Sullo Stilfserjoch (1) ne hanno persi altri trenta: puoi
raccontare un sogno, promettere un giardino, ma se gli dei ti sputano addosso –
e puoi chiamare neve un piscio gelato che vetrifica la pelle? – cadere è quasi
volare. Vita è il munus (2) che Spartacus gli ha offerto, pur sapendo che
non ci sarebbe stato scambio; che era un legato (3), non il dono di un amico.
Vivere è quanto Agron vuole, ora che la vendetta è un’ombra vaga come
l’orizzonte lattiginoso delle Alpi.
“Sei stanco?”
Infine la voce di Nasir – quella voce di foglie e di velluto.
Il suo valico per il domani.
Note:
(1) Così l’avrebbe chiamato Agron. In italiano è il Passo dello Stelvio.
(2) Con tale espressione si indica il dono rituale (che presuppone lo scambio)
tra appartenenti a diverse genti.
(3) Disposizione testamentaria a titolo particolare.