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Autore: purplelight    03/12/2013    1 recensioni
Il Dottore si appoggiò al muro - e cosa vuol dire...? essere inconsapevoli è come essere morti-disse.
Rose si mise di fianco a lui , allungando la mano fino al suo viso e accarezzandolo dolcemente , lui la guardò. - Hai paura?- chiese.
Lei abbozzò un sorriso stanco - Si...ma- prese il suo volto con ambe le mani - se ci sei tu , in questo buio ,io non ho paura...-
Si guardarono , senza sorriso , con occhi tristi e lucidi....quello sarebbe stato un addio...
-Io si...- sussurrò il Dottore.
-Cosa? - chiese Rose alzando un sopracciglio , gesto che fece sorridere il Dottore.
-Ho paura- disse lui e i suoi occhi si coprirono di lacrime.
Rose sospirò e avvicinò le labbra alla fronte dell'uomo , dandogli un bacio leggero .
-Non averne....non ne hai bisogno, questo è normale, bisogna andare avanti ognuno per la propria strada-
Genere: Horror, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Doctor - 10, Doctor - 11, Doctor - 9, Rose Tyler
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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THOMAS 2




Ecco , normale ... l'aveva perso, scomparso.
Rose sospirò e fece spallucce si girò e continuò a camminare verso il suo palazzo il capo chino e gli occhi tristi ...quel ragazzo le aveva salvato la vita e lei non lo avrebbe rivisto mai più.

Quando chiuse la porta del suo appartamento , fuori sul cemento incominciò a cadere la neve.


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-Perchè ieri sera sei tornata così tardi Rose?- sua madre stava bevendo il tè , le mani curate avvolte attorno la tazza , gli occhi azzurri che la fissavano annoiati e stanchi , le rughe disegnate ai lati . Rose sorrise dolcemente , quando vedeva gli anni sul volto di sua madre il suo cuore si scioglieva.
Povera Jeckie , costretta ormai in sedia rotelle da anni dopo un brutto incidente in macchina , davanti al negozio dove lei lavorava come commessa...da quel giorno la sua vita era cambiata completamente.
- Ho incontrato un amico....- disse Rose alzandosi per sparecchiare , sua madre le fece un occhiolino - non dirmi che è quel simpaticone di Christopher?gatta ci cova lì...-  Jackie fece una linguaccia - e comunque ...per me è troppo vecchio, dico Rose, sei così giovane e bella, dovresti trovarne uno della tua età-
Rose rise - Mamma! prima di tutto non è Chris...e poi tra me e lui non c'è niente...- scosse la testa , aveva fatto bene a non dire niente a sua madre degli alieni e di Thomas, si sarebbe preoccupata troppo e inutilmente. Lei era viva e stava bene.
-Non dirmi che è Matt...lui è il tuo capo, sai cosa succede con i tuoi superiori, non voglio che tu viva male nel tuo ambiente di lavoro, stanne alla larga da quel giovanotto!- borbottò ancora sua madre.
-Non era neanche lui mamma...-disse Rose sfinita.
-Chi era allora? guarda che vedo i tuoi occhi mica sono stupida...solamente per quei due Chris e Matt s'illuminano in quel modo-
-Mamma!-
-Io ti dico la verità tesoro, allora! dimmi!-
Rose si grattò la testa confusa...non sapeva se dirlo a sua madre o no , sicuramente l'avrebbe sfinita con le sue domande del resto se non le avesse detto niente Jackie le avrebbe reso la settimana insopportabile.
-Si chiama Thomas-
-E' nuovo? e com'è?- il volto di sua madre s'illuminò , le labbra increspate in un sorriso solare.
Rose sospirò di nuovo e si appoggiò al tavolo - chi?-
-Thomas! Rose...-
-Beh...lui...lui...è..- balbettò Rose , d'improvviso si era sentita in imbarazzo ....erano passate 8  ore da quando l'aveva visto e ancora parlarne o pensarci le dava una strana sensazione.
-Caspiterina tesoro, sei cotta come una pera e da quanto lo conosci?-
-In realtà da ieri sera...-
Jackie alzò un sopracciglio , il suo istinto da mamma ebbe un impennata verso la sua parte emotiva negativa - non dirmi che l'hai incontrato durante il coprifuoco?-
Accidenti! Rose si colpì la testa con una manata.
- Roose! pensavo fossi a casa di uno di quei due svitati e non in giro per le strade di Londra a cercare avventure con chissà quali pazzoidi -
-Lui non è pazzoide....cioè , solo un po bizzarro e carino...oh incredibilmente carino-
-Sei andata in giro con un pazzoide bizzarro incredibilmente carino? Rose , sai che è vietata la circolazione a Londra ci sono quei mostri ...dio santo, hai rischiato grosso-
- Stai tranquilla sto bene...c'era lui, c'era il Dottore...-
-Dottore? un altro?!-
Rose si voltò , la faccia gli era andata in fiamme....in effetti non c'aveva pensato, anche Matt e Chris erano dei Dottori. Che strano...
-Non è proprio un Dottore, non come Chris...lui è più un professore in fisica quantistica-
-Fisica cheee?-
-Quantistica-
Jackie chiuse gli occhi - un pazzo psicopatico...-
- Nooo....lui è l'unico forse che ha capito da dove escono quei mostri! è molto intelligente-
-Rose, ma perchè non sei più attratta da ragazzi normali? non so, mi ricordo quando stavi con Mickey o Sthephen adesso perchè ti è venuta questa mania dei Dottori? uno basta che abbia quel titolo e tu subito ci caschi... saranno tutti in gamba ma certo che sono più pazzi uno dall'altro-
-Non so mamma...comunque è sparito, tranquilla , chissà chi lo rivede- Rose stava mettendo a posto i piatti quasi con violenza dentro lo scaffale, l'idea di non rivederlo più la turbava molto...si sentì come una adolescente alle prese con una cotta per uno sconosciuto o ancora peggio...un insegnante.
Non riusciva a togliersi di mente quegli occhi , castani, così profondi...quasi antichi , c'era qualcosa in lui che non riusciva a capire e che lo faceva sembrare così intimo e famigliare come un legame forte che faceva battere il cuore.
-Rose...-
Rose scosse la testa infastidita , non  voleva sentire altre prediche da sua madre non in quel momento , non dopo quello che la sera prima sera aveva dovuto passare...non dopo lui.
-Rose...-
-Mamma basta, ho capito che sono stata impulsiva, basta!-sbottò voltandosi verso di lei ma Jackie non la stava guardando e fissava qualcosa dietro le sue spalle con un espressione inebetita.
-Cosa c....eeh?- la frase gli uscì strana perchè nel mentre si era voltata per vedere cosa sua madre stava fissando e... quasi non svenne.
Dietro i vetri della finestra della cucina c'era lui che le guardava con un sorriso splendente sul viso e con la mano le salutava e c'era tutto : i capelli sbarazzini castani , gli occhi nocciola che sembravano brillare , la strana espressione del viso mentre sorrideva.
-Thomas?- la voce gli uscì come un sussurro tra i battiti e le vampate di calore che le si stavano espandendo nel petto.
-Ah...è lui? ma che carino!- disse sua madre precipitandosi con la carrozzina verso la porta.

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-Ciao! io sono Jackie...e tu , bel ragazzo?-
Il pomo d'adamo sporgente di Thomas si alzò nell' atto della deglutizone , un sopracciglio alzato e uno sguardo quasi disgustato apparì sul volto del giovane.
- Bene , buongiorno ...io sono Thomas- tossì per schiarirsi la gola - il Dottor Thomas Newcats , c'è sua figlia? ehm , Rose-
-Ah, sì è in casa , vuole una tazza di tè?-
-Mamma!- la voce di Rose li raggiunse subito seguita da una goffa corsa della ragazza prima di trovarsi di fronte al Dottore che appena la vide ricominciò a sorridere dolcemente. Fu come se il pavimento fosse scomparso sotto i piedi di Rose , il cuore ricominciò a battere veloce gonfio di un inaspettata e inspiegabile euforia...la ragazza si chiese in quel momento se avesse mai creduto nel colpo di fulmine una magia che capita poche volte nella vita ma che per quei  fortunati può portare i due innamorati in cielo , confondere i loro sensi e alleggerire i loro passi...tutto questo per un solo piccolo istante. Un meraviglioso attimo d'amore puro.
-Ciao...- disse Thomas e incredibilmente lei riuscì ad intuire nel suo sguardo il timido colore dell'amore.
-Ciao...- rispose Rose.
Calò il silenzio per alcuni secondi prima che Jackie intervenì con la sua voce stridula.
-Beh?-
Rose si girò verso di lei fulminandola con lo sguardo - Ciao...che sorpresa, ieri sei sparito...cosa ci fai qui?-
-Ah...si scusa, sono venuto a riportarti questo - disse porgendole un catenina alla quale vi era legata una piccola chiave - non avevo un tuo recapito telefonico e allora ho pensato di portartela personalmente-
Rose prese tra le mani la catenina - oh...grazie mille- riuscì a dire , l'altra sera non si era neanche accorta di averla persa , quella chiave era un ricordo , ce l'aveva sempre avuta e tenuta al collo...qualcuno gliela aveva donata ma non riusciva mai a ricordarsi chi , l'unica cosa che sapeva era che doveva tenerla sempre con sè...era preziosa.
-Strano un ciondolo con una chiave...un regalo bizzarro- disse poi con la faccia sorridente Thomas.
-Come fai a sapere che è un regalo e poi è...un po come te- le scappò dalle labbra e subito dopo si pentì.
Lui scoppiò a ridere - bizzarro? pensi che io sia bizzarro? non gentile?-
La faccia di Rose non era mai stata così rossa - no, cioè...si?- disse poi guardandolo con sfida comprendendo dalla sua espressione quanto quel ragazzo stesse al gioco , infatti Thomas invece di rispondere le sorrise di nuovo.
-Ehi! basta! e tu grazie ma non è bene flirtare con mia figlia davanti a me!- disse Jackie spintonando Rose fuori dall'uscio.
-Mamma!-
-Ci vediamo alle 5 quando ritorni ...ah...mi sono sbagliata, bella scelta!- e con questo Jackie le sbattè la porta in faccia.

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Camminavano di nuovo in mezzo la strada e c'era freddo come la sera precedente , solamente , un sole giallo e alto illuminava i palazzi davanti a loro ormai tutti bianchi dalla nevicata di quella notte.
E Rose si sentiva strana , nella testa la confusione del loro breve incontro... i mostri , gli alieni, la paura quel senso di eccitazione quando pensava a lui. Stava andando tutto troppo in fretta , non era possibile , quelle cose capitavano solamente nei film.
Si voltò verso di lui , il suo profilo elegante il naso lungo , quell' espressione furba, pazza. Era perfetto , e lui si accorse delle sue attenzioni e si voltò verso di lei ... le sorrise, semplicemente.
-Perchè sei tornato indietro?- chiese poi Rose.
-Per riportarti il tuo ciondolo-
Rose sospirò e scosse la testa ridendo - si...ma , dai, è solo per questo?-
Lui la fissò per pochi istanti per poi ricadere con lo sguardo sulla neve fresca davanti a loro , aspettò alcuni istanti per rispondere - è necessario?- domandò poi con una nota triste nella voce e Rose sentì una fitta di dolore nel petto, qualcosa in quella frase l'aveva ferita.
- Beh...sì, sai è un po strano che un perfetto sconosciuto mi riporti un ciondolo-
-Non sono un perfetto sconosciuto...ieri sera ti ho salvato la vita, te lo ricordi?-
-In realtà se non ti fossi venuta a cercare saresti morto risucchiato da quel mostro in quel vicolo- rispose prontamente Rose , Thomas si voltò improvvisamente scocciato.
-Avevo la situazione sotto controllo- disse stizzito.
-Ah si? non mi sembrava proprio- disse ancora Rose guardandolo con un misto di divertimento e rabbia si guardarono ancora negli occhi , pochi attimi che sembrarono infiniti , a lei sembrò quasi di cadere nel buio del suo sguardo. Si sentì stordita.
-Chi sei tu?- chiese poi Rose.

-Thomas...- rispose non staccando gli occhi dai suoi , incatenandoli a lui.

-Io non ti conosco , ieri mi hai salvato la vita , grazie ma ...io non ti conosco- disse poi Rose e il suo cuore fu avvolto da uno strano gelo ...
-Non so...ho fatto un gesto gentile e tu mi rispondi così?- chiese poi Thomas.
Rose scosse la testa - No...no, non è questo è solo che...che-
Thomas inclinò la testa nel guardarla - ti senti strana?-
Rose si passò una mano tra i capelli , si sentiva così confusa - no, scusa, è colpa mia...tranquillo-
-Sei ancora scossa da ieri sera...-
-Si è probabile-
Lui sorrise di nuovo e le porse il suo braccio - vuole che l'accompagni al lavoro miss Tyler?-


to be continued..........














  
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