Warm Tears

Il suo primo interesse per la polizia militare lo mostrò a 9 anni, corse in cucina, mentre lavavo i piatti.

-Mamma, mamma! Quando sarò grande entrerò nella polizia militare!-

Esclamò.

Gli accarezzai i capelli dolcemente, sorridendogli.

-Ma certo, caro.-

Ed era corso via, ridendo con l'eccitazione che gli imporporava le guance.

Crebbe in fretta, troppa fretta.

Così, quando arrivò il giorno della sua partenza piansi, sul ciglio della porta. Le sue braccia, ormai quelle di un uomo mi abbracciarono e con tono dolce mi sussurrò all'orecchio.

-Mamma, non piangere. Giuro che appena enterò nella polizia militare verrò a trovarti. Sarà la prima cosa che farò.-

Passarono gli anni, in paese corse voce che Eren Jeager, un ragazzotto dell'età di mio figlio ci avrebbe salvato tutti, chiudendo la breccia nel Wall Rose.

Mio figlio, avrebbe partecipato a quella missione, ero spaventata, ma la speranza e l'ottimismomi avevano fatta andare avanti.

“Vedrai che verrà a trovarti. Sicuramente. E' un bravo ragazzo.”

Mi ricordo quel giorno come se fosse ieri. Avevano bussato alla porta, corsi ad aprire.

-Marco...!-

Ma quello non era mio figlio. Quel ragazzo aveva i capelli biondi, una mano sul petto e l'altra dietro alla schiena. Lacrime sul suo viso. Realizzai, che non sarebbe più tornato a casa, mio figlio. Né quel giorno né quelli a seguire.

-Mi dispiace, ma suo figlio Marco è morto. Sono il suo migliore amico, Jean.-