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Autore: dragun95    03/12/2013    1 recensioni
In un immenso deserto un giovane viandante senza passato incontra una giovane sacerdotessa,
e decide si aiutarla senza sapere che così andrà in contro ad un grande segreto che riguarda
il suo passato e il suo futuro
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il sole era alto nel cielo risplendeva così intensamente producendo
un calore infernale, sotto quella temperatura la sabbia del deserto
diventava un magazzino di calore naturale facendola sembrare un'inmensa
piastra rovente, oltre ad enormi dune la conformazione geografica
prevedeva anche canyon, apezzamenti rocciosi ed enormi torri di
pitra formati dal tempo passo dopo passo dal vento ed è proprio su
una di quelle torri naturali che un ragazzo sulla ventina di carnagione
scura indossava una tunica di cotone per difendersi del caldo, sulla testa
aveva avvoltouna fascia sempre di cotone che lasciava scoperta qualche
ciocca ribelledi colore biondo, il viso aveva dei tratti marcati e in mezzo
agli occhi di colore giallo oro c'era una grande cicatrice a forma di X.
Il ragazzo osservò per qualche istante il paesaggio e poi sospirò
pesantemente "quanti anni sono che viaggio per questo deserto in cerca
di qualcosa che non ricordo, inizio a chiedermi che chi sono io,che cosa
cerco, che cosa mi e successo eppure tutto queste domande non hanno risposta
e probabilmente non ne avranno mai, e adesso stò di nuovo parlando da solo"
improvvisamente il ragazzo fece un saltò giu dalla roccia alta dieci metri
e atterro indenne al suolo quando iniziò a muovere qualche passo
improvvisamente fece un lungo balzo in avanti proprio quando un enorme
verme del muso arrotondato spuntò fuori dal terrero, il ragazzo non si
fece intimidire e sguainò dai foderi che portava legati alla cintura
due crosse sciabole persiane ricurce a lama seghettata di malachite e rame di un
colore verde brillante, il verme caricò verso il ragazzo che si abbassò
in un'istante e con un doppio fendente decapitò il verme il cui corpo
cadde sulla sabbia senta vita, allora il ragazzo si avvicinò al corpo
e iniziò a berne il sangue a grandi sorsate per mantanere idratato
il corpo, riempì la borraccia e iniziò ad incamminarsi senza una metà
in quell'immenso deserto.La notte calò in fretta e tutta la temperatura
rovente che c'era venne subito sostituita da una temperatura inferiore
allo 0, ma il ragazzo non sembrò preoccuparsene e continuò a comminare
finchè non si imbattè nella sagoma di una persona distesa sulla sabbia,
avvicinandosi si rese conto che era una ragazza, quando la guardò si accorse
che era davvero splendida il viso era angelico con lineamenti delicati
con una carnagione bianco perla che metteva in risalto le sue labbra rossee
e sottile e i lunghi pacelli blu notte, ma il ragazzo non ci fece caso
"fatti gli affari tuoi e non immischiarti in cose che non ti riguardano"
pensò mentre si girò con l'intento di andarsene ma improvvisamente il suo
corpo non riuscì a muoversi a quanto pare la sua coscienza non riusciva ad
accettare di lasciare una povera ragazza li a morire così se la carico
sulle spalle e continuò la sua strada.
Quando la ragazza riaprì gli occhi si mise di scatto seduta e si accorse di
essere avvolta in una giacca di cotone davanti ad un fuoco acceso, la ragazza
cercò di ricordare ma una voce maschile la chiamò "finalmente ti sei svegliata
era ora sai" la ragazza si guardò intorno per capire da dove provenisse
la voce quando dall'oscurità uscì un ragazzo a torso nudo,a quella vista
la ragazza arrossi di colpo e si copri il viso con le mani, quando senti il
corpo del ragazzo spostarsi lo guardo da sotto le mani e la ragazza si
accorse che aveva un viso molto bello con un corpo asciutto e atletico,
ma si riscosse dall'osservarlo quando sentì dire "ti dispiacerebbe
smetterla di fissarmi","e tu ti dispiacerebbe metterti una maglietta"
rispose per le rime la ragazza e a quella risposta il ragazzo sbuffo,
rimasero in silenzio per alcuni minuti quando finalmente la ragazza si
decise a fagli delle domande, "emh grazie per avermi aiutata,come ti chiami"
chiese per prima cosa,"chiamami Sand perchè il mio nome non me lo ricorda"
rispose il ragazzo,"molto piacere Sand io mi chiamo Farah e sono una
sacerdotessa del tempio di Valgus" , sentendo quelle parole il ragazzo
alzò un sopracciglio "il tempio di Valgus non si trova più o meno a sessanta
kilimetri da qui", Farah annui "si ma mi sono persa,e quindi mi stavo chidendo
se tu potessi accompagnarmi?" a quella domanda il ragazzo sospirò "e va bene
tanto non ho una metà precisa, quindi ti accompagno", a quelle parole la ragazza
tirò un respiro di sollievo e chise "partiremo domani mattina","no, in questo
preciso istante" a quella risposta Farah alzò un sopracciglio, dopo un istante
Sand la fece salire sulle sue spalle e iniziò a correre nella direzzione del tempio
con le stelle che illuminavano il cammino.
Sand correva lungo il deserto sambrava che il suo corpo non sentisse la stanchezza,
nel frattempo Farah si era addormentata sulle sue spalle, ma il ragazzo non ci
badò molto e aumentò il passo, a quella velocità sembrava un ghepardo
nella savana, dopo due ore di corsa ininterotta, Sand iniziò a vedere il tempo,
ma si accorse subito che qualcosa non andava, così decise di avvicinarci
e quando arrivò le porte del cancello erano completamente spalancate
e dall'interno arrivava un odere di cenere mischiato a sangue, e come se
non bastasse Farah aprì gli occhi e quando si trovò di fronte quello spettacolo
il suo viso assunse un espressione di orrore, e inizio a divincolarsi sulle
spalle di Sand finche non riuscì a scendere e corse dentro il tempio, a quel
punto Sand stava per girare i tacchi e andarsene poichè il suo istinto gli
diceva che era meglio filarsela, ma in risposta la sua coscienza di diceva
di proteggere quella ragazza, così senza pensarci due volte corse dentro il tempio.
Farah correva per il tempio che andava a fuoco e le sue speranze che qualcuna delle
altre sacerdotesse fosse ancora viva si affievoliva sempre quando sentì una voce
dietro di lei, "Farah,sei tu", non appena la persona nominata si girò e i suoi
occhi marrone scuro si specchiarono in quelli azurri di una ragazzina di
dieci anni dai capelli arancioni, "Arian sei ancora viva" grisò Farah correndo
verso di lei e vedendo che c'erano almeno una ventina di giovani sacerdotesse
e tre della sua stessa eta, "siete qui e le altre" chiese Farah, ma il viso delle
altre le fece capire tutto, e reprimendo le lacrime disse "avanti dobbiamo andarcene
da qui" ma proprio mentre si girò vide un uomo con indosso un'armatura di cuoio e
il viso coperto da un elmo nero con le corna, l'umo sollevò una grande spada e calò
il fendente sulla testa di Farah, che in quel momento la ragazza pensò che quella fosse
la sua fine, ma in un lampo arrivò Sand che blocco la spada con una della sue, e con
l'altra fece un fendente latelare che decapitò il guerriero, "sembra che sia arrivato
al momento giusto" disse il ragazzo voltandosi, ma il momento di calma durò poco
infatti una ventina di soldati vestiti come il precedente si erano parati davanti
a loro,allora in quel momento Sand si mise di fronte alle ragazze "restate dietro
di me e non muovetevi se volete restare vive" disse preparandosi a combattere, ma
improvvisamente i guerrieri si spostarono di lato e al centro apparve un uomo
dalla sulla trentina dalla carnagione completamente nera con simboli di colore
verde scuro, i lineamenti del viso erano duri con gli occhi senza pupille e un
amasso di capelli che volteggiavano in aria come fumo nero, il personaggio
brandiva una spada grossa sciabola persiana di colore nero, quando vidè Sand l'uomo
fece un sorriso sadico "però devo amettere che non mi sarei mai immaginato di
rincontrarti qui, quanti secoli sono passati 1000 o 1500, non è forse così Valgus".
A quelle parole Sand sgranò gli occhi e l'unica cosa che riuscì a dire fù "ma di che
stai parlando", a quella risposta l'altro alzò un sopracciglio "tu non ti ricordi piu
dico bene, eppure quella cicatrice al viso dovrebbe diti tutto dato che è un mio ricordino",
a quelle parole il ragazzo cominciò a perdere la pazienza "e va bene ora basta con gli scherzi
dimmi subito chi diavolo sei","ma come,io sono Aschorz non dirmi che ti sei scordato
anche questo" lo schernì l'uomo,"aspetta vuoi dire Aschorz il dio delle ombre, ma non prendermi
per ingirò" gli gridò Sand lanciandosi verso di lui l'anciando un doppio fendente, ma Aschorz
con un solo fendente spezzò le spade in mille pezzi, Sand rimase ad occhi sgranati, ma
improvvisamente sentì una fitta al petto e un rivolo di sangue uscì dalla sua bocca,
Aschorz aveva piantato la sua spada nel petto del suo avversario, "che pena Valgus
sembra che in questi ultimi secoli tu ti sia indebolito, ecco cosa succede a stare
dietro agli umani, tu non sei più il dio del tempo" disse con disprezzo il dio delle ombre,
in qull'istante Sand sentiva le forze che lo abbandonarono, ma un istante prima che chiudesse
gli occhi per sempre tutti i suoi ricordi si riaffiorarono nella sua mente, allora il ragazzo
aprì di scatto gli occhi e un voltice di sabbia lo avvolse costringendo Aschorz
ad allontanarsi.
Quando il vortice di sabbia si diradò al posto di Sand c'era un ragazzo dalla pelle
color sabbia e i capelli molto piu lunghi con il davanti biondo e il
resto rosso, "sembra che alla fine tu ti sia svegliato Valgus" disse sorridendo Aschorz,
in risposta il dio del tempo alzò il braccio destro e della sabbia iniziò a radunarsi
nella sua mano fino a creare una spada di color oro e rosso sabbia, Valgus l'anciò
un dendente latelare e uccise tutti i seguaci del dio delle ombre, "sembra che dopo tanto
tempo ci rincontriamo Aschorz, ma questa sarà l'ultima volta voglio farla finita
una volta per tutte prima del sorgere del sole, quindi che ne dici di risorvere
questa storia con il prossimo" a quella proposta Aschorz si mise in posizione
"per me va più che bene mio vecchio rivale", in un'istanta i due scattarono e i due
dei si colpirono a vicenda rompendo le spade, le sacerdotesse che avevano
assistito allo spettacolo rimasero con gli occhi sbarrati,"i miei complementi hai
vinto tu" rispose Aschorz svanendo in una nube di fumo nero.
Allora Valgus si girò verso Farah e le rivolse un sorriso caldo come il solo prima di
dirle "grazie per avermi aiutata a riaquistare i miei ricardi", a quelle parole la ragazza
arrossi "ma no, non ho fatto niente","invece si, se non ti avessi incontrata ora non
sarei di nuovo qui", in quel preciso istante il sole stava sorgendo illuminando il tempio,
"ora devo andare" disse Valgus, a quelle parole Farah si rattristò "ci rivedremmo un giorno"
gli chiese la ragazza e a quella domanda in dio la guardo dritta negli occhi così
intensamente gli occhi marroni di lei si specchiarono in quelli oro di lui,"questo non te lo
so dire, ma ricardate questo che se ovunque siate io sarò con voi" detto questo il dio
si sissolse in sabbia che il vento trasportò via verso l'immenso deserto.
  
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