Storie originali > Avventura
Segui la storia  |      
Autore: Gabrielebilli    03/12/2013    2 recensioni
'jack!' urlava la mamma disperata 'dove sei?'continuava la donna 'ho paura per te!'
Tutto ebbe inizio quel pomeriggio quando jack disse di dover andare a prendere un libro da paul, le disse '5 minuti e torno' ma passarono 5 10 20 30 40 50 minuti e non tornava 1 2 3 4 5 6 7 ore ma non c'era ombra di lui. Allo stesso modo la madre di paul era più che preoccupata per il figlio che senza dire nulla aveva seguito l'idea pazza di jack...
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
'jack!' urlava la mamma disperata 'dove sei?'continuava la donna 'ho paura per te!'. Tutto ebbe inizio quel pomeriggio quando jack disse di dover andare a prendere un libro da Paul, le disse '5 minuti e torno' ma passarono 5 10 20 30 40 50 minuti e non tornava  1 2 3 4 5 6 7 ore ma non c'era ombra di lui. Allo stesso modo la madre di Paul era più che preoccupata per il figlio, che senza dire nulla aveva seguito l'idea pazza di jack... Intanto era ormai passata una notte e jack si era svegliato... non vedeva però Paul che nell'aspettarlo per proseguire il viaggio nella foresta, era andato un'attimo dietro ad un'albero a fare la pipì. Jack lo vide tornare verso l'ammasso di foglie sulle quali avevano dormito. Erano partiti per un viaggio verso l'albero maestro al centro della foresta, ma non sapevano che avrebbero dovuto percorrere molte manciate di decine di chilometri. Era autunno ma ancora le temperature erano accettabili, le foglie cominciavano dapprima a colorarsi di giallo poi arancione successivamente rosso, e poi a cadere. I ragazzi avevano con loro solo un golf e una giacca. Jack disse 'Paul ce li hai te i biscotti vero?' 'si' rispose lui 'ne vuoi un paio?' continuò 'no no, era per essere sicuro che ce li avevamo'. 'Allora andiamo?' continuo jack dopo essersi soffiato il naso 'Si!,non vedo l'ora di arrivare all'albero maestro!' rispose Paul 'ok allora fammi controllare sulla mappa... ah si ecco noi dovremmo essere qui ora giusto?' disse jack 'Si' disse l'altro 'allora oggi direi di arrivare più o meno... qui' disse jack sparando il dito sul punto della mappa che intendeva, 'ok', disse Paul 'sono pronto' continuò 'anzi prontissimo'. Detto questo presero gli zaini, ci misero tutta la roba che avevano dentro, controllarono tutte le chiamate e i messaggi, ma avevano deciso di non rispondere per non interrompere il loro viaggio, quindi partirono. Nello stesso momento, le madri, si erano contattate per consolarsi a vicenda e, tra un singhiozzo e l'altro, dicevano 'speriamo che stiano bene!' e l'altra quasi a continuare il discorso 'ho molta paura per loro!' Ma torniamo ai ragazzi, che, stavano per l'appunto facendo una pausa per bere, e , mentre Jack prendeva fiato tra una sorsata e l'altra sentì una voce particolare che diceva 'Jack... mi senti...?' 'si' rispose Jack impaurito 'sono qui dietro... so che tu vuoi arrivare all'albero maestro... so tutto... io ho degli oggetti che ti possono essere utili!...' Jack era allo stesso tempo impaurito, curioso e felice e disse 'fatti vedere, ti voglio conoscere!' ci fu silenzio per qualche secondo, dopo si senti un lieve movimento di foglie che stava diventando sempre più forte quando di nuovo la stessa voce era lì vicino ma lì non c'era nulla e nessuno. Di nuovo la voce diceva 'chinati!' Jack si chinò e alla sua vista (e a quella di Paul che aveva visto tutto con ansia) si mostrò con sorpresa un essere basso, largo la metà di quanto era alto ma soprattutto di un colore tra il blu e il verde con un tocco di rosso. Aveva gli occhi con quattro strati di colore: all'esterno c'era il viola, più all'interno arancione chiaro seguito dal nero e infine al centro un piccolo pallino bianco. Aveva 3 narici e due buchi separati per la bocca come se fosse stata spillata al centro. Sul petto teneva uno straccio legato dietro e le gambe, a differenza del corpo, erano molto fini ma piene di peli. In testa non aveva capelli ma (se cosi si possono definire) come cascate di ciocche di acciaio. In mano aveva un bastone e... e... e... una strana, anzi più che strana... BANANA. Jack chiese 'te in quale stranissimo tipo di generazione o razza animale ti posso classificare?' rispose l'essere 'sono un "Pilpetoncone" ma chiamami Fran. 'Ma soprattutto cosa vuoi da me anzi da noi?' disse jack voltandosi piano verso Paul, 'volevo darti l'oggetto magico che ti verrà richiesto tra dieci chilometri per andare avanti' disse Fren con un sorrisetto come dire "senonc'eroiononfacevinulla", 'ok ma mostracelo e in fretta' iniziò Paul timidamente. Riprese Fren 'ora lo prendo ma ricordate che per attivarlo ci vuole la parola d'ordine che è "aprirumcores"' e nel dirlo tirò fuori di tasca un'oggetto che aveva la forma di una scarpa 'ecco disse' e così dicendo scomparve. Jack e Paul allora rimasero scioccati e non parlarono per cinque minuti, quando... Jack ebbe l'iniziativa di dire 'allora andiamo', 'sappiamo che fare' Paul allora prese la scarpa magica e disse 'sono pronto di nuovo'. E finalmente il viaggio dei nostri piccoli eroi riprese. Nel mentre le mamme avevano già chiamato la polizia e gli investigatori, che giravano per tutta la città a velocità folli come pazzi. I primi giri avevano un senso ,ma, dopo sembrava che si stessero inseguendo a vicenda. Jack e Paul erano arrivati al portale ma alla pronuncia della parola questo (che era una specie di edera mastodontica e forte) non si spostò nemmeno di 1 millimetro. Allora Jack disse 'la parola era "apricoros"... giusto?' Paul disse 'non ricordo nemmeno io, ma mi sa che è sbagliata' Jack arrabbiato disse 'e allora quale è la parola!?!?' ancora Paul cercando di calmare l'amico 'ora che mi viene in mente... avevo registrato il discorso del "pilpetoncone" Fran, o come si chiamava!!' 'allora fammelo ascoltare!' esclamò immediatamente Jack appena udite le parole dell'amico. Così dicendo, Paul, sfilò dalla tasca dei suoi attillatissimi jeans, sporchi di verde e marrone, il suo telefono e, dopo averlo sbloccato e toccato la scritta registrazioni, disse 'posso partire?' 'si' rispose Jack. Allora Paul mise play, e subito si sentirono le parole dello strano essere che avevano incontrato all'incirca tre quarti d'ora prima, ed ecco che alle loro orecchie si mostro la parola "apricoros" che ripeterono per 5 volte per ricordarsela. Tornarono al blocco d'edera e dissero 'aprirumcores',appena dalla loro bocca uscì l'ultimo sibilo della parola, assistettero ad un fenomeno tanto particolare quanto raro. Le piccole foglie sempreverdi dell'edera iniziarono a roteare in senso antiorario travolgendo con loro, grazie alla grande forza del movimento, anche i rami, che poi, a loro volta fecero aprire un varco che invitava a passarci dentro per la lucentezza dei colori. Jack ebbe l'iniziativa di entrare per primo seguito da Paul.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Avventura / Vai alla pagina dell'autore: Gabrielebilli