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Autore: luds_    03/12/2013    5 recensioni
A un certo punto, le viene l’ispirazione, si china sul foglio del suo quaderno blu e sente la felicità impadronirsi di lei, e l’irrefrenabile voglia di piangere è scomparsa, perché il bambino davanti a lei sta ridendo per una battuta del libro che sta leggendo, e lei pensa che quando scrive, la sua vita non fa poi così tanto schifo.
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Tolsi le mani dal cappotto.
Erano calde. Fremevano.
Le appoggiai premendo lievemente, sulle sue guance gelate dal freddo.
Mi rimase un filo di voce.
“Io sono qui. Io sono qui perché volevo (…)
Perché volevo vederti. Volevo vederti.
Vederti e dirti
Che io non riesco a respirare lontano dal tuo respiro”.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lacrime incastrate tra le ciglia.
 

      

Facciamo i forti fuori, ma abbiamo uragani devastanti dentro.

 

 

 

Harry, seduto sul tetto, una sigaretta fra le labbra e Louis vicino, pensa a quanto sarebbe bello spezzare la routine quotidiana e smetterla di fare sempre le stesse cose.
“Lou?”
“Dimmi Harry.”
“Quando hanno proposto di stipularci un contratto, non pensavo fosse così…” sembra quasi che Louis la pensi diversamente da lui, che ora si ritrova senza parole.
Non sa che dire, non avrebbe dovuto dirlo, lo sa che tutti si arrabbiano se contesta qualcosa di quel contratto.
“Così come, Har?”
Si stringe nelle spalle, butta la sigaretta giù dal tetto, si passa una mano tra i riccioli, sembra che stia per dire qualcosa, ma poi richiude la bocca.
“Così bello.” Mente e si chiede cosa ha sbagliato.
 
 
Mayv, dopo un’ora e mezza che è al computer, esulta a squarciagola, sapendo che in casa ci sono solo lei e Haley.
“Ehi, Mayv, hai vinto al lotto?”
“Fai poco la spiritosa, Hale. Sono riuscita a prenotare l’entrata al pub, dove sabato sera si terrà il concerto degli One Direction, quella band da quale sono ossessionata, da qualche mese a questa parte.”
“Mh, è fantastico, May. Ma ho qualche domanda a riguardo. Da quando i pub hanno le entrate prenotate?” Haley sembra davvero confusa.
“Da quando gli One Direction fanno “concerti” anche lì.” Mayv, in piedi di fronte all’amica, incrocia le dita dietro la schiena e spera che accetti la sua prossima richiesta.
“Okay.”
“Sarebbe davvero speciale se mi accompagnassi.”
“Non se ne parla Mayv. Ho vent’anni, ti pare che mi metto a saltare a un concerto insieme a ragazzine di dieci anni con Iphone in mano?”.
“Ne fai venti tra quattro mesi, Hal.” Haley odiava quando le sue migliori amiche le ricordavano quanto fosse più piccola di loro.
Rotea gli occhi al cielo. “Fa lo stesso. Non puoi chiederlo alle altre? Scommetto che tra cinque ragazze, almeno una potrà accompagnarti, no?”.
“Sì, e quella sei tu. Helen non può perché sarà in Francia con i suoi genitori, parte sabato mattina e torna domenica. Alice esce con un ragazzo e dice che andrà “per le lunghe”.
Lucy ha il "blocco dello scrittore" ed è nervosissima.”
“Lucy farà un sacrificio e andrete al tuo tanto amato concerto o quello che è.”
“Haley, ti prego. Sai che sei l’unica con cui mi trovo meglio – bisbiglia anche se in casa non c’è nessuno. - Per favore, te ne sarei grata per tutta la vita.”
Mayv ha congiunto le mani, ora, aspettando la risposta dell’amica.
“Uff, okay. Ma non conosco nemmeno una loro canzone.”
“Grazie Hal, ti adoro. Per le canzoni non c’è problema, posso fartele sentire ora, tutto il pomeriggio.”
May abbraccia di slancio la castana, facendole quasi perdere l’equilibrio.
“Hai davvero vent’anni?”
 
 
 
Alice batte sul bancone le dita laccate di rosa confetto, a tempo con la canzone che danno alla radio.
Possibile che ci mettono sette minuti per un paio di scarpe?, pensa, mentre una ragazza sui trent’anni con l’aria del tutto annoiata, di chi vorrebbe essere da tutt’altra parte, le passa un paio di scarpe – numero trentasei – color bordò.
Helen segue attentamente i movimenti dell’amica e: “Non mi piacciono.” mormora disgustata, mangiucchiandosi una pellicina.
“Non ti piacciono? Non ti piacciono? Hel, porcoddue, sono… credo che un termine per definire queste scarpe ancora non l’hanno inventato.”
La bionda rotea gli occhi al cielo.
“Bene, ti piacciono? Okay, paga e andiamo.”
“Sei sempre così scorbutica.” Blatera Alice, mentre rimette accuratamente le dr. Martens nella scatola nera.
 
 
Sono quasi venti minuti – è un tempo enorme per lei – che Lucy sta provando a scrivere qualcosa – qualsiasi cosa -, con il tappo della bic mangiucchiato per il nervosismo.
Non ha ispirazione, in biblioteca c’è troppo silenzio.
Non è concentrata, sta pensando a tutti quei silenzi che non sa – e non saprà mai ­– dove vanno a finire.
Pensa anche a quanto le faccia schifo la sua vita, e che deve farsi forza se non vuole scoppiare a piangere davanti al bambino di dieci anni davanti a lei.
A un certo punto, le viene l’ispirazione, si china sul foglio del suo quaderno blu e sente la felicità impadronirsi di lei, e l’irrefrenabile voglia di piangere è scomparsa, perché il bambino davanti a lei sta ridendo per una battuta del libro che sta leggendo, e lei pensa che quando scrive, la sua vita non fa poi così tanto schifo.
 
 
“Lucy è finalmente riuscita a scrivere qualcosa!” Alice è seduta sul divano e forse è la più euforica.
Helen sta parlando al telefono con una sua amica, ma tutte sanno che prova a distrarsi per non scoppiare a piangere alla prima parola pronunciata dalla mora.
Haley ascolta, il computer sulle gambe per fare qualche ricerca sui famosi One Direction di cui Mayv parla tanto, ma il registratore del suo cellulare è acceso e pronto per censire ogni parola che Lucy pronuncerà.
May è accanto ad Alice, una tazza di the fra le mani e la mente già al giorno del concerto nel pub.
“Premetto che non è tanto, solo qualche riga.
È tipo una situazione, immaginatevi tanto freddo, due ragazzi per strada e…”
“Lucy, diamine, leggi quello che hai scritto!”
“Okay, okay, allora, ehm…
 
Tolsi le mani dal cappotto.
Erano calde. Fremevano.
Le appoggiai premendo lievemente, sulle sue guance gelate dal freddo.
Mi rimase un filo di voce.
“Io sono qui. Io sono qui perché volevo (…)
Perché volevo vederti. Volevo vederti.
Vederti e dirti
Che io non riesco a respirare lontano dal tuo respiro”.”

Ora, Helen ha chiuso la chiamata con la sua amica, Alice sta piangendo, Mayv non pensa più ai One Direction, Haley ha spento il computer, e Lucy ha le lacrime incastrate tra le ciglia perché Al piange e non va bene questa cosa, Helen sembra interessata, e non lo è mai, Mayv e Haley non sembrano più euforiche per il concerto, e non va bene.
Non va bene niente, perché non lo sa se è una cosa bella quella che ha scritto, non lo sa che ha lasciato qualcosa dentro le quattro ragazze, e forse scrivere ha lasciato qualcosa anche dentro di lei.
“Porca puttana.” E Mayv le parolacce non le dice mai.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Allora allora allora.
Eccomi qui, yee.
Sono fiera di me, tantissimo.
È la prima storia che scrivo e che mi piace seriamente, quindi clap clap.
Diciamo che l’idea di cinque ragazze che vivono insieme è di Malpensandoti (( andate a leggere qualche sua storia perché se lo merita )), ma ovviamente la storia sarà diversa dalla sua! ewe.
Mi dispiace per le altre due storie, ma i nuovi capitoli arriveranno anche di quelle, tranquille <3
Questa storia la amo, e spero di non degenerare nei prossimi capitoli cwc
La trovo una persona ( anche solo una ) che mi dice com’è sta cosa? Per favore, ragazze, ci tengo molto!
Bene, passiamo all’esamizzazione del capitolo: non si capisce molto dei ragazzi, ma si vede che non sono felici della vita che fanno, no?
Le ragazze beh, ognuna è diversa dall’altra, non c’è molto da dire in realtà ahah.
Comunque, spero di aggiornare presto, ma solo se il prologo arriva a una recensione (due?).
Se mi date il vostro nome su facebook, vi chiederò l’amicizia.
Si, ho creato un profilo dove pubblicherò tutti gli aggiornamenti aw.
Ora devo adare :( 

Allora, queste sono rispettivamente, Haley, Lucy, Helen, Alice e Mayv.



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 ps. la frase che legge Lucy, l'ho trovata su tumblr, non è mia invenzione ahah <3



Pps. Il bellissimo banner e' stato fatto da "ridiculouis" qui su efp (:



 
  
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