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Autore: FreDrachen    03/12/2013    3 recensioni
A due anni dalla distruzione della setta si verificano strani omicidi che portano il marchio degli Assassini.
Ma Learco oltre a scovare i Superstiti, dovrà fare i conti con il ritorno a Makrat di Leah contessina di Damilar, sua amica d'infanzia.
Quello che non sa è che la ragazza nasconde un oscuro segreto dentro di sé, che potrebbe trascinare nuovamente nel caos il Mondo Emerso.
Dopo La Morte delle Ombre, una nuova guerriera, nuove emozioni, nuova suspense.
Spero che possiate amare questa storia come avete amato la prima:)
Vi aspetto in molti a recensire;)
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dubhe, Learco, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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- Questa storia fa parte della serie 'Nemesis'
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CAPITOLO 18

«Non credo proprio Leah». Lo sguardo di Dubhe era ferreo.
Leah si permise un sorrisetto sarcastico.
«Ma davvero? Ne sei così sicura?»
«Si»sibilò minacciosa. Fece un cenno con la testa a Theana e Lonerin che si prepararono a lanciare l'incantesimo.
Ma Leah fu rapidissima a controbattere. Una barriera argentea si materializzò intorno ai due maghi,colti di sorpresa.
Leah sorrise apertamente.«Mai sottovalutare un mago. Ha sempre dei trucchi nella manica».
Si girò verso Dubhe.«E ora a noi».
«No!». Learco provò a intervenire,ma si ritrovò con il pugnale di Mahish puntato alla gola.«Tu non farai niente»sibilò.«Leah ha bisogno di vedersela da sola con la traditrice».
Learco non poté fare altro che assistere al duello imponente.
 
Leah scoccò le spalle.«Oggi mi sento in buona Dubhe. Per cui ti darò libera scelta. Vuoi una morte veloce e indolore? O preferisci una lenta e dolorosa?»
 «Nessuna delle due Leah!Perché sarai tu a prostrarti a terra a implorare pietà!»
Leah si finse impaurita.«Davvero? Guardami. Sono tutta un brivido».
«Mi stai pigliando in giro?»
Leah rise imperiosa.«Esattamente. Ti pentirai della tua arroganza Dubhe».
«Sei pazza! Pazza! Pazza!»le urlò contro Dubhe.
Leah abbassò per un attimo lo sguardo. Ma quando tornò a fissarla, i suoi occhi brillavano.
«E allora unisciti alla mia follia».
Si gettò su di lei e con la mano le strinse la gola. Aveva una presa d'acciaio. Dubhe cercò spasmodicamente il pugnale appeso alla cintura, ma Leah la bloccò con il braccio.
«Niente trucchi»le sussurrò all'orecchio.
Fu in quel momento che Dubhe ebbe una folgorazione. Una scena simile era già accaduta con Rekla pochi anni prima nelle Terre Ignote, dove ancora poteva contare sulla furia omicida della Bestia che l'aveva salvata da morte sicura.
Agì d'istinto. Fece pressione sul braccio dell''avversaria che mollò per un attimo la presa, il tempo che occorse a Dubhe di sguainare il pugnale e lanciarlo con tutta la forza di cui era capace.
Quando portò lo sguardo su Leah notò che si teneva stretta la spalla da cui usciva copiosamente sangue inzuppandole il corpetto.
«Maledetta…»sibilò Leah più furiosa che mai.
Sguainò la spada e partì con un affondo violentissimo. Dubhe parò con difficoltà, e il polso le inviò una stiletta di dolore.
Rapidissima Leah preparò un fendente, che colpì il fianco destro di Dubhe da cui iniziò a scendere sangue vermiglio.
Dubhe si portò la mano al fianco, e Leah le assestò un calcio potentissimo alla mandibola.
Le si sedette a cavalcioni sul petto e sguainò il pugnale. Ne rimirò la lama, e la pugnalò alla spalla.
«Perché mi fai questo…io non ti ho fatto niente»mormorò Dubhe, in preda al dolre.
«Oh si invece. Hai condannato vite per cosa, Dubhe? Spiegami per cosa? Vendetta?Non c'era motivo di ucciderli»
«Di chi stai…»
«Sto parlando degli Assassini della Gilda».
«Tu non puoi sapere…»
«Sono un strumento in mano ai morti Dubhe. Tu non senti il loro richiamo. L'odio che provano nei tuoi confronti»disse ferrea.
Avvicinò il viso a pochi centimetri di quello della sua vittima.
Fu in quel momento che Dubhe li vide riflessi in quegli occhi azzurro ghiaccio:l'orrore di Filla di fronte al suo corpo mutato dalla maledizione e il corpo senza vita di Rekla. Vide Demar soccombere sotto la sua furia nella Casa. Vide Rekla e l'odio che provava nei suoi confronti più letale di un coltello. Vide Turno e il suo corpo massacrato nella Grande Terra. Altri volti si soprapponevano con altri orrori da raccontare.
Dubhe urlò di terrore. Quelle immagini, quei spietati ricordi che aveva cercato di dimenticare ora tornavano a galla impietosi.
Leah allontanò il viso e divelse il pugnale con violenza e per un attimo Dubhe si sentì mancare. Stavolta non c'era la Bestia a salvarla. Sarebbe perita per mano di uno di loro.
"E tutto finisce come sarebbe dovuto finire".
 
Angolo autrice:fan di Dubhe non fatemi fuori dopo aver letto questo capitolo ù.ù
le cose non vanno come vi farà pensare ciò che c'è scritto poche righe più in su ^_^
Sapevate che sarebbe dovuto accadere:)
Comunque, vi ringrazio a tutti voi che recensite e seguite questa storia ://) mi commuovete tantissimo.
Alla prossima,
Drachen:)
   
 
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