Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: cheersxnavy    02/12/2013    0 recensioni
"Non ti lascio, non ti lascio da sola"
"Perchè diavolo t'importa di me, adesso?"
"Perchè.. non lo so perchè. Ma m'importa."
Genere: Drammatico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Quella sera Joe non lavorava, ma si trovava comunque al Mc Phee in veste di cliente. Era seduto al solito tavolo con i suoi soliti amici. Erano le undici e mezzo e i tre si resero conto che Sara non si vedeva ancora. Era già da un pò che provavano a chiamarla ma la biondina non rispondeva neanche ad Harmony.
- Provo a richiamarla - disse Harmony un pò allarmata
- Lascia stare, eccola - disse Max indicando la porta
- Sara! Che fine hai fatto? Sto provando a chiamarti da un botto! - disse Harmony abbracciandola
Sara cercò di sorridere il più possibile
- Scusami, ho avuto un contrattempo a casa -
- Tutto bene? - chiese immediatamente Joe
Sara lo guardò e rispose annuendo
- Sicura? - chiese l'amica notando il suo sguardo.
Sara aveva pianto e si vedeva benissimo.
- Cosa ti porto bella? - chiese la cameriera avvicinandosi ai quattro.
- Un negroni, grazie -
- Niente birra? -
- Mmmh no, stasera non mi va -
 
Un ora più tardi Sara era al suo terzo negroni. La testa le girava un pò e sorrideva  incondizionatamente ridendo per qualsiasi cosa. Era divertente, tutto sommato.
- Bene. E' ora di tornare a casa - disse Harmony
- Ti chiamo un taxi -
- Noooo, dai! Non voglio andare a casa. Ti prego, ti prego! -
- Tesoro vorrei farti compagnia lo sai ma.. domani mattina ho l'incontro alle 9 a quella galleria d'arte a Manatthan e sono già le 12 e mezza -
- Ppppft, ti odio -
- Anche io - disse la brunetta ridendo.
- Dai, let's go - aggiunse poi facendole segno di andare
Sara incrociò le braccia come una bambina imbronciata.
- Sara - disse Harmony
- Tu vai io resto ancora un pò -
Harmony la guardò perplessa, non voleva e non poteva lasciarla li da sola. Guardo Joe intento a bere la sua seconda birra.
- Joe, resti tu? Ti prego? -
Joe la guardò e scosse la testa
- Tra un pò vado anch'io e poi non.. -
- Ti prego, per favore! - lo implorò
- Dai amico - Disse Max
Joe sospirò e guardò Sara. 
Poi tornò a guardare i due amici.
- Mi dovete un gran favore! -
- Sei il migliore! - disse Harmony stampandogli un bacio sulla guancia. I due fidanzatini poi li salutarono e andarono via. 
Sara si alzò e iniziò a mettere il cappotto.
- Che cosa fai? - chiese Joe guardandola
- Voglio fare qualche follia stasera! - 
Joe alzò un sopracciglio, non la faceva cosi ubriaca.
Ma Sara non era molto brava a reggere l'alcool, non beveva mai più di due birre.
- Spencer?! - disse fermando la cameriera che la guardò divertita.
- Metti tutto sul mio conto, ora non credo di riuscire a prendere il portafoglio - disse facendo un espressione perplessa.
Spancer scoppiò a ridere.
- Va bene Sara, tranquilla. - le sorrise.
Quasi tutti li dentro si fidavano di lei.
Ci andava da due anni ed avevano avuto modo di conoscerla per quello che era.
E non era di certo una ragazzina viziata.
- Joe, ti prego. Tienila d'occhio - disse poi la ragazza al suo amico e collega vedendo Sara uscire con poca grazia.
- Metti sul suo conto, me lo deve - disse Joe seguendola
 
- Si può sapere che follia hai intenzione di fare -
- Ci sto pensando! Ma tutto questo casino che ho in testa mi distrae -
Joe la guardò divertito.
- Voglio ballare! Portami a ballare! - 
- Oh no no -
- Dai dai ti prego! Andiamo al Kashmire! -
- Si, certo - disse lui ironicamente
Il Kashmire era un locale nel centro di New York, molto alla moda e costoso, dove usavano spesso anche esibirsi alcuni artisti internazionali.
- Dai, dai! Stasera c'è Katy Perry!-
Joe la guardò, quasi interessato.
- Offro io! - disse urlando allegramente
- Taxi?!? - fece segno ad un taxi di passaggio
Il taxi si fermò e Sara aprì la sportella. Guardò Joe.
- Che fai? non vieni? Vado da sola -
Joe la fissò. 
Sara era sorridente ma visibilmente ubriaca.
Era bella e senza pensieri.
Non poteva lasciarla da sola.
- Andiamo - disse lui raggiungendola
- Yuppiii! - urlò lei felice della compagnia.
 
Quando entrarono al kashmire Joe era in un mondo tutt'altro che suo. Erano tutti cosi snob e chick.
Sara salutava tutti con un gran sorriso, ma raramente si fermava a fare dei saluti con più cerimonie.
- Hey puttanella! - urlò correndo verso Sara una biondina dal taglio alla Miley Cyrus in We can't stop
- Ciao Ashley - disse Sara ricambiando l'abbraccio con poca enfasi. Joe guardò le due perplesso.
- Lui è Joe - disse Sara indicandolo
- Piacere Ashley - disse sorridendogli ammiccante, com'era solita fare quando si trovava un bel bocconcino davanti. E Joe lo era.
- Ora dobbiamo andare - disse Sara sorridendole falsamente e trascindando via Joe
- Chi è quella? - disse voltandosi a guardarla.
La ragazza lo salutò da lontano e lui sorrise.
- Una troia - disse Sara entrando in un privè.
Si sedette ad un tavolino e fermò il cameriere chiedendo un cosmopolitan.
- Perchè? - chiese lui sedendosi
- Era la mia migliore amica. Ci conosciamo dai tempi delle elementari. Suo padre è un avvocato. L'avvocato di mio padre. - disse roteando gli occhi
- E' una manipolatrice, arrogante e ruba-fidanzati -
disse abbassando lo sguardo
- Lo ha rubato a te? - disse Joe sorpreso.
Lei annui un pò triste.
- Storia vecchia - disse poi alzando lo sguardo e sorridendo. In realtà era successo l'anno prima.
Sara aveva conosciuto Harmony già da un pò, ma il loro rapporto non era ancora molto forte.
Sara era molto seria su certe cose e se Ashley era la sua migliore amica, nonostante volesse molto bene ad Harmony e l'apprezzasse di più come persona, la metteva sempre al primo posto.
Un giorno, però, la becco con David, il suo ragazzo da ormai tre anni. Sara ne era molto innamorata.
Ma lui, evidentemente, non lo era abbastanza.
 
- Last Friday night Yeah I think we broke the law Always say we're gonna stop-op Whoa-oh-oah 
This Friday night Do it all again! - cantava Sara, ubriaca.
Joe si stava divertendo, Sara era particolarmente divertende da ubriaca. C'era Katy Perry e buona musica e stava decisamente passando un venerdi alternativo.
Sara prese le mani di Joe e iniziò a ballare con lui divertita. 
"T G I F!" urlavano tutti in coro. 
Lei iniziò a saltare e Joe ridendo l'accompagnava in quella folle danza. La fece girare avvicinando la schiena di lei ai suoi pettorali mentre la canzone giungeva al termine.
Sara alzò lo sguardo però e si fermò immediatamente.
Un ragazzo alto e dalle spalle larghe con dei capelli neri e gli occhi azzurri come l'oceano si voltò verso di lei e la vide. Sara e David non si vedevano da mesi, dalla loro ultima litigata, quando lui provò a riconquistarla e le calpestò il cuore di nuovo.
- Tutto bene? - chiese Joe
Sara non gli rispose e corse via, verso l'uscita.
Joe notò che quel ragazzo la seguì. Provò ad andare dietro ai due ma venne bloccato da  un Ashley determinata a raggiungere il suo obbiettivo.
 
- Sara! Sara! -
David la fermò per il braccio.
Lei si fermò e tirò via il braccio guardandolo.
- Che vuoi? -
- Come stai? - chiese lui 
- Sto bene. Ti chiederei come stai tu, ma non m'interessa- disse avvicinandosi al ciglio della strada per provare a fermare un taxi
- Ho la limousine, ti riaccompagno io - disse lui
- No, grazie. Non ci entro nella tua limousine -
- Sara sei ubriaca -
- Non è un problema tuo ok?! Non lo è da un anno ormai!- disse questa volta irritata
- Lo so e.. mi dispiace, davvero! -
- Dovevi pensarci prima di sbatterti la mia migliore amica! - disse con le lacrime agli occhi
David non disse nulla
- Per favore, fammi rimediare - aggiunse quando lei sembrò calmarsi.
Sara scosse la testa.
- E' troppo tardi -
- Stai con qualcun'altro? - chiese David
- Non t'interessa -
Lui sospirò
- Mi dispiace per i tuoi genitori -
Sara lo guardò, questa volta all'estremo delle sue capacità mentali di mantenere la calma.
- Non osare dirlo! - disse lei urlandogli contro
- Ashley mi.. -
- Ashley? - disse lei alzando un sopracciglio.
- Tu e Ashley vi vedete ancora? E lei ti racconta i cazzi miei!?! - disse urlando, questa volta
- Sara, ascolta.. -
- No, David! Sei un pezzo di merda! - disse spingendolo.
Joe finalmente uscì dal locale. 
Si guardò intorno cercandola.
Vide un ammasso di fotografi e corse verso di loro. Si fece largo tra quegli affamati di gossip e vi trovò una Sara urlante contro quel ragazzo. 
David cercava di fermarla senza alcun risultato.
Joe corse verso di lei e la prese da dietro.
- Sara, Sara! -
- LASCIAMI! - urlò  dimenandosi
- Sara, non costringermi a.. -
La ragazza riuscì a liberarsi.
- Ok, l'hai voluto tu - disse Joe riprendendola e caricandosela questa volta sulle spalle.
- Fammi scendere! - iniziò a lamentarsi tirandogli dei pugni sulle spalle. David, da canto suo, non fece niente.
Joe entrò nel taxi e Sara scoppiò a piangere all'istante.
 
 
Fuori pioveva a dirotto e Sara era nel letto di Joe.
Aveva ben deciso che era troppo ubriaca per riportarla a casa. 
Entrò in camera sua con una cioccolata calda tra le mani e si sedette nel letto accanto a lei.
Sara era in silenzio, seduta con le ginocchia al petto e fissava fuori dalla finestra.
- Tieni, ti farà stare meglio - disse
Sara prese il bicchiere della cioccolata e si rilassò un attimo sul letto incrociando le gambe.
Fece un sorso e poi fissò per alcuni istanti la sua tazza fumante. Guardò Joe. 
- Grazie e.. scusa -
- Tranquilla. Magari evita di bere cosi la prossima volta. Penso quello abbia influito molto - le dice
- Si, penso proprio di si. In genere non bevo -
- Non devi darmi spiegazioni Sara. Succede di avere una giornata no e di consolarsi cosi.  Pensi che quelle foto ti porteranno problemi? -
- Bè. Fortunatamente non ero nuda o chissà in quale atteggiamento. Ero solo li che litigavo con il mio ex ragazzo. La stampa inventerà qualche strana storia sopra. Niente che mio padre non riesca a risolvere -
roteò gli occhi e sorseggio ancora. 
Si sentiva già meglio.
- Hai parlato con tua madre? - 
Sara annui.
- Mio padre la tradisce da anni. Lei l'ha scoperto e ha reagito cosi. E lui pensa anche di avere il diritto di prendersela con lei se la sua campagna elettorale va male. - rise appena , disgustata.
- Perchè siete cosi? Dio.. mio padre, David. Perchè diavolo tradite?! -
- Bè, sinceramente non lo so perchè loro l'abbiano fatto. Io di certo non ho mai osato fare una cosa del genere -
Sara ritornò a guardare la sua tazza
- E comunque quel David è un imbecille. E non lo dico perchè è la solita frase da dire in certe situazioni. Infondo io e te non andiamo chissà che d'accordo. Ma è un imbecille in ogni caso. Se doveva tradirti ne poteva scegliere una più carina di quella Ashley -
Sara lo guardò male.
- Sei pessimo! - disse lanciandogli un cuscino e ridendo
Joe sorrise, contento di averla fatta ridere.
 
 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: cheersxnavy