Mel.
Quella, quella era la classica giornata che lasceresti volentieri fuori dal calendario.
Il cielo scuro fuori imprecava, sputando sulla gente i semi di tutte le nuvole che aveva appena ingoiato.
Risultato: un'uggiosa giornata del cazzo.
Mel guardava la finestra chiusa dal suo solito posto accanto alla stufa; e dentro le cuffie suonavano melodiose le note di 'River flows in you'.
I leggings bianchi erano troppo corti per tenerle un po' caldo, il piumone magenta troppo estraneo per portarle un po' di allegria.
Si staccò dalla finestra scostando i tendoni arancio, troppo scoloriti per farle tornare alla mente qualche ricordo felice, uno qualsiasi.
Si infilò nel letto, senza nemmeno pensarci, e strinse forte il tessuto color fragola. Guardò meglio e, proprio lì, vicino alla sua mano destra, vi erano alcune macchie nere, abbastanza sbavate. 'Mascara' pensò, guardandolo bene.
Ritornò a pensare alla notte precedente, alle domande che, appena il giorno prima, aveva tentato di dimenticare.
Quello non era amore, ma nemmeno amicizia. Non era attrazione, perché era convinta che, per essere attratta da qualcuno, dovevi prima conoscerne l'anima. E lei non l'aveva mai guardato negli occhi, non ne aveva mai avuto il coraggio.
Chi era lei per prendergli anche l'anima?
Si interrogava sul motivo per il quale faceva tutto senza controbattere. Perché lo baciava senza sentire niente per lui? Forse non voleva deludere nessuno, forse era per questo.
Eppure, di tanto in tanto sentiva la necessità di sapere che c'era, anche se non lo amava.
Ma questo significa che non poteva proprio essere amore.
Perché in amore uno deve amare per forza, non può solo voler bene. Vero?
E così, il circolo vizioso di domande e pensieri che per un giorno aveva evitato, ricominciò. Inesorabilmente.
In fondo, il problema era solo lei, no?Doveva semplicemente evitare di arrivare a questo punto, doveva essere sincera, almeno una volta; che nella sua vita di bugie dalla sua bocca ne sono già uscite tante.
Che ragazza triste che doveva essere, e sopratutto stanca, quanto può essere inimmaginabilmente stancante reggere tante bugie, sapete?
E così si addormentava ogni notte, con quell'amarezza in bocca, che le rimaneva fino alla mattina seguente, quella sensazione tanto brutta quanto abituale.
-N.B. Mi voglio scusare visto che il capitolo è molto corto, a breve pubblicherò l'altro.