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Autore: Vulpix    04/12/2013    10 recensioni
TIME LINE:
I fatti “narrati” vanno a collocarsi nella terza stagione, prima della Season Finale, in un’immaginaria serie di eventi che partono dopo la 3x23 e in cui gli avvenimenti della 3x24 non sono mai accaduti.
*****
PREFAZIONE:
Sono trascorsi 3 anni da quando tutto ebbe inizio…
Tre anni dall’inizio della fine.
Tre anni in cui molte cose sono accadute e forse troppe cose erano cambiate…
(dal testo)
"Il 3 è il numero perfetto per eccellenza...
Sant' Agostino diceva che il 6 era il numero perfetto perchè il Signore ha creato il mondo in 6 giorni...
Per Dante il numero perfetto è il 9... numero primo, divisibile solo per se stesso e multiplo del numero perfetto. Il 9 è il 3 al cubo, l’elevazione a potenza del numero perfetto a se stesso...
Tra le tre, io preferisco la terza versione...
Il 9 è la perfezione in assoluto... per questo tu sarai la mia nona vittima!"
Genere: Angst, Sentimentale, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Kate Beckett, Nuovo personaggio, Quasi tutti, Richard Castle, Roy Montgomery
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Terza stagione, Nel futuro
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« Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole,
e più non dimandare »
(Inf. III 95-96;  V 22-24)

 

- Ci ha portato in questo posto sperduto... nemmeno il caffè ci sta! - disse Esposito entrando nel grande soggiorno della villa.
- Ecco il caffè! Ho preso anche i cornetti per tutti!- irruppe la Hastings, tutta euforica per la nuova avventura, portando un vassoio con quattro caffè in una mano e un sacchetto nell'altra. 
- Wow grazie! - esclamò Espo, afferrando uno dei bricchi.
- Che hai da dire? E’ un posto bellissimo!- disse Ryan, mentre copiava il gesto del collega.
- Forse per te che eri rintanato in uno sgabuzzino a vedere video! - sentenziò l'ispanico, per poi rivolgersi al nuovo arrivo.
- Tu dove stavi prima? -
- Ero all'informatico - rispose il ragazzo, ma prima che potesse aggiungere altro, Ryan disse:
- È un mio collega! Ne ho parlato con il Capitano e lui è d'accordo che possa esserci utile! -
 
Mentre i quattro si rifocillavano, sopraggiunse il Capitano dicendo:
- Hanno trovato un morto a Battery Park - poi rivolto ai detective:
- Ryan, Esposito, andate! Castle è già li! -
- Castle? - disse Ryan stupito.
- Ma perché, è tornato Castle?- chiese Esposito.
- Si è tornato ieri sera!- tagliò corto Montgomery.
 
Dopo un po', Esposito domandò:
- Lui lo portiamo? – indicando il nuovo arrivato.
- Perché no, così vede di che cosa ci occupiamo! Però per stasera tutto deve essere a posto! - disse indicando il mare di scatoloni che erano stati depositati un po' ovunque.
- Va bene - risposero in coro.
- Fatemi sapere - disse prima di dirigersi nella stanza adiacente, che sarebbe diventata il suo nuovo ufficio.
I detective si avviarono verso l'uscita seguiti dall’agente che, prima d’incamminarsi, chiese quasi tra se:
“Ma chi è Castle?”

⌘ * § * ⌘


Arrivarono sulla scena del crimine e parcheggiarono.
Mentre si avvicinavano al nastro giallo, Ryan rispose alla domanda di Brennan.
- Castle è lui! Fino a quasi tre anni fa lavorava con noi… Beh in teoria era un consulente della polizia. E' uno scrittore di gialli abbastanza famoso, ma non dirgli che non lo conosci...- disse ridendo.
- Ci ha aiutato molto in passato, in molti casi grazie al suo intuito è riuscito a trovare il tassello mancante. Lui segue, guarda, sente, pensa (almeno ci prova)- rise - Sembra che non noti niente e invece gli rimane impresso tutto... Beckett diceva che lui riesce a vedere fuori dal coro...-
Si scambiò uno sguardo carico di tristezza con il suo Bro...
“Kate... dove sarai adesso?”
Uno strano senso di angoscia lo percorse, imprigionandolo nei suoi ricordi.
La voce di Brennan lo portò alla realtà  - Beckett? -
- Era il nostro detective capo! - si affrettò a rispondere Esposito.
- Già... Castle era il suo partner! -
- All'inizio non poteva sopportare l'idea di averlo intorno - scherzò Espo.
- Mhm io credo che quelle fossero tutte scene... credo che non sopportasse il fatto che le fosse stato imposto di “portarselo dietro” -
- Beh di certo non sprizzava gioia da tutti i pori! -
- Questo no... era piuttosto irritata... ma chi non lo sarebbe stato! -
- Da subito ho capito che sarebbero stati una grande coppia! - disse Espo sorridendo.
- Stavano insieme? - chiese Carl.
- NO - risposero entrambi.
- A vederli da fuori ci avresti scommesso...-
-e noi l'abbiamo sempre fatto! Perdendo! - scherzò l'ispanico.
-Erano un duo perfetto, si completavano l’un l’altro! La coppia di partner più magicamente assortita, che avessi mai visto! - terminò tristemente l'irlandese.
- La cosa più forte è che si completavano le frasi a vicenda! -
- Già... uno sguardo e...- schioccando le dita - arrivavano alla soluzione del caso! -
Brennan stava per chiedere altro ma Esposito con un gesto gli fece capire che era ora di 'tagliare' mentre rivolgeva lo sguardo al di là del nastro giallo, in direzione di Castle che girandosi li aveva visti e stava andando verso di loro.
 

⌘ * § * ⌘


Castle era chinato a guardare all'interno dell'abitacolo, quando il medico legale oltrepassò la linea e si avvicinò a lui.
- Ciao Lanie -
- Ciao Castle! Ben tornato.-
Lo salutò poggiando la sua valigetta sul cofano e indossando i guanti.
- Com'è andata in giro per il mondo? - gli chiese.
- Meglio che a lei... Le hanno sparato con una calibro 22...- disse lo scrittore, cercando di far cadere la conversazione.
Suonò strano il suo tono ma, da come aveva imparato a conoscerlo, capì che era meglio tornare al caso.
- Pare di si - disse avvicinandosi e scostando la giacca della donna per vedere meglio il foro.
- Stanotte - continuò lui.
- Almeno 8 ore fa - confermò.
Diede un breve sguardo in giro e poi disse: 
- Sappiamo chi è? -
Lanie fece segno di si con la testa e poi aggiunse:
- Lì c'è la sua patente - disse indicando il cruscotto della macchina, poi scostò di poco la testa e indicando con lo sguardo la borsa sul sedile posteriore - alcune carte di credito… e un po' di soldi...-
Lo scrittore prese il borsello dal cruscotto e iniziò a leggere:
- Johanna Borsquel, 37 anni… -
- Sappiamo altro?- domandò lo scrittore.
- Non c'è altro per ora... saprò dirvi…- stava continuando Lanie, quando Castle, intuendo cosa avrebbe detto, la fermò.
- Ok te la lascio.-
Disse girandosi a guardare al di là del nastro che delineava la scena del crimine e, notando i due detective, con un largo sorriso, si diresse verso di loro.


⌘ * § * ⌘


Attraversarono il nastro giallo e andarono incontro al loro vecchio amico.
- Castle - disse Esposito dandogli una pacca sulla spalla e porgendogli la mano. Quella che si scambiarono non era una stretta formale, come dei vecchi colleghi che s’incontrano per caso dopo tanto tempo. Incrociarono le loro mani in una stretta fraterna, avvolgendole a vicenda fino a ritrovarsi polso contro polso, mentre con l’altra mano si strinsero le spalle, quasi a volersi abbracciare.
- Espo!- Rispose Rick quasi tossendo dalla forza della pacca. Poi voltandosi verso Ryan - Hey amico! Congratulazioni! -
Si abbracciarono e notando lo sguardo stupito di Kevin, aggiunse:
- Jenny è incinta, no?-
Gli si aprì un enorme sorriso e rispose:
- Si quinto mese -
Richard gli diede una pacca sulla spalla e aggiunse sorridendo - Non ti si può lasciare un attimo eh...?-
Scoppiarono tutti a ridere, poi Esposito chiese:
- Montgomery ha detto che sei tornato ieri! Cosa ti ha riportato qui? -
Prima che potesse aggiungere altro, si guadagnò una gomitata nello stomaco dal collega.
Rick sorrise e poi rispose:
- Beh... ho girato il mondo per quasi due anni... Ho raccolto tutto ciò che mi serviva per i miei romanzi...-
- Per scriverne 3 su Nikki non ti sono bastate le informazioni raccolte per i primi 22 romanzi... e i TRE anni che hai seguito Beckett!-
Quest'ultima uscita gli fece guadagnare di diritto una poderosa gomitata nello stomaco, tanto da farlo piegare in due.
Cercando di cambiare discorso Ryan portò l'attenzione su un'altra questione:
- E con la casa come farai? -
Grato all'amico, tornò a sorridere e rispose:
- Beh il mio loft l'ho affittato... Mia madre è partita per le sue tournée, Alexis era al college e io con il mio nuovo incarico ero sempre in giro.-
Si rabbuiò un attimo in viso, preso dai ricordi e poi tornando a sorridere:
- Era un peccato lasciarlo vuoto! Comunque Roy mi ha procurato un appartamento... non è niente di grandioso ma sempre meglio di una stanza d'albergo... tanto non so quanto tempo mi fermerò.-
- Come... non sei tornato per restare? - chiese Esposito.
- Come hai puntualizzato prima, due anni potrebbero essere pochi per scrivere bene... potrei aver bisogno di ripartire!- disse duro e allo stesso tempo triste.
Poi rivolse lo sguardo sulla terza persona davanti a lui.
- Tu dovresti essere... quello nuovo?- gli chiese.
- Carl Brennan - rispose porgendogli la mano.
- Mi ha detto il Capitano che sei un genio dell'informatica - gli disse ricambiando la stretta.
- Genio... beh forse esagera - disse il giovane un po’ imbarazzato.
- No, il Capitano non esagera mai!- rispose serio.
Espo intervenne riportando l'attenzione alla vittima...
- Ok diamoci da fare!- poi rivolto a Ryan, - facciamoci un giro qua in torno!-
Il collega annuì e continuò:
-Noi andiamo a interrogare i passanti, vediamo se qualcuno ha visto o sentito qualcosa!-
- Io passo per casa... mi sistemo e vi raggiungo in centrale!- rispose Castle.
- No, in centrale no! Abbiamo traslocato...- disse un Esposito al quanto imbarazzato.
- Questa mi è nuova... Com'è sta storia?- Chiese lo scrittore.
-Beh, ci sono un sacco di cose nuove...- rispose Espo prima di dirigersi verso il parco.

 
 

 

 

 

   
 
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