03/12/2013
0 recensioni"Lies."
"If this room was burning,i wouldn't even notice, cause
you've been taking up my mind
with your little white lies."
https://www.youtube.com/watch?v=1_Jjr8q0bS8
“Giuro, io ti amo.”
Disse alzandosi, si stava facendo tardi. La tirai giù delicatamente dalla manica della sua maglietta corta, facendola ricadere sul letto, pregandola guardandola negli occhi di restare.
“Farò tardi, non so…”
Senza esitazione la feci sdraiare sul letto. Piano sfiorai le sue labbra. All’inizio erano rigide contro le mie, quasi non volesse. Poi cedette. Mise le mani nei miei folti, ricci, castani capelli tirandoli un po’. Le nostre bocche, già unite, parlavano al posto delle parole. Piano si staccava, mi sfiorava, poi tornava. Le piaceva praticare questi terribili giochetti. Fece scendere la sua mano lungo la mia schiena, stringendomi, non l’avrei mai più lasciata andare. Avrei avuto tanti impegni, quella sera, eppure non riuscivo a concentrarmi. Lei. Era tutto ciò a cui stavo pensando, tutto ciò a cui continuavo a pensare, tutto il resto si dissolse. Feci scorrere una mano sul suo fianco, carezzandola piano, facendola sentire al sicuro. Staccai le labbra dalle sue, senza fiato, con il cuore impazzito e le labbra gonfie. La guardai, sorridendo. Avvicinò le sue labbra al mio orecchio, sussurrando piano :
“Sei l’unico, per me.”
Mi morsi il labbro inferiore, gioivo a quelle parole. E ci credevo, ci credevo davvero.
“Ti amo, Harry.”
“Ti amo anch’io, Kath.”
Feci uscire quelle parole in un sussurro, quasi un sospiro. Infilai la mia mano sotto la sua maglietta, fissandola. Lei si ritrasse.
“Harry, no…”
Era una brava ragazza, lei. Ma so che l’avrebbe fatto. Le nostre labbra si attraevano. Sapevo cosa voleva, lo stava aspettando da tempo. Decise di alzarsi, frustrata da quella situazione imbarazzante e fastidiosa.
“Smettiamola di fingere, Kath. Smettila di fingere.”
Dissi alzandomi.
“Dimmi la verità.”
“Quale verità? Questa è la verità, Harry.”
Indietreggiò, raggiungendo il muro. Spinsi il mio corpo su di lei, intrappolandola.
“Dimmi la verità.”
Appoggiò una mano sul mio petto e una dietro il mio collo, spingendo il mio viso verso il suo.
“Non c’è nessun altro, amo te.”
Lottai. Contro me stesso. Contro la voglia di urlarle contro e la voglia di baciarla, di amarla.
Continuò a riempirmi di frasi inutili la testa, baciandomi di tanto in tanto. Sentii la testa girare, gli occhi stanchi. Sentii Kath chiamarmi, ma non riuscivo a muovermi. Il mio corpo era, ormai, bloccato, senza forze. Non riusciva a reagire. Capii che stava tossendo e, l’ultima cosa che ricordo, fu Kath cadere a terra stremata, poi il vuoto.
Al mio risveglio trovai mia madre seduta vicino al mio lettino, mentre mi teneva la mano, con gli occhi gonfi e stanchi, pieni di lacrime. Mi ricordo di averla vista accasciarsi su di me. Mi avevano portato in ospedale. Avevo ustioni gravissime, che sentivo pulsare sotto la mia pelle. Avrei chiesto a mia madre di alzarsi da me, per il dolore lancinante. Ma non lo feci. Non lo feci per lei, per me. Nella stanza era scoppiato un incendio. Kath morì. Io mi sono salvato, grazie all’intervento dei vicini. Ma non me ne accorsi, perché mi ipnotizzò con le sue bugie.
Hellooooo.
Sono tornata, yey.
Ho deciso di dedicare la mia quarta OS a Harry,
ispirandomi alla canzone Little White Lies. Da
quando l'ho ascoltata questa immagine si è presentata
nella mia mente, da sola. Così ho deciso di scriverci qualcosa.
spero vi piaccia, cieo.
Twitter : @xneedthem
