The Story of us

Avete presente quando si è innamorati cosi tanto da sentirsi male?

Ecco, io anche se sono fidanzata, non ce l'ho presente.

Sono fidanzata da sette mesi con un ragazzo, il più popolare della scuola.

La nostra è la classica storia della sfigata che deve dare ripetizioni al ragazzo più popolare della scuola.

Io credevo di essere veramente innamorata ma, mi accorsi che non lo ero dopo il quinto mese. Non abbiamo mai fatto l'amore, o meglio sesso.

All'inizio ancora non me la sentivo ma, poi quando ho scoperto di non essere più innamorata di lui, decisi che con lui non lo avrei mai fatto.

La mia prima volta l'avrei fatta con il ragazzo che amo veramente.

Ah, che scema. Non mi sono presentata.

Mi chiamo Hannah Smith. Sono castana chiara, ho gli occhi verdi ma al sole diventano azzurri. Sono alta 1.64, il mio colore preferito è il blu.

Il mio ragazzo si chiama Chris, è moro con gli occhi marroni scuri, sono cosi scuri che sembrano neri. È alto 1.68.

Io sono una di quelle ragazze che la fai felice in poco tempo, mi fai felice con qualsiasi cosa.

A volte sono stronza, ma è un piccolo dettaglio. Non mi vergogno quasi di niente, mi piace correre il pericolo, ho il senso dell'umorismo.

Odio quando la gente mi prende a schiaffi anche solo per scherzo. Non perché i miei mi picchiano o cose del genere, anzi non mi hanno mai picchiata ma, mi dà fastidio.

Il mio sport preferito è il calcio e infatti ogni tanto gioco con mio fratello e i suoi amici.

Mio fratello si chiama John e la mia migliore amica si chiama Denise.

L'unica cosa della scuola era che io e Denise stavamo in classe insieme.

A scuola andavo abbastanza bene, potevo avere la media del sette, ma era il comportamente che mi fotteva.

La scuola era iniziata da un mese, e già volevo che tornasse l'estate.

La settimana scolastica era appena iniziata, ancora a lunedì.

Arrivai fuori scuola e appena scesi dalla macchina di mio fratello, Denise corse verso di me e mi abbracciò.

-Hannah, ora tu devi vedere che il ragazzo all'entrata ti guarda.

-Anche se fosse, a me non interessa.

Lei era convinta che il ragazzo, che faceva volantinaggio all'entrata della scuola, mi guardasse ogni volta che arrivavo.

Ci avviammo verso l'entrata della scuola, arrivammo davanti al cancello, ma fui bloccata da Chris.

-Amore mio, come stai?
-Hey. Bene tu?

-Ora che ti ho vista, sto benissimo.

-Senti Chris, perché non te ne vai? - A Denise non è mai stato simpatico Chris. Dice che è senza cervello, e che potrebbe far parte del guppo dei sette nani e lui sarebbe l'ottavo.

Solo perché non è alto neanche un metro e settanta.

Passammo davanti al ragazzo dei volantini ma, venimmo bloccate anche da lui.

-Ragazze, prendete questo invito per l'innaugurazione della panetteria qui davanti.

-Quando ci sarà quest'innaugurazione? - Chiesi, ero interessata davvero, insomma cibo gratis.

-Domani sera alle 18.00.

-Ma l'entrata è aperta anche dopo le 18.00?

-Certo.

-Perfetto, grazie. - Gli sorrisi e vidi che arrossì e sorrise anche lui. Aw, ha le fossette.

Appena entrammo in classe, Denise non finì di parlare. Parla davvero troppo.

-Hannah, ti rendi conto? Gli piaci! È arrossito! Che carino. Dobbiamo scoprire quanti anni ha, come si chiama e altre cose. Oggi pomeriggio vieni a casa mia e ne parliamo.

-Oggi pomeriggio non posso, sai che il lunedì e il mercoledì sono occupata.

-Ah, è vero. Devi giocare a calcio con i tuoi amici.

-Neanche ci vado tutte le settimane, altrimenti i polpacci mi diventano enormi.

Denise odiava il calcio, anche Chris lo odiava. Io invece lo amavo, mi sfogavo moltissimo.

Le ore scolastiche finirono troppo lentamente. Tant'è che all'ultima ora mi addormentai. Neanche sentii la campanella suonare. Denise dovette prendere una bottiglietta e versarmela addosso per svegliarmi.

-Ascolta, la bella addormentata nel bosco la fai a casa tua. Ci ho messo dieci minuti per svegliarti. Hai perso anche il bus, e sei sfortunata perché io abito qui davanti, e tu invece abiti in culonia.

-Neanche posso restare a casa tua, che palle. Devo aspettare il prossimo bus.

Uscimmo dalla scuola e il cortile era deserto, già erano andati tutti a casa.

Mi sedetti sulla panchina ad aspettare il bus, che sarebbe arrivato massimo tra venti minuti.

Chris neanche mi ha aspettata, non sembriamo più una coppia e io mi sono stancata a stare con lui. È solo che mi piace, non sono innamorata ma mi piace. E mi dispiacerebbe troppo lasciarlo.

Vidi che una macchina si accostò davanti a me. L'austista abbassò il finestrino del passeggero e vidi che era il ragazzo dei volantini.

-Hey, sono il ragazzo di stamattina, sali, ti accompagno a casa.

-Posso fidarmi? Non è che mi vuoi stuprare, uccidermi e poi vendere i miei organi?
-Ehm, no.

-Mi sto fidando eh. - Salii in macchina e gli dissi la via, e partì.

-Mi chiamo Harry Styles, tu? - Avevamo le iniziali del nome e del cognome uguali. Wow.

-Hannah Smith.

-Abbiamo le stesse inizali, non ho mai incontrato nessuno con le mi stesse iniziali. Quanti anni hai?

-Sedici, tu? Cioè in realtà tra quattro mesi faccio sedici anni. Ma dico a tutti che hoanni.

-Io diciannove, ne faccio venti anche io tra quattro mesi.

-Davvero? Sei di febbraio? Che giorno?
-Il primo haha te?

-Ventidue.

-Però non sembra che hai quindici anni, sembri più grande.

-Me lo dicono tutti. Anche il mio ragazzo l'ha pensato la prima volta che l'ho visto.

-Il tuo ragazzo è quello bassino che stamattina stava con te e la tua amica?
-Si hahah. Nessuno lo sopporta, tra poco neanche io. Sono sette mesi che stiamo insieme.

-Sono tanti sette mesi, e come ti trovi con lui?

-Ci vediamo soltanto a scuola, non sembriamo neanche una coppia. Mi sono stancata di stare con lui ma, ho paura che ci rimanga male se lo lascio.

-Se lo vuoi lasciare fallo e basta, noi ragazzi sappiamo come consolarci.

-Lui non è innamorato, me lo dicono tutti e lo vedo anche io. Ho paura, perché è un tipo violento, non mi ha mai messo le mani addosso ma, è violenti con gli altri. Anche se è alto 1.68.

-Ecco qua, siamo arrivati. Comunque, chiedi a qualche tuo amico se può accompagnarti, cosi se prova a metterti le mani addosso, questo tuo amico lo potrebbe fermare.

-Hai ragione, oggi chiedo ad un mio amico. Grazie per il passaggio.

-Scambiamoci i numeri, no? Magari qualche volta usciamo.

-Certo.

Ci scambiammo i numeri e mi sbrigai a entrare in casa. Pranzai e salii di sopra e mi addormentai.

Mi svegliai alle 17.00 e mi preparai per andare a giocare a calcio. Scesi le scale e vidi mio fratello già pronto, che guardava la tv.

Partimmo per il campo da calcio, e appena arrivai saltai addosso al mio migliore amico: Louis.

-Hey, tesoro.

-Louis, mi sei mancato tanto tanto.

-Aw, anche tu carotina del mio cuoricino. Oggi viene anche un mio amico a giocare con noi. Non è capace a giocare a calcio ma viene perché si annoia a stare a casa da solo.

-Ma certo va bene!

Ti giri per vedere chi è questo amico di Louis e..

SPAZIO AUTRICE!

Buongiorno, mie care lettrici!

Eccomi qui con una storia nuova, che spero leggerete, spero che vi piaccia e spero recensirete.

Se ci sono degli errori mi dispiace, ho letto e riletto ma non li ho visti. Se ci sono, mi dispiace.

Questa storia mi è venuta in mente, quando stavo uscendo da scuola e c'era un bellissimo ragazzo che faceva volantinaggio.

Spero davvero che vi piaccia.

Il continuo può essere banale, ma se la leggete tutta non lo è.

Ci saranno molte sorprese, e spero di stupirvi.

Ora vado, buona giornata bellissimeee!