” dico cercando di suonare convincente “te lo giuro”
“ok” dice alla fine rassegnato “Ma giura che appena ti senti un po’ più debole, ti fermi e esci con non chalance…”
“promesso…”

Stiamo suonando da venti minuti, e la stanchezza sta diventando insopportabile.
Mi tremano le ginocchia, la testa mi gira…
La mia chitarra rallenta, non riesco a stare al passo con gli altri e Ray è il primo ad accorgersene…
Sento le forze mancarmi…
Gli occhi non stanno aperti…
Le dita mi formicolano e la mia chitarra tace definitivamente.
Le ginocchia cedono, cedo a carponi in avanti.
Mikey è il primo che mi raggiunge toccandomi la schiena.
La musica si blocca di colpo.
Gerard si volta verso di me e lasciando cadere il microfono a terra mi corre incontro inginocchiandosi di fronte a questo morto che cammina chiamato Frank Anthony Iero.
Sento Ray che mi toglie la chitarra.
Gerard mi fa stendere con la testa sulle sue ginocchia, continuando a chiamarmi con il viso spaventato “Frank! Frank! Cazzo Frank! Non fare scherzi!” mi tiene la mano, forte, mentre vedo la vista annebbiarsi, una sua lacrima mi cade sul viso.
È solo febbre Gee.
Solo febbre.
Ma ti stai spaventando a morte.
I paramedici ti costringono a staccarti da me.
Teste di cazzo, tu sei la mia sola medicina.
Mentre mi caricano sulla barella perdo del tutto il contatto con la realtà, chiudendo gli occhi…
Sono stanco…
Fottutamente stanco…
Li riapro per un attimo e vedo Gerard con una mano sulla bocca che mi guarda mentre mi allontano.
Non piangere amore mio, starò alla grande domani…
Forse…
Bob gli da una pacca sulla spalla mentre Ray si tiene una mano fra i capelli.
Mikey è seduto vicino alla batteria, lo vedo appena, ha il viso fra le mani…
Scusate davvero ragazzi….
Non volevo farvi preoccupare…
Tento di tenere gli occhi aperti mentre allungo un braccio in direzione di Gerard.
La mia mano trama per lo sforzo.
Perché non vieni qui a tenermi la mano?
Ho paura senza di te…
Gerard, ho bisogno di te…
“Gee…” cerco di chiamarti, di urlare il tuo nome ma dalle mie labbra esce solo un pallido sussurro.
Ti vedo muoverti e allungare a tua volta il braccio, ma siamo troppo lontani, e io sono già sull’ambulanza….
“Frank!” urli il mio nome mordendoti il labbro.
Avanti, Gee, urla che mi ami.
Urlalo davanti a tutti.
So che vuoi dirlo, e io ho tanto bisogno di sentirlo…
Ma non lo fai, non ne hai le palle.
Chiudono le porte, impedendomi di vederti.
Non mi resta altro che abbandonarmi al sonno…
Non abbandonarmi Gee..


Gerard POV


Osservo l’ambulanza che se ne va, lasciandomi solo, con il cuore che fatica a battere, con la paura che quella semplice influenza possa portarti via da me.
E vorrei gridare che ti amo e che sono con te.
Ma non ci riesco.
Sono fottutamente senza palle.
Codardo.
Si sono un codardo che non sa cosa vuole.
Ti amo, Frank.
Ecco l’ho detto, ma a chi?
A tutti?
No, solo a me stesso e a te.
“vieni andiamo in ospedale.” La voce di Ray mi riporta alla realtà, a quel palco oramai vuoto, ai miei compagni preoccupati.
A passo lento ci dirigiamo verso la macchina di Brian.
Sto arrivando amore.
tranquillo, tra poco sarò li con te.
Scendo dall’auto senza neanche aspettare che si fermi del tutto.
Corro e corro, accetto informazioni da una infermiera e mi ritrovo davanti alla tua stanza, dove un dottore e qualche infermiera si affaccenda su di te.
Cerco di entrare, ma una delle infermiera mi blocca.
“mi dispiace signore, ma non può entrare ora.” Dice.
“sa dove se le può ficcare le sue scuse?!” urlo, infastidito.
“io voglio vedere Frank e lo voglio vedere adesso!” le urlo addosso, ma lei rimane calma, sarà così abituata a insulti e minacce che le mie non le faranno ne caldo ne freddo.
“su, lo so come si sente per il suo amico, ma aspetti qui buono, buono e soprattutto non rompa i coglioni al dottore che sta cercando di capire che cos’ha il ragazzo!” mi minaccia e lo fa con voce dolce e con un sorriso tenero ed è per questo che mi spavento di più.
“okay…” indietreggio fino a buttarmi su una scomoda sedia del corridoio.
Tempo poco e i ragazzi mi raggiungo, sopraffattomi di domande.
Almeno finchè i miei nervi riesco a reggere.
“HO DETTO CHE NON SO UN CAZZO DI NULLA!” i ragazzi rimangono zitti e mikey mi osserva, con quello sguardo indagatori di chi dice di saperla lunga.
E se… avesse capito ogni cosa?
Cosa vado a pensare ora?
Sono pessimo ed egoista.
Passa una mezz’ora buona, finchè il dottore affiancato dalle infermiere non ci raggiunge.
“siete qui per il ragazzo?” un uomo paffuto, con la pelata lucida di sudore, ci guarda al di sopra degli occhiali a mezzaluna. Annuiamo.
“beh, il ragazzo si è preso un principio di polmonite, fortunatamente non grave. La febbre era molto alta e superava di gran lunga i trentanove, ma ora con l’antibiotico è calata. Lo terremmo in osservazione per qualche giorno almeno finchè la febbre non è stazionaria e normale.” Ci spiega professionalmente, asciugandosi la pelata con un fazzoletto e no posso fare a meno di inorridire.
Quel uomo fa paura.
“ma, possiamo vederlo?” chiedo alzandomi. Il dottore annuisce e se ne va.
Entriamo in stanza in un silenzio religioso che non ci appartiene.
Frank è steso sul letto vicino alla finestra, accanto a lui altri letti con pazienti diversi.
È bianco come un cadavere e ha i suoi stupendi occhi chiusi. Respira affannato, ma sento che sta meglio di prima.
Mi avvicino a te e ti accarezzo i capelli umidi con la mano.
Mi osservi e vedo un sorriso spuntare sulle tue labbra screpolate. E solo Dio sa quanto ho voglia di baciarle.

“sono ancora vivo eh!” esclama guardandomi. Io rido.
“già, il mio nano malefico non riesce proprio a tirare le cuoia!”esclamo sarcastico.
“io non capisco come mai la febbre ti è salita così! Avevi preso l’antibiotico!” dice Mikey, grattandosi la testa.
“ehm…io….cioè…io….” farfuglia, poi mi guarda di sottecchi.
Cosa gli dobbiamo dire? Che eri troppo occupato a farti fottere dal sottoscritto per pensare a una cura per la febbre?!
A quanto pare per te si.
Ma non accontenterò questo tuo capriccio, non ora.
“su ragazzi è meglio lasciare riposare il paziente.!”dico, calcando sulle parole. Lui incrocia le braccia al petto, deluso.
Scusa amore mio, scusami.
I ragazzi ti salutano, chi con un bacio sulla fronte, chi con una leggera pacca sulle spalle.
Finché rimaniamo io e lui, o meglio, io lui e i quattro vecchietti che ci fissano, indagatori.
Gli prendo una mano fra le mie e gli baci il dorso.
Lui si lascia fare, con quell’adorabile musetto triste.
“mi sono tanto preoccupato per te…” sussurro. Lui si scansa e gira la testa dall’altra parte.
“allora perché non sei venuto con me?! Perché non mi hai tenuto la mano?!perchè non mi hai detto che mi ami?!” quasi urla e ogni parola è dolore.
“perché sei così fottutamente orgoglioso Way?” mi guarda e una lacrima sfugge al suo controllo.
Restiamo in silenzio, mentre lo sguardo di quei tre vecchietti si è fatto più insistente e li odio.
“Frank io…” ma mi blocca, alzando una mano.
“lascia stare…” sussurra, voltando ancora le testa.
“no, Frank. Non lascio stare, ho sbagliato lo so…” senza farmi finire la frase, si mette sotto le coperte, voltandomi completamente le spalle. Sospiro. Faccio per andarmene.
“Mikey ha dimenticato il suo cellulare sul comodino.” Mi fermo e prendo fra le mani il telefono di mio fratello.
Senza dire una parola esco, trovandomi faccia a faccia con Mikey.
“ho dimenticato il tel…” guarda le mie mani.
“oh, il mio adorato telefono!” esclama, prendendolo fra le mani, come se fosse la cosa più preziosa del mondo. Lo accarezza con la guancia.
“certo che se non senti tua moglie al telefono per più di venti minuti diventi veramente inquietante!” dico scuotendo la testa. Mi guadagno una occhiata in stile “fatti i cazzi tuoi.”
“andiamo Gee?” chiede. Io nego con il capo.
“resto qua. Penso che Frank abbia bisogno di una badante.” La butto li così, senza averci pensato molto.
Devo per forza farmi perdonare.
Voglio vedere ancora il suo sorriso, quello che riserva solo per me.
Mikey annuisce, con lo sguardo indagatore.
“okay Fratello.” Mi saluta con una pacca sulle spalle e si volta camminando verso l’uscita.
Mi passo una mano fra i capelli poi a passo lento mi dirigo verso la prima macchinetta per il caffè.
Sarà una notte lunga, molto lunga.

Entro nella stanza di Frank e dei vecchi, dopo un’ora buona e dopo il ventesimo caffè.
Il mio ragazzo è nella stessa posizione in cui l’ho lasciato, sento il suo respiro regolare. Gli accarezzo la schiena e con un mugugno si girà verso di me. Gli poso la mano sulla fronte, la febbre gli si è abbassata e un sospiro di sollievo si impadronisce di me. Mi siedo sulla poltrona, che un infermiere mi ha portato, dove passerò la notte.
Lo guardo e non smetterei mai di farlo.


“cosa’hai da fissare Way?” Frank si gira verso di me, avvolgendomi le braccia intorno al collo.
Stiamo insieme.
Sul serio.
Non posso ancora crederci.
Sono riuscito a esternare ciò che provo.
Mi ha detto “ti amo” sta notte.
Dopo aver fatto l’amore.
Si, abbiamo fatto l’amore.
Non sesso.
Ed è stato bellissimo.
“nulla…” rispondo accarezzandogli il petto nudo.
Ride, abbracciandomi.
“gee?” alzò lo sguardo e incontro i suoi occhi nocciola, sono così languidi e sono solo per me.
“ti amo…” mi bacia, lasciandomi basito.
“anche io amore, non smetterò mai…”



“Frank?” aspetto che risponda.
E lo fa, dopo pochi secondi.
“cosa ci fai ancora qua?” chiede, senza guardarmi. Io gli accarezzo i capelli.
“sei ancora arrabbiato con me?” chiedo, sporgendomi verso di lui. Frank sospira.
“e se ti dico che con te non riesco ad arrabbiarmi per più di due minuti?” sorrido, contento.
“scusami amore… io ti amo…” sussurro. Frank si volta verso di me e mi accarezza la guancia prima di baciarmi.
“anche io…tanto!”
Vorrei non essere così codardo, almeno per una volta.





rieccoci quaaaaa!!!!!!!!!!!! Scusate il piccolo ritardo ma purtroppo ElfoMikey deve fare degli esami…(povera me…) comunque abbiamo notato che Frankito è moltoo tifato!!! Ma Gerardo è un osso duro!!!
speriamo che il capitolo vi sia piaciuto! Grazie a chi ha letto, grazie mille!<3
Ora passiamo ai ringraziamenti!



SimmiListing:ciao tesora!! Sono felice che questa storia ti piaccia!! Grazie per le belle parole! Speriamo che ti piaccia anche questo capitolo!! Dicci che ne pensi!! Un bacione da tutte e due!!

NENACHAN: (chemical lady=) ciao compagna di banco perduta!! Allora come va? Sono contenta che ti piaccia la storia, io e la Grè che uniamo le nostre potenzialità non possiamo far altro che creare un capolavoro!! A presto!! Bacioni e tante grazie da tutte e due!!grazieeeeeeeeeeeeeee(ElfoMikey che con un eco ti raggiunge)

EX_90: la secchiata di acqua finale è decisiva per questo nuovo capitolo e presto lo capirai!! grazie per il commento, un bacione da tutte e due!!

Link Park: Ciao!!! siamo contente che la storia ti piaccia!! abbiamo deciso di fare una cosa carina e divertente e non è finita!! tutti tifano per Frank, ma fidati che anche Gerard è un osso duro!! a presto un bacione!!

Mcr_girl: sugar!(ndElfoMikey)siamo contente che ti sia piaciuto e speriamo tanto, ma tanto che anche questo ti piacciaaaa!!!!!e comunque..non sono un mostriciattoloooooooooooooooo!!!nono!! (ndElfoMikey)un bacio appassionato da Grè che ti vuole tanto bene! E un bacio da Je!grazie siamo contentissime!

My Chemical Vavvy: grazie per i compliementi!! le nostre menti ti ringraziano!! speriamo di non deluderti con questa storia!! bacioni a pesto!!
  
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