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Autore: _ClyssiasChange_    03/12/2013    3 recensioni
{Humanized!Pony} {flutterdash}
Fluttershy, la nostra timida cheerleader, amata da quasi tutta la scuola per il suo dolce carattere e la indubbia bellezza.
Rainbow Dash, o la ami o la odi, combattiva, forte, sportiva, ribelle, eppure ultimamente strana, più del solito, sente qualcosa di diverso nei confronti dell'amica dai capelli rosa.
Applejack, testarda, dolce ma spesso stronza, ti capisce e ti aiuta a comprendere.
Big MacIntosh, perdutamente innamorato della cara 'Shyshy, timidamente proverà a conquistare la dolce sedicenne.
Amicizia, amori, confusioni, intoppi.
In una sola parola: adolescenza.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Applejack, Big Macintosh, Fluttershy, Rainbow Dash, Un po' tutti
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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~ I like you ~
 
2. Rainbow Dash, Applejack and Fluttershy

 
 
Era già la mattina del primo novembre, il giorno dopo si sarebbe ripresa la carriera scolastica, per la gioia di Twilight, ma oggi Fluttershy sarebbe uscita nuovamente con MacIntosh, aveva passato gran parte della notte al telefono con Applejack, in piena crisi, le aveva parlato delle sue preoccupazioni, di cosa sarebbe potuto succedere, del comportamento insolito della sua Dashie … e lei aveva risposto sempre con un tranquillo “Calma zuccherino, andrà tutto bene, fidati di me!” e senza saper come, era riuscita a rilassarla, come ogni volta.
Si era svegliata presto, aveva fatto una leggera colazione – un tè caldo e un biscotto esatto -, aveva coccolato un po’ il suo caro coniglietto bianco, Angel, ripensando così a come era vestito il fratello dell’amica la sera prima e infine si era fatta una doccia.
Si asciugò i lunghi capelli, pettinandoseli con cura.
-Bene, tra un’oretta Big dovrebbe venire a prendermi, cosa posso mettermi?- domandò osservando l’armadio aperto.
-Ma certo!- esclamò, colta da un’improvvisa illuminazione, prese le calze a maglia bianche, un vestito celeste senza spalline con una scollatura a barca, poco più corto delle ginocchia, con sopra la sua giacchetta bianca a maniche lunghe ed infine ballerine azzurre.
Mise un filo di matita e mascara neri, prima di definirsi pronta.
Din don
Scese le scale per aprire la porta d’ingresso.
-Ciao Big! Sei in anticipo – constatò Shyshy imbarazzata.
-Passavo di qui e ho pensato di venire, non è un problema, vero?- domandò il ragazzo.
-Affatto- gli sorrise la ragazza prima di prendere la borsa bianca precedentemente preparata e uscire.
MacIntosh indossava un paio di jeans semplici e una polo arancione che richiama i suoi capelli, aveva un fisico ben allenato dati gli allenamenti di football e le numerose volte che aiutava il padre con i lavori manuali, portando cose pesanti, aveva due occhi verdi ma di una tonalità completamente diversa da quella della sorellina, erano quasi azzurri, mentre i capelli erano arancioni lisci, che lasciava lunghi poco più su delle spalle. Aveva un buon carattere, gentile, disponibile, raramente diceva di no, fedele e orgoglioso, qualche volta si dava delle arie, ma capitava di rado.
Aveva sempre avuto una cotta per Fluttershy, anche se adesso si era evoluta in qualcosa di più intenso.
Ricordò il primo giorno che l’aveva vista.
-Ehi Big MacIntosh!- la voce della sorella, di appena sei anni, giunse alle sue povere orecchie come il suono di un tamburo – Oggi non fare troppe storie che viene finalmente una mia cara amica qui!- gli intimò.
-Tranquilla Applejack, non m’importa di te e le tue amichette!- ribatté lui sgarbatamente, lui e la sorella erano cane e gatto, anche se era diventato un gioco quasi, si divertivano a stuzzicarsi a vicenda.
Qualche ora dopo arrivò finalmente Shy.
-ZUCCHERINO!- strillò Aj, rompendo nuovamente i timpani del fratello che era nella stanza affianco. – Finalmente, vieni che ti mostro la casa- le fece vedere la cucina e il salotto per primi, dove c’era Big che stava leggendo un libro di “Geronimo Stilton”.
-Ah sì, lui è mio fratello, è un rompiscatole, ma oggi non ci disturberà-
-E- ehi … io sono Fluttershy, molto piacere- si presentò la bambina attorcigliandosi una ciocca di capelli.
Lui la guardò e per un attimo rimase interdetto, non era abituato a questo genere di amiche della sorella, di solito avevano tutte un carattere come quella Rainbow Dash, faceva fatica a digerirla, eppure lei era così carina, capelli rosa lisci a contornare il viso ancora da bambina, le guance rosate e grandi occhi acquamarina, una semplice maglietta gialla e una gonnellina rosso chiaro e calze lunghe anch’esse gialle.
-Io sono Big MacIntosh – scattò in piedi immediatamente – Spero che ti trovi bene con quella pasticciona di Apple – tentò di rompere il ghiaccio, la bambina rimase un attimo perplessa, prima di accennare una risatina.
-Mi trovo molto bene, grazie, è così simpatica- alzò le spalle, sorridendo.
-Non ti ho ancora detto quanto tu sia bella con questo vestito, anche se lo sei sempre- la elogiò, facendole scattare un vistoso rossore sul viso – Proprio come da bambina- pensò.
-Ti ringrazio, me l’ha regalato Dashi … Rainbow Dash!- si corresse, sapendo che al ragazzo non piaceva la sua migliore amica.
Così ricordò quando lo presero …
- Dashie per favore! Ho bisogno di una mano, aiutami!- una quindicenne Fluttershy stava già pregando l’amica.
-Dai Shy! Lo sai che non sono brava in queste cose, chiedi a Rarity- sbuffò la ragazza arcobaleno.
-Ma tu sei speciale, per favore … - aveva già gli occhi lucidi.
-No! Non piangere, non farlo, ti accompagno! Ma ti prego non piangere-
-YAY!- esultò dopo.
Uscirono a fare shopping, alla piccola rosa serviva un vestito per la comunione del cugino e non aveva nulla di adatto, e sebbene Rarity fosse più adatta a questo compito, solo Rainbow Dash poteva accompagnarla se da sola.
-Quale mi consigli?- domandò guardando alcuni vestiti.
-Uno vale l’altro- borbottò annoiata.
-RAINBOW DASH! Ti prego, è importante … - l’altra roteò gli occhi già esasperata, prima di incontrare con lo sguardo un semplicissimo vestito azzurro, le sembrava molto più adatto di ciò che stava guardando la sua Shy.
-Che dici di quello? Provalo!- le propose subito, titubante Shy prese quello della sua taglia e lo provò.
-Allora? Cosa te ne pare?- la ragazza si attorcigliò una ciocca di capelli intorno al dito, mentre Rainbow era senza parole.
-Sei … assolutamente perfetta- disse a bocca aperta.
Con un enorme sorriso Fluttershy corse ad abbracciare Dash.
-Lo sapevo che con te ci avrei messo pochissimo-
-Già, sai che ti dico? Te lo compro io, tanto non è per niente caro-
-Ma non ce ne è bisogno … - tentò.
-A-ah, zitta. Ho deciso ormai- asserì decisa.
- Sei troppo bella con quel vestito, magari così riuscirai a capire quanto tu sia meravigliosa, e sarà merito mio- pensò aspettandola alla cassa, pentendosi subito di quegli strani pensieri.
 
***
-APPLEJACK! APRI QUESTA FOTTUTISSIMA PORTA- una Rainbow Dash piuttosto arrabbiata bussava alla porta dell’amica.
- Rainbow Dash, cosa diavolo vuoi?- ringhiò la bionda.
-Mi sono svegliata con un mal di testa assurdo e un vuoto completo di memoria, adesso devi spiegarmi cosa è successo ieri sera- le disse, stringendo la felpa azzurra che indossava.
Aj sospirò, facendola passare.
-Vieni, andiamo a bere un tè caldo che ti spiego-
Andarono in cucina, mentre la padrona di casa preparava il tè.
-Strano che a quest’ora tu sia ancora in pigiama, di solito sei così mattiniera- commentò osservando il suo pigiamo invernale arancione.
-Dillo a Fluttershy, mi ha tenuta sveglia fino alle tre al telefono, era preoccupata perché oggi esce con quell’idiota di mio fratello, dovrebbero essere già usciti a quest’ora- spiegò.
-Oh- si limitò invece l’amica.
-Era preoccupata anche per te, ieri – prese una pausa, versando il liquido in due tazze – Shy ti cercava ansiosamente, poi è andata in giardino e lì penso che potresti dirmi meglio di me cosa sia successo, il problema è che poi Big è venuto da me a chiedermi dove fosse Fluttershy, gliel’ho detto e qualche minuto dopo sono tornati dentro insieme, una mezz’oretta dopo anche tu, e senza pensarci hai cominciato a bere alcolici, stupida- la rimproverò severa.
-Avevo solo voglia di provare- distolse lo sguardo.
-Stronzate,- la rimbeccò – se avevi voglia di provare non l’avresti fatto ogni singola volta che mio fratello si avvicinava, per così dire, troppo a lei-
-Cosa vorresti insinuare?- domandò alzando la voce.
La bionda si morse il labbro, non era ancora il momento.
-Niente- mentì, sentendosi subito male, odiava raccontare bugie, mentire, lei era sempre stata definita “quella onesta” “quella sincera” “quella che non ti mentirà mai”, e quando in occasioni come quelle si ritrovava a dover mentire a una delle sue migliori amiche, beh, di certo non stava bene.
-Ok- terminò l’altra, un punto a favore di questo suo pregio era che se mentiva nessuno poteva accusarla del contrario.
-In ogni caso ti consiglio di non bere più così tanto ad una festa, pensa cosa sarebbe successo se ci fosse stato qualche male intenzionato ad abusare di te, in quelle condizioni non avresti nemmeno potuto allontanarlo- la sgridò con un velo di preoccupazione.
-Forse potresti aver ragione- sibilò, Rainbow Dash era la persona più orgogliosa al mondo, ecco perché quando si ottenevano queste piccole vittorie, ad Applejack appariva un sorriso compiaciuto sul viso.
***
-Ehi Big, io avrei un leggero appetito- s’imbarazzò Fluttershy.
-Vuoi venire da me?- le propose con un sorriso dolce – Così vedrai anche mia sorella- continuò.
-N- non vorrei disturbare- balbettò guardando le sue scarpe.
Il ragazzo la guardò con un’espressione intenerita, era così carina.
-Nessun disturbo, tanto i miei sono fuori e comunque anche se ci fossero sarebbero felici di averti in casa-
-Oh, allora accetto- decise.
***
- Apple, sono arrivato, c’è anche Shy!- esclamò una volta varcata la soglia di casa.
-C’è anche Rainbow Dash – ricambiò mentre erano tutti in cucina.
-FLUTTERSHY!- una piccola bambina di otto anni dai ricci capelli arancioni e una camicia da notte gialla saltò addosso alla nominata.
-Ahi Applebloom – la abbracciò con tenerezza, avrebbe tanto desiderato una sorellina più piccola, la ragazza, ma purtroppo il divorzio dei suoi genitori glielo aveva impedito, le aveva causato un trauma che grazie alle sue amiche aveva superato, ma la sua riservatezza mostrava ancora parte di ciò, era ancora troppo piccola quando successe e quindi si era promessa che lei non avrebbe mai permesso a sé stessa di stare con qualcuno di cui non fosse sicura di amare.
-Sono contenta che tu esca con mio fratello, così vi sposerete e tu sarai ufficialmente mia sorella!- trillò felice la piccola.
Ella rise imbarazzata, mentre Dash sentì una morsa divorarla dall’interno, era così dura per lei anche solo sentire quelle parole.
-Beh, grazie della considerazione sorellina- affermò ironica la cow-girl.
-Ciao Dashie – la salutò con un sorriso cordiale. – Peccato che ieri siamo state insieme così poco, mi sarebbe piaciuto parlare di più con te- aggiunse.
-Sì, hai ragione- annuì senza aver nemmeno ascoltato le parole che stava dicendo. – Oh, hai messo quel vestito?- sorrise notando quel particolare, che non sfuggì a Aj.
-Beh, che mangiamo?- chiese Big.
-Possiamo niente carne?- s’intromise la rosa.
-Certo, sappiamo tutti che sei vegetariana, possiamo fare una veloce pasta al pesto- propose la bionda.
-Posso aiutarti se vuoi … - aggiunse la graziosa ospite a Applejack.
-Con piacere, zuccherino! Big, Raibow, voi aspettateci pure nell’altra stanza- la bionda indicò la parete opposta col dito.
***
-Allora, come è andata?- tentò una conversazione l’arcobaleno.
-Bene, al contrario di te Fluttershy è una ragazza adorabile- rispose con molta poca gentilezza egli.
- Pft, lo so- sbuffò ella – Vorrei capire perché ti sto così tanto antipatica, cioè, il sentimento è reciproco, ma dio! Degnami di una risposta-
-Non lo so perché mi stai così antipatica, forse perché sei troppo rumorosa, troppo maleducata, troppo negativa e troppo brava negli sport. Non hai nulla di femminile- rispose lui senza dire il vero motivo, gli sembrava che volesse portargli via il suo unico amore.
-Che risposta eloquente- borbottò roteando gli occhi.
Ci fu un momento di silenzio, prima che il ragazzo lo spezzasse con una domanda.
-Ed io?-
- Mh?- mugugnò lei.
-Io perché ti sto antipatico?-
Ed è in quel momento, che per la prima volta, Rainbow Dash, la ragazza con la risposta sempre pronta, non sapeva cosa dire.



Clyssia’s Crazy Corner
Ciau gente:3
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto!
Non mi diletterò molto su questo spazio autrice,
volevo solo chiedervi una cosa, mi piacerebbe fare un banner per questa fan fiction, qualcuno di voi è disposto ad aiutarmi coi disegni dei personaggi? Mi farebbe molto piacere! Grazie in anticipo
Kiss Clyss
   
 
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